L'appartamento

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16 days ago

In una calda serata di Luglio la luce bluastra del televisore illumina in modo schizofrenico le pareti bianche della camera e si riflette impazzita sui vetri della finestra spalancata. Fa caldo e Catia e Francesco occupano la loro posizione distesi distrattamente sul letto.Il lenzuolo leggero è stato spinto progressivamente giù con colpisvogliati dei piedi e si attorciglia confusamente su se stesso.“Oggi in agenzia è venuto un cliente interessato ad affittarequell’appartamento che mi piaceva così tanto in Via Como.”Francesco toglie l’attenzione dallo schermo: “meglio così, almeno telo togli dalla testa. Non possiamo permettercelo e lo sai bene”.“Lui è’ un avvocato di Milano. Un bell’uomo, distinto, sullacinquantina. Penso che non abbia davvero problemi economici. Sembramolto sicuro di se ed ha bisogno di un appoggio per quando dovràrimanere in città per qualche giorno. Penso che sicuramente loprenderà perché ne è rimasto davvero entusiasta”.“Ma lo avete già portato a vederlo?”.“Si, è voluto andarci subito, aveva il pomeriggio libero e non potevaperdere troppo tempo. Al mio capo non è sembrato il vero, mi ha messole chiavi in mano e dopo cinque minuti ero già sulla sua macchina”.“Ci credo che abbiano mandato te, lo avrai visto cinquanta volte. Seisicuramente la persona più adatta ad elencarne pregi e qualità”.“In realtà penso che l’avvocato fosse molto più interessato alle miecosce piuttosto che all’appartamento…durante il viaggio non mi hastaccato gli occhi dalle gambe. Probabilmente con lui avrei chiuso uncontratto per qualsiasi cosa! Mi ha messo quasi a disagio ma hocercato di non risparmiarmi troppo, lo sai come funziona nel miolavoro: bisogna essere gentili con i clienti ed io so essere unapersona molto educata…”.Francesco gira lentamente la testa ed incontra gli occhi di Catia. Sache le piace giocare con la fantasia e che la eccita moltissimoraccontargli le situazioni più coinvolgenti che ha vissuto quando luinon è con lei. Decide di girarsi su un lato, le si avvicina, giraanche il corpo di lei su un lato e la cinge con un abbraccio dadietro. In quella posizione fetale, con i corpi che si toccano lesussurra all’orecchio: “Si, ho imparato a conoscerti piuttosto bene inquesti anni. Raccontami…”.“Diciamo che mi sono sentita sfidata da quegli sguardi così indiscretidurante il viaggio ed ho insistito per precederlo mentre salivamo lescale. Devo aver mosso il culo molto bene perché sul pianerottolo,mentre cercavo le chiavi, ho gettato gli occhi sul suo pacco ed honotato una gran bella erezione che faceva mostra di se dal completogrigio scuro.”Francesco si immagina la scena: lei giovane e bella, indifesa eprovocante con quello sconosciuto. Anche la sua mente inizia alavorare ed il suo giovane corpo reagisce subito. Catia sente chequalcosa inizia a premerla da dietro, proprio a contatto con il suosedere. Chiude gli occhi felice e continua il racconto, mentre la manodi Francesco penetra dolcemente gli slip di lei, iniziando adaccarezzare la peluria tra le sue gambe, sfiorando appena le grandilabbra già umide.“Siamo entrati ed abbiamo fatto il giro completo dell’appartamento. Lovedevo attento e distratto allo stesso momento e la cosa mi divertivae mi coinvolgeva. Ho cercato di aprire la grossa serranda del saloneper mostrargli la vista sull’esterno ma ho fatto finta che fossetroppo pesante. Si è offerto di aiutarmi ed io ho cercato diappoggiarmi a lui il più possibile. Ho dato dei tocchi impercettibilial suo cazzo, prima con le braccia, poi con i fianchi. Ho capito cheera duro davvero, potevo percepirlo per pochi istanti ben dritto,proprio sotto la zip dei pantaloni.”Ora la mano di Francesco, coinvolto a pieno dalla storia, inizia apenetrare completamente il sesso di Catia. Le dita di lui sono avvoltedagli umori di lei, così calda e vogliosa. La fantasia dei due correforte sul filo di quel racconto ed un dito, poi due, poi tre si fannostrada dentro Catia. La mano si ripiega e si allunga con una cadenzaciclica e regolare, in un massaggio dolce che le riempie il ventre ele fa venir ancora più voglia di continuare a raccontare.“Lui ha guardato un attimo fuori per poi rimettermi subito gli occhiaddosso. Si è detto entusiasta di tutto e che era l’appartamento checercava. Il prezzo non era affatto un problema e ci siamo sedutiaccanto, sul divano, perché potesse vedere la planimetria e firmare ifogli. Ho avuto cura di tirarmi ben su la gonna per lasciareintravedere ancora di più il mio corpo. Mi sentivo molto bella eprovocante e l’idea di quell’uomo, così maturo e così arrapato miaveva fatto bagnare. Ho pensato a noi ma non riuscivo proprio aterminare quel gioco di provocazione”.Francesco sfila leggermente gli slip di Catia e mentre lei parla, dadietro, la penetra con un movimento lentissimo. Il sesso di lei èpronto e caldo e non oppone la minima resistenza. Lei inarcaleggermente la schiena mentre lui spinge bene tutto dentro, fino atoccare il fondo con la punta. L’idea di Catia in calore e pronta atutto, seduta accanto ad uno sconosciuto in un appartamento semivuoto,ha fatto un ottimo effetto e decide anche lui di chiudere gli occhiimmaginandosi la scena. “Come è andata a finire?” le chiede con lavoce un po’ tremante, sussurrandole all’orecchio.Lei riprende il racconto andando su e giù lentamente con il bacino,attenta a compiere movimenti impercettibili, dolci e regolari, durantei quali la sua fica rimane completamente piena del sesso di Francesco.“Non ha resistito più alle mie provocazioni e mi ha appoggiato le manisul suo pacco. Ho percepito la morbidezza del tessuto del suo completoa contatto con il suo membro eretto ed ho finto di essere stupita erisentita, mentre in realtà non aspettavo altro. Ho tolto le mani egli ho urlato qualcosa in faccia alzandomi di scatto. Lui non si èscomposto più di tanto, lasciandomi un po’ interdetta. Si è alzatoanche lui e mi ha preso per un polso, guardandomi dritta negli occhicon uno sguardo deciso e severo.”La mano destra di Catia si fa strada tra i due corpi fino ad arrivaread afferrare le palle di Francesco, mentre la sua voce continua adescrivere la scena. Le accarezza con cura per un po’ per poi andarsia soffermare sul suo clitoride gonfio e umido. Inizia a compiere deigiri lenti e regolari intorno ad esso, tormentandolo a tratti con duedita che lo strizzano come un piccolo chicco d’uva.“Mi rendo conto di non essere credibile nella mia reazione. Mi sonospinta troppo in la e mentre lui mi guarda io ho la fica in fiamme elui ha l’esperienza giusta per capirlo. Gli scappa un sorriso ironicoche mi mette ancora più voglia. Spinge la mia testa verso il basso e,stordita dall’eccitazione del momento, non faccio più resistenza. Glislaccio con cura la zip ed inizio a frugargli tra le mutande. Ha glislip bagnati proprio a contatto con la punta del suo membro, èeccitato come un ragazzo. Mi basta abbassare di poco l’elastico escappa fuori con prepotenza il suo cazzo che fa bella mostra di se,proprio davanti al mio naso. Alzo gli occhi per guardarlo e vedo chel’avvocato segue con attenzione i miei movimenti”.Francesco toglie il suo cazzo dalla fica di Catia e lo avvicina alculo. Lei non dice niente e continuando a parlare si sposta con curaper essere penetrata meglio. Le dita di Francesco iniziano a lavorarebene quel piccolo buco per dilatarlo e prepararlo. La punta del cazzoinizia poi a farsi strada con piccoli colpi e Francesco si cura diessere ben lubrificato per rendere quel momento il più piacevolepossibile. Ritorna quindi a compiere movimenti millimetrici mentresente che la resistenza è sempre più debole. Dopo pochi secondi èfinalmente dentro mentre le mani di Catia si perdono con foga nellasua fica, uscendone ed entrandone in modo sapiente senza dar pace alclitoride.“L’avvocato ha un cazzo strano”, continua lei, coinvolta totalmentedalla sua storia, “ha una cappella grossa e tonda che infilo convoglia dentro la bocca. Il mio cliente è’ eccitato e si vede. Mentrelo lavoro si mette a sedere sul divano e, aprendo le gambe, mi fainginocchiare davanti a lui. Mi prende la testa da dietro e inizia ascopare la mia bocca. Sono confusa ed eccitata, un po’ di saliva colasul pavimento. Con una mano mi appoggio al divano, con l’altra,finalmente, mi penetro, cercando un po’ di piacere per soddisfare lamia voglia. Scosto le mutandine fradice con la mano ed uso il mio ditomedio che si perde nel mio sesso. Mi sento donna, mi sento desiderata,mi sento vogliosa. Avverto bene la sua eccitazione salire ancora e lacappella si fa strada con sempre più forza nella mia bocca. Pochiminuti e lui esplode con foga la sua sborra calda che quasi misoffoca. Cerco di resistere e mando giù tutto. Mi stacco da lui e loguardo in faccia dal basso, ma poi abbasso lo sguardo e lo leccoancora, per tutta la sua lunghezza, per non perdere una goccia del suosperma”.Francesco decide di abbandonarsi completamente al corpo di Catia. Hafatto davvero una gran fatica a reggere tutto quel racconto senzaesploderle dentro. Le toglie il cazzo da dietro e lo infila nella suafica. Avverte una forte sensazione di calore, quasi un bruciore, chegli pervade il corpo attraverso il suo membro. Ora i due sono davverouna cosa sola, stretti in un groviglio stupendo di carne e voglia. Sirende conto di essere pronto. Infila due dita nella bocca di lei cheinizia a leccare con foga, forse pensando ancora al lavoretto sul suoavvocato. Pochi colpi sferrati questa volta con forza e la fica diCatia viene invasa dal seme caldo e copioso del suo uomo. Lei sicontorce negli spasmi di un orgasmo sapientemente cercato, che lainebria completamente lasciando sospesa la sua mente tra fantasia erealtà.La luce del televisore continua a bombardare la stanza buia quando gliocchi si riaprono e l’orgasmo vissuto riporta piano piano la luciditànelle loro menti. Sono sudati e stanchi. Catia balza sopra aFrancesco, cingendogli i fianchi con le gambe. Gli sorride dall’altostrizzando un occhio. Lui ricambia, la avvicina ancora a se perbaciarla e la stringe in un abbraccio lungo e spontaneo.Hanno giocato. Un gioco prezioso, dolce e perverso, ma proprio perquesto unico e bellissimo.