Patti pre-sessione
Sabato mattina, mi sto dirigendo ad una caffetteria in centro.Mi sono dato appuntamento con questa ragazza, ci siamo conosciuti online. Ha risposto ad un mio annuncio qualche settimana fa, da allora abbiamo avuto un fitto scambio di mail.Non è passato molto prima che chiedessi di passare alla chat, ovviamente dandole il mio contatto così che potesse decidere da sola se scrivere o meno.
Le conversazioni sono state inizialmente di conoscenza, abbiamo compreso chi fosse l’altra persona e cosa cercasse. A seguito ci siamo confrontati su vari temi delle relazioni Dom-Sub. Parlando del passato, come da parte mia, anche da parte sua il tema dominante era una generale delusione.
Tra chi non è interessato ad avere cose serie, chi non è in grado di fare ciò di cui abbiamo bisogno, e chi magari ci intrigava, ma risulta essere una persona con cui non si può parlare. Un’argomento tira l’altro, ed eccoci ad oggi. Ci siamo dati un’appuntamento per tramutare il testo in verbo.
Entro nella caffetteria; guardo distrattamente l’orologio, che strano sono in anticipo. Mi sistemo su un tavolo appartato da orecchi indiscreti.La cameriera si avvicina e mi chiede cosa desidero ordinare.Rifletto un’attimo e penso che aspetterò ad ordinare, farò l’ordine insieme a lei.
Di lei so cosa dovrebbe indossare, e di me sa cosa sto indossando ora.Attendo di vedere una signorina entrare con un cappello nero e una camicetta bianca. Passa del tempo, ma non devo attendere a lungo, eccola li.Con un gesto della mano ci riconosciamo, a vederla dal vivo sembra decisamente più bella, le foto non le rendono giustizia.
Si siede davanti a me, e finalmente insieme ordiniamo.Apriamo la conversazione con qualche tema leggero per sciogliere il ghiaccio.
In chat ci siamo detti cose molto profonde ed intime, ma ora che ci vediamo dal vivo è un po’ come se tutte quelle cose si fossero annebbiate.In breve ricomponiamo le domande che ci siamo detti in chat.
Arriva il cibo, del té e due tost, la roba è calda, la cameriera ci consiglia di farla raffreddare un po’ prima di servirci.
In questo bar non c’è quasi nessuno a quest’ora, così che noi possiamo parlare indisturbati.
Lei mi spiega, o meglio rispiega ne avevamo già parlato in chat; va all’università, e vorrebbe tornare ad allenare il suo essere sub. Non lavora, quindi tutto il tempo libero lo dedica allo studio o online dietro le comunità di appassionati.
Scherzando mi dice: “Sai, un giorno non avevo nulla da fare, quindi mi sono messa a leggere vari racconti che trovavo sulle comunità”“Compreso che molti non sanno scrivere, ho passato la giornata ad immaginarmi in scene surreali. Una principessa si sposava con un matrimonio combinato per salvare il suo regno, evitando che i sudditi finissero in schiavitù ci finisce lei”“Un’altra ero una turista che veniva rapita, inserita in un’traffico di umani ed infine comprata da dei ricchi stranieri”
Abbiamo parlato a lungo di fantasie e desideri, tanto che il toast non è stata l’unica cosa che abbiamo mangiato quella mattina.
Dopo una lunga conversazione generica su questi temi mi dice lei:
“Non so tu che idea ti sei fatto, ma io vorrei provare a vedere come possono andare le cose tra di noi”
Non mi faccio cogliere impreparato, prendo il telefono e le giro un messaggio di dimensioni considerevoli.
“Aspettavo ad inviare questo messaggio solo per capire se la persona con cui ho scritto queste settimane fosse vera”, faccio una breve pausa.
“Ora che ho la conferma, e vedo che anche tu sei interessata”, un’altra pausa.
“Lì trovi i termini generici di limiti e dinamiche, è un sunto di tutto quello che ci siamo detti”.Mentre dico questa cosa ricevo anche io una notifica con un suo messaggio.
“Si beh, diciamo che non sei stato l’unico con quest’idea”.
Con tacito assenso decidiamo di uscire dal bar, ognuno paga il suo. Voltiamo l’angolo e entriamo in una panineria.
Se non ci avessero visto entrare insieme, da fuori avrebbero potuto dire che siamo l’uno per l’altra dei perfetti sconosciuti. Entrambi a fissare il telefono con sguardo meticoloso, i panini li tocchiamo solo per dare dei brevi morsi.
Dopo una mezz’ora circa, ci guardiamo.“Questo lo cambierei” dice lei. Seguo io con un altro punto poco chiaro.
Passati dieci minuti, soddisfatti del risultato ottenuto, paghiamo e decidiamo di risentirci per la serata.
“A più tardi Signore” dice lei dandomi un breve bacio caso prima di girare i tacchi e scomparire tra la folla.
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