l'amore di una figlia

sandra
2 days ago

Mamma ci ha lasciato sette anni fa, un bel giorno sono tornata da scuola e lei non c’era e papà mi aveva preparato il pranzo, era tornata in Russia, da dove undici anni prima era partita per una vacanza in Italia e non era più rientrata, io sono nata l’anno dopo e i miei si sono sposati quando io ero già nata.

Mi chiamo Caterina ma per papà ed i miei compagni di scuola ed amici sono Kate, ho 17 anni, sono bionda come mamma con i suoi occhi azzurro/verde, molto alta per la mia età, quasi un metro e ottanta, del resto sia mamma che papà lo sono, papà supera il metro e novanta, nonostante l’altezza, però, il mio fisico è ben calibrato, come dice la mia insegnante di educazione fisica, io, per quanto mi riguarda mi piaccio abbastanza.

Papà si è sempre occupato di me in questi anni, è stato sempre presente, non c’è stata una sera che non abbiamo cenato insieme, ha rinunciato anche ad una promozione nel lavoro per non lasciarmi mai sola, certo, abbiamo una tata/colf che si occupa di noi ma, quando se ne va c’è sempre papà.

Papà, come ho già detto. È molto alto, adesso ha 42 anni, completamente senza capelli e quei pochi li rasa, occhi azzurri e un fisico atletico dovuto anche al fatto che pratica ancora sport, tennis e nuoto e devo ammetterlo è un bell’uomo che le donne guardano, io, che sono sua figlia, penso che non ne esista uno più bello, ma, chiaramente , sono di parte.

In tutti questi anni non ha mai portato a casa un’altra donna anche se, penso, non sia rimasto “inattivo”, a volte sono un po’ gelosa per come gli girano intorno quando usciamo insieme, del resto alcune mie compagne, che sono venute a casa, la pensano allo stesso modo.

Ogni anno, per il mio compleanno mandiamo a mamma una mia foto ma lei non ha mai risposto, non so dire cosa provo per lei, è mia madre ma rappresenta, ormai, qualcosa di lontano nella mia memoria, anche se sul comodino ho una sua foto con papà il giorno del matrimonio, le assomiglio molto e ogni tanto scopro papà che mi guarda probabilmente pensando a lei, era molto innamorato, forse lo è ancora.

Io, come tante ragazze della mia età ho avuto le mie storie, niente di serio e non ho mai avuto rapporti completi con nessun ragazzo, sono ancora vergine, della mia educazione sessuale si sono occupate le mie compagne e la mia tata che, so essere molto attiva in quel senso e, come tante di noi ho fatto esperienza proprio con loro nei pomeriggi che avremmo dovuto usare per studiare e che invece passavamo a toccarci, baciarci e …. masturbarci, e devo confessare che ogni tanto spio papà quando fa la doccia e poi, la notte mi auto gratifico pensando a lui, si, penso di esserne innamorata.

Ancora tutte le sere mi viene a dare il bacio della buona notte, come vorrei non fosse sulla fronte ma un bacio vero e che non mi lasciasse così ma rimanesse con me tutta la notte.

Viviamo in un appartamento all’ultimo piano e, quando ci sono temporali si sentono molto più forte, io ho sempre avuto un po’ di timore dei lampi e dei tuoni e, ormai da sempre, mi rifugio nel lettone quando capita, lui, da sempre, dorme nudo ed io ne approfitto, in quelle occasioni, per abbracciarlo e strusciarmi su di lui..

Io non dormo nuda ma con una t-shirt un po’ più lunga, senza slip, qualche notte fa’ temporalone sono corsa subito nel lettone vicino a lui e, mentre ero vicina, con la mano ho toccato il suo pene senza volerlo, lui si è girato subito dall’altra parte ma mi sono accorta che al mio tocco aveva reagito naturalmente.

Un’altra notte è successo ancora, lui si è girato come la volta precedente ma io facendo finta di dormire l’ho abbracciato da dietro mettendo una gamba sulle sue e facendo cadere la mia mano proprio sul suo membro, quasi impugnandolo, lo sentivo respirare senza osare muoversi per non svegliarmi, ma, contro la mia mano sentivo crescere la sua virilità, poi mi addormentai sul serio sognandolo.

Quel giorno un sacco di interrogativi affollavano la mia mente, può l’amore di una figlia per il padre superare il limite che esiste tra le due figure? L’attrazione fisica tra due persone può prescindere dai rispettivi ruoli familiari? Al di là dei moralismi l’amore tra padre e figlia può trascendere in passione ?

È assolutamente inaccettabile che accada? Ed inaccettabile per chi, per la chiesa, per l’opinione pubblica, per lo Stato?

Per i miei 18 anni festeggiammo con papà in un bel ristorante sui navigli, mandammo la solita fotografia alla mamma ed il mio regalo fu la patente per la macchina.

Ma il mio turbamento non cessava, avrei dovuto parlarne con qualcuno, e con chi? Forse con uno psicologo, con un prete, con lo stesso mio padre, e se lui avesse provato le stesse cose per me? cosa saremmo diventati poi? Due amanti? Una coppia? o cosa?

Un altro temporale scosse la notte in cui presi una decisione, nella camera buia, illuminata solo dai lampi che si intravedevano dalla finestra velux sul letto di papà mi tolsi la t-shirt e mi infilai sotto le lenzuola….

-          Hey principessa, adesso sei grande e ……….

Non lo lascia finire e  lo baciai, questa volta sulle labbra, rimase fermo per lo stupore e quando staccai le labbra ……

-          Kate, cosa fai? Cosa ti pren ………..

Approfittai della sua bocca aperta per baciarlo di nuovo ed infilargli la lingua in bocca, intanto scostai il lenzuolo e mi misi cavalcioni sulla sua pancia, la mia fighetta vergine strusciava sul suo membro e ne sentii la reazione sulla mia pelle

-          Kate cosa stai facendo? Non devi, non puoi, non dobbiamo

-          Perché? Chi ce lo impedisce? Le convenzioni? Io lo voglio e sento che anche tu lo vuoi

Mi scostai leggermente liberando il suo pene dal peso del mio corpo, lo presi per i polsi e portai le sue mani sui miei seni nudi e non le spostò, poi lo baciai di nuovo, questa volta fu un vero bacio appassionato, le nostre lingue si cercavano, si intrecciavano in una danza frenetica, le mie mai percorrevano la sua virilità che svettava contro il mio pancino, allora mi sollevai appoggiando le mani sul suo petto e mi lasciai calare lentamente su quell’obelisco scardinando la mia verginità con un leggero tremore di tutto il mio corpo ma senza fermarmi al subitaneo  dolore che provai e cominciai ad ondeggiare su di lui continuando a baciarlo senza dargli modo di replicare, che sensazione fantastica, i miei capezzoli si erano induriti tra le sue mani fino quasi a farmi male ma era un dolore piacevole, anche lui cominciò a muoversi dandomi il ritmo, scorreva dentro di me lubrificato dai miei umori, avevo addirittura i brividi quando spingeva un po’ più a fondo fino a quando non riuscii a trattenermi ed urlai il mio piacere, lui uscì da me ed esplose il suo sul mio pancino; rimanemmo così ansimanti e abbracciati poi lui mi disse

-          Dai principessa, andiamo a fare una doccia

Lo seguii docile e ci lavammo a vicenda continuando però a baciarci sotto il getto d’acqua calda, poi, asciugati frettolosamente, tornammo a letto e lui

-          Senti, è successo ma non è una cosa buona, è stato un momento di smarrimento, non avrei dovuto permetterlo e ……

-          Papà io ti amo, ti ho sempre amato, cosa c’è di male in questo?

-          Anch’io ti ho sempre amato, da prima che tu venissi al mondo, ma questo, questo non è ……

Mentre parlava con la lingua asciugavo le goccioline d’acqua sul suo petto e, lentamente scesi ancora più giù fino ad arrivare al suo cazzo che dava, nuovamente, segni di vita. Gli succhiai lo scroto prendendolo tra le labbra, poi impugnai l’asta leccandola per tutta la lunghezza, ne mordicchiai il prepuzio e poi, velocemente ne scolpii la cappella con passando il suo contorno con la lingua prima di imboccarlo e lui reagì naturalmente

-          Ma dove hai imparato a farlo?

-          Ho studiato, me lo ha spiegato la tata, e ho fatto le prove con un cetriolo

-          Ahahah non so se licenziarla o premiarla ma aspetta

 

Si girò mentre continuavo il mio lavoro di bocca in modo da avere anche lui il mio sesso all’altezza della faccia e cominciò, anche lui ad usare la sua lingua sulle mie grandi labbra che si schiudevano al contatto, poi quando fummo pronti mi fermò e …….

-          Aspetta un momento

Lo guardai alzarsi ed andare in bagno, completamente nudo con il suo attrezzo ben esposto in tutta la sua lunghezza, era leggermente curvo verso l’alto, mi venne quasi da ridere vedendolo così, tornò poco dopo con una scatoletta in mano e, sedendosi sul letto ne estrasse un preservativo che  infilò sdraiandosi poi ancora vicino a me.

Lo facemmo ancora con più calma, meno frenetici di prima e fu ancora più bello, e non fu, per quella notte, l’unica altra volta, il sole del mattino ci trovò ancora abbracciati, ma mi svegliai io per prima e, dopo essermi fatta una doccia ed una lavanda vaginale nel mio bagno misi un’altra t-shirt ed un paio di mutandine ed andai in cucina a preparare il caffè, del resto era domenica e la tata non sarebbe venuta.

Quando mi raggiunse in cucina ci scambiamo un bacio leggero e poi, con un po’di imbarazzo, facemmo colazione, in effetti avevo decisamente fame, lui, invece, continuava a guardarmi mangiare mordendo distrattamente le fette biscottate con la marmellata che avevamo sul tavolo e poi …..

-          Senti Kate dobbiamo parlare, di stanotte, di quello che è successo

Interruppi la mia colazione, del resto, praticamente, finita

-          Non ho voglia di parlare, ho solo bisogno che tu mi abbracci e mi tenga stretta a te

E così fece mettendosi sul divano con la mia testa sul suo petto.

La mia vita è cambiata da quella notte, viviamo insieme come fossimo una coppia, papà ha licenziato la tata con una buona gratifica ed assunto una colf che viene solo al mattino ad occuparsi della casa dopo che siamo usciti, le mie compagne hanno notato un cambiamento in me, dicono che mi vedono più tranquilla, più serena ed in effetti anch’io mi sento così, studiavo anche più volentieri e poi quest’anno avevo la maturità.

Papà ogni tanto mi fa notare la nostra differenza di età dicendomi che, quando lui avrà 64 anni io ne avrò solo 40 e allora gli dico che, quando succederà mi troverò un amante più giovane e che però lui sarà sempre il mio papà allora lui mi prende e mi porta sulle sue ginocchia per sculacciarmi e ridiamo come matti finendo poi per amarci ovunque siamo in casa, anche sul tappeto del salotto o in cucina contro il lavello o nell’idromassaggio nel suo bagno.

Per la maturità papà mi ha regalato una macchina, una piccola Smart cabrio e anch’io ho deciso di fargli un regalo e mi sono preparata per giorni al momento, ho letto molto sull’argomento, ho acquistato alcune cose che mi sono arrivate a casa on line  e ho cominciato ad usarle in modo da favorire quello che volevo ottenere.

In effetti acquistai lavande vaginali ed anali, lubrificanti che favorivano la dilatazione ed una serie di plug in di misure diverse, poi una sera, a letto, glielo dissi, volevo donargli anche il mio culetto, toccandogli il membro m resi conto che la cosa lo eccitava e lo ero anch’io, usando i plug in mi ero resa conto che orgasmavo anche solo con quelli senza bisogno di ulteriore stimolazione vaginale, avevo letto che in effetti poteva succedere. Fu molto delicato, usò la lingua, le dita, il mio lubrificante e, quando mi penetrò lo agevolai con i miei movimenti, non fu particolarmente doloroso anche se il suo uccello era decisamente più grande del più grande dei miei plug in ma la mia preparazione era servita e fu meraviglioso quando, ben lubrificato cominciò a muoversi dentro di me e sentivo le sue palle battere contro le mie chiappe.

Ecco, era caduta l’ultima barriera tra di noi, certo non saremmo mai diventati una coppia come quelle che si intendono comunemente ma comunque una coppia che si amava. Crescendo sapevamo che forse le cose sarebbero cambiate e il nostro rapporto avrebbe riacquistato il rispetto dei relativi ruoli, ma ce ne saremmo occupati quando fosse successo, per adesso vogliamo vivere il nostro amore senza limitazioni e siamo felici.