Due tette da spagnola

estasi io
3 months ago

Era da un po’ che non facevo sesso con qualcuno, quindi perché non chiamare il mio amichetto e dirgli chiaramente di volergli succhiare l’uccello? Nello stesso momento mi è arrivato un suo messaggio.”Ciao Cassy, stasera pizza con gli altri?”. “Si, ma prima vengo a svuotarti le palle con una spagnola”. “Ce l’ho già duro”. “Alle 20 sono da te”. Mi sono lavata, vestita come un angioletto ma con intimo sexy. Alle 20 sono entrata nel suo studio, ho chiuso la porta a chiave e mi è saltato addosso. “Sbottonami la camicetta, c’è una sorpresina”. Mentre lo faceva, aveva gli occhi fissi sul seno, si è leccato le labbra, come faceva ogni volta che l’eccitazione aumentava. Mi ha sorriso quando ha notato il body di pizzo nero che abbracciava il mio seno enorme, i laccetti che scendevano e le chiusure semiaperte percorrere il mio corpo fino al monte di venere. Mi sono liberata della camicetta. “Ti piace?”. “Oh sì, eccome. Sei così sexy, mi vuoi fare impazzire!”. “Esatto. Ora vuoi continuare a guardarmi o vuoi fare qualcosa?”.

Mi ha afferrato un seno e ha cominciato a massaggiarlo dolcemente mentre mi baciava il collo. Ho inarcato il corpo porgendogli tutta me stessa, carica di desiderio. Con una mano gli massaggiavo il pisello da sopra i jeans. Lo sentivo ingrandirsi sempre di più e questo ha fatto scattare la ninfomane che è in me. Mi sono tirata su, gli ho slacciato i jeans e ho infilato la mano nelle mutande. Volevo sentire l’erezione in tutta la sua grandezza, sentire il suo calore e le pulsazioni tutte per me. Mentre muovevo la mano, lui mi ha abbassato i jeans. Ha cominciato a massaggiarmi i fianchi per poi accarezzarmi tra le cosce. “Ho voglia, voglio scoparti.”. “Ma non volevi fare solo una spagnola?”. “Volevo, ma sarebbe un peccato non approfittare di questo pezzo di marmo!”.

Gli ho sorriso vogliosa, mi sono inginocchiata e, mentre lui mi seguiva con lo sguardo, ho bagnato la punta. Lui ha avuto un sussulto. Gli piace quando sono avida con la lingua. Ho cominciato a bagnare tutta la punta, giocando con la lingua e le mani su e giù. Sono scesa ancora e ho cominciato a succhiargli le palle, mentre lui godeva con la mia bocca e la mia mano. Era così duro che avevo paura che venisse subito, così l’ho accompagnato alla sedia, l’ho fatto accomodare e mi sono inginocchiata ancora. Ho fatto colare tanta saliva sulla punta che poi ho cosparso con la mano lungo tutta l’asta. Era così scivoloso ed io avevo una voglia pazzesca. Ma gli avevo promesso una spagnola, così mi sono sollevata e ho liberato le tettone. L’ho avvolto tra loro, stringendolo il più possibile e muovendomi su e giù. L’ho guardato, era come se fosse andato in estasi. La morbidezza delle mie tettone intorno al suo cazzo duro come il marmo. Era tutto bagnato e scivoloso. Era così duro che non riusciva a star fermo, pulsava e si dirigeva sempre verso l’alto. Non ho resistito, mi sono abbassata di nuovo per succhiarlo. È così bello farlo quando è al massimo della durezza. È una sensazione strana, è duro come il marmo ma la pelle è morbida, ti invita a baciarla e stringerla con le labbra … e con qualsiasi altra parte morbida e calda del tuo corpo.

Eravamo entrambi eccitati come non mai. Gli ho infilato il preservativo e mi sono seduta su di lui dandogli le spalle. Mi sono strusciata su di lui, mentre mi accarezzava le natiche e me le allargava mostrando i buchetti. Mi ha spostato leggermente il body e mi ha fatta sedere sul suo cazzo. Ho cominciato a ondeggiare e a godere, sentivo la sua durezza muoversi dentro di me, strusciare sulle pareti della vagina e toccare i miei punti di piacere. Ma per quanto fosse eccitante quella posizione, non era molto comoda, così mi sono alzata e mi sono poggiata a pecora contro il muro,aprendomi le cosce.”Vieni qui, scopami contro il muro”Da bravo obbediente amico eccitato non se l’è fatto ripetere due volte. Mi sono sentita aprire e penetrare di colpo. Così lo sento di più. Adoro stare a pecora e sentirlo tutto dentro di me, sottomessa a lui e ai suoi colpi. Abbiamo continuato così per un po’, godendo insieme, ma poi lui “Voglio vederti godere, voglio vedere l’espressione del tuo viso mentre scopiamo””Allora siediti lì, ché ora ti faccio vedere tutto quello che vuoi”Una volta seduto, mi sono avvicinata stringendogli un po’ le gambe e mi sono seduta su di lui. Mi sono sentita impalata. Ho sentito scorrere gli umori su di lui. L’ho abbracciato per reggermi meglio. D’istinto mi ha afferrata per il culo e con le mani ha cominciato a spingere, seguendo i miei movimenti e sculacciandomi. L’ho scopato sulla sedia, inarcando la schiena, gettando la testa all’indietro e cedendogli le tettone. Me le ha baciate, leccate e di tanto in tanto succhiava i capezzoli facendomi aumentare il piacere. Ho aumentato il ritmo, ho sentito aumentare la temperatura del mio corpo fino al cervello. Mi sentivo così troia, dominatrice, mentre lo rendevo mio. Ho avuto 3 orgasmi intensi. Ho goduto. Ho ansimato. Ho urlato da restare senza voce. Però volevo vedere esplodere anche lui. Mi sono alzata e mi sono messa di nuovo in ginocchio tra le sue gambe. Ho tolto il preservativo impregnato dei miei orgasmi. Aveva il mio odore, questo mi ha eccitata ancora di più. Mi sono fiondata su di lui con la bocca e l’ho ingoiato centimetro dopo centimetro sentendolo pulsare dentro la mia gola. Ho cominciato a succhiarlo e stringerlo con una mano dalla base verso l’alto. Era eccitatissimo, seduto sulla sedia, con la testa all’indietro e la bocca semiaperta mentre godeva. Mi sono sollevata con la testa e mi sono avvicinata col seno. “Voglio che sborri sulle tettone”Ci siamo scambiati un sorriso.”In fondo sono venuta per questo.” Ho sorriso di nuovo e poi ho guardato la sua eccitazione esplodere. Mi sono arrivati tanti schizzi caldi sulle tettone, alcuni più violenti sono arrivati al collo, altri sono andati a terra. Era un fiume in piena. Lo sperma continuava ad uscire come se si fosse aperto un rubinetto di piacere. Penso di non aver mai avuto uno sguardo così soddisfatto come quella sera.

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