La gara delle fighe

pennabianca
3 months ago

Mi chiamo Valentina, ho 27 anni e fra due settimane mi sposo. Sono bionda, dai capelli lunghi che mi arrivano ben oltre le spalle, ho occhi chiari, le labbra carnose, e un bel seno di terza misura, di cui vado particolarmente fiera. Penso di avere i fianchi un po’ larghi ed il culo un po’ grosso, ma le mie gambe sono lunghe e snelle e, in ogni caso, quando mi metto in tiro, faccio la mia porca figura. Come ho detto fra due settimane mi sposo con Michele, che ha la mia stessa età. Siamo fidanzati da tre anni e, benché entrambi venivamo da esperienze molto deludenti, quando ci siamo messi assieme è successo perché avevamo appena finito di scopare. In effetti è così. Ci eravamo conosciuti al matrimonio di Tommaso e Valeria, la mia migliore amica, dove io ero la testimone della sposa e lui quello dello sposo. Era la prima volta che lo vedevo e, dopo la cerimonia, ci siamo resi conto che avevamo entrambi bevuto un po’ troppo, così ci siamo ritrovati nel parcheggio delle auto e, dopo che tutto il giorno avevamo riso e scherzato e, come detto, bevuto tanto, ci siamo guardati negli occhi e, in un momento di lucidità, abbiamo convenuto che non era per niente il caso di mettersi alla guida di un’auto per tornare a casa. Non c’era nessuno, in quel momento nel parcheggio, solo noi due, così, abbiamo deciso di dormire nell’auto di Michele che, delle due, era quella più spaziosa. Appena entrata dentro, la prima cosa che ho fatto, mi sono tolta le scarpe e lui ha cominciato a slacciare la cintura dei pantaloni e, poi, senza neanche rendercene conto ci siam ritrovati solo con l’intimo addosso, perché tra le altre cose faceva un gran caldo. Ci siamo guardati e, senza dir nulla, abbiamo iniziato a scopare in maniera così allegra e piacevole, che ho goduto tantissimo. Anche lui è rimasto piacevolmente travolto dal mio modo di scopare, dalla bravura con cui gli succhiavo l’uccello e dal fatto che, dopo essermi fatta chiavare a lungo, mi son girata e gli ho offerto il culo, dove lui, alla fine, ha potuto sborrare, perché era talmente sbronzo che quasi non riusciva a venire. Ci siamo addormentati e, all’alba, quando ci siamo svegliati, ci siamo guardati negli occhi e siamo scoppiati in una bella risata. È cominciata così la nostra storia e, giorno dopo giorno, è diventata sempre più bella, ma soprattutto il sesso è diventato qualcosa di cui proprio non potevamo far a meno. Lui veniva da storie con donne molto gelose, mentre io mi ero imbattuta solo in mezze seghe, che amavano solo mettermi in mostra perché ero bella e figa. Anche con lui mi piace esser bella e figa e, soprattutto, mi piace farlo eccitare provocando situazioni a sorpresa sempre molto intriganti. Lui impazzisce di piacere quando mostro cosce e culo oppure creo situazioni imbarazzanti, come mostrarmi seminuda dentro il camerino di un negozio di abbigliamento, oppure gli faccio un pompino, quando si corre il rischio di esser scoperti da qualcuno. Queste situazioni lo eccitano in una maniera incredibile e il risultato è che, poi, mi scopa in maniera selvaggia e molto appagante. Va aggiunto che, fra le gambe, Michele, ha un cazzo di tutto rispetto. È lungo ben oltre la media, sicuramente sfiora una ventina di centimetri, ma è la circonferenza che lo rende veramente possente. Quando lo stringo fra le dita, non riesco a chiuderle È come se provassi a stringere il mio polso; ecco, il suo cazzo ha la stessa circonferenza. Mi fa impazzire quando mi sfonda in ogni buco, per poi farcirmi con abbondanti sborrate che mi mandano ai pazzi. Posso affermare, senza ombra di dubbio, che fra di noi l’intesa sessuale è totale e completa. Lui non si tira indietro quando gli propongo qualche mia porcata ed io lo assecondo ogni volta che lui inventa qualche gioco in cui sono la protagonista del suo piacere. Una delle cose che ho in mente, prima di sposarmi, è una cosa che non abbiamo mai fatto, ma cui penso ogni giorno ed avverto forte il desiderio di volerla mettere in pratica. L’idea è di provare a realizzarla con Valentina e suo marito Tommaso. Con questa coppia abbiamo una buona intesa, perché anche loro sono due maialini veramente speciali. Con Valeria, poi, il discorso è ancora più intimo, perché ci conosciamo dalle superiori e, spesso e volentieri, abbiamo avuto dei momenti intimi fra di noi, dal momento che, sia a me che a lei, di tanto in tanto, piace molto poter leccare una bella fighetta, e questa raffinatezza ci ha da sempre legato molto. Complice la mia amica, decido di passare all’azione e, con la scusa degli ultimi dettagli, un pomeriggio ci rechiamo a casa loro e ci sediamo in giardino. Per l’occasione indosso una minigonna molto inguinale ed uno string bianco, quasi trasparente, mentre ai piedi ho dei sandali con zeppa, che inarcano il mio culo rendendolo molto invitante. Sopra indosso un top che, a malapena, copre il mio seno, lasciando l’ombelico libero e scoperto. Mentre son seduta sulla poltrona di vimini e sorseggio una bevanda fresca, Tommaso, da vero porco, parlando del più del meno, porta il discorso sul sesso.

«Con tutti questi impegni e preparativi, avrete di certo dovuto privarvi di qualche buona scopata, ma non sarà un problema perché avrete modo di rifarvi durante la luna di miele.»

Michele lo guarda sornione ed il suo intervento serve solo a gettare altra benzina sul fuoco.

«Tranquillo Tommy! Con la Vale, non si corre il rischio di rimaner con qualche voglia insoddisfatta, ma, anzi, tiene la contabilità perfettamente aggiornata.»

Lui continua a far battute e, ad un tratto, non so come, il discorso cade sull’abbigliamento e, a tal proposito, Tommaso ci racconta di quanto si sia eccitato a sapere che Valeria, nel giorno delle nozze, aveva uno string così esiguo da poter essere paragonato ad un filo interdentale.

«Scommetto che quello che oggi indossi tu, sarà almeno due volte più grande di quello che aveva Valeria quel giorno.»

Valeria sorride e annuisce e alla fine, Michele, quasi ferito nell’onore, mi chiede di aprire le cosce e mostrare il mio indumento intimo a Tommaso. Lui osserva e poi sparisce per un attimo, poco dopo torna con un piccolo album di foto, che lui stesso ha realizzato in maniera privata il giorno delle nozze, dove si vede Valeria a cosce aperte con un solo filo di perle, che, semplicemente, separa le labbra della sua fica. Improvvisamente tra tutti e quattro cala il silenzio, mentre vedo Michele guardare con occhi carichi di desiderio la fica di Valeria, così oscenamente mostrata nelle foto. Mentre continuo a scorrere quelle foto, Tommaso ha l’ardire di proporre di scattare qualche foto ricordo di me, con indosso lo stesso string di Valeria, e Michele acconsente con entusiasmo, così entrambe ci allontaniamo e, quando torniamo, siamo praticamente nude. Io indosso la fila di perle che mi provoca un particolare piacere scorrendo nello spacco della fica e Valeria, invece, indossa un sottile indumento che però è aperto davanti, lasciando a vista il suo spacco. Immediatamente, anche i due maschi si denudano e Michele mi accarezza dappertutto, facendomi eccitare moltissimo, mentre Tommaso, con la digitale tra le mani, inizia a scattare foto a raffica. Valeria non rimane passiva e, ben presto, si unisce a Michele nel farmi eccitare ancor di più. Sento la lingua di Valeria scivolare fra le mie cosce, mentre sto sdraiata sul divano di vimini e succhio con forza il cazzo di Michele, che è diventato durissimo. Tommaso scatta foto in continuazione, mentre si masturba. Noto con piacere che anche lui è molto dotato e questo accresce ancor di più la mia eccitazione. Avevo concordato con la mia amica di fare un giochino saffico, qualcosa di erotico fra noi due, ma, ad un tratto, mi ritrovo con il cazzo di Michele piantato nel culo. Lui sta seduto, mentre io lo cavalco e mi sdraio su di lui a cosce aperte, mentre Valeria mi lecca la fica facendomi urlare di piacere. Raggiungo un orgasmo devastante, che urlo a squarciagola.

«Vengo! Oddio, sto godendo! Mi fate impazzire! Più forte. Fatemi godere ancora più forte!»

Tommaso ci guarda estasiato, mentre immortala Valeria che si beve il piacere che sgorga dalla mia fica, poi, ad un tratto, lei che si stacca da me e, presa in mano la macchina fotografica, spinge Tommy fra le mie cosce. Lui guarda un attimo verso Michele che annuisce, mentre con le mani ora mi strizza i seni facendomi gemere ancor di più. Tommaso appoggia la punta del suo cazzo alla mia fica e Valeria immortala ineluttabilmente lo stupore che si dipinge sul mio viso, quando sento il cazzo di Tommy che mi scivola nella fica, facendomi godere all’istante. Mi sento piena, riempita davanti e dietro da due grosse spranghe di carne che ora si muovono all’unisono e mi fanno impazzire ed urlare di piacere. Godo così tanto che quasi svengo, se non fosse per il fatto che Michele, strizzandomi con forza i capezzoli, mi procura un certo dolore che riesce a mantenermi cosciente. Stretta fra quei due maschi, perdo il conto degli orgasmi, mentre Valeria esorta i due uomini a inondare i miei buchi.

«Sfondatela! Spaccate questa troia! Più forte, dovete pomparla più forte e farla urlare come una lupa alla luna! Coraggio, ragazzi, riempite i buchi di questa puttana!»

Inutile aggiungere che i miei due maschi ora mi sfondano, pompandomi sempre più forte e, quando avverto che, da un momento all’altro, inonderanno i miei buchi, Tommaso si sfila da me ed io resto un attimo interdetta, perché la sensazione che provo, nel sentirmi sfilare quel grosso randello dalla fica, è qualcosa di inaspettato. È stato come se mi avessero tolto via un pezzo di me, dal mio corpo.

«Dai, Michele, facciamo cambio. È da tanto tempo che ho voglia di scopare il culo di Valentina.»

Michele mi solleva, mi fa sfilare dal suo cazzo e subito mi spinge a cavalcare Tommaso che, seduto di fianco, mi fa impalare sulla sua spranga, piantandomela direttamente nel culo. Lo sento entrare deciso e forte e poi Michele mi si piazza davanti e mi penetra nella fica, con un affondo deciso. Scivolano agevolmente dentro di me, perché mi sento ben aperta e dilatata, e subito il piacere riprende, con maggior intensità di prima. Sentire il cazzo di Tommaso nel culo, mi fa impazzire, perché ho la netta sensazione che sia ancora più grosso di quello di Michele. Mi pompano velocemente, perché ormai sono al limite anche loro e, dopo avermi fatto provare un altro orgasmo, con un grugnito da veri maiali, quasi all’unisono, mi farciscono i buchi con una copiosa sborrata. Restano piantati dentro di me, mentre li sento iniettare i loro schizzi dentro il mio corpo; poi Michele si sfila per primo ed il suo cazzo è subito preda della bocca di Valeria, che se lo infila tutto in gola, mentre Tommaso, dopo avermi fatto alzare, mi offre il suo da succhiare, cosa che faccio immediatamente. Sono alle prese con quel randello che nonostante la copiosa sborrata sembra ancora continuare ad eruttare seme, quando, improvvisamente, sento una lingua lambirmi culo e fica da cui sta colando di tutto; mi giro e vedo Michele che si avvicina a me con il cazzo anche lui ancora ben duro, mentre Valeria mi lecca i buchi andando a raccogliere il seme che i due maschi mi hanno depositato dentro e poi, con la bocca piena, si avvicina alla mia e mi bacia con passione. È una sensazione bellissima condividere la sborra che lei ha raccolto dai miei buchi, mentre ora i due maschi, dopo averci osservato limonare, afferrano Valeria e, Michele, per primo, la fa sedere su di lui e io stessa afferro il cazzo del mio futuro marito e con precisione millimetrica appoggio la punta sul buco del culo della mia amica, dove quel grosso randello sprofonda agevolmente. Adesso è la volta di Valeria di godere in doppia, cosa che Tommaso mette in atto dopo che lei si è seduta sul cazzo di Michele. La vedo godere tantissimo anche lei, mentre i due infaticabili stalloni la sbattono, fin quando, sazi e soddisfatti, le riversano il resto della loro sborra dentro di buchi abbondantemente dilatati. Quando si sfilano, sono io che mi inginocchio davanti a lei e lecco il nettare che sgorga dai suoi buchi spanati e slabbrati, mentre lei accarezza la mia testa e struscia la sua fica sulla mia faccia. Sfiniti ci mettiamo seduti e ci guardiamo in faccia; viene spontanea una grossa risata, poi ci abbracciamo tutti e quattro felici e contenti.

È stata un’esperienza davvero sconvolgente, che ha cambiato la vita di tutti e quattro e, dopo esser tornati dalla luna di miele, abbiamo ripetuto più volte quella fantastica avventura, facendo divenire i nostri due amici, presenze ineludibili dei nostri giochi trasgressivi.

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