TRADIMENTO DI UNA CASALINGA SICILIANA

GDANIEL
2 days ago

Sono sposata da molti anni e  non avevo  mai tradito mio marito  fino a 3 mesi fa.Da sempre il mio vicino, io abito al 3 piano lui al 5 ed ultimo piano, quando ci si incontrava era sempre gentile ed educato e con un sorriso  stampato in facciaCirca 2 anni fa e morta la moglie ed e rimasto solo ha  2 figli ma vivono e lavorano a MilanoNiente di che la vita scorreva tranquilla fino a quando, lui di una gentilezza unica, ogni volta che ci si incontrava mi fissava negli occhi e lo faceva molto di più  quando ero con mio marito,mi fissava ma dopo il saluto tutto ok 

Un giorno di circa 3 mesi fa mi trovavo a fare la fila in salumeria in un supermercato me lo ritrovo li che in attesa del turno chiacchierava con altri.  MI saluta e mi chiede di mio marito se era al lavoro e altre cose che non ricordo e tutto finisce li 

Aspettavo il mio turno,  guardavo i messaggi dal mio cellulare, quando sento la voce di lui che era dietro di me abbassandosi preso un biglietto per terra rivolgendosi a me  mi ha detto  signora gli e caduto per terra questo io stavo per dire che non e mio ma non ho fatto in tempo perché lo ha messo in mano stringendola. 

Mel mio imbarazzo totale ho fatto finta di niente, lo ringraziato ed ho atteso il mio turno

Da quel momento sentivo una rabbia dentro per come si era comportato, di come si avesse permesso un anziano di 73 anni a fare il ragazzino 

Dopo aver preso dei salumi e dei formaggi  avendo un po’ paura di qualche altra sua avance in quanto  restava sempre quasi vicino, vado alla cassa pago e vado via.

Arrivata in macchina  ho preso il biglietto e lo stavo per buttare ma la curiosità e donna  lo preso e lo letto , con una  scrittura con uno stile romantico cera scritto ” se vuoi e quando vuoi ti aspetto a casa mia” ancora una volta avevo una rabbia dentro di come si  permetteva un uomo vedovo e anziano e conoscente, un vicino di casa che aveva visto crescere miei figli a fare queste avanceCon la rabbia dentro ho strappato il biglietto e sono andata via 

Arrivata a casa ripensavo a quel biglietto ed ero ancora di più turbata e arrabbiata di prima,anche se era un bel uomo volevo solo dimenticare tutto quello che era successo e ritornare alla normalità.

Per giorni non sono uscita di casa, ero molto  preoccupata di incontrarlo in presenza di mio maritoDopo una settimana per puro caso una sera io ero con mio maritò e lo abbiamo  incontrato davanti al palazzo, noi stavamo uscendo lui rientrava, appena l’ho visto mi sono irrigidita un po’, lui come al solito ci saluta e mi folgora con gli occhi.

I giorni successivi non facevo altro che a pensare a quel biglietto e a quello sguardo.

Tutto filala liscio fino a quando, sicuramente avrà visto che mio marito e mia figli erano andati via, sento lo squillo del citofono,  rispondo, si fa riconoscere ed io subito gli rispondo che vuoi?????? lui con molta calma mi dice scusi signora ce un pacco di Amazon per leimi scuso e lo ringrazio e gli dico di lasciarlo giù  che poi qualcuno di noi lo avrebbe presolui risponde ok ma sottolinea “ signora penso che gli conviene scendere subito perché ci sono dei ragazzini giù e non si sa mai. Lo ringrazio nuovamente anche per il consiglio e gli dico che appena potevo scendevo a prenderlo.Finito la conversazione tramite citofono avevo  brividi di sudore ma  pensavo che avendo visto il pacco giù , sapendo che ero sola, aveva trovato la scusa per citofonare.tra me  e me  pensavo che era qualcosa ordinato di mia figlia ho aspettato il tempo che lui si sarebbe allontanato dal portone  e sono scesa vedo il pacco lo prendo vedo che è un pacco piccolo di Amazon  indirizzato a meio sempre straconvinta che era stato ordinato di mia figlia, stavo per chiamare mia figlia al telefono per avere spiegazioni, fortunatamente non l’ho fatto sono salita velocemente  e arrivata a casa ho aperto quel pacchettino, con mia meraviglia trovo dentro  un intimo nero in pizzo bellissimo con dentro un altro bigliettino in cui al suo interno  cera scritto“ indossalo e se ti piace quando vuoi viene di me” per l'ennesima volta mi sento turbata, dentro di me mi chiedevo cosa ci passa per la testa a quell’anziano di 73 anni,  non ci volevo pensare, fatto a mille pezzi il cartone di Amazoni e buttato via.

Volevo pensare che tutto era uno scherzo e che la mia vita sarebbe tornata come prima molto molto tranquilla, avevo voglia  solo di dimenticare.Ma non era così il giorno non tanto ma la notte era un tormento pensavo solo a quel intimo e all'invitosperavo che si era fermato tutto che aveva capito che non avrei mai accettato  in quanto era passata una settimana e di lui non cera nessuna traccia 

Un bel giorno stavo per stendere i panni lavati e lo vedo che stava rientrando sempre con il giornale sotto braccia e della spesa, lui mi fa cenno di un saluto ed io ricambio 

In quelli stesso istante mi arriva una vampata di calore dentro, cera mia figlia a casa,vado di corsa in bagno a bagnarmi la faccia ma sentivo dentro una eccitazione fuori dal normalecapivo ma non volevo, il momento mi intrigava e mi faceva nello stesso tempo tremare di pauradopo avermi rinfrescata un po’ stavo rientrando in me mi ero quasi tranquillizzata quando in quel preciso momento arriva una telefonata a mia figlia, era il ragazzo che si era liberato e la invitava ad andare in piscina. non so perché ma immediatamente la notizia che sarei rimasta sola mi mette nuovamente in agitazione, erano quasi le 12 quando mia figlia mi saluta e va via

Appena dalla finestra ho visto mia figlia andare via, ripensando al tutto quello che era successo mi sentivo turbata dentro un misto di calore con una voglia immensa di fare qualcosa si diverso , ricordo che avevo vampate di calore che mi facevano sudare e in quel preciso momento penso a quell’intimo mai provato prima, lo prendo lo indosso e mi guardo allo specchio.

Tra me dico ma che cazzo sto facendo, ma poi subito ritorna in mente le frasi dei bigliettini " se vuoi e quando voi ti aspetto a casa mia" e l'altro " indossalo e se ti piace quando vuoi vieni da me"

Nello stesso momento vado nell’armadio indosso un vestito un po’ largo  e decido di andare da lui, vado verso la porta d’uscita  mi riguardo allo specchio mi vedo rossa in viso un peperoncino apro la porta ma la chiudo nuovamente , una voce dentro mi diceva di non fare cazzate ma il cervello dell’eros dell’intrigo mi ha spinto a riapri la porta e salire da lui, non prendo l'ascensore vado a piede il mio appartamento si trova al 3 e lui abita all'attico del 5 piano 

Davanti alla sua porta mi tremano le mani, stavo per riscendere ma la mano bussa alla portadopo 2 secondi e non sento nulla stavo per andare, ma all'improvviso si apre la porta lui vede mei mi prende per la mano e mi trascina dentro da quel momento ho visto un uomo con la voglia di un ragazzino mi ha spogliato in un attimo ero con intimo regalato aperto di davanti  mi guarda tuttadalla testa ai pedi e mi butta sul divano mi allarga le cosce e si butta in mezzoinizia a leccarmela come un diavolo, in pochi istanti mi arrivano brividi dappertuttovengo in pochi istati e inizio a tremate come una foglia  lui leccando tutto il corpo risale fino alla mia bocca, mi bacia e mi stringe forte ripentendo sei bellissima sei bellissima mi fa sedere nel divano mi toglie l’intimo e  mi dice di togliere la cintura dei suoi pantaloni inizio a  tremare e non ci riesco, lo fa lui, toglie la cintura apre i pantaloni che cadono e resta in boxer e  mi dice adesso e tutto tuoabbassando i boxer non avrei mai immaginato di vedere un cazzo del genere, ancora non al massimo,  grosso con dimensioni notevoli allora lui vedendo il mio turbamento mi ha preso la testa e la spinta verso il cazzo  lo preso subito in bocca e leccandolo in 2 secondi è diventato gonfio e durissimoda quel momento non sono riuscita, per la sua larghezza , a mettere quel cazzo in boccapotevo solo leccarlo esternamente, un cazzo impressionante  lungo 20 cm e una circonferenza  esagerata mi ha preso per mano e portata nella camera da letto, fatta sdraiare e a iniziato nuovamente a leccarmi la fica, la bagnata e leccata con tanta saliva, poi ho capito il perché,  ha puntato la cappella nelle labbra della fica ma da quanto era grosso faceva fatica a entrare, allora si e messo sopra di me a 69 e mi ha detto leccalo e bagnalo con tanta saliva mentre lui mi leccava la fica.

Non vedevo l’ora  di averlo dentro si è staccato da me e a iniziato a strofinando sulle labbra della fica e  piano piano quel cazzo si e fatto strada da solo, ogni millimetro che entrava mi lacerava mi faceva male, mi irrigidivo ma lo volevo dentro, lui con molta calma lo ha fatto entrare tutto ed io ho raggiunto un orgasmo immenso tremavo così forte che non cera bisogno che lui si muovesse difatti dopo qualche minuto lo ha tirato fuori e sborrato sulla mia pancia. 

Appena a tolto il cazzone dentro la fica ero esausta ho messo una mano nella fica e ho stretto forte le cosce-

Avevo la fica rossa fuoco, guardando  il suo cazzo non sembrava che era molle, era sempre enorme, mi ha attirato a se  mi ha baciato mi ha abbracciato.

Il tempo di rilassarmi volevo godermi quel meritato riposo ma visto l'ora dovevo andare in quanto  sapevo che mia figlia rientrava per il pranzo 

Rivestendomi a voluto che andassi via senza intimo, che preferiva sapere che ero senza e mi ha accompagnato alla porta.

Alla porta dandomi un bacio e una sculacciata nel sedere all’orecchio mi dice queste poche parole "pomeriggio risali?....." non ho risposto e sono andata via 

Arrivata a casa non credevo a quanto accaduto ogni tanto mi toccavo la fica che era un fuocomi sono fatta la doccia, rinfrescata e mentre ero sdraiata sul divano mi suona il telefono, io quasi stordita rispondo era mia figlie che mi diceva che non rientrava a pranzo in quanto rimanevano in piscina fino alle 18.

chiudendo la telefonata mi ritornano in mente sue parole “ pomeriggio risali?”non mi riconoscevo più ero diventata una altra donna ero sul divano e stavo iniziando a piangere , no volevo che succedeva nuovamente che era giusto non andare ma il diavolo tentatore a avuto il sopravvento la voglia di quel cazzo  era tanta, era ora di pranzo ma non avevo fame avevo solo tantissima voglia di scopare di nuovo

Ho solo mangiato una pesca vedendo la tivù distesa sul divano non volevo essere invadente e andare subito da lui, ma nello stesso tempo continuavo a vedere l'ora.ero rilassata sul divano e il mio squando era sempre verso l’orologio

In cuor mio non sapevo  se salire oppure no, non volevo passare per un a poco di buono e quindi non volevo andare senza sapere se lui voleva anche se la sua domanda era stata precisa “risali pomeriggio?”

Allora ricordando di quanto fatto di lui sono scesa giù nel portone principale ed  ho premuto il suo campanello, mi ha risposto  gli ho detto che ero io in quel preciso istante  lui nemmeno mi ha fatto fare la domanda mia addetto ti aspetto viene, dammi solo 10 minuti.tutta eccitata da quella risposta sono risalita in casa, guardavo l'orologio i minuti non passavano mai, dopo solo circa  15 minuti esco e vado nuovamente per le scale

Arrivo al 5 piano trovo la porta socchiusa lui abita nell'attico e unico appartamento al 5 piano appena sente i miei passi  mi dice vieni  entra pur e chiudi la porta .Lo trovo nudo sul letto mi ha detto  che dal momento che ero andata via non aveva messo di essere pensare a me  e che aveva voglia di me, mi sono spogliata e salendo nel letto vicino a lui mi ha avvolto nelle sue bracciaal contatto del suo corpo con il mio sentivo il risveglio del cazzone, non avrei mai immaginato che anziano di 73 superdotato ancora poteva dare cosi tanto abbracciandomi e baciandoci  mi ha detto ho voglia di scoparti nuovamente ma stavolta con più calma.

Si e disteso e mi ha detto leccalo tutto per bene, lo fatto subito e al solo passaggio della mia  lingua su quel cazzo mi metteva i brividi non riuscivo a metterlo dentro la bocca , più lo leccavo più ingrossava 

Mi  fa cenno che  sul comodino cera dell'olio e di inzuppare la cappella dentro, cosi ho fatto e poi lui mi ha detto vieni sopra, con tutto quell’olio entrando il cazzo nella fica  pizzicava un po ma non mi faceva male come la prima volta e appena entrato  tutto ho iniziato a cavalcare, stavo per godere e mi ha detto di rallentare di fare tutto con calma ma era troppo tardi ho accelerato il ritmo e sono venuta a ripetizione cosi impalata quel cazzo mi riempiva tutta e mi faceva impazzire di piacere.

Siamo rimasti cosi per qualche minuto lui mi stuzzicava i capezzoli e dopo mi ha buttato di lato nel letto e si e posizionato alle mie spalle baciando la nuca, sentivo quel cazzo spingere pensavo che lo rimetteva dentro la fica in quella posizione per poi godere, invece all’orecchio  mi ha detto voglio il culo. sono rimasta pietrificata, gli ho detto di no che mi avrebbe fatto troppo male e che era troppo pericoloso perché con mio marito spesso facevamo l’anale e se ne sarebbe accorto.

 Lui ha fatto finta di non capire e di non satire le mie parole e a appoggiato la cappella nel culo ma era troppo grosso e appena spingeva mi faceva malissimo e mi irrigidivo

A provato tantissime volte ma niente il cazzo scivolava dal culo e entrava nella fica ogni volta nella fica lo faceva  scivolare tutto e poi lo puntava nel culo ma niente , ha riprovato di nuovo con l'olio ma era un’impresa non di facile soluzione  mi ha fatto mettere  a pecora rimettendo il cazzo in fica e come un toro scatenato mia scopato fino che a sborrato nella schiena.

Appena ripulito la schiena guardando l’orologio erano quasi le 18 dovevo scappare a casa di corsa

La piscina dove era mia figlia non era tanto lontana, difatti appena rientrata sono passati solo pochi minuti ed e arrivata.

appena entrata  gli disse che andavo a  fare la doccia, appena dentro mi sono rilassata e toccandomi la fica mi sentivo come una ragazzina alla prima scopata 

La sera passa tutta tranquilla mio marito arriva per la cena e poi si addormenta per fortuna sul divano.

Nel letto rivedevo il tutto e stringevo forte le cosce per il piacere che mi ha dato quel ragazzino di 73 anni.

Ero sempre presa da quel pensiero di averlo nuovamente ma sapere che voleva il culo mi impauriva perché mio marito poteva accorgersene ma nello stesso modo avevo un gran voglia di provare.

Erano passati diversi giorni ma tra mia figlia e il fine settimana che mio marito non lavora non cerano state occasioni per andare da lui

Lui spesso mi salutava come sempre dal balcone e sentire solo la sua voce mi metteva in agitazione

dopo circa 10 giorni dopo la prima scopata, la sera mia marito mia avvisa che deve partecipare a Roma ad un seminario e rimaneva fuori per tutta la settimana,

Da quella notte non facevo altro che a pensare che quella era l’occasione adatta per provare.

Volevo pure capire, visto che era passata una settimana, se aveva ancora voglia di incontrarmi nuovamente

ogni mattina mi vestivo come per uscire di casa, volevo essere pronta al momento che lo vedvo uscire dal palazzo per dirgli dell'occasione che potevamo iincontrarci nuavamente.

 nella mattinata nulla, nel primo pomeriggio berso le 18 l'ho visto per strada e con la scusa di andare a fare un po’ di spesa sono scesa.

Sono andata al supermercato ma di lui nessuna traccia, stavo rintrando un po’ delusa   ma ad un tratto lo bedo uscire dal tabacchino con un gratta e vinci in mano.

Rallento la mia camminata per far il modo di entrare nel palazzo insieme e prendere l’ascensore

Appena mi fu dietro mi chiama come sempre con  signora Giusy  io mi giro e mi chiede se ho bisogno di aiuto, gli rispondo che erano piccole cose leggere e non cera bisogno anche perché cera il marito della mia dirimpettaia.

Aspettando l’ascensore gli chiedo cosa ha comprato e lui facendomi vedere il gratta e vinci mi dice tento alla fortuna sottolineando che in questo periodo si sentiva molto fortunato.

Mi faccio coraggio e gli rispondo che anch’io mi sentivo fortunata e a bassa voce gli ho detto fortunata di aver incontrato te 

Lui risponde quando risali?? Tivoglio…………. Ed io gli rispondo spero prestissimo.

Aspettavo che in ascensore gli dicevo che cera l’occasione che mio marito era fuori

Ma sono arrivati altri e ce stato solo il momento di salutarci come sempre con un arrivederci.

Passa il sabato e anche la domenica, arriva il lunedì mattina mio marito parte prestissimo per l’aeroporto per prendere l’aero per Roma.

Appena sono sola nel letto inizia ma mia agitazione come la prima volta 

tra me sempre a pensare  che faccio provo non provo gli dico solo in fica.

Tantissimi pensieri mia avvolgono la testa ma non vedevo l’ora di essere li da lui.

Il lunedì anche se dicevo a mia figlia non esci che fai a casa e passato senza occasioni

Martedì mattina come sempre alle 8 mi chiama mio marito per sapere se a casa tutto ok ero ancora nel letto e mi sono nuovamente addormentata, cosa non mai, ma le notti in quel preciso periodo erano insonni perché avevo la testa sempre in quel posto.

Mi alzo. erano le 9.00 trovo mia figlia che era quasi pronta per uscire mi diceva che andava a fare shopping con la sua amica e che sarebbe ritornata all’ora di pranzo.

Non sono riuscita nemmeno a prendere il caffe, non riuscivo a tenere la tazzina in mano per il forte tremore che avevo dentro.

entravo e uscivo dal balcone  nella speranza di vederlo uscire sapendo quasi sempre la mittina  lui esce  di casa per comprare il giornale

Appena lo visto dico a mia figlia che stavo uscendo per comprare il pane ma mia figlia mi dice che se volevo non cera bisogno perché lo comprava lei.

Ho fatto fina di non aver sentito e sono uscita.

Comprato il pane passo dall’edicola e lo trovo la davanti che parlava con altri

Faccio il modo che lui mi nota e vedo che saluta tutti e si avvia per la via di casa

Tutte e due facciamo il modo di prendere l’ascensore in quel preciso momento appena dentro mi  bacia e mi mette una mano in mezzo alle cosce, mi fa rilevare che che non ero stata di parola in quanto mi aveva trovato con intimo, lo sposta e  mi mette due dita dentro

l'ascensore era quasi arrivato al piano mi ricompone  e in quell'istante  gli dico che cera la possibilità di risalire da lui 

Lui con il solito sorrisetto mi dice non vedo l’ora di farti il culo.

Al solo sentirglielo dire mi sono bagnata tutta.

L’attesa che mia figlia andava via mi dava un tormento poi sento squillare il telefonino di mia figlia, era l’amica che gli confermava che ra giu che la aspettava.

mi sono messa nel balcone per vederla salire in macchina sono andato subito a togliere l'intimo e messo un vestito ampio che uso solo per casa.

Tremante e sperando di non incontrare nessuno salgo le scale e sono subito al 5 piano

Non suono il campanello come sempre gli busso alla porta che si apre immediatamente.

Mi fa entrare e come sempre mi si butta addosso con una voglia immensa mi spoglia subito e anchio spoglio lui

Rimaniamo nudi stavolta aveva il cazzo già durissimo mi porta nel letto e inizia a baciarmi dappertutto mi tocca la fica con la mano e poi mette il pollice della sua mano in bocca mi dice di bagnarlo il più possibile di succhiarlo e di bagnarlo il piu possible 

Mi mette una mano sinistra 2 dita nella fica con altra con il pollici bagnato mi tocca il culo e lo fa entrare sono gia un lago presa da tutte e due le mani mi fa godere.

Mi fa sdraiare nel letto e ci mettiamo nella posizione del 69 non risco a metterlo in bocca ma lo lecco tutto anche lui fa lo stesso.

Quando sente che sono al massimo mi dice voglio il culo adesso 

Voglio ficcartelo tutto dentro e farti godere da culo

Quelle parole mi fanno godere nuovamente lui lo sa bene che è il momento di provare 

Mi fa mettere di fianco e inizia a provare come altra volta appena spinge mi irrigidisco per il male atroce riprova in continuazione ma senza successo 

Sul comodino ce sempre quel bicchiere di olio che poi ho capito che era veramente olio extra vergine di oliva, inzuppa il cazzo tutto dentro il bicchiere e subito lo punta nel buco del mio culo

Stavolta l’orifizio cede lo sento entrate per un istante sento un male terribile ma poi solo tanto piacere

Pensavo che era entrato tutto mi sentivo pienissima ma lui mi ha detto che ero stata  brava a far  entrare la cappella e che la parte piu difficoltosa era stata superata. 

Non capivo più nulla ad ogni piccolo movimento ritornava il dolore, lo pregato di finirla e metterlo nella fica e sborrare ma lui insisteva dicendomi di irrigidirmi e  di dare dei colpetti all’indietro

Lo sentivo entrare ma mi faceva troppo male 

E’ rimasto dentro  per un po’ senza  muoversi era bellissimo lo sentivo dentro senza farmi male.

Pero anche un piccolo movimento erano dolori ma lui sempre calmo ha preso dal comodino di nuovo l’olio pensavo che lo voleva inzuppare nuovamente il cazzo invece ha fatto scolare solo l’olio nelle natiche

Mi ha detto di toccarmi la fica  e di bagnare con olio che scolava il buco del culo

Lo fatto ma toccando il cazzo ho capito che era entrato solamemte meno della metà 

Lo supplicato che avremmo provato qualche altra volta, ma lui niente non mi sentiva a spinto ancora di più  e o sentito di nuovo un forte dolere con misto di un piacere intenso

Si irrigidiva e mi diceva di spingere che ormai ce l’avremmo fatta ma rimettendo la mia mano ancora sotto toccando le palle era evidente che ancora ce nera  per più della meta fuori

Nel comodino cera una sveglia la guardo e vedo che erano quasi le dodici

Mi sale il panico lo supplico di godere diversamente che era troppo tardi

Mi chiede di provar l’ultima volta di spingere forte insieme

Faccio si con la testa e iniziamo a  spingerlo al massimo tutte e due finalmente sento il cazzo entrare  stavo per venire per il piacere che mi dava quel cazzo in culo quando mi dice toccalo di nuvo di sotto, rimetto la mano tocco il cazzo durissimo ma  ancora la parte più grossa era fuori.

Lo supplico nuovamente che dovevo andare che era tardissimo stavolta mi ascolta lo toglie lentamente appena fuori mi sento svuotata mi giro lo bacio e gli dico che ci sarà sicuramente qualche altra occasione.

Vado in bagno mi lavo la faccia dallo specchio mi vedo 

Avevo il colore della faccia di colore viola mi rimetto la veste e vado verso la porta 

Lui ancora nudo e duro sapendo che era tardi mi accompagna alla porta 

Stavo per aprire quando mi prende il braccio e mi fa mettere a pecora con il seno e le mani sul tavolo della cucina

Lo supplico che era troppo tardi ma lui non mi ascoltava tra me pensavo che voleva solo godere e quindi che si trattava solo di altri pochi minuti, sapevo che ero in debito con lui per tutte le volte che mi aveva fatto godere e quidi lo volevo accontentare incitandolo di metterlo in fica.

A preso il cazzo lo ha strofinato sulle labbra della fica con un colpo secco lo ha messo tutto dentro  e a cominciato a sbattermi forte

Ero quasi di nuovo al punto di esplodere quando sento che esce il cazzo della fica  e lo punta di nuovo nel culo , lo prego di non farlo che mi avrebbe fatto troppo male ma la sua risposta e quella di spingerlo con tutta la sua forza dentro 

Mi sento spaccata ma ancora non era soddisfatto in quanto a suo dire quel cazzo duro era a metà strada sentire quelle parole sento un calore immenso che mi avvolge lo prego di fermarsi perché era troppo tardi

Ma lui fa finta di non sentire mi dice di stare ferma con le gambe rigide piano piano lo fa uscire ma appena sta per uscire la cappella affonda nuovamente facendomi urlare e si resta immobile dentro di me 

Restiamo cosi qualche minuto mi lascia riprendere gli dico basta ci riproviamo un'altra volta ma lui mi dice di ritoccare il cazzo di sotto  metto la mano e stavolta il cazzo era sparito toccavo solo le palle gonfie

In quel preciso istante mi sento il culo in fiamme lui mi dice voglio sborrarti dentro nello stesso tempo guardo l’orologio vedo che e tardissimo e  lo prego di fare presto

 inizia  a fare entrare e uscire quel cazzo dentro il mio culo , non sento più dolore solo un piacere immenso stupendo  e vengo a ripetizione fino a quando non lo sento sborrare dentro il culo.

Mettendo una mano a tappare le natiche per non far cadere a terra tutto il suo seme vado  in bagno   tolgo la mano e inizia a colare una quantità industriale di sperma mi lavo mi asciugo lo bacio e subito riscendo le scale per rientrare a casa

Fortunatamente mi figlia e arrivato solo dopo 10 minuti scusandosi che aveva trovato traffico al rientro ed io sotto sotto sorridente gli ho detto che per quel giorno la perdonavo