Voglio ancora i loro cazzi

pennabianca
4 months ago

Mi chiamo Stefania, ho 29 anni e sono sposata con Marco che ha la mia stessa età. Siamo stati fidanzati per cinque anni e, poi, abbiamo deciso di sposarci, dopo che entrambi ci eravamo assicurati un buon posto di lavoro. Economicamente parlando siamo una coppia tranquilla, abbiamo come tante altre coppie il nostro bel mutuo da pagare, ma grazie al nostro lavoro ben remunerato, possiamo anche permetterci di fare una vita abbastanza agiata. Sono alta un metro e settanta, capelli neri a caschetto, occhi scuri, bocca abbastanza ampia, che piace tanto a mio marito, soprattutto quando ci infila il suo bel cazzone. Terza di seno, ventre piatto e un bel culo, anche se giudico i miei fianchi un po’ troppo ampi, e questo del mio aspetto non mi soddisfa tanto.

Marco è un bel ragazzo: anche lui moro, occhi scuri, fisico abbastanza asciutto, amante di diversi sport, che gli permettono di mantenere una buona condizione fisica. Sessualmente parlando, quando ci siamo conosciuti, ognuno di noi aveva fatto le sue esperienze e, fra di noi, l’intesa sessuale è stata subito completa e appagante. Lui ha un’ottima dotazione, un po’ sopra la media e, in ogni caso, è un buon amante a letto: ama molto eccitarmi, sia con le mani che con la lingua, per poi penetrarmi a lungo, pompandomi dolcemente, fin quando io non ho raggiunto diversi orgasmi e, a quel punto, lui si sente appagato e mi riversa nel ventre tutto il suo piacere. 

Circa un mese fa, mi ha un po’ sorpreso, quando mi ha proposto una storia a tre con un altro uomo. Non pensavo che mio marito potesse avere questo tipo di fantasie e, istintivamente, ho rifiutato, in parte, certamente, per il timore di confessare che l’idea mi piaceva e non poco. Poi, una settimana fa, si presenta l’occasione per vivere questa insolita esperienza. Di passaggio nella nostra città, c’è un vecchio amico di Marco, che io ho visto solo una volta, nel giorno del nostro matrimonio, in quanto egli lavora e vive in un’altra città. Luca è arrivato a casa nostra nel tardo pomeriggio del sabato e, dopo aver lasciato il bagaglio nella camera degli ospiti a lui riservata, siamo usciti tutti insieme per andare a cena al ristorante, dove entrambi si sono prodigati per farmi trascorrere una serata allegra e divertente. Dopo il ristorante, siamo andati a ballare in una discoteca e, fino a tarda notte, ci siamo divertiti tutti e tre. Prima di tornare a casa, li ho visti parlottare a bassa voce tra loro e, poi, una volta pronti a partire, Marco mi ha chiesto di mettermi alla guida, perché, a suo dire, aveva un po’ esagerato con l’alcool. Mentre guidavo, Marco, che era seduto dietro di me, ha iniziato ad accarezzarmi il seno, mentre Luca, che mi era a fianco, osservava la scena con molto interesse. Mi sentivo eccitata, ma, nello stesso tempo, un po’ indecisa per la presenza del nostro amico, che mi guardava con occhi carichi di desiderio. Arrivati in casa, ci siamo seduti sul divano per fare un ennesimo brindisi e, dopo aver bevuto il classico bicchiere della staffa, Marco mi ha preso da dietro e, baciandomi sul collo, ha cominciato ad accarezzarmi dolcemente, facendomi illanguidire per il piacere che stavo provando.

«Luca, che ne pensi di mia moglie? È di tuo gradimento? Credi che insieme saremo in grado di farle toccare le vette dell’estasi, che vorrei provasse, stretta fra le nostre braccia.»

Mentre parlava, Marco ha allungato le mani e mi ha sollevato la gonna, facendola salire lungo i fianchi e mostrando a Luca i miei indumenti intimi e, soprattutto, reggicalze e autoreggenti, che avevo indossato per l’occasione, assieme a delle scarpe tacco 12. Mentre venivo esposta e mostrata, avvertivo un misto di imbarazzo, ma, nello stesso tempo, ero eccitata da questa insolita situazione, che era venuta a crearsi fra noi. Allora ho deciso che volevo vivere in maniera completa e appagante questa nuova esperienza, così ho proposto di andare in camera nostra, per stare più comodi. Mentre eseguivo un eccitante spogliarello, essi si sono denudati velocemente ed ho potuto ammirare la splendida dotazione che svettava, dura e maestosa, sull’inguine di Luca. 
Uno splendido cazzo, più lungo di quello di mio marito e, sicuramente, con una circonferenza maggiore della sua, che mi ha subito fatto bagnare fra le cosce. Avvertii un dolce brivido scorrermi lungo la schiena, al solo immaginare di esser penetrata da quella colonna di carne. Poi Luca mi ha abbracciato da dietro ed ho sentito quella splendida verga insinuarsi nel solco delle natiche, instillandomi altri brividi di intenso piacere, che Marco accoglieva in bocca in quanto si era inginocchiato davanti a me, leccandomi la fica. Ho goduto subito e un lungo gemito è promanato dalla mia bocca, mentre il mio corpo ha preso a tremare, scosso da brividi lascivi. 
Con indosso le sole autoreggenti, mi hanno fatto sdraiare sul letto e subito hanno iniziato ad accarezzarmi e baciarmi tutto il corpo. Ero un oggetto nelle loro mani, uno strumento che loro suonavano a piacimento, facendomi vibrare di piacere. Mi hanno letteralmente divorato la fica e, contemporaneamente, le loro dita hanno cominciato ad esplorare ogni orifizio, portandomi sempre ad un livello di piacere così intenso, che ho chiuso gli occhi ed ho lasciato che le loro mani, le loro bocche, brucassero liberamente sul mio corpo. Ad un tratto ho sentito il cazzo di mio marito premere sulle mie labbra e, dischiusa la bocca, l’ho accolto dentro, iniziando a leccarlo e succhiarlo con ingordigia. Luca, intanto, si è inginocchiato fra le mie cosce e, afferrata la sua splendida verga, mi ha fatto scorrere la cappella nello spacco della fica, che era ridotta ad una fonte di continui umori: fino a quel momento non avevo mai provato niente di simile; poi, ha iniziato a penetrare e, con due affondi decisi, l’ho sentito tutto dentro di me. Quando la punta ha battuto sul fondo della fica, ho provato un misto di dolore/piacere che subito mi ha provocato un ulteriore orgasmo: ho urlato a bocca piena, in quanto Marco mi aveva spinto il suo cazzo tutto in gola. Ero in estasi completa! Sentivo quel membro pomparmi con un ritmo molto sostenuto e, nello stesso tempo, succhiavo avidamente il sesso di mio marito, che mi sembrava sempre più gonfio e pronto all’orgasmo. Lui deve essersi reso conto di esser prossimo al piacere e, dopo averlo estratto dalla mia bocca, ha cominciato ad accarezzarmi i capezzoli con la cappella, strofinandomela sui seni. Stavo godendo ripetutamente ed ero ormai presa dal delirio erotico, quando ho iniziato ad incitarli a scoparmi con più vigore, a sfondarmi la fica con un ritmo sempre più veloce. Dopo l’ennesimo orgasmo, Luca è uscito da me ed il suo posto è stato preso da mio marito, mentre ricevevo in bocca ancora quel suo splendido palo di carne, ricoperto dei miei stessi umori. L’ho leccato e succhiato, cercando di ingoiarne quanto più possibile, mentre Marco ora mi scopava in maniera forsennata.

Mi sbatteva velocemente, pompandomi con forza e facendomi godere di nuovo, così, dopo l’ennesimo orgasmo, si è sfilato da me; mi ha rivoltato per poi penetrarmi di nuovo da dietro, tenendomi stretta per i fianchi; intanto Luca continuava a scoparmi la bocca, tenendomi la testa ferma e muovendo il bacino con una lentezza esasperante: me lo spingeva tutto fin in fondo alla gola. Poi si è allungato su di me e le sue mani hanno raggiunto la mia fica; ha iniziato a masturbarmi, mentre Marco, ancora da dietro, mi scopava come una furia. Ho goduto di nuovo, con un orgasmo ancora più forte e devastante del precedente, al punto che sono quasi svenuta; allora Marco si è sfilato da me ed ha lasciato il posto a Luca, che si è inginocchiato dietro e, con un affondo deciso, me lo ha infilato tutto, fino in fondo. Ho spalancato la bocca, nel sentire quel membro che scorreva tutto dentro di me fino in fondo, mentre Marco si è sdraiato sotto di me ed ha iniziato a leccarmi il clitoride, ritrovandomi così il suo cazzo davanti alla bocca. Sentire la sua lingua che stimolava ancor di più il mio bottoncino, mentre Luca mi pompava con un ritmo molto sostenuto, mi ha fatto di nuovo arrivare all’orgasmo e, dopo l’ennesimo urlo di piacere, ho abbassato la testa e mi sono infilata in bocca il cazzo di mio marito. Ero stordita dal piacere. Ho succhiato con forza quel membro, mentre mi sentivo ancora scorrere nel ventre l’altro, che, ad ogni affondo, penetrava sempre più dentro di me, fin quando ho sentito il suo corpo aderire al mio e, allora, mi sono resa conto che lo avevo tutto dentro. Dopo avermi portato all’ennesimo orgasmo, Luca ha allungato le mani e mi ha afferrato i seni, tirandomi in alto e facendomi inginocchiare davanti a lui, che, dopo avermi abbracciato, si è disteso trascinandomi sul suo corpo. Mi sono ritrovata a gambe aperte, con lui che, inarcate le gambe, mi pompava dal basso, permettendo così a Marco di inginocchiarsi fra di noi e, tenendo il cazzo in mano, con quello ha cominciato a martellarmi il clitoride. Era sconvolgente sentire quei colpi in quel punto sensibile del mio corpo, che non smetteva di giungere a nuovi godimenti per il tramite di quelle sollecitazioni. Poi, ho sentito la punta del cazzo di mio marito appoggiarsi fra le labbra della mia fica: l’ho guardato, cercando di capire quali potessero essere le sue intenzioni, e, nei suoi occhi, ho letto il forte desiderio di spingermelo dentro. Ho subito avuto un brivido di paura e stavo per dirgli di non farlo, quando lui, invece, con una spinta decisa, mi ha infilato dentro più della metà del suo cazzo. Mi sono sentita aprire, dilatare, tendere le pareti della vagina, che comunque l’ha accolto al suo interno, lasciandomi profondamente stupita: avevo due cazzi in fica! Questa presa d’atto, mi ha mandato ai matti, ma subito ho ripreso a godere, come se, fino a quel momento, non l’avessi già fatto. Mi scopavano entrambi in rapida successione, insieme dentro e insieme fuori, per poi riaffondare di nuovo contemporaneamente dentro di me. Ho goduto e urlato il mio piacere con tutto il fiato che avevo in gola, poi, sfinita, mi sono lasciata cadere inerte su di loro, che, aumentato il ritmo, poco dopo mi hanno inondato il ventre con un’ingente quantità di sperma, che è sgorgata dalla mia vagina, completamente dilatata, slabbrata, aperta, da quei due cazzi che mi avevano fatto letteralmente impazzire. Marco, si è sfilato e si è sdraiato di lato, mentre io sono scivolata fra lui e Luca, che mi ha baciato sulla guancia, complimentandosi con me per la splendida performance.

«Complimenti, sei stata veramente speciale! Prenderne due dentro la fica come hai fatto tu, non è da tutte e tu, amica mia, sei veramente una gran troia! Marco, sei molto fortunato ad avere una moglie così esuberante!»

Li ho guardati entrambi, ed ho appurato quanto fossero ebbri di felicità; nello stesso tempo, anch’io mi sentivo al settimo cielo. Avevo goduto così tanto che quasi non mi sembrava vero e, nello stesso tempo, la bocca di Marco ha preso a baciarmi il collo, dietro la nuca, facendomi vibrare di nuovo; quella stimolazione è stata avvertita anche da Luca, che ha preso ad accarezzare ancora il mio corpo, insinuando di nuovo le dita nella mia fica non ancora chiusa, da cui continuava a sgorgare il loro seme. Li ho guardati, non senza meraviglia, ed ho cercato di capire le loro intenzioni.

«Ragazzi! Ragazzi, calma! Non mi direte che avete ancora voglia? Vi prego, fermatevi, altrimenti non rispondo più di me.»

Era vero, nonostante avessi già goduto in maniera così intensa, sentire di nuovo quelle loro mani scorrere sul mio corpo, mi stava procurando altro piacere, ancora più intenso, che mi ha letteralmente stravolta. Incuranti delle mie parole, hanno continuato ad accarezzarmi e, a turno, mi sono ritrovata davanti alla bocca i loro membri ancora turgidi e, dopo averli succhiati e leccati, alternandoli nella mia bocca, ben presto erano pronti per una nuova battaglia. Intenta a succhiare il cazzo di Marco, ho sentito Luca posizionarsi dietro di me e, dopo aver a lungo infilato due dita nella fica fradicia del loro piacere, ho sentito che utilizzava quei succhi per lubrificarmi il culo. Ho subito intuito le sue intenzioni e, decisa ad accoglierlo anche in quell’orifizio, mi sono posizionata in maniera da rendergli più agevole l’operazione. Lui, dopo aver affondato ripetutamente la sua splendida verga all’interno della mia vagina farcita di sperma, l’ha tolta, puntandola con decisione sul mio buchetto, che sotto la pressione di quella cappella dura e vogliosa, si è aperto lentamente, lasciandolo scivolare tutto dentro di me. Mi è sembrato come se qualcuno mi stesse infilando una spranga nel culo, tanto mi sembrava lungo quel cazzo che mi stava penetrando. Lui, con delicatezza, ma risoluto, è affondato tutto dentro di me e quando il suo corpo ha aderito al mio, mi ha afferrato per i fianchi e per l’ennesima volta si è sdraiato trascinandomi su di sé. Quando Marco, si è posizionato fra le sue cosce, ho realizzato che per l’ennesima volta avrei provato un’altra esperienza indimenticabile: una doppia penetrazione. Sentire il membro di mio marito, incunearsi nella mia vagina, mi ha subito fatto godere e, quando hanno iniziato a pomparmi, ho urlato subito un ennesimo orgasmo. Mi hanno scopato in doppia, per un tempo che a me è sembrato infinito, facendomi raggiungere diversi orgasmi e, soprattutto, sono rimasta sconvolta quando Luca ha chiesto a mio marito di scambiarsi di posto. Praticamente, sentirlo di nuovo nella vagina, mentre mio marito mi pompava il culo, mi ha fatto ancora urlare di piacere. Questa volta, mi hanno scopato a lungo ed a fondo, strappandomi continue urla finché credo di essere svenuta, perché mi sono ritrovata nel letto, con loro due che, inginocchiati ai lati, mi stavano osservando con aria preoccupata. Una volta tranquillizzati sul mio stato di salute, entrambi hanno preso a segarsi molto velocemente e, in breve, il mio ventre, i miei seni, il mio viso è stato ricoperto dagli schizzi del loro piacere. Mi sentivo più che lusingata nel vedere il mio corpo imbrattato del loro seme e, nello stesso tempo, ho provato un lungo brivido che mi ha scosso tutto il corpo e, psicologicamente, mi sono sentita veramente troia e felicemente appagata. Sfiniti, siamo rimasti tutti e tre sdraiati sul letto e, all’alba, ho sentito le mani di Luca che continuavano ad accarezzare il mio corpo.

«Accidenti! Mi hai scopato per tutta la notte e, adesso, hai ancora voglia di me?»

Lui mi ha sorriso e, dopo avermi dato un bacio sulle labbra, ha continuato ad accarezzare il mio corpo, mentre la sua voce risuonava nel silenzio della stanza.

«Stefania, sei una femmina talmente seducente che proprio non riesco ad esser sazio di te. È stato così bello averti questa notte ed ora, al solo pensiero che tutto debba considerarsi finito, mi fa venire ancora voglia e non oso staccarmi da te.»

Poi, senza aggiungere altro, ho sentito il suo membro che, da dietro, andava di nuovo ad insinuarsi fra le pieghe della mia fica, ancora abbondantemente ricolma di succhi, certamente di quelli che mi avevano riempito e che ancora colavano da essa. Ha ripreso a scoparmi in maniera lenta ma determinata, con affondi lunghi che, ben presto hanno iniziato a farmi godere di nuovo. Stavo per urlare il primo orgasmo, quando improvvisamente mi sono ritrovata in bocca il cazzo di mio marito, duro e teso. L’ho succhiato con forza, mentre Luca mi scopava sempre più velocemente e ben presto, ho sentito entrambi riversare dentro di me il loro piacere. Il primo ad arrivarmi in bocca è stato Marco, che mi ha schizzato il suo piacere fin dentro la gola, seguito immediatamente da Luca che, con due affondi decisi, è rimasto ben piantato dentro di me, mentre la mia vagina veniva inondata dal suo piacere. Mi hanno lasciato stremata nel letto, mentre loro sono andati a farsi una doccia e preparare la colazione. Ho chiuso gli occhi, mentre sentivo il mio corpo ancora scosso dai brividi di piacere appena provato e, dentro di me, ho avvertito forte il desiderio di provare ancora una volta, questa straordinaria esperienza, così forte quanto appagante, che, spero, mio marito mi proponga di viverla ancora molto presto e, semmai, con un altro maschio.

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