Ogni buco è buono

Sono un 63enne amante delle donne, o se volete della figa. Per usare un nome userò il nome Silvio.
Io ero sempre arrapato, da ragazzino mi segavo 2- 3 volte al giorno. non sapevo dove ficcarlo.ragazzine anni inizio 60 "0" . donne adulte mai una che facesse la carità. allora cominciai ad osservare gli animali che scopavano.
A quei tempi c' era solo l' imbarazzo della scelta. come 1° volta addocchiai una tacchina, era facile preda, poi ero ancora un bambino non un ometto, ce l' avevo come un ditone di un adulto. presi la tacchina ,mi sputai sulla cappella e l' infilai. aveva un culo caldissimo, mi ricordo di avere provato una sensazione incredibile, quasi da capogiro, sentii un piacere superiore ad una sega, ma non sborravo ancora.
Feci 2.3 su e giu e venni, diciamo così, perchè non usciva niente. Ma il pisello restava duro e lo tenni al caldo credo per 10 minuti, era troppo bello.
Questo che ho descritto è solo per farvi capire come sono sempre stato arrapato.
Poi appena spuntati i peli e cominciato a sborrare, cercavo disperatamente ragazzine ,donne anziane , vecchie, ecc ecc. niente! dalle ragazze nulla e le adulte mi insultavano, dicendomi, va via o lo racconto a tua mamma.
Dopo essermi fatto tutti i pennuti della fattoria, e il mio cazzo era quasi delle dimensioni attuali, le mie voglie ora erano idirizzate ad animali piu grandi, anche se sarebbe stato piu rischioso.
Un giorno decisi di farmi la mula giovane, la avevo vista in calore con la figa gocciolante e palpitante , che si apriva e chiudeva , mostrando il colore rosa del interno, a pensarci mi viene ancora duro.
Bene alle 3 pom mi invio a piedi verso la stalla, mentre stavo pensando come fare, sento dei passi.
Io terrorizzato mi nascosi dietro una greppia e mi coprii co 3-4 balle di fieno, lasciando un pertugio per vedere chi era. Era il garzone Remo, un montanaro 40 enne che era entrato, diede un occhiata in giro, poi prese lo sgabello della mungitura , lo pose dietro alla mula ,vi salì sopra ,estrasse il cazzo quasi duro, se lo smanettò un poco , gli sutò sopra e lo infilo nella figa della mula.
Io avevo il cuore in gola , il cazzo mi scoppiava e cominciai a lisciarmelo. Non riuscivo a staccare gli occhi dal garzone che ora stantuffava come un forsennato nella figa della mula che ora aveva inarcato la sciena proprio come fosse montata da un suo simile. Ad un tratto si sentì il rumore di un motorino, sicchè Remo si ricompose e fingeva di sistemare la paglia.
Era Gino il messo dell' uff di collocamento(noto rottinculo della zona) che portava i nomi dei braccianti per il giorno dopo. Entrò e si mise a parlare con Remo e gli diede dei fogli. Ad un tratto sottovoce parlò all' orecchio di Remo, il quale si ritrasse di scatto, poi guardandosi intorno, disse va bene, si sbottnò i calzoni ed strasse il cazzone , gia duro da prima. Ora lo vedevo da vicino c/a 2 Mt. Era di una bella stazza 17-18 cm con una bella cappella di color violetto paonazzo.
Allora Gino si chinò e comincio a succhiare, io avevo una paura tremenda, non sapevo cosa sarebbe successo se mi scoprivano. Al garzone avevano cominciato a tremargli la gambe, fu allore che si girò prese 2 balle di fieno e buttò Gino a 90° sulle balle, gli tirò giù i calzoni e glielo infilò tutto in culo.
Gino mugolava di piacere e il garzone gli affondava il cazzone nel culo sempre con più forza, fichè ad un certo punto diede un forte spinta ed emise un rantolo disumano scaricando tutto quello che aveva nelle palle nel retto di GIno che mugolava e diceva sempre "ancora ancora"
e fu li che il garzone diede ancora 2-3 spinte e si accasciò sulla schiena del felicissimo Gino.
Poi Remo sfilò il cazzo gocciolante di sperma, così GIno glielo riprese in bocca leccando lo sperma rimasto e spremendo le ultime gocce rimanenti.
Tutto finì e ognuno andò sulla propria strada. Il garzone chiuse la stalla e se ne andò. io ero rimasto chiuso ma non mi importava, potevo uscire come volevo.
Avevo le palle che mi facevano un male tremendo, presi lo sgabello e infilai il cazzo nella mula, era bellissimo , ma non seppi trattenermi ad un tratto sentii un gran dolore ai coglioni come una specie di colica, e cominciai a sborrare, 1-2 -3-4 5 6 e piu schizzi nella figa della mula che cominciava a colarmi dalle palle, non era stato un orgasmo di piacere ma un dolore lancinante.
Mi sdraiai sulla paglia per 10-20 minuti, e pensando a quello che avevo fatto e visto, mi ritornò duro(potenza dei 14 anni). Allora mi avvicinai ad una giovane mucca che aveva una bella fighetta rosa, salii sullo sgabello e cominciai una vera bella chiavata di 15-20 min. Non mi era mai capitato di chiavare senza venire subito (poi capii era perchè ero scarico da prima) la sborra non fu molta ma l' orgasmo intenso. così uscii, e pensai come saranno le scrofe in calore. ma questa è un altra storia.
Garantisco , tutto vero e sperimentato.
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