Sega segreta

Adrian
3 months ago

Non ci siamo mai visti neppure in viso, eppure tra poco ci incontreremo di persona. 

Ci siamo scritti molto, delle nostre fantasie, dei nostri sogni più nascosti. 

Ci siamo mandati anche parecchie foto, mie, tue, di mia moglie. Adori mia moglie, il suo seno abbondante, il suo culo tondo, perfino la sua cellulite. 

Adori lei come adori me, il mio culo tondo, le mie gambe muscolose, il mio uccello sempre duro e venoso nelle foto che ti mando, perfino la mia pancetta davvero poco sexy. 

Non ci siamo mai visti al di sopra del collo ma sotto ci conosciamo piuttosto bene. 

Questo weekend sei in zona e ci siamo dati appuntamento in piscina, in questa piscina. Oggi infatti è troppo caldo per andare al mare. Da casa ci mettiamo una mezz’ora di macchina per arrivare, ma ne vale la pena, siamo in un agriturismo in collina con una piscina enorme in mezzo ad un prato circondato da grandi alberi frondosi, tutto curatissimo, tutto perfetto, c’è anche una leggera brezza che rende sopportabile la giornata afosa. Mentre lei si cambia nello spogliatoio, ti cerco in giro, conosco il tuo fisico, ma faccio fatica a trovarti, c’è tanta gente, tutti sparsi tra la piscina e il grande parco; magari poi non ci sei ancora. 

Cerchiamo un posto dove metterci, anzi cerchiamo il posto perfetto, né troppo al sole ne troppo in ombra, né troppo vicino né troppo lontano dalla piscina, lontano dalle famiglie rumorose o dai ragazzotti che giocano a palla… poi finalmente stendiamo i nostri teli sull’erba e sistemiamo le nostre cose. 

Lei è stesa a prendere il sole mentre io nervoso scruto ancora le persone per individuarti, quando mi arriva un messaggio: è una foto di mia moglie, scattata nel momento in cui si china per stendere il telo, sembra che il seno stia per uscire fuori. Capisco subito da dove è stata fatta la foto, mi alzo in piedi, ma in quella zona non ti vedo, non vedo nessuno che possa assomigliarti. 

“Cosa fai?” 

“Nulla mi si era addormentata una gamba!” Altro messaggio, questa volta sono io, o meglio una zoomata del mio costume, per quanto larghi questi boxer non nascondono la mia erezione. Questa volta la foto è scattata da un altro punto, ma non ti vedo neppure lì, ti mando un messaggio. 

-Ti stai nascondendo?- 

-Siete davvero belli!- 

-Dove sei? Come hai fatto a riconoscerci?- 

-Ho una sua foto con quel costume e poi vi ho riconosciuti subito- 

-Perché io non ti ho riconosciuto?-

-Perché voglio giocare così- 

-Ma anche io voglio vederti- 

-Tranquillo poi mi vedrai-. Mi arriva un’altra foto di noi due presa da un’altra angolazione ancora, in cui si vede il culotto di mia moglie ed io con la faccia spaesata che mi guardo in giro. Ok se questo è il gioco, giochiamo. 

Passo la giornata eccitato sapendo che tu sei qua attorno che ci guardi, non perdo occasione per importunare mia moglie in acqua, allungo le mani sotto il costume e le faccio sentire la mai eccitazione, fuori dall’acqua sono costantemente con una mano sulle sue chiappe, le spalmo più volte la crema con movimenti davvero poco innocenti, tutto sotto i tuoi occhi, per i tuoi occhi. Ogni tanto mi arriva una foto, sempre di noi due, sempre da angolazioni diverse; oramai non ti cerco più, so che ci sei e che ti stai godendo lo spettacolo. Quando lei va in bagno non la accompagno e guardo da lontano per cercare di individuarti nel caso la seguissi, ma nulla. Eppure mi arriva una foto del suo culo che va verso i bagni. 

-Dove diavolo sei?- 

Con la scusa di fare un giro nel giardino mi alzo e ti cerco tra le persone. 

Dietro un albero… forse sei tu…no…non ho mai visto quel tatuaggio… 

Vado nella zona delle docce e degli spogliatoi, magari sei qua dietro? 

Improvvisamente mi sento spinto con violenza dentro una doccia, per non andare a sbattere contro il muro devo allungare le mani, mentre sento la porta dietro di me chiudersi e un corpo contro il mio. 

Sei tu! 

Non mi muovo. 

Vedo un braccio che si allunga e accende l’acqua che calda ci investe, mentre le tue mani iniziano percorrere tutto il mio corpo. Sei contro di me, sento il tuo corpo aderire al mio, il tuo petto contro la mia schiena, il tuo fiato eccitato sul mio collo mentre le tue mani diventano sempre più smaniose fino ad entrare nel mio costume e impugnare il mio uccello. Improvvisamente ti stacchi e ti inginocchi dietro di me abbassandomi il costume fino a terra, mi accarezzi le gambe con entrambe le mani, poi risali lentamente fino alle mie chiappe, le stringi, le allarghi, le esplori. Sento le tue labbra sfiorarmi una natica mentre una tua mano scivola davanti ad agguantare il mio uccello, inizi a baciarmi e mordicchiarmi il culo mentre lentamente mi seghi. Mi piace da morire, spingo il culo contro di te e allargo le gambe, mentre chinato in avanti la doccia mi inonda la testa.

La tua bocca e la tua lingua si avvicinano e trovano il mio buchetto, mentre l’altra mano si impossessa delle mie palle gonfie, le accarezza e le stringe delicatamente. Spingo ancora di più il culo contro di te, voglio sentire la tua lingua dentro di me. Allargo ancora di più le gambe, ne alzo una e con un piede mi puntello al muro, sono completamente aperto per te. Così riesci a passare sotto le mie gambe e mentre con una mano non smetti mai di segarmi, mi prendi in bocca un testicoli mentre con il pollice mi stuzzichi il culetto fino a farlo sparire dentro. Aumenti il ritmo della sega mentre quel dito si muove dentro di me e la tua bocca, la tua lingua lecca, bacia e morde dove le capita. È troppo, esplodo tutto il mio seme mentre grugnisco come un’animale, prima di accasciarmi contro il muro sotto l’acqua della doccia che continua a scendere. 

Mi volto ma faccio in tempo solo a vedere le tue chiappe scomparire dietro la porta che si chiude alle tue spalle. 

Mi rivesto e torno da mia moglie che dorme e non si è accorta della mia lunga assenza. Sono stranito, adoro questa bellissima donna, ma quello che ho appena vissuto è stato sconvolgente. Se tu mi avessi chiesto di più, avrei fatto di tutto e mi sarei fatto fare qualsiasi cosa, sono completamente succube di te. 

Mi arriva un altro messaggio, è una foto di lei che dorme, fatta poco fa, da sopra, da molto vicino. 

-Prossima volta- 

Ti cerco nuovamente attorno a me, questa volta ti vedo mentre ti allontani verso l’uscita.

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