Ada su un altra nave

Bene! Questa storia è vera e realmente accaduta. L’ho “romanzata” in modo da poter salvaguardare la privacy delle persone coinvolte oltre che alla mia.
Avevo appena finito il mio periodo su una nave da crociera ed il comandante della nave aveva fatto un ottimo rapporto alla compagnia su di me e, per questo fatto la compagnia mi chiese se volevo rimanere imbarcato definitivamente su navi passeggeri. Ero un po' indeciso perché avevo trascorso solo tre mesi a bordo di una nave passeggeri per cui chiesi al capo del personale se poteva farmi fare uno o due imbarchi prima di decidere. Acconsentì senza problemi e mi inviò a fare il secondo di macchina su un altra nave da crociera.
Passai il mio mese di sbarco a casa e poi mi recai nel sud Italia per imbarcare sulla nuova nave. Imbarcai, feci le cose di rito come andare dal comandante, prendere la cabina, passaggio di consegne con il secondo di macchina uscente, visita medica ecc ecc ecc
La nave era la gemella di quella dove ero stato imbarcato per cui le differenze erano poche.
Mi sistemai in cabina ed andai a fare la visita medica.
Arrivato in infermeria mi aprì una delle infermiere, le dissi chi ero e mi fece accomodare nella sala visite in attesa del medico.
Aspettai qualche minuto, la porta si aprì ed entrò Ada. Rimasi letteralmente paralizzato dallo stupore.
Ada mi guardò, mi fece un sorrisone enorme, chiuse la porta e mi saltò letteralmente addosso. Mi baciò e disse: “Sono felicissima di averti a bordo, pensavo che saresti stato imbarcato sulla nostra vecchia nave!”
Io: “No Ada, mi hanno mandato qui per i soliti 90 giorni di imbarco!”
Ada: “Sono strafelice di averti qui. A bordo sono tutti musoni, tristi e depressi! Ti visito e dopo andiamo a pranzo assieme!”
Io: “Ok benissimo!”
Tra una chiacchiera ed un altra mi visitò. Del nostro trascorso con Ada avevamo deciso di non parlarne con nessuno dell’equipaggio, per paura che la compagnia creasse problemi.
Andammo a pranzo assieme e, come sull’altra nave ci divertimmo sparando scemenze a vicenda.
Passarono alcuni giorni e, tra un turno e l’altro ci vedevano e stavamo assieme.
In una delle soste della nave ci capitò (cosa molto rara) di stare assieme per un pomeriggio intero liberi dal lavoro.
Scendemmo a terra e ci divertimmo da matti, visitammo parte della città e la sera cenammo sul lungomare vicino al porto.
Avevamo ancora delle ore libere prima di tornare a bordo e decidemmo di andare sulla spiaggia per goderci un pò di fresco vista la calura della giornata.
Passeggiammo sulla spiaggia per un pò, il mare era calmo, un dolce spicchio di luna si rifletteva sull’acqua e si sentiva in lontananza della musica che arrivava dai locali sul lungomare.
Ci fermammo a sedere su un pattino sotto ad una torretta di guardia dei bagnini.
Ci baciammo, ci abbracciammo e ci baciammo di nuovo. In breve ci ritrovammo seminudi sul pattino.
Ada mi guardò e disse: “Non qui, potrebbe passare qualcuno, andiamo sulla torretta”
Salimmo subito sulla torretta e continuammo a baciarci. Lo spazio non era molto ma riuscivamo a stare sdraiati.
Non la feci fiatare, la mia mano sbottonò i suoi pantaloni, si infilò nei suoi slip e cominciò ad accarezzare la passera.
Sentivo la sua poca peluria sotto la mia mano ed era piacevolissimo.
Ada si godeva il massaggio.
Mi fermò mi guardò e disse: “Adesso tocca a me”
Mi sbottonò i pantaloni e tirò fuori il mio cazzo, lo accarezzò e cominciò a segarlo. Poi volle cominciare a spompinarmi e si alzò per piegarsi sul mio cazzo. La fermai, mi alzai io e mi misi a 69 con lei. Gli leccai la fica mentre lei mi spompinava.
Mi piaceva tantissimo.
Mi fece salire sopra di lei e la penetrai.
Cominciai a stantuffarla e lei gemeva di piacere fino a che non la sentii dire: “Godo! Oddio godo! Dai Dai aaah!!” Non resistetti estrassi rapidamente e sborrai un po su di lei ed un po sul pavimento della torretta.
Ci baciammo e ci abbracciammo.
Eravamo entrambi sporchi del mio seme, scendemmo dalla torretta e, completamente nudi ci tuffammo in acqua.
In acqua ci baciammo per poi schizzarci come bambini.
Ci rivestimmo e tornammo a bordo.
Mentre tornavamo a bordo nel chiacchierare mi disse: “tra una settimana mi arriveranno, comincerò a prendere la pillola per cui preparati, ci divertiremo ancora nei prossimi giorni”
Salimmo a bordo come se niente fosse e ci dirigemmo presso le nostre cabine.
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