Giambrunasca sporcaccione
Giorgina Melanzane era continuamente oberata dai suoi impegni politici e istituzionali.Erano passati mesi dall’ultima volta che Andrej (il suo compagno) era riuscito a passare con lei qualche ora in privato senza essere prevaricato da telefonate, emergenze nazionali e riunioni inaspettate.
I loro incontri si riducevano perlopiù ad appuntamenti lampo in pausa pranzo o a leggere cenette consumate in tarda serata poco prima che lei crollasse a letto per la stanchezza: Andrej cominciava a sentirsi trascurato.
Il sesso con lei era diventato ormai un ricordo. Un ricordo bellissimo, estasiante, meraviglioso, ma pur sempre un ricordo: ogni giorno sempre più lontano.Questa astinenza portava ad una conseguenza molto semplice.
Andrej Giambrunasca ce l’aveva sempre duro. Duro! Duro come quello della Lega nel 1993.
In realtà le occasioni per svuotare le palle erano piuttosto frequenti; Non era mai stato un marito fedele (in effetti non era nemmeno ufficialmente sposato) e negli anni aveva avuto diverse rapide avventure con altre donne del suo ambiente lavorativo: Minny la segretaria, Ilenia la truccatrice, Daniela della redazione, Arianna la costumista, la giovane apprendista del tecnico-audio di cui non aveva mai ricordato il nome…Giorgina ne era al corrente e aveva prestato il suo assenso a patto di evitare il pubblico scandalo.Non era il sesso in quanto tale a mancargli, ma il sesso con Lei.
Minny, la sua segretaria personale dalle tette grosse, era sempre ben disposta a fargli una sega in ufficio con la stessa rapidità ed efficienza con cui avrebbe potuto consegnarli il prospetto degli impegni settimanali. Un servizio di cui ormai Andrej usufruiva quotidianamente; di solito poco prima della pausa caffè di metà mattinata.
Ma a poco servivano le premure della giovane e prosperosa Minny. In poco tempo l’erezione tornava a tendere la tela dei pantaloni e Andrej non poteva fare a meno di tastarsela in continuazione senza preoccuparsi di essere in una sala riunioni affollata o in uno studio televisivo. Non appena la registrazione terminava e la concentrazione scendeva il desiderio prendeva il sopravvento gonfiando il membro e lasciando la mente invasa da dolci pensieri libidinosi.
Fare l’amore con Giorgina Melanzane era un esperienza impagabile: nessun’altra donna aveva la sua autorità e la sua passione. Sapeva essere una severa dominatrice, ma al contempo sapeva mostrare, ogni volta, l’entusiasmo di un’adolescente che scopre le meraviglie del sesso.Sapeva condurre i giochi secondo il suo volere lasciando, però, spazio all’iniziativa; desiderava godere e pretendeva di far godere.
Come Giorgina non avrebbe mai trovato nessun’altra. Di questo ne era ormai convinto.Di sicuro non l’avrebbe trovata certo in Mediastar: l’azienda per cui lavorava e in cui era diventato un personaggio di un certo rilievo.
Le relazioni che la sua posizione e la sua fama gli offrivano erano tutte impari, con donne avvenenti ma prive di carattere.Quando andava nei camerini per il trucco Ilenia, col suo fare da ochetta, lo guardava sempre dal basso verso l’alto. Sia in senso figurato che in senso letterale, inginocchiandosi davanti alla sedia con la bocca aperta.Rimaneva in piedi davanti alla sedia solo per sistemargli velocemente il ciuffo dei capelli, approfittandone per far danzare davanti ai suoi occhi la generosa scollatura.
Anche Arianna era sempre molto servizievole quando la si andava a trovare nel reparto guardaroba: sapeva prendere una camicia e sistemarle la manica, sapeva prendere il mano il manico, ma non sapeva prendere in mano la situazione.
Per non parlare di quella ragazza che si occupava dell’audio: gli era bastato farle una piccola avance durante la prova microfoni perché si facesse trovare nuda nel ripostiglio del materiale elettrico, piegata a 90°, con il culo bello aperto e le mani legate allo scaffale da cavi gommati.
Ma in tempo di carestia ogni buco è galleria. Anziché stancarsi di queste relazioni insoddisfacenti il Giambrunasca finì per ricercarle ancor di più, come se potessero andare a colmare quel vuoto che la distanza da Giorgina gli aveva lasciato.
Da qualche settimana aveva cominciato a volere di più: più donne per esperienze più piccanti. In particolare era estasiato dall’idea di un trio con due donne.
La sua ultima relazione a tre risaliva ad alcune settimane prima, quando Daniela (una redattrice di Mediastar e sua amante abituale) l’aveva coinvolto in una notte di sesso con la sua amica e collega Marta.Scopare con Daniela e Marta era stata un’esperienza meravigliosa: Daniela messa a pecora sul letto, il suo culo largo che sobbalzava ad ogni colpo di bacino mentre la sua bocca deliziava con passionali movimenti la figa pelosa di Marta…
E poi la durezza di Marta, che ad un certo punto si era messa a sculacciare con foga le chiappe dell’amica stringendole una tetta con l’altra mano.
Andrej era rimasto soddisfatto: avere a disposizione due donne arrapate era quasi bello come scopare con Giorgina, una donna che ne valeva almeno due.
Tutti e tre si erano ripromessi di farlo altre volte, ma poi Marta si era fatta trasferire alla sede Madrid e lì sarebbe stata per diversi mesi, a ciulare con chissà chi.
Il desiderio di ripetere una simile avventura era tanto, doveva trovare un modo per replicare la situazione coinvolgendo un’altra ragazza, o magari due.Avrebbe potuto provarci con la nuova collega era arrivata quel giorno in studio: una ragazza giovane, solare ed elegante.Non voleva girarci troppo intorno: il cazzo gonfio gli intimava di arrivare direttamente al sodo.
La strategia migliore sarebbe stata quella di provare a fare il marpione in modo così esplicito da farlo quasi sembrare uno scherzo, una cosa da ridere: d’altronde le risate servono dopo una pandemia, no? Proprio lì, in mezzo allo studio televisivo, incurante del microfono acceso appuntato sulla giacca.
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