Scambi sull'isola

erotikamente
13 hours ago

Attento a non prendere l’A8 in direzione Aix, noi saremmo interessati ad arrivare a Le Lavandou. Devi prendere a sinistra’là.
Marco come navigatore è negato.
Mi aveva già fatto allungare il viaggio di parecchi chilometri con la sua mania di seguire sempre l’autostrada.Dietro, Laura e Sara, si stavano raccontando gli affari loro del tutto disinteressate ai drammi che avvenivano nei sedili anteriori. Anzi, le loro confidenze, le descrizioni accurate della biancheria che si erano portate dietro e i consigli che si scambiavano su come mettere in mostra le parti migliori del loro corpo, non facilitavano certo la nostra concentrazione.
Ci stavamo recando nella Costa Azzurra per il matrimonio di un comune amico che si era innamorato di una stupenda ragazza di lì. Sarebbero venuti ad abitare in Italia, ma la cerimonia si sarebbe svolta nel paese natale di lei.
Considerato che eravamo verso la fine di giugno la cosa non ci dispiaceva per niente. A pochi giorni dall’inizio dell’estate astronomica, il clima della Provenza era fantastico e la forra mediterranea, non ancora bruciata dal sole e dalla siccità, si esaltava nelle sfumature del verde in contrasto con i campi di lavanda. Mancavano le ginestre, già sfiorite, ma sappiamo accontentarci!
Avevano organizzato bene la cerimonia.
La sposa, originaria di Le Porquerolles, un’isola con forte vocazione turistica a poche miglia dal Paese di Le Lavandou, aveva scelto la piccola chiesa di Port-Cros per la funzione.Questa piccola isola situata davanti alla più grande éda parecchi anni un parco naturale a protezione totale. Non vi sono né automobili né asfalto. E’ pochissimo attrezzata, due piccoli alberghi e quattro ristorantini accolgono i turisti che nel periodo estivo, trasportati dalle barche che partono dalla costa si passano la giornata in questo piccolo paradiso. La sera, quando l’ultima barca épartita, rimangono solo i pochi abitanti e quei fortunati che hanno trovato alloggio nelle poche camere disponibili.Noi eravamo tra quei fortunati.
Per il matrimonio avevano prenotato tutti i posti disponibili con sufficiente anticipo e l’isola sarebbe stata tutta nostra per tre giorni, almeno la sera!Non conoscevamo tutti gli invitati, ma eravamo certi che la situazione avrebbe facilitato il nascere delle amicizie nonostante i piccoli problemi di comunicazione tra noi e i francofoni.
Lasciata la macchina al paese sulla costa c’imbarchiamo in compagnia d’altri invitati e vari turisti. Il breve viaggio via mare fu movimentato dal fatto che l’equipaggio, conoscendo bene la sposa, aveva deciso di far divertire i suoi amici prendendo le onde in modo da far ballare per bene la barca.All’arrivo troviamo Andrea, il futuro sposo, ad attenderci sul molo. Baci e abbracci, pacche sulle spalle e i convenevoli di rito, dopo di che ci accompagna ai nostri alloggi.Siamo fortunati, il nostro albergo si trova isolato in una baia a pochi minuti dal centro vitale dell’isola. Durante il tragitto veniamo informati che per la serata hanno organizzato un piccolo spettacolo e che per la cerimonia sono assolutamente vietati abiti eleganti e tacchi alti, la chiesa si trova quasi nel centro dell’isola a più di mezz’ora di cammino. Il posto ésplendido e molto intimo. Considerate che occorrono circa due ore a piedi per fare il giro di tutta l’isola e avrete l’idea della sua dimensione.Sistemati nelle nostre camere iniziamo a sentire i morsi della fame. E’ presto e abbiamo tutto il pomeriggio davanti.Mangiamo qualcosa al villaggio mentre studiamo una piccola carta topografica della zona, notiamo tutta una serie di sentieri che portano a delle calette isolate. Per stimolare la digestione e occupare parte del pomeriggio ci avviamo lungo la traccia che porta alla spiaggia più lontana e tranquilla.
Il percorso si snoda negli arbusti tipici della macchia mediterranea, il profumo delle erbe, misto a quello del mare, ci regala delle sensazioni molto rilassanti.
Il tragitto non éfaticoso, per la maggior parte éin piano, ma notata una piccolissima spiaggia, a metà percorso, quasi invisibile dal sentiero non resistiamo alla tentazione di scendere in riva al mare.

Da sotto si ha l’impressione di essere completamente isolati, solo la costa della Provenza con le sue cittadine, visibile in lontananza ci dà il senso della realtà.Fa molto caldo, il sole batte forte invitando a buttarsi in acqua. Lo pensano anche Laura e Sara, il fatto di non aver previsto il costume da bagno non éun problema per loro.
Con Marco sto osservando la piccola fauna che pullula sulla battigia quando sentiamo il rumore di due tuffi.
Sono le nostre donne che, abbandonati i vestiti, si sono buttate in acqua. Sono un bello spettacolo e restiamo a guardarle mentre si spruzzano per gioco come due bambine.
Non avendo previsto niente per asciugarsi, al ritorno, devono stendersi al sole sui loro stessi abiti. Quei due corpi distesi in modo provocante e bagnati sono un invito cui éimpossibile resistere.
Marco ed Io ci avviciniamo alle nostre rispettive compagne e ci mettiamo comodi per riuscire ad accarezzare meglio i loro corpi. Le nostre attenzioni non sono subito corrisposte. Mugugnano, si lamentano che non émai possibile stare tranquille. Al termine si voltano, contemporaneamente sulla pancia e ci danno la schiena.
Noi sappiamo che in realtà aspettano le nostre proposte. Con una rapida occhiata di intesa decidiamo di scambiarci di posto, in silenzio, dando alle nostre donne il piacere di scoprire con calma chi le sta toccando. Sappiamo, poiché le conosciamo, che tutte e due vorrebbero essere al centro dell’azione. Purtroppo non sarà possibile accontentarle.
Io mi occupo di Sara e Marco di Laura. Iniziamo ad accarezzarle la schiena scendendo poco alla volta verso il sedere. Loro due, non danno segno di aver intuito lo scambio.
Guardo le mani di Marco che accarezzano il corpo della mia donna, seguo rapito le loro evoluzioni e immagino le reazioni di Laura a quelle carezze. Conosco benissimo la sensazione della sua pelle sotto i palmi delle mani e riesco a sentire quello che sente Marco.
Alzo lo sguardo e mi vedo riflesso negli occhi di Marco; stiamo provando le stesse sensazioni.
Sempre con l’apparente indifferenza delle due donne mi accorgo di fare a gara con lui a chi tocca in modo sempre più esplicito la compagna dell’altro. E’ assolutamente inconscio ma se vedo le sue mani che si avvicinano al seno di Laura, io scendo di più su quello di Sara. Quando io mi avvicino alle natiche della sua donna, lui scivola attraverso il retro delle cosce verso il pube della mia.La cosa si sta facendo più morbosa del previsto. Non abbiamo mai fatto uno scambio completo alla presenza di tutti e quattro contemporaneamente.
Inizio a spogliarmi, subito seguito da Marco.
Accarezzando Sara la invito a sollevare poco alla volta il sedere sino a quando non si trova alla giusta altezza e la vagina éproprio di fronte al mio membro. Con la mano m’intrufolo fra le sue cosce, salendo verso il pube la ruoto in modo da farle divaricare un minimo le gambe. Esploro fra le sue labbra ed ho la conferma che la sua indifferenza éfrutto di una recitazione studiata nei particolari, evidentemente in combutta con Laura.Lei éeccitatissima e pronta a ricevermi. Non so se ha riconosciuto chi c’édietro di lei, poi penso che senz’altro ha capito dal tocco delle mie mani che non sono suo marito. Lo stesso discorso vale per Laura che in questo momento si lascia infilare, con estremo piacere, due dita di Marco nella vagina.Sara ha la faccia premuta sulla sua camicia appoggiata sulla sabbia e il sedere alto, in attesa. Appoggio il mio membro alla sua leggera peluria. Dilato con dolcezza le labbra della vagina mentre mi scappello. Appoggio il pene su quella pelle morbida e umida, strofinandolo, avvicinandomi senza cercare di penetrarla al suo buco. Lei éimpaziente, si muove anticipando le mie mosse in modo da farlo entrare in lei. Tento di continuare il gioco ma lei épiù abile e me lo cattura. Come lo sento iniziare ad entrare spingo con decisione, so che a lei piace, quando émolto eccitata e dilatata, sentirlo entrare di colpo. Geme forte, attirando l’attenzione degli altri due, e inizia a muoversi alla ricerca di penetrazioni sempre più profonde.Laura richiamata dai versi di Sara, volta la testa nella nostra direzione e resta a guardarci. Il suo viso dimostra che sta provando un piacere molto forte, grazie alle mani di Marco che le stanno facendo di tutto. S’illumina, colta da ispirazione e scivola via da lui, si rigira sulla schiena tanto che penso voglia farsi prendere in quella posizione. Scivolando sul sedere si porta dinanzi al viso di Sara, trascinando con se i suoi vestiti sotto di lei. Apre, o meglio spalanca le gambe in direzione di Marco, invitante e decisa ad ottenere la sua parte di piacere. Quando lui s’inginocchia fra le sue cosce, lei prende in mano il suo pene trascinandolo verso la meta. Si lascia penetrare facilitandolo quanto più possibile, aprendosi a lui e inclinando il pube in modo favorevole. Come l’ha dentro fino in fondo stringe le gambe contro i fianchi di Marco, inclina verso il basso la vagina e inarca la schiena, come piace a lei quando viene presa, per sentirlo meglio e completamente.Resta così, lentamente si volta verso di me e aspetta che io ritorni a sbattere Sara per concedersi ai colpi di Marco.
Sara allunga una mano verso il seno di Laura e lo prende, stringendolo e stuzzicandolo a seconda di come entro in lei. Non soddisfatta cerca di raggiungere i peli del pube di Laura ma étroppo lontana; allora, mentre gli sono dentro gattona verso di lei. Quando la raggiunge cerca il suo clitoride, unendo la sua mano al membro del marito. Per Laura étroppo inizia a godere in maniera incontrollata, geme e ansima. Non può durare a lungo in quella condizione.
Quasi sull’orlo dell’orgasmo blocca la mano di Sara e spinge fuori Marco da se. Si allontana da noi trascinandosi sui gomiti. Dice a Marco di stendersi, lo fa mettere con il viso sotto quello di sua moglie e gli sale a cavallo guadandomi negli occhi. Si guida dentro il membro voglioso di lui e scende accogliendolo tutto. Con la schiena dritta, leggermente all’indietro guarda con interesse la sua zona pubica studiando con piacere quello che le riempie il ventre. Sale e scende un po’ di volte osservando rapita la sua penetrazione, unendo il piacere della vista a quello che le trasmette il suo corpo. Soddisfatta dello spettacolo si lascia andare in avanti e inizia un movimento di anche e bacino che ben presto le disegnano sul viso i tratti del piacere.Sara, nel frattempo mentre si gusta il mio membro dentro di lei bacia e lacca la bocca di Marco sotto di lei.
La gara che prima era tra me e Marco ora vede un altro sfidante, éLaura. Noto che dapprima adegua i suoi movimenti al modo in cuoi penetro Sara. Quando lo spingo dentro di lei, Laura scende sul pene di Marco. Se do un colpo lungo e profondo a Sara, Laura divarica le gambe e preme il più possibile il pube contro Marco, lasciandolo entrare a fondo.
E come quando ci dedichiamo al sesso orale a vicenda. Più lei mi stimola più io la lecco intensamente e quando voglio di più, le do di più.
Scopare davanti alla tua donna che si sta facendo un altro e come un magnifico sessantanove, gli altri due sono, in questo momento, solo delle appendici, dei mezzi che usiamo per darci piacere.
Dal canto loro, Sara e Marco, ci lasciano fare scambiandosi le tenere effusioni che non si potrebbero dare se fossero uno sopra l’altra o viceversa. Uniscono i forti stimoli di un rapporto intenso e animale con i baci e le occhiate tenere. E’ una situazione ben bilanciata, ognuno di noi trova, nella nostra piccola orgia, quello che desidera in quel momento.Io rallento il ritmo, lascio scivolare la mano sul sedere di Sara e cerco di raggiungere la vagina. La prendo piano con delle spinte lente e profonde, assecondo le sue contrazioni, mentre la stimolo con la mano. Voglio farla godere.
Laura, che ha lo sguardo fisso sul mio bacino, si adegua. I suoi movimenti si fanno più lenti e sensuali. Sale e lo lascia uscire quasi completamente con il pube spinto in avanti, poi cambia inclinazione e scende lenta. La sua mano, dopo averla lasciata scendere aderente al suo corpo dal seno al monte di venere, apre indice e medio, seguendo la curvatura del pube, intorno al membro di Marco; stringendolo nella corsa dentro di lei. Prova un piacere intenso e lo dimostra con i suoi versi e i gemiti, gli occhi versati all’indietro quando scende lasciano intendere che non manca molto all’orgasmo.Sara, nel frattempo, édiventata sempre più attiva anticipando le mie spinte e muovendosi in modo da amplificare le sensazioni regalategli del mio pene in lei. Grazie all’azione delle mie mani sta godendo come Laura. Preme la sua bocca contro quella del marito, baciandolo sino ad impedirgli di respirare.La prima ad arrivare all’orgasmo éSara, inarcando la schiena sino ad impedirmi quasi di penetrarla, ansima di piacere con le labbra a pochi centimetri da Marco. Il volto della moglie trasfigurato dalle ondate di piacere lo mandano fori di testa e perde il controllo, sino ad allora perfettamente mantenuto nonostante il balletto di Laura sopra di lui. Viene spingendo in alto il bacino, entrando completamente nel ventre della mia donna.Laura si accorge del suo stato e letteralmente salta sopra di lui. Nella foga il pene di Marco esce da lei per un brevissimo istante, sufficiente ad imbiancarle i peli del pube con il suo seme. Laura ébrava a riprenderlo dentro. Gli impulsi che sente dentro di lei la portano immediatamente all’orgasmo, si muove ancora due, tre volte su e giù, poi resta lì con il membro piantato sino in fondo nel suo corpo ondeggiando lievemente con il bacino negli ultimi spasmi. La testa abbandonata all’indietro, verso il cielo, lascia intravedere una espressione molto concentrata e goduta.Contemporaneamente a Laura vengo anch’io, anzi il primo sentore del mio orgasmo éarrivato quando ho visto Marco spruzzare il pube di Laura.Sara, benché distrutta dal suo recente orgasmo, ébravissima, quando sente che sto venendo dentro di lei si muove in modo incredibile, pare che aspiri con la vagina il mio seme, quasi come riesce a farlo con la bocca. Mi da un piacere immenso e resto in lei sino alla fine, tentennando ad uscire da quella vulva così accogliente.
Riprendiamo fiato sdraiati fianco a fianco sulla sabbia. Le nostre due donne si stendono vicine, tutte e due con le gambe aperte, quasi fosse doloroso per loro ricomporle dopo il rapporto con noi. Vedo, da tutte e due le vagine, una bionda e l’altra nera, colare un leggero rivolo biancastro, testimone di quello che éappena accaduto. Una scena che rimango a guardare sino a quando non ci rivestiamo per tornare al nostro albergo.
Laura risente ancora di quello che ésuccesso in spiaggia, ed éancora molto eccitata. In camera si spoglia mettendosi in mostra per me, sdraiato sul letto, lascia cadere in terra i vestiti, non indossa biancheria, e si dirige in bagno per una doccia. Sento l’acqua che scorre poi la sua voce:
Che fai lì?
Non ti lavi?
Aspetto che tu abbia finito. ‘ le rispondo.Vieni adesso, con me’dai!!
La raggiungo dopo aver lasciato i miei vestiti sul letto e m’infilo sotto la doccia con lei. Non éla prima volta che ci laviamo insieme, però quando vedo che dirige il getto d’acqua direttamente dentro la vagina aperta dalla sua mano, sento un impulso di voglia nascere dentro di me. E dire che il rapporto con Sara mi aveva lasciato completamente appagato.
Allora, cosa mi dici di quello che abbiamo appena fatto con gli altri due sulla spiaggia? ‘ esordisce Laura appena tiro la tenda che dovrebbe evitare spruzzi in tutto il bagno.Appagante. Si, devo dire molto appagante. Sara édavvero molto brava’ ma tu sei stata migliore, eri uno spettacolo incedibile, fantastico. Hai un corpo che stimola ogni fantasia e ogni perversione.Ti muovevi come una vera porca, una ‘ scusa il termine, troia esperta. Sei proprio brava, non ti avevo mai vista da così vicino all’opera con un altro.Ti épiaciuto come l’ho fatto venire?Si!
Mi facevano impazzire i colpi che davi a Sara, vedevo il suo ventre che si gonfiava quando entravi e mi sembrava che lo spingessi in me, il suo seno che ballava sotto le tue spinte mi ha eccitato oltre ogni limite.
Sai, éincredibile, ma ero quasi gelosa di lei. Non ho mai provato un sentimento di questo genere da quando abbiamo iniziato a giocare con loro.
Oggi, però, quando ti ho visto prendere da dietro Sara e ho visto il piacere che provavi e che le davi mi sono un po’ ingelosita. Per questo mi sono scopata Marco in quel modo.
Mentre mi parla in questo modo, Laura, si gira e mi volge la schiena. Alza il sedere e lo strofina contro di me.
Le insapono la schiena, il seno, il ventre e i fianchi. Quel sedere mi sta torturando il pene, che nel frattempo riscopre di essere ancora vivo e voglioso.
Fra un’insaponata e l’altra, uno strofinio e l’altro mi spingo dentro la sua vagina che scopro già pronta e accogliente.Lei si appoggia con le mani al bordo della vasca e mi offre la sua femminilità nella posizione migliore che riesce ad assumere.
Poche spinte e capiamo che la vasca ci limita troppo per farlo in piedi. Sfugge da me e s’inginocchia, la imito e la penetro nuovamente. Lasciamo che l’acqua scenda su di noi, ha una temperatura stupenda e il sentirla scorrere sui nostri corpi c’eccita.La prendo così come poco prima ho preso Sara, le stesse spinte e gli stessi stimoli con le mani.
Laura vuole parlare durante questo rapporto, a volte le piace molto farlo, la eccita ulteriormente:

Si. ‘ non capisco se continua il discorso di prima o se éun incitamento ‘ Ero gelosa di cosa facevi a lei e di come lei ti faceva godere. Allora ho iniziato a scopare in quel modo per farti vedere come sapevo godere anch’io e di come ero brava a far godere Marco. Mi sono accorta che seguivo il tuo ritmo come se fossi tu sotto di me, allora ho provato a cambiarlo e tu mi hai seguito.Quando entravi in lei, io, scendevo su di lui e sentivo un pene come il tuo che mi sfondava, solo che tu eri dentro un’altra ‘ che situazione confusa, non capivo più niente ma mi piaceva.Hai scopato veramente bene, mi sei piaciuta moltissimo. Sei bravissima a prenderlo in quella posizione. Quando ti guardavo come scendevi su di Marco e come muovevi il bacino e il pube su di lui sapevo chiaramente quello che gli facevi provare.
Mi piace guardarti mentre fai sesso, sei bellissima quando godi.
Come adesso’ spingi più lento, a fondo’così!Hai visto come mi sono fatta riempire da lui?
L’ho fatto per te e per Sara, ma soprattutto per te. Sono venuta immaginando quello che provavi vedendo Marco pulsare dentro di me!Difatti sono venuto anch’io!Dentro Sara, lo sooo’.dai’.Ah!
Laura raggiunge l’orgasmo, un piacere breve ma molto intenso. Il mio pene dentro di lei, la mie mani, ma soprattutto il ricordo della giornata e la sua fantasia l’hanno fatta arrivare molto velocemente al piacere.Al termine, lei, si volta e si siede sul bordo della vasca, mi fa alzare in piedi e me lo prende in bocca. Non resisto a lungo e in breve vengo anch’io. Laura lascia che la spruzzi a qualche centimetro dal viso, dispensandomi solo qualche saltuario colpo con la lingua. Il mio seme si unisce all’acqua che cola sul suo corpo creando una scia che disegna il contorno del seno per poi allargasi sul ventre, riducendosi ad un sottile rigagnolo sui morbidi peli del pube.Sfinito ma soddisfatto dopo una brevissima insaponata e il conseguente risciacquo mi lascio cadere sul letto senza nemmeno asciugarmi completamente.
Laura si unisce a me poco dopo e rimaniamo distesi ad assaporare il piacevole torpore del dopo orgasmo sino all’ora di cena.