Vacanza con corna

sesso italiano
07 July 2023

Arrivo in spiaggia incazzata nera, siamo appena arrivati in questo paradiso tropicale per una settimana di vacanza e quel cretino di Mario, il mio compagno passa quasi un giorno a giocare a carte con altre tre bastardi le cui mogli non hanno fatto altro che spettegolare su tutto. Non siamo sposati, conviviamo da due anni, è un ragazzo molto dolce e premuroso. L’ho conosciuto tre anni fa, entrambi abbiamo avuto una delusione dai rispettivi fidanzati, loro erano amici, e poi una sera li abbiamo sorpresi a letto insieme.

Lentamente abbiamo preso a frequentarci. Io ventisei anni alta uno e ottanta capelli neri, corti, occhi scuri, terza di seno, non ero stata fino a quel momento proprio una santa. Ho perduto la verginità a diciassette anni durante una festa di compleanno, ero talmente sbronza che non ricordo bene chi mi ha sfondato la fichetta e il culo.

Col tempo ho seguitato a trovare piacere nel sesso, fino al giorno in cui mi ero innamorata di quello stronzo, che all’inizio diceva di amarmi. Dopo avermi sbattuto per bene ha scoperto di essere innamorato della sua migliore amica. Il punto è che nel frattempo la sua migliore amica era fidanzata con Mario, che io conoscevo solo di vista, un bel ragazzo di due anni più giovane di me, dolcissimo, ma assolutamente ingenuo con le donne. Ricordo che fui proprio io ad aprigli gli occhi su quei due. Dopo quel casino abbiamo incominciato la nostra storia.

A me piaceva e col tempo si è rivelato un buon compagno, al punto tale che abbiamo deciso di convivere. In questi due anni, mai una cosa fuori posto, e ora appena ci prendiamo una vacanza tanto sospirata lui che fa? gioca a carte! Appoggio il telo sul lettino e mi concedo un bagno.

Sono le due del pomeriggio, non dovrei essere in spiaggia, fa troppo caldo, ma non me ne frega nulla, anzi il fatto che la spiaggia a quest’ora è deserta mi fa proprio sentire meglio. Mentre torno verso riva vedo, in fondo alla baia un ragazzo che lavora nel villaggio dirigersi verso le scogliere che delimitano la spiaggia, mi giro e quando torno a guardare verso di lui è scomparso. Incuriosita, mi dirigo verso le rocce, dietro alcune palme scopro, quasi invisibile uno stretto passaggio. M’infilo dentro, salgo alcuni massi, e improvvisamente davanti a me si apre una piccolissima baia, un punto dove le rocce arrivano al mare e formano una V, mentre sotto i miei piedi un masso piatto forma la spiaggia.

Distesi sul masso piatto ci sono due persone, il ragazzo che ho visto e un signore più grande, che identifico subito nel direttore del villaggio che ci ha dato il benvenuto questa mattina. Sono nudi, resto, un momento perplessa, il giovane è ben messo fra le gambe, ma non vedo il sesso dell’altro che tiene le gambe arcuate. Indecisa, gli passo davanti, accenno un saluto con il capo. Lascio cadere il mio telo e slaccio i fiocchi che tengono il costume, in un attimo sono nuda davanti a loro, mi tuffo nel mare. Due bracciate e torno verso lo scoglio, vedo attaccato a esso una scala di legno per risalire, esco e vedo il mio telo disteso fra i due maschi che mi guardano, anzi, il direttore indossa dei occhiali scuri, ma sono convinta che non si perde un millimetro della mia pelle nuda. Indifferente, anche se già eccitata, mi distendo supina fra loro, arcuo le gambe, e appoggio il corpo sollevandomi sui gomiti. Il giovane disteso alla mia destra si sta accarezzando il sesso, duro, lungo e scuro, mi sto bagnando, non vedo l’altro, perchè sono distesa davanti a lui, fra le sue cosce.

Il giovane allunga una mano e l’appoggia alla mia coscia, ne osserva la reazione, io resto immobile, ho voglia di sesso, mi sono decisa a vivere quest’avventura l’attimo stessa in cui mi sono denudata. Risale la coscia e raggiunge la mia patatina già bagnata, insinua dentro un dito lungo lo spacco, gemo.

 …….. mummuhmmmmummm….

Si distende fra le mie cosce, e incomincia a leccarmi. Infila la lingua dentro le pieghe e mi procura un dolcissimo piacere. Improvvisamente sento due mani forti appoggiarsi sulle mie spalle, discendere il mio corpo fino a prendere i seni, mi stringe i capezzoli, m’impasta le mammelle. Gemo e godo di nuovo, sono scossa dal primo orgasmo.

 ….. siiiiii ……… sssiiiiii ……. VENGOOOOOOOoooooo …….. siiiiiiiiiiiiiiiiii … oraaaaaaaaa!!!...........

Tremo dal piacere che scarico tutto dentro la bocca del giovane che mi succhia come un forsennato. Delicatamente l’uomo mi fa girare, sento il giovane mettersi dietro di me e dedicare la sua attenzione al mio fiorellino anale. Quando mi giro resto a bocca aperta. Davanti ai miei occhi si staglia il più bel cazzo che abbia mai visto, e non sono proprio una di primo pelo, lungo circa una ventina di centimetri, è nella circonferenza la sua peculiarità. Enorme!!!!! Forse il più grande che abbia mai visto, direi come una lattina di birra, o forse più.

Attratta dalla visione di quel meraviglioso palo, mi sono scordata del giovane che dopo avermi lubrificato con la saliva, m’infila dentro il culo il suo cazzo. Sento la cappella appoggiarsi alla mia rondella, che si tende, poi di colpo entra quasi tutto dentro.

 …… oohhohoohooo …. Siiiiiiiiii …………. Piano!!!! …..siiiiii …..spingiiiiiiiiiiiiii ….. ssssiiiiiiii…….

Lo sento esitare un momento, poi affondare tutto il suo tarello dentro di me. A bocca aperta, mi avvicino all’altro, vorrei ingoiarlo tutto, ma per quanto mi applichi solo la cappella, riesco a mettere in bocca. Sono scossa da un nuovo orgasmo, il giovane mi stantuffa a velocemente.

……..humhummummmmm…..siiii……mmmmuumm …. Venguuumummuhumuhmm ……..

Tremo dal piacere. Il giovane mi scopa nel culo come un toro impazzito. Mi slabbra tutta, poi di colpo si ferma, affonda tutto dentro di me pronunciando parole in una lingua per me incomprensibile esplode dentro le mie viscere procurandomi un meraviglioso piacere. Lo sento caldo, scaricarsi dentro mentre lentamente estrae il palo dal culetto. Rimane un momento appoggiato con il cazzo, ancora duro fra le mie chiappe, poi si alza e se ne va.

Dall’ano dilatato sento uscire della sborra, ma non me ne frega nulla. L’altro mi solleva e disteso supino mi trascina su di lui. Il mio corpo esile si appoggia al suo massiccio. Sento i capezzoli duri e gonfi battere sul suo possente torace, la mia fichetta aperta riceve nello spacco un primo assaggio delle dimensioni del suo cazzo che mi arriva quasi all’ombelico. Mi bacia, la sua lingua entra di prepotenza dentro la mia bocca, la esplora, cerca la mia e intreccia con essa un gioco che mi fa gemere ancora.

……. Umummmhm ….. uuuhhhmmmm….

Sono un lago fra le cosce. Mi pregusto l’attimo in cui lui m’infilerà dentro il palo che sento. Mi sollevo su di lui, mentre con la mano cerco di indirizzarlo dentro di me. Lui, appoggia il glande fra le pieghe della mia fradicia micetta. Mi rilasso, non sono abituata a un cazzo di queste dimensioni. Il mio compagno ha una dotazione assolutamente normale. Entra. Sento le pareti della mia vagina dilatarsi. Lui struscia e affonda lentamente, mi sembra che non finisca mai. Improvvisamente lo sento battere con forza contro l’utero, ho un misto di dolore/piacere che mi sconvolge, vorrei urlare ma le parole mi restano in gola.

 ….. ahahhahh ………….. uhuuummmmmmm…

Mi distendo e solo ora mi rendo conto che non è ancora tutto dentro di me. Mentre il mio ventre sembra percorso da una spada infuocata che mi apre e trafigge procurandomi un orgasmo improvviso e sconvolgente.

 …. Ssssssiiiiiii…… VENNNGOOOO!!!!!! ……..vengoooooo ……siiiiiiiiiiiiii …….

Mi lascia tremare scossa dal mio piacere. Poi solleva le gambe e incomincia sbattermi da sotto. Impazzisco. Sento il suo corpo aderire al mio e comprendo che ora l’ho tutto dentro! Perdo la cognizione del tempo e luogo. Semisvenuta mi sento adagiare sul telo, non sono riuscita capire quante volte ho gridato il mio piacere. Mi ha distrutto la fica, mi brucia, quando esce, sento che quattro dita ci sguazzano liberamente, e lui non è ancora venuto. Mi distende sul telo, mi solleva il culetto, passiva mi lascio fare tutto, e quando sento il suo cazzo premere dietro di me non ho nessuna energia per oppormi. Una lieve pressione e il suo stantuffo mi penetra dentro senza incontrare nessuna resistenza. Lubrificata dal precedente orgasmo, m’infila tutto il palo dentro le viscere. Mi sembra di sentirlo in gola, e quando lo sento appoggiare l’addome contro le mie chiappe sento il respiro morire nella mia gola. Cazzo l’ho tutto in culo!!!!!! Mi lascia qualche secondo per abituarmi, poi incomincia un va, e vieni sconvolgente. Mi pompa con estrema maestria, limando con perizia il mio buchetto, e presto ho l’ennesimo orgasmo.

 ….. siiiiiiiiiiii …. Dai …siiiiiiiiiiiii …sfondmiiiiiiiiiiiii ….godooooo ….siiiiiiiiiiiii ….

Tremo, urlo e godo senza ritegno. Mi pompa per un poco, poi incomincia a modificare il suo ritmo. Accellera. Lo sento gonfiarsi, deve essere prossimo all’orgasmo, io pure sento arrivare il mio, urlo e lui con me.

 …vengoooo ….siiiiiiiiiiiii ……. oraaaaaaaaa!!!!...

Improvvisamente sento un getto di calore inondarmi il culo. Lui ne schizza un paio di getti poi esce di colpo e mi rigira, il mio viso è innaffiato da due schizzi di sborra densa e calda. Apro la bocca e riesco a beccare il secondo.

 ……… unmumhhhnumuhhmum ….. dolcissimo!!!!

Ingoio la cappella, è ancora troppo grosso per la mia bocca, succhio e ripulisco ogni singola goccia. Rimane un momento immobile, si gusta la mia lingua, poi si alza e se ne va. Resto distesa, mi porto una mano dietro. Sento il mio buchetto oscenamente dilatato, ho quasi paura, mi tuffo nel mare, l’acqua entra dentro di me, sia dietro che davanti. Esco, mi asciugo, poi rimetto il costume e torno sui miei passi. Quando esco da dietro le rocce, osservo la spiaggia che si va riempiendo, mi defilo dietro alcune palme e torno al mio ombrellone. Lascio il telo, entro in acqua, nuoto, poi insinuo una mano nel dietro del costume, sento il mio culetto gia richiuso, ho un sospiro di sollievo, esco e mi distendo sul lettino.

 “Amore scusa, ma stavo vincendo, spero che non ti sarai annoiata troppo.”

La voce del mio compagno mi arriva dietro le spalle, si avvicina mi bacia.

“Ho ammazzato il tempo rilassandomi.”

Gli rispondo. Lui mi sorride s’immerge nel mare, lo guardo mi distendo, ora stò meglio, mi sento più rilassata, e poi, infondo è solo il primo giorno di vacanza.

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