Profumo di Dafne

Capitolo 4 - Dolori estremi per la schiava

 Master Jack aveva fissato per sabato in una grande villa fuori città la punizione a Profumo di Dafne per aver osato lenire il dolore della passerina senza il suo permesso. L’ordine che il master aveva dato a Profumo di Dafne non le faceva presagire nulla di buono: le era stato ordinato di radunare e invitare per l’occasione tutti quelli che erano stati i suoi schiavi quando faceva la mistress. L’umiliazione di invitare coloro che l’avevano servita, riverita che erano stati usati come zerbini, cessi e il cui unico scopo nella vita era farla godere era tremenda.

In breve tempo arrivò sabato sera e in questa enorme villa affittata per l’occasione insieme a Profumo di Dafne fecero la loro comparsa quindici uomini che erano stati gli schiavi di Profumo di Dafne. Emerse subito che Profumo di Dafne non aveva detto a questi il vero scopo della serata e della sua trasformazione, pensavano di essere stati invitati a quella che ritenevano una festa organizzata dalla loro mistress. La notizia gli sconvolse, ma Master Jack fece subito presente che essendo diventata Profumo di Dafne una sua schiava anche loro erano diventati suoi schiavi in quanto nel contratto di schiavitù Profumo di Dafne glieli aveva ceduti.

Per prima cosa Master Jack disse che Profumo di Dafne dovrà essere punita per non avervi detto di questa sua nuova condizione: I piedi di Profumo di Dafne furono bloccati in una gogna dopo di che Master Jack ordinò a uno degli schiavi di cospargere del sale sui piedi di Profumo di Dafne, dopo di che Master Jack fece entrare una capra animale goloso di sale che con la sua lingua rasposa cominciò a leccare le piante dei piedi di Profumo di Dafne procurandole un solletico tremendo. Dopo un quarto d’ora Master Jack ordinò a uno degli schiavi di riprendere la capra e di interrompere il supplizio con vivo sollievo di Profumo di Dafne che non aveva mai sofferto in questa maniera.

Finita questa umiliazione Master Jack disse che Profumo di Dafne doveva essere punita per essersi lenita la passerina arrossata senza il permesso del suo padrone. Master Jack ordinò a ciascuno degli ex schiavi di mettere dei ganci di quelli che si usano per fissare le tende sui capezzoli di Profumo di Dafne e poi dopo secondi di toglierli e lasciare il turno ad un altro che avrebbe fatto la stessa cosa finchè lo avrebbero fatto tutti. Il dolore per Profumo di Dafne fu tremendo gli anelli delle tende stringono molto di più di quelli che possono essere altri mezzi di tortura dei capezzoli, ma quello che era più devastante era il fatto che gli ex schiavi non avevano pratica di questa attività quindi mettendo gli anelli delle tende in modo improvvisato questi facevano ancora più male. Finita questa tortura Master Jack disse che la punizione non era stata sufficiente affinchè Profumo di Dafne nel proseguo fosse stata una buona schiava e diede loro una stecca di bambù a testa e avrebbero dovuto dare a Profumo di Dafne dieci steccate a testa. Alla fine Profumo di Dafne ricevette centocinque colpi con la stecca di bambù, il dolore era tremendo e visibili le piaghe sul suo culo. 

 

La prova della terribile punizione con il legno di bambù sulle sue terga fu per Profumo di Dafne(quando passò da mistress a schiava non l’avrebbe mai pensato) una prova terribile, sia dal punto di vista del dolore fisico che non le consentiva di sedersi per le piaghe presenti sul sedere sia da quello psicologico: una donna imprenditrice come lei da sempre abituata a comandare sia in casa che in famiglia, mai si sarebbe aspettata di essere umiliata in quel modo.

La cosa che la assillava di più era tornare a casa temendo che suo marito potesse scoprire cosa era successo al suo sederino e quindi che venisse a scoprire quello che era successo cosa che avrebbe sicuramente mandato a monte il suo matrimonio. Il pericolo era serio e mortale, infatti la sua difficoltà di sedersi sarebbe durata almeno due settimane data l’entità delle piaghe e quindi il periodo in cui doveva stare attenta a non farsi scoprire era elevato.

Tornata a casa decise che avrebbe mangiato solo a mezzogiorno in ufficio e non la sera a casa ,così avrebbe evitato di doversi sedere a lungo e dare a vedere il dolore che aveva, tra l’altro sapeva che non poteva neanche accelerare la guarigione delle piaghe attraverso dei massaggi lenitivi in quanto non le era stato dato il permesso dal suo padrone che avrebbe potuto darle delle punizioni ancora peggiori(se mai esistessero) nel caso in cui fosse venuto a saperlo, cosa che sicuramente avvenuta visto che aveva occhi e orecchi ovunque. Le giornate passavano lente con la paura costante che venisse scoperto il suo segreto quando era a casa. Non parliamo poi dell”umiliazione di dover lavorare sempre in piedi tra le battute salaci anche se silenziose dei sottoposti nell’ambiente molto maschile della sua impresa.

Dopo qualche giorno di questo strazio Profumo di Dafne decide di chiamare master Jack per implorarlo di darle la concessione di sottoporsi a dei massaggi lenitivi e guarire più in fretta, ma la risposta di master Jack fu negativa sebbene glielo avesse chiesto piangendo e umiliandosi e prostrandosi come mai avrebbe pensato di aver dovuto fare in vita sua nei confronti di qualcuno e soprattutto di un uomo.

Questa situazione durò per circa una decina di giorni, dopo i quali il sedere di Profumo di Dafne tornò in condizioni normali. Conoscendo il tempo che occorreva per la guarigione quella sera Master Jack le mandò un biglietto ordinandole di recarsi a casa sua il giorno seguente appena uscita dal lavoro.

Per tutto il giorno Profumo di Dafne svolse le sue attività quotidiane in modo impreciso e superficiale, infatti il chiodo fisso che aveva in mente è cosa le avrebbe fatto Master Jack quella sera.

Uscita dal lavoro trovò un autista mandato da Master jack che la prelevò e la portò nel suo appartamento in centro città. All’entrata c’era Master Jack che la aspettava in vestaglia e le disse che nel fine settimana sarebbero partiti per un party in Svizzera a casa di amici e che se si fosse comportata bene l’avrebbe liberata dal vincolo di schiavitù. Profumo di Dafne rispose dicendo si padrone, al che Master Jack affermò che la punizione che aveva subito stava dando i suoi frutti e che stava cominciando a diventare una vera schiava al che Profumo di Dafne rispose con un altro si padrone abbassando la testa. Master Jack poi le ordinò di spogliarsi e facendo una battuta volgare notò che il sederino di Profumo di Dafne era tornato come nuovo, ma sicuramente con l’esperienza e la sofferenza che aveva avuto ci avrebbe pensato due volte prima di essere una schiava poco obbediente e quindi sarebbe stata sicuramente pronta per il party a cui avrebbero partecipato padrone e padroni molto esigenti. 

Linea Erotica Z