Scopamico cane 2

Ornella
3 days ago

Mi recai al canile e vedere quei poveri animali che ti guardavano con certi occhioni dolci, mi inteneriva il cuore, però con le traduzioni mi guadagnavo da vivere ma non nuotavo nell'oro, e più di un cane non potevo prendere.
Vidi un bel cane lupo col pelo chiaro, lo guardai attentamente, aveva un bel cazzo, mi avvicinai e subito mi leccò la mano.
Lo scelsi e lo portai a casa, comprai il cibo e poi lo portai dal veterinario che lo visitò e mi disse che doveva avere un paio di anni.
Iniziammo una piacevole convivenza, lo portavo fuori due volte al giorno, conobbi Marco un ragazzo che aveva un grosso alano, facemmo amicizia, si parlava di cani e di noi, della noia, della pandemia.
Dopo un paio di settimane decisi di provare a sedurre il mio cane, andati a letto mi spogliai nuda e iniziai a masturbarmi, poi presi la sua testa e la spinsi contro la mia fica, piano piano inziò a leccarla, mi piaceva la lingua calda e rugosa, iniziai a venire, mentre lui mi leccava, venni tre volte e poi misi degli stracci attorno alle sue zampe e mi misi a pecora, dopo altre leccate alla mia figa spalancata, si prese coraggio e iniziò a montarmi, era delicato ma quando fu entrato bene bene si gonfiò e cominciò a montarmi con forza, era anche lungo e lo sentivo abbastanza in fondo, provavo un grande piacere e emettevo dei lunghi gemiti, poi tremando iniziai a venire, oh come mi stimolava bene, continuavo a venire, poi Lupotto così lo avevo chiamato iniziò a irrigidirsi e poi venne, era un fiume  caldo dentro di me, quella notte dopo tanto dormii come un sasso.
Iniziò la mia relazione con Lupotto, ero felice perchè il cane era mio e nessuno poteva portarmelo via, spesso incontravo Marco, si mi piaceva ma non era lui l'oggetto dei miei desideri, il suo alano era enorme e aveva un cazzo gigantesco, iniziai la mia opera di seduzione verso Marco, occhi dolci, sguardi poi un pranzo domenicale in campagna con i nostri cani che giocavano nel cortile.

Una sera Marco mi invitò a casa sua, per una cena, avevo compreso che con la storia del coprifuoco sarei rimasta a casa sua, per compensare Lupotto della mia mancanza lo avevo masturbato fino a  farlo venire.
Mi vestii in maniera sexy, un tubino nero senza nulla sotto, portai una bottiglia di buon vino, Marco era un bravo cuoco, cenammo tranquillamente innaffiando il cibo con il vino, poi ci sedemmo sul divano e dopo poco lui iniziò a baciarmi e si sorprese quando infilando una mano tra le mie gambe mi sentì nuda ed eccitata, ma io ero eccitata al pensiero di Armand il suo alano nero.
Comunque finimmo a letto, ma niente di che per fortuna gli feci mettere il preservativo, quattro colpi e venne subito.
Mi alzai per andarmi a sciacquare e passai davanti alla cuccia dove stava Armand e mi chinai a carezzarlo facendogli sentire il mio odore, poi spinsi la sua testa e lui me la leccò, poi andai in bagno, tornata Marco dormiva beatamente, presi armand e lo portai in soggiorno, poi mi sdraiai e gli presi la testa sfregandola contro la mia fica e il bravo cane iniziò a leccare, nel mentre gli palpavo il cazzo, piano lentamente e lo sentii gonfiarsi, tra le sue leccate e il suo cazzo tra le mani me ne venni abbondantemente e lui leccava tutto, continuavo a venire, quando vidi il suo cazzo duro e grosso e lungo, gli avvolsi degli asciugamano alle zampe e mi misi a pecora e lo guidai, a fatica il suo cazzo entrò in me piano piano ma poi iniziò a gonfiarsi ancora di più, ero riempita e iniziò a fottermi ah mi toccava l'utero con forza mi sbatteva contro con la sua cappellona, mai stata così piena che gran cazzo aveva, iniziai a venire come una porca e poi squirtavo, ma non usciva nulla, il suo cazzo gonfio mi tappava che sensazione di calore dentro di me, stavo impazzendo di piacere a un certo punto non mi trattenni e urlai il mio piacere il mio orgasmo violento e poi un fiume di sperma mi allagò, come Armand si ritirò, sperma, piscio, succo, colavo come una porca.
A un certo punto mi sentii osservata, Marco in pigiama mi osservava, gli dissi vieni tesoro che ti succhio tutto, ma lui mi guardò disgustato e mi disse di lavarmi e andarmene.
Mi lavai e poi mi rivestii ma non potevo andarmene a piedi, nonostante il coprifuoco scendemmo, salimmo sulla sua auto e senza dire una parola mi riportò a casa.
Così finì la storia con Armand, Marco cambiò anche il luogo dove lo portava o gli orari, non lo vidi più, comunque mi bastava il mio Lupotto per ora.