La regina del car sex.
Mia moglie si chiama Mara, ha 36 anni, alta, occhi marroni, sguardo intrigante, mora, capelli mossi, fisico longilineo, un bel culo alto e sodo: insomma una bella donna da godere appieno. Io sono Adriano, 37 anni, alto, moro, occhi scuri, fisico longilineo e robusto, ma non palestrato. Sessualmente parlando, Mara oggi è una donna molto calda ed anche alquanto porcella, anche se con ancora qualche limitazione. Stiamo insieme da oltre una dozzina d'anni e, da sette, siamo sposati. Quando l'ho conosciuta, veniva da una storia lunga, iniziata in giovane età, che poi si era appiattita al punto che con quel fidanzato la noia era diventata tale che, alla fine, si erano lasciati, perché sembrava non avessero più nulla da dirsi. A letto Mara non era molto esperta. Lo prendeva in bocca senza troppa enfasi ed anche scopare era alquanto monotono per lei, infatti con lui non aveva mai provato il piacere del rapporto anale. Invece tra noi è stato subito sesso molto fantasioso e, soprattutto, molto intenso, vissuto anche in condizioni, a volte, particolarmente eccitanti. Dopo il matrimonio, il nostro rapporto si è stabilizzato in un crescendo di emozioni e sensazioni, che ci tenevano sempre in eccitazione. Avevo accarezzato una fantasia divenuta ricorrente, che mi intrigava molto: consisteva nel fatto che potessimo far sesso mentre qualcuno ci guardava o, addirittura, vederla giocare con il cazzo di un estraneo. Già, bello, ma come fare a dirglielo!? Con lei queste cose non le avevamo mai prese in considerazione. Certo, in casa, avevamo fatto sesso in tanti modi, in piedi, sulla lavatrice mentre vibrava, oppure in cucina, o in qualunque altro posto della casa, ma non era mai capitato che avessimo potuto coinvolgere un'altra persona. Mi sarebbe piaciuto molto far questo gioco con lei, ma temevo un netto rifiuto, così mi son lambiccato il cervello a cercare la soluzione adatta. L'idea era quella di prendere un porno, attraverso il quale poterla introdurre in argomento. Più d'una volta avevamo guardato un porno assieme, perché ci dava lo spunto per giochetti nuovi, e così, una sera, noleggiai un dvd la cui trama riguardava una coppia cui piaceva farsi guardare e che, alla fine, si lasciava coinvolgere in un'orgia con guardoni o con altre coppie. Mentre stavamo guardando il film, Mara aveva cominciato a succhiarmi il cazzo (lei oggi è molto brava a far pompini). Così decisi di sondare un po’ il terreno. «Amore, ti piacerebbe se, in questo momento, ci fosse qualcuno a vedere mentre me lo lecchi? Sei così eccitante che son certo lo faresti impazzire.» Lei ha sollevato lo sguardo, ha sorriso e, con la bocca piena del mio cazzo, rispose: "si". È mancato poco che non le sborrassi in bocca. A letto, poi, abbiamo scopato come pazzi! Era calda, sembrava che questa fantasia l’avesse eccitata tantissimo, ma non le ho chiesto altro, per non tirare troppo la corda. Il sabato sera successivo, stavamo tornando a casa in auto, ed era circa l'una di notte. Avevo già pianificato tutto: volevo scopare con lei in un posto dove c'erano dei guardoni; per l’occasione avevo coinvolto un mio amico, cui avevo fatto un identico favore, spiando lui e sua moglie, e che sapevo che a lei era gradito, perché lo trovava simpatico, ma, ovviamente, senza dirle niente. Quindi lasciai la strada principale e mi diressi verso un parcheggio un po’ defilato, ma illuminato da qualche lampione. «Ma… amore: dove vai?» Le rispondo in tono di scherzo. «Tesoro, ho voglia di far l'amore con te, subito. Sento che non resisto!» Mi ha sorriso, scuotendo il capo. «Ma, amore, forse saremmo stati più comodi a casa, nel nostro lettone?!» Le ho sorriso. «Ma dai, facciamo una cosa diversa!» Sembra convinta e, dopo aver parcheggiato, cominciammo a baciarci. Ben presto ci togliemmo i vestiti, rimanendo nudi. Ci baciavamo e toccavamo, portando alle stelle la nostra eccitazione. Lei cominciava a bagnarsi ed io, a quel punto, cominciai a leccarle la fighetta, parzialmente depilata e gonfia per l'eccitazione. Sapevo che presto si sarebbe fatto vivo il mio amico e, quindi, indugiavo il più possibile. Dopo qualche minuto che la leccavo, ho sentito che lei si tirò su con il bacino e lo vide, spaventandosi. «Amore, fermati! Amore, c'è un uomo che ci guarda!»
Ho sollevato il capo ed ho riconosciuto il mio complice. «Amore, sta tranquilla! È tutto a posto! E poi: non era quello che ti sarebbe piaciuto provare l'altra sera? Sta tranquilla, vedrai che sarà solo una cosa molto piacevole.» Lei allora si tirò su, guardò quell'uomo sui 45 anni, senza riconoscerlo a causa dell’oscurità, (mentre io ero certo che fosse lui per il fatto che, avvicinandosi, teneva entrambe le mani in tasca), poi, sorridendo, ha finto d'esser adirata. «Sei un porco! Mi hai portato qua, apposta!» Si è avventata sul mio cazzo ed ha preso a leccarlo. L'uomo si era avvicinato, fino ad arrivare ad un metro dall'auto. Lei leccava il mio cazzo con una foga diversa dal solito, lo leccava da sotto fino alla cappella, poi lo faceva sparire per metà nella sua bocca, facendo più rumore del solito. Nel frattempo avevo esposto il suo culetto allo sguardo del guardone, che non aveva esitato a tirarsi fuori l'uccello. Lei non se ne accorse subito, ma quando si tirò su e si girò, si trovò il cazzo dell'uomo a dieci cm. dal viso; premetto che avevo di proposito lasciati aperti i finestrini. Lei restò per un attimo interdetta a guardarlo. Sapevo che l'amico era ben messo e, quindi, ho osato. «Amore, perché non glielo tocchi?» Lei, dopo un attimo di esitazione, lo prese in mano e cominciò a fargli una sega: mamma mia, che eccitazione! Mi posizionai sul suo sedile e la feci salire sul mio cazzo. Il mio complice si nascondeva il viso con una mascherina, di quelle bianche usate al tempo del covid, e lei non lo ha guardato più di tanto, era troppo interessata al suo cazzo. Così, mentre la scopavo, lei teneva il cazzo dell'uomo in mano. Lui ha iniziato a toccarla dappertutto ed a strizzarle le tette, come avrebbe fatto con una troia. Speravo che, eccitatasi, si sarebbe determinata a prenderglielo in bocca, ma ciò non avvenne. Lei prese a segarlo sempre più velocemente, fino a che lui non venne. Al solo vederle lo sperma di un estraneo nella mano, mi riempì di eccitazione e, comunque, mi ritenni soddisfatto. Il complice, come da accordi, si allontanò e noi continuammo a scopare. L’ho vista contenta e mi ha chiesto, se mi fosse piaciuto. «Amore, ti è piaciuto? Sei contento?» Ero molto contento, ma, eccitato, ho alzato un po’ la posta. «Sì, sono molto contento, però, son sicuro che puoi far di meglio, perché tu sei la MIA troietta!»
Tenni a sottolineare quel "mia": non volevo pensasse che il mio cederla a qualcun altro, potesse farla sentire umiliata. Stavo quasi per venire via, quando mi accorsi che una persona si stava avvicinando; era un ragazzo sui 30 anni, carino e, forse, era già da un po’ che ci guardava, perché teneva aveva il cazzo in mano. Lo feci notare anche a lei. «Abbiamo un altro spettatore! Dai, giochiamo ancora un po’! Dai, che ci divertiamo!» Lei guardò il ragazzo e mi sembrò le piacesse al punto da sconvolgermi. «Ok, giochiamo, se va bene a te? Ma adesso sarò io a metterti alla prova: vediamo se sei sempre contento della tua troietta!» Mi fece sedere sull'altro sedile e sorrise al ragazzo che non si lasciò scappare l'occasione. Si avvicinò e lei gli disse: "sali dietro". Lui salì subito e lei saltò dietro. Glielo prese in mano, trovandolo bello grosso e mi ha esortò a guardarlo. «Accidenti! Sono stata proprio fortunata: guarda che bel cazzo!» In effetti era un bel cazzo lungo e, soprattutto, grosso, con una cappella bella pronunciata. Lei lo prese e cominciò a leccarlo. Il ragazzo era in estasi ed io pure. «Che troia! Come succhia bene! Ancora, continua!» Non l'avevo mai vista così avida di cazzo. «Brava, amore, succhialo bene!» Il pompino durò cinque minuti, in cui, più volte, mi rivolse il suo sguardo, mentre con le labbra avvolgeva quella grossa cappella. Poi salì sul cazzo del ragazzo: che spettacolo! Impalata su quel cazzo, che era più grande del mio. Ho sentito i suoi gemiti di piacere: «Ooooohh, sì! Sapessi come mi sfonda!» Dopo averla scopata così, lei si è messa a pecora e lo ha esortato a prenderla da dietro, ma lui le propose di uscire dall'auto e lei acconsentì. Si appoggiò sul cofano dell'auto e lui cominciò a scoparla come un toro. Avreste dovuto vedere quanto godeva lei. «Bello! Mi sfonda tutta! Sì, ancora! Vengo!» L'ho vista venire un paio di volte durante quella chiavata, mentre il ragazzo la rivoltava in tutte le posizioni possibili. Intanto io guardavo eccitatissimo e mi segavo. Poi, mi ha fatto quasi sborrare all’istante!
«Adesso dai scopami il culo!» Cazzo! Non l'avevo mai sentita chiedere questo; a me l'aveva dato solo qualche volta, ma, a quel punto chiamò anche me. «Avvicinati, che ti voglio. Mettiti sul cofano.» Mi fece appoggiare sul cofano, si mise sopra di me, prese il mio cazzo e se lo infilò nella sua fighetta ed aspettò che l'altro la penetrasse nel culo, così da farsi prendere in doppia. Che troia: non avrei mai pensato potesse diventare così sfacciata! Potevo guardarla in viso, ma lei si girò verso di lui. «Dai, rompimi il culo! Mettimelo tutto dentro!» Vidi il ragazzo avvicinarsi e iniziare a premere quella grossa cappella contro il buchetto della mia donna. Ad un certo punto, lei ebbe uno spasmo, aprì gli occhi e mi guardò. Poi cacciò un urlo di piacere: l’aveva aperta. «Oddiooo! Mi spacca il culo!» Lei aveva un'espressione di dolore e di piacere. Avevo il cazzo che scoppiava. Che spettacolo! Stavo scopando mia moglie nella fica, mentre un estraneo le scopava il culo, e lei godeva come una troia. «Vengo! Mi squartate, ma sto godendo! Vengo!» Nel frattempo, altri due uomini si erano avvicinati e si stavano segando. Lei li guardava e godeva; a quel punto, io venni e lei mi sorrise. «Amore, sento che me la riempi tutta, sì, che bello!» Mi son sfilato ed ho visto lei che, dopo aver chiavato ancora un po’ con quel ragazzo, gli ha chiesto di sborrare. «Adesso voglio sentire che vieni anche tu!» Subito dopo ha preso a segarlo velocemente, mentre glielo leccava. Lo masturbava che era un piacere a vederla giocare con la lingua su quella cappella ed assaporarla con ingordigia. In un paio di minuti il ragazzo venne. Ma, mentre stava per venire e lei stava per ritirare la testa, lui gliela bloccò e le venne in bocca. «No, troia, devi berla tutta: su, ingoiala!»
Che eccitazione! Ero sconvolto! Mara non aveva mai osato ingoiare la mia crema, ma adesso non si faceva scrupoli ad ingoiare quella di un estraneo. Ha fatto la faccia un po’ schifata, ma è stata costretta a berne buona parte, mentre un po’ le colò sul corpo nudo, esondando da un angolo della bocca. Doveva esser tanto lo sperma che le era stato inoculato, perché la vidi ingoiare più volte, mentre il ragazzo aveva spasmi di piacere e, ad ogni spruzzo, spingeva il suo cazzo nella gola di mia moglie. Lei però lo ha pulito tutto e, subito dopo, lo ha guardato in faccia. «Sei un porco bastardo! Ma ti ringrazio per avermi fatto godere! Hai un gran bel cazzo!» Ho avuto come l’impressione che non fosse contenta per averla costretta ad ingoiare. Con la lingua, si leccò lo sperma che era sulle sue labbra e si avvicinò agli altri due uomini, sulla quarantina e li finì con due seghe, alternate a qualche leccata. Questa volta i due le vennero sul corpo, sulle tette e qualche schizzo le finì anche sul suo bel viso. Dalle tette, lo sperma le colò giù lungo il corpo. Che serata! Mara si ripulì un po’ dello sperma e venne verso di me, che ero rimasto esterrefatto da tutto quel gioco fuori programma: non mi sarei mai aspettato un simile comportamento da parte sua. Mi rivolse un sorriso particolarmente malizioso. «Allora? Sei contento? Ti è piaciuto? Sono abbastanza troietta?» L’ho abbracciata e baciata. Sapeva di sborra, ma ero contento. «Sì, sono molto contento! Sei stata magnifica, ma resti MIA!» Lei ebbe a confermare. «Certo, sono e resterò sempre tua, ma con la voglia di far ancora la troietta: va bene?» Mentre tornavamo a casa, le sentivo indosso l'odore di sperma e, a casa, abbiamo ancora scopato. Da allora è diventata la regina del car sex.
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