Confessioni

Due bocche per un cazzo

Molte volte negli anni mi ha provocato e stuzzicato sul far entrare un'altra donna nella nostra intimità di coppia ma ho sempre schivato il colpo anche perché non sarei mai stato disponibile a far entrare un altro uomo in lei, poi ho sempre pensato che se si vuole qualcosa si deve essere disposti a dare qualcos'altro e quindi pur assecondando divertito certe sue provocazioni, perché tali erano almeno fino ad un certo punto, ho sempre cercato di sviare quei suoi discorsi, poi conoscendo la sua gelosia era un motivo in più per lasciare a lei e solo a lei il tirare fuori quella fantasia.


Alcune settimane fa dopo un lungo periodo dove non aveva più parlato di questo, una sera che eravamo al telefono di punto in bianco se ne uscì dicendo con un tono molto serio e anche convinto che se trovasse una sua amica un pensiero lo farebbe eccome, poi sempre con quel suo piglio deciso mi disse che consapevole della sua gelosia aveva pensato ad alcuni paletti e me li elencò, ovviamente l'ascoltai non la presi minimamente sul serio e la liquidai cambiando discorso, sapendo molto bene che orgogliosa e cocciuta com'è quel mio atteggiamento era come una dichiarazione di guerra, un guanto di sfida.


Quel mattino ci sentimmo alcuni minuti e mi disse che dopo cena sarebbe passata, lì per lì non ci pensai molto a quelle sue parole ma col senno di poi ammetto che suonava strana la cosa, considerato che quando voleva venire arrivava e senza avvisarmi, ma come detto in quel momento non ci avevo particolarmente badato.

Verso le nove di quel sabato sera suonò il campanello di casa, andai ad aprire guardando fuori e chi ti vedo, il mio dolce amore in compagnia di un'altra donna, entrambe con un lungo cappotto e i capelli raccolti in due trecce che facevano tanto scolarette liceali, a posto siamo pensai dentro di me nel guardarle, aprii il cancello e le feci accomodare in casa.


Una volta dentro si levarono l'ingombrante cappotto e con mia grande sorpresa mi apparvero con una mise da liceali francamente mica tanto innocenti se proprio la devo dire tutta, entrambe portavano degli occhiali, avevano una camicia bianca con gli ultimi bottoni aperti, una gonna scozzese rossa, blu e verde e delle calze nere fin sopra alle ginocchia, che dire se non che nel guardarle mi salì la prima erezione, poi mi presentò Antonella la sua amica, a vederla così sembrava coetanea di Sonia, la mia compagna, bionda e con due labbra leggermente carnose, bacino stretto e dei fianchi generosi, alte uguali e come il mio amore anche Antonella aveva un seno generoso, insomma una donna piacevole.


Chiesi loro se volevano qualcosa da bere, scelsero del vino rosso, presi dal frigo una bottiglia che stappai per poi versare tre calici con i quali facemmo un brindisi, dopo qualche chiacchiera Antonella mi chiese dove fosse il bagno, glielo indicai e così potei guardare anche le curve del suo bel fondoschiena direi pienotto, Sonia ed io restammo seduti e ci guardammo per alcuni secondi in silenzio, poi lei sorrise e mi disse tu mi provochi e mi sfidi e ora ti voglio proprio vedere come te ne esci caro il mio dolce stronzo...e spero proprio che ti ricordi delle parole che ti dissi qualche tempo fa.


L'ascoltavo e intanto cercavo di fare mente locale, maledetta la mia pessima memoria cazzo, ma poi alcune cose mi tornarono e di altre ne ero consapevole, lei si alzò e raggiunse l'amica in bagno lasciandomi coi miei pensieri e il calice di vino rosso in mano che tracannai in un solo sorso.


Feci appena in tempo a mettere della musica di sottofondo che Sonia mi chiamò, le due erano in camera da letto e così le raggiunsi con pochi passi, davanti alla porta aperta mi appoggiai allo stipite ad ammirare le due donne impegnate in un bacio saffico estremamente erotico, vederle con gli occhi socchiusi e le loro mani sfiorarsi un po' ovunque per poi stringersi vicendevolmente era decisamente una scossa in mezzo alle mie gambe e dentro a un cervello che iniziava ad essere liquido, le continuai a fissare in silenzio quasi senza respirare per non rovinare quel momento decisamente piacevole e che mai avrei immaginato di poter vivere realmente solo qualche minuto prima, intanto però d'istinto portai la mano sull'asta fino a stringerla forte, ora era diventata dura anche se ancora prigioniera nei pantaloni, e io ero decisamente eccitato d'altronde come poteva essere diversamente mentre loro continuavano a baciarsi e ogni tanto mi guardavano tra il divertite e con il chiaro intento di provocarmi, che due stronze cazzo.


L'atmosfera nella camera era carica di eros, i pochi watt di due abatjour poste nei comodini al lato del grande letto illuminavano la scena, Sonia e la sua amica improvvisarono uno spogliarello iniziando col sfilarsi le calze e continuando con lo sbottonarsi reciprocamente le camicie, avevano una movenza estremamente lenta e nel farlo continuavano a darsi qualche bacio sfiorandosi ora le labbra e poi un po' ovunque nei loro corpi che si stavano liberando di quell'ingombro che erano i vestiti, ora era il turno delle gonne che caddero nel caldo pavimento in legno e così mi apparvero solo con l'intimo coordinato in pizzo, una bianco e l'altra rosso, stimolante contrasto per il mio cervello che ormai aveva raggiunto uno stato difficile da descrivere.


Terminato lo spogliarello Sonia con fare deciso, direi anche autoritario spinse Antonella sul letto, la donna si mise comoda con la testa sul cuscino, le gambe leggermente divaricate, poi si fece sfilare gli slip, Sonia girandosi verso di me me li tirò contro, gli presi al volo e ne annusai l'odore per poi lanciarli a mia volta nella piccola poltrona vicino all'entrata della camera che stava iniziando a diventare bollente, Sonia era con la testa tra le cosce della sua amica iniziando a leccare la fica, cosa che Antonella sembrava apprezzare molto muovendo il corpo e accarezzando la testa della mia compagna che nel frattempo si era messa col sedere all'insù allargando per bene le gambe e facendomi così ammirare il suo notevole fondoschiena decisamente invitante e di fatto invitandomi ad unirmi a loro.


Mi sfilai i pantaloni, la maglietta di cotone, tolsi al volo i calzini lanciando le ciabatte contro una parete, mi avvicinai al suo sedere bello sodo con delle curve molto invitanti e pericolose, le cosce spalancate e con ancora quel fine filo degli slip che spariva nella fessura che divideva le sue chiappe sublimi, chiappe che presi tra le mani fino ad allargarle ma non prima di averle dato un paio di roboanti sculacciate che echeggiarono nella stanza, intanto Antonella iniziava ad ansimare sotto le pennellate sempre più decise che con la lingua Sonia che le stava divorando fica e clitoride, dall'alto della mia posizione lo potevo solo immaginare ma tanto bastava per far crescere ancor di più l'eccitazione, sfilai i suoi slip e allargai coi pollici le labbra della sua fica ora umida, chinandomi leggermente iniziai a baciarla e a leccarla, il suo odore di femmina mi inebriava il cervello e mi accese, la sua fica era già un piccolo laghetto di piacere dalla quale avrei placato la mia sete di lei.


Alla lingua aggiunsi un dito che scivolò dentro come una lama incandescente nel burro, era fradicia di umori che le scendevano lungo le cosce e che raccoglievo con la lingua, anche Antonella dev'essere stata molto bagnata ed eccitata, la sentivo gemere di piacere e ansimare sempre più forte fino ad esplodere in un orgasmo, lo stesso che dopo qualche altro secondo mi regalò Sonia riempiendomi la bocca dei suoi umori densi, il mio orgasmo invece era ancora mentale ma non per questo molto appagante, godevo nel vederle e nel sentirle godere, era qualcosa di estremamente eccitante.


Antonella si sfilò dalle fauci della sua amica e si alzò dal letto, nel frattempo Sonia mi prese per un braccio e mi spinse sul letto, mettiti comodo maiale mi disse, era così aggressiva e io estremamente mansueto e ubbidiente, Anna mi mise in modo da potermi cavalcare quasi al bordo del letto, ero steso e comodo con le punte dei piedi che allungandosi di poco potevano toccare il pavimento, Sonia mi salì sopra e prese il cazzo con una mano facendolo strusciare tra le labbra della fica e poi affondò decisa su di me facendolo scivolare tutta dentro, si fermò quei pochi istanti immobile e trattenendo il respiro inclinando leggermente il capo all'indietro, teneva gli occhi socchiusi e un sorriso stampato sul volto che le conferivano quell'espressione di femmina appagata che molte volte mi concedeva e che io adoravo.


A quel fuoco che era la sua fica si aggiunse come in sublime contrasto la lingua umida e per certi versi fresca di Antonella che a bordo del letto e in ginocchio mi stava leccando e stringendo entrambi i coglioni tenendoli in una mano, mi piaceva cazzo ed era una sensazione estremamente piacevole, Sonia pompava e il suo seno ballonzolava a pochi centimetri dal mio volto, non volevo chiudere gli occhi per non perdermi ogni istante di queste scene che si susseguivano, poi le presi un seno e iniziai a succhiarlo avidamente fino a stringere tra le labbra e tra i denti un capezzolo che era turgido e grosso, intanto la sua amica mi leccava le palle, culo, cosce e sono certo che infilò anche un dito nel culo di Sonia che ebbe un sussulto e si lasciò andare a un gemito fermando per alcuni attimi la sua cavalcata che poi riprese subito dopo con più foga di prima.

In quel frangente era Sonia quella che stava godendo maggiormente di quelle attenzioni, la vedevo in estasi e completamente presa nel godersi appieno ogni attimo, si alzava e abbassava stringendo le cosce, era tesa e le sue braccia poggiavano contro le mie spalle mentre continuavo a succhiare avidamente a turno i suoi seni e a stringerle la carne dei fianchi e intanto stringevo sempre più forte e martoriavo coi denti un capezzolo così da procurarle una smorfia di piacevole dolore che sfogò in un gemito prolungato affondando le sue unghie nella mia pelle.


Intanto Antonella si era alzata e si era messa al nostro lato a guardarci, Sonia mi prese una mano e la portò sul corpo dell'amica dandomi di fatto una sorta di approvazione per iniziare a giocare anche con Antonella, sentii così la consistenza delle sue chiappe sfiorandole la pelle da prima timidamente, poi Sonia incalzò invitandomi, quasi ordinandomi ad essere più deciso, mi lascia andai e strinsi forte quella carne morbida e tesa, poi lei si inginocchiò, le toccai un seno e poi trovai e strinsi un capezzolo, ora avevo nelle mani quello di entrambe e li strizzavo forte mentre Sonia era ormai prossima a raggiungere l'orgasmo, i suoi movimenti erano furiosi e veloci e li continuò anche una volta che esplose regalandomi un altro orgasmo gemette e lanciò un urlo di piacere che cercò di soffocare mordendosi le labbra, finì per afflosciarsi su di me baciandomi, nel frattempo Antonella si era alzata e appoggiata al muro con due dita dentro la fica e con le gambe chiuse se la stava menando velocemente fino a trovare anche lei quel piacere che la fece esplodere.


Le due donne si stesero sul letto alcuni minuti mentre andavo a prendere un po' di acqua, l'atmosfera era piena di pathos ed erotismo, alcuni sorsi di fredda acqua avrebbero stemperato quei bollori che ci avevano pervasi, portai via i bicchieri e quando tornai mi sentii osservato, quattro occhi che mi fissavano e quei sorrisi stampati nei loro volti promettevano qualcosa di piacevole, confesso, mi presero per le braccia e mi scaraventarono sul letto, mettiti comodo stronzo, mi disse Sonia con uno dei suoi toni che adoro, così arrogante e provocatorio, ed io mi trovai lì nel mezzo di quel fottuto letto che sapeva degli umori di tutti noi, due cuscini sotto la testa per stare comodo nel godermi anche visibilmente quello che sarebbe successo di li a breve, subito dopo me le ritrovai ai lati che mi scrutavano come se volessero mangiarmi e minchia se lo volevo, nel frattempo il cazzo era diventato barzotto anche se mi sentivo dentro un fuoco ed ero molto eccitato guardandole mentre si lasciavano andare ad altre effusioni tra baci, carezze e lingue che scivolavano lungo quei due corpi, io ero col cervello in fiamme, immobile, a godermi l'ennesimo spettacolo inaspettato di quella sera.


Poi si abbassarono entrambe, nel frattempo il cazzo aveva ripreso un po' di consistenza ma non era ancora teso, ci misero poco a farmelo tornare duro, le guardavo mentre giocavano con la mia carne, sentivo le loro lingue scorrere lungo l'asta, ero pervaso da infiniti brividi nel vedere la saliva che colava dalle loro bocche lungo l'asta bagnata, guardavo estasiato quelle labbra scivolare su e giù con quei movimenti sincronizzati e mai ripetitivi, poi Sonia lo prese con una mano e affondò facendolo sparire dentro la sua bocca, fino in fondo e fermandosi in apnea, sublime immagine, mentre Antonella mi stringeva le palle e baciava le spalle di Sonia che nel frattempo era riemersa a prendere fiato, poi entrambe le trovai a succhiarmi la cappella tornata grossa e di un colorito rosso fuoco, ero combattuto tra il voler esplodere o cercare di resistere per prolungare quei momenti, vederle impegnate a giocare con il mio cazzo era qualcosa di meraviglioso, eccitante ed estremamente appagante, poi Sonia con lo sguardo fece cenno alla sua amica e fu il suo turno, aveva dei movimenti diversi dalla mia compagna, Sonia ci guardava e non so cosa stesse esattamente pensando, ma sembrava piacevolmente coinvolta in ciò che stava succedendo, poi scese di quel poco e iniziò a leccarmi le palle e il buco del culo, sentivo la sua lingua che sfiorava il mio orifizio e le labbra di Antonella scivolare lungo l'asta e giocare con la cappella, ero in estasi tanto da non riuscire a tenere gli occhi aperti, mi stavo godendo quel momento, una volta riaperti le vidi entrambe che erano indaffarate a succhiare con le labbra la cappella poteva prendere fuoco da un momento all'altro, allungai le braccia e misi le mani nelle loro teste poi le strinsi forte e tirai i capelli che ormai erano sciolti e liberi da quelle trecce di inizio serata, intanto le due insistevano sempre più convintamente e più stringevo e più capivano che ero prossimo ad esplodere, così le due stronze allentarono il ritmo rendendo ancor più estenuante e "doloroso" arrivare al mio agognato orgasmo.


Sonia con la mano mi segava e le bocche di entrambe scorrevano ora veloci e poi piano, fino a quando feci uscire un gemito che divenne rantolo rabbioso e poi un grido liberatorio dove seguì immediatamente un'abbondante esplosione di due, tre schizzi di calda crema color madreperla e che raggiunsero Anna nel viso che assunse un'espressione di totale appagamento che potrei definire unica, poi si abbassò subito per succhiarmi la cappella con la lingua, invitò anche l'amica al banchetto, Antonella non si fece di pregare e si chinò a succiare ciò che restava, poi non contenta spalancò la bocca tirando fuori la lingua e leccò la sborra sul viso di Anna che ebbe un gemito di intenso godimento, le due si baciarono profondamente ed intensamente davanti a me che ero ancora preso da un fremito di piacere, il cuore batteva all'impazzata ed ero leggero e finalmente svuotato.


Restammo tutti e tre stesi nel letto per alcuni minuti, poi Sonia mi prese per la mano e facemmo stendere Antonella che nel letto, mi spinse su di lei invitandomi ad assaporare la fica dell'amica mentre lei la baciava lungo tutto il corpo, succhiavo il suo clitoride intriso di appiccicosi e densi umori, lei intanto divorava il seno di Antonella che non riusciva a rimanere ferma per le attenzioni a lei riservate, Sonia mi raggiunse ed entrambi continuammo a leccare la fica a turno infilandole un dito dentro la vagina talmente dilatata che ne occorsero altri due per riempirla bene, mentre nel suo culo stretto né bastò uno, sentivamo il suo piacere montare e crescere, il mio incedere ora era veloce dentro e fuori dalla sua fica che sentivo contrarsi sempre più ed era sempre più bagnata, il corpo ora era un fascio di nervi e muscoli tesi pronti a godere e ad esplodere in un orgasmo, infatti poco dopo ce lo regalò e noi continuammo a stimolarla con le dita, se possibile ancora più veloce nel culo e nella fica fino a quando non ce la fece più ritirandosi e rannicchiandosi su se stessa con le gambe raccolte al petto, tremava di piacere e Sonia ed io eravamo estremamente soddisfatti e appagati così ci scambiammo un bacio molto prolungato, nella bocca e nel fiato avevamo un sapore di sesso di tutti e tre, si unì anche Antonella in quel bacio con le lingue che danzavano nervose e sazie.


La serata a tre giunse al termine, più o meno, finimmo per sorseggiare quello che era rimasto della bottiglia di vino facendo qualche altra chiacchiera e poi ci rivestimmo e salutammo Antonella che se ne andò via, mentre Sonia rimase a dormire da me quella sera, dopo aver mangiato qualcosa per recuperare le forze ci lasciammo andare ad altro sesso fino ad addormentarci stremati e privi di forza, mi svegliai tardi il mattino e con un delizioso aroma di caffè direttamente servito a letto, nessuno dei due parlò della sera prima e una volta fatta la doccia e vestiti ce ne andammo a fare un giro al mare visto che la giornata era gradevole.

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