I segreti del mio culo


C'è chi va avanti tutta una vita a fare sesso con la propria partner, senza stancarsi mai.
Quando si è più giovani lo si fa anche tutti i giorni o più volte; qualsiasi luogo va bene, in macchina, in spiaggia, quando non ci sono i tuoi, quando non ci sono i miei e via discorrendo.
Bellissimi momenti!
Poi gli anni passano, le cose cambiano, il fisico, le prestazioni, le attenzioni reciproche; eppure ci sono coppie che riescono a fare lo stesso sesso per decenni senza stancarsi mai.
Un po' le invidio queste persone!
Se la spiegazione è "questo è amore" allora forse non sono mai stato innamorato!
Io non ho avuto questa costanza, a differenza di chi magari sceglie di cambiare partner, ho preferito crearmi un "ambiente parallelo" dove ogni tanto dare sfogo alle proprie voglie, senza venir meno agli obblighi di coppia, che col passare del tempo ho comunque cercato di riaccendere introducendo varianti sul tema.
Quest'ultima sarebbe stata probabilmente risolutiva come scelta se dall'altra parte avessi trovato totale condivisione e complicità, purtroppo non è andata proprio così: mi ci sono voluti anni a convincere mia moglie a concedermi il lato B e tanti altri per convincerla a forzare il mio (alla fine lei ha goduto più di me....non poteva lasciarsi andare anni prima?).
Qualche risultato l'ho ottenuto, anche molto intrigante devo dire (racconterò qualche situazione), ma in tempi troppo lunghi per le mie esigenze che, nel frattempo, trovavano soddisfazione nel mondo parallelo, via via sempre più strutturato ed intrigante.
Se mia moglie fosse stata più "porca" (un pregio che non tutte le donne hanno, anzi molto ma molto poche!) questo parallelismo sarebbe svanito nella nostra complicità, ma a volte i "blocchi mentali" hanno la meglio.
E' così che ho iniziato ad occuparmi del mio fondoschiena:
una serata passata con la fidanzata senza concludere, il rientro a casa con gli ormoni a mille, la mano che involontariamente va a premere sulla zona anale, scoprire che era molto piacevole, il membro che ri-diventa turgido, la corsa in bagno a dare sfogo a questo mix di super eccitazione e stupore.
Ho voluto fare questo prologo solo per chiarire, casomai ce ne fosse bisogno, che sono una persona normalissima, che ama le donne belle, che adora soprattutto il loro culo; con una vita sessuale normale alternata a pratiche sessuali di stretching anale, delle quali vorrei raccontare gli aspetti più intriganti e goduriosi.
Prime tentazioni e prime introduzioni
Arrivo a casa che era notte fonda, nei pantaloni il cazzo avvolto da filamenti di liquido scivoloso,infoiato come non mai, solo il pensiero della serata mi fa inturgidire il membro,
devo scaricare la tensione, ma non voglio farlo così banalmente con una sega, o meglio, si con la sega ma preparata a dovere.
Intanto la mente lavora su come dare un valore aggiunto all'eccitazione, giro per casa alla ricerca di qualcosa...di tondo...di sferico...cilindrico...penetrabile!
davanti ho il cazzo che è tornato duro, dietro ho il buco del culo che sembra reclamare soddisfazione...: da quella volta che ho scoperto il piacere anale, il buco del culo è diventato parte attiva della mia vita sessuale.
Lo sguardo si posa su un calzascarpe col manico tondeggiante, un paio di centimetri di diametro per 12 di lunghezza... lo prendo.
Poi focalizzo il cesto di verdura finta, in sala, sul tavolo, tra questa c'è una pannocchia di plastica ben fatta, tondeggiante senza escrescenze o altro, circa 3cm di diametro per 16 di lunghezza...la prendo.
Corro a chiudermi in bagno e finalmente posso svestirmi e liberare le parti intime.
Mi siedo sul bidet e comincio a massaggiarmi il buchetto dietro,
aaaaah finalmente, non aspettava altro; metto la mano a conchiglia, ci metto della saliva, e giù a giocare col buco forzandolo delicatamente e lui ben felice si lascia fare.
Non scivola tantissimo con la saliva, allora, idea, raccolgo il liquido che avvolge e cola dal cazzo e lo introduco nell'ano col dito medio, lo stesso che ha esplorato e fatto godere il secondo canale della fidanzata... questo rende tutto più eccitante.
Quando il pertugio risulta aperto e cedevole prendo il calzascarpe, lo insalivo un po' e me lo appoggio al buco dietro ed oplà! lo introduco per tutti e 12 i centimetri; mi stantuffo finchè non lo sento quasi più: adesso il culetto è aperto e i due cm di diametro ci ballano dentro.
Prendo la pannocchia, la cospargo di sapone liquido, la appoggio nel bidet, con sotto uno straccio per non farla scivolare, la punto sull'ano e mi impalo a smorzacandela... uuuuuh!
che piacevole sensazione, su e giù, su e giù finchè tutta la pannochia scompare nel culo.
Raccolgo il liquido dal membro, mi lubrifico due dita e le introduco a far compagnia alla pannocchia: la spingo dentro, su su finchè la punta delle dita me lo consentono, e poi lascio che lo sfintere la butti fuori, poi la rispingo dentro e continuo così per svariati minuti.
Ben presto anche la pannocchia non soddisfa più, il mio culo (e questo succederà sempre negl'anni a venire) richiede qualcosa di più grosso, non di tanto ma abbastanza da renderlo partecipe...
prendo la pannocchia, la giro e me la infilo dalla parte più grossa, tutta dentro, stringo le chiappe e mi alzo dal bidet alla ricerca di qualcos'altro.
Il girare per la stanza con il culo pieno fa aumentare l'eccitazione!
Apro l'armadio dei detersivi, trovo un flacone cilindrico, circa 4cm di diametro, controllo che non abbia imperfezioni che potrebbero grattare e farmi male.... è perfetto!
Mi risiedo sul bidet, lascio che la pannocchia esca quasi tutta soffermandomi sul diametro maggiore, intanto lubrifico il flacone con saliva e sapone,
tolgo la pannocchia e mi impalo sul flacone così, di botto, a gustarmi il nuovo calibro che riempie il culo,
la sensazione data dallo stretching mista al massaggio prostatico mi strappa un urlo di piacere...
la mano sul cazzo non ha molto da lavorare, pochi secondi di masturbazione ed un fiotto di sperma bianco va a colpire l'oblò della lavatrice posta di fronte, poi per terra e sulle mani,
il giusto tributo dopo ore di eccitazione e spasmi anali, la giusta ricompensa dopo tanto impegno e dedizione!
Dalla dilatazione all'impalamento
Sono stato un discreto fruitore della pornografia, sia sulla carta stampata che animata.
All'epoca non c'era internet, le vhs sarebbero arrivate di li a poco, bisognava accontentarsi di quello che il mercato offriva ed in più ti esponevi fisicamente, dovevi palesare la tua richiesta di porno perchè venisse esaudita, pertanto, coraggio alla mano, ti presentavi davanti all'edicolante, sostenere il suo sguardo, e richiedere ad alta voce una copia de "le ore", una di "caballero", "le ore mese", "climax" e Cronaca Italiana.
La stessa cosa per vedere un film porno: in quel di Milano l'offerta era molto sviluppata ed il mercato florido.
Leggevi il titolo e poi, dopo uno sguardo a destra e uno a sinistra, varcavi la soglia, acquistavi il biglietto e una volta dentro l'eccitazione andava a mille, perchè tutte le immagini viste sulla carta stampata si animavano e diventavano vere.
Nel giro di poco tempo divenni molto selettivo con il mondo del porno: in fondo a me interessavano e mi eccitavano tutte le scene rappresentanti penetrazioni anali, ovvero quella pratica che con la mia fidanzata non avevo ancora sperimentato a fondo.
In quel periodo il rapporto anale non era molto considerato, o forse erano poche le attrici disposte a farlo, pertanto la scena anale era quasi sempre una sola e relegata alla fine del film, e raramente fatta da attrici di primo pelo ma bensì da quelle consumate tipo Marina Lotar o Frajese che sia, Teresa Orlowsky e poche altre.
Unica giovane trentenne d' eccezione era Cicciolina, che lo prendeva in tutti i buchi senza il minimo problema, era trasgressiva e tra le poche ad aprirsi il buco del culo con vibratori ed oggetti vari, nonchè con la coda del suo pitone.
Lei mi piaceva!! quante seghe in suo nome.
Un pomeriggio andai in un cinema di Milano, forse il Pussycat, davano un film vietato indicato con la tripla X, non ricordo il titolo però fu uno di quelli che più mi piacquero: tre vestali bloccate su delle altalene, con le gambe in aria e divaricate, obbligate a prendere nel culo, da una sacerdotessa, dei dildo di gomma, via via sempre più grossi.
Le scene erano ben fatte e le riprese ricche di particolari e di primi piani sui buchetti, che, pur fingendo resistenza, piano piano si adeguavano e si aprivano a calibri sempre maggiori.
Uscii dal cinema con il cazzo duro, tutto impiastricciato di liquido lubrificante e le gambe che tremavano: in una scena, che sarà durata 20 minuti, avevo visto riprodurre le visioni più erotiche della mia fantasia.
Questa mega eccitazione meritava il giusto appagamento!
Mentre rincasavo, mentalmente passavo in rassegna i vari oggetti in casa, oltre a quelli già conosciuti e diventati compagni di giochi solitari (pannocchia e flaconi vari), alla ricerca di qualcosa di più grande e penetrabile, e mentre cammino e penso, passo davanti ad un negozio di frutta e verdura, e lo sguardo si posa eccitato su una cassetta di cetrioli, messi in bella mostra per i clienti... scusi signora, vorrei dei cetrioli...le dispiace se li scelgo io?
Le mani tremavano, ne acquistai tre di 4, 5 e 6 cm di diametro, allungai il passo verso casa.
Non feci a tempo a varcare la soglia di casa che mi ero già liberato degli indumenti.
Avevo il cazzo in tiro dal quale scendeva un filamento di liquido vischioso che arrivava a terra, mente lavavo ed eliminavo con un coltello le escrescenze più marcate dei tre cetrioli, ma soprattutto lo stringere nella mano quello di 6 cm mi faceva tremare le gambe.
Feci il mio solito lavaggio interno con acqua tiepida col soffione della vasca, mi asciugai, introdussi nell'ano una noce di crema per le mani a base di vasellina e cominciai a lavorarmelo prima con un dito, poi due, poi tre; quando vidi che entravano comodamente presi il primo cetriolo da 4cm, lo appoggiai al pertugio e piano piano lo spinsi dentro tutto...mmmmmh!! che piacere sentirlo tutto dentro!
Finito col primo presi quello da 5cm, lo appoggiai sullo sgabello e mi calai su di esso ingoiandolo in un solo colpo. Quando vidi che il buco del culo era pronto tolsi quello da 5cm e cominciai uno smorza candela su quello da 6cm.
Non avevo mai introdotto un calibro così grosso, pertanto stantuffai su e giù, su e giù, facendolo entrare sempre di più.
Le escrescenze sul cetriolo stimolavano a dovere il mio muscolo anale, infatti me lo sentivo caldo, leggermente dolorante e goloso di assaporare tutto l'ortaggio, che era si grosso ma anche lungo.
Alla fine i 20cm di lunghezza del mega cetriolo scomparvero nel mio culo, il quale si richiuse su di esso come a non volerlo restituire; mi sentivo pieno e soddisfatto; allo specchio mi guardavo il buco del culo che si era fagocitato quel mega cetriolo, la soddisfazione del traguardo raggiunto mi rendeva ancora più infoiato, se avessi avuto qualcosa di ancora più grosso me lo sarei sbattuto nel culo.
La pressione esercitata sulla prostata però ebbe la meglio: mandò l'eccitazione al massimo e dopo due strapazzate il mio cazzo eruttò una generosa boccata di sperma mentre in contemporanea, dal secondo canale, veniva espulso il vegetale e l'ano mi rimase con la bocca a O per mezz'ora prima di tornare normalmente chiuso.
...chissà quante massaie, tra le mura domestiche, si trastullano fica e secondo canale con vegetali...
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