Bisex

Quel che voglio...sappiate di me

Quello che voglio sappiate di me, sono felicemente sposato, ma i miei pensieri spesso mi vedono sottomesso ad un trans e pensando alla possibilità di prendere in mano e non solo, il suo cazzo, immancabilmente il mio diventa di marmo e convinco mia moglie Anita a scopare e alla quale dedico tutto il mio cazzo e non smetto sino a quando non gode anche lei con un orgasmo, che sono certo la rende felice e innamorata.

Ma il desiderio? Ho deciso di realizzarlo ed un pomeriggio le telefono

“Anita, amore ti spiace, ma per lavoro farò molto tardi non mi aspettare per cena” - “ si un poco mi spiace, ma tranquillo, se devi, cerca di tornare presto” - “grazie tesoro, ci vediamo più tardi”

Ecco sono fuori di casa, da dove cominciare? Si, ecco faccio un giro dove vedo dei trans quando rientro sulla Prenestina strada romana e prima del GRA con l'aria tiepida del tardo pomeriggio mi si presenta un florilegio di culi e tette e spesso bellissime gambe, non so se fermarmi ho un poco di timore, ma il cazzo tira, devo fermarmi si il cazzo freme, freno, scendo e mi avvicino a quello che ho giudicato un gran culo, non ha tette grandi, per me va bene così, ma ancora non ho capito come debbo rivolgermi a lui/lei... ho deciso al femminile.

“Ciao”mi dice“ti piaccio?” - “Si..molto” - “cos'hai mi sembri nervoso” - “si...per me è una cosa nuova” - “vuoi venire a casa da me?” - ”Quanto mi costerà?” - “dipende da cosa vuoi da me, diciamo da 100 a 300 €” - “ un po caro, ma tu sembri valerle, come ti chiami” - “ Angela,e tu?”-”Roberto” - “ bene ora sappiamo tutto di noi, andiamo” mi bacia, il tragitto in macchina, non lungo gli consente di dirmi che lei era attiva e passiva, era quello che mi aspettavo di sentire, mi accarezza il cazzo da sopra i pantaloni “wooow...bella mazza” - “grazie”.

Siamo arrivati una strada piccola e molte porte, apre una di queste, la seguo “allora amore cosa preferisci” mi dice spogliandosi e restando in tanga, il suo cazzo è tra le gambe l'ha spinto tutto dietro e lo tiene con maestria, è bella, ha un culo che fa svenire “vuoi farti spogliare da me?” - “si tesoro” si avvicina e inizia a togliermi i vestiti, arrivati ai pantaloni slaccia la cinta abbassa la zip e i pantaloni cadono seguiti da Angela che si inginocchia e mi accarezza il cazzo che già dimostra la sua lunghezza lo bacia e lo lecca, “Angela sei bravissima, ma io voglio..voglio scusa sono emozionato essere passivo” - ”in che senso” - ”voglio...voglio fare...voglio essere sottomesso” - “tesoro sei capitato nel posto giusto e allora amore prendi il mio cazzo in mano e menalo” lei allarga le gambe e ne esce un cazzo che a riposo non sembrava troppo grande, è la prima volta che stringo un cazzo non mio, lo trovo piacevole inizio a menarlo con delicatezza su e giù e gli scopro la cappella bella turgida, sto per lasciarmi andare ma Angela mi ordina di leccarlo, ero quello che volevo sentire, ma l'emozionante è che sia lei a comandarmelo, “dai apri la bocca e succhia” sento l'acre odore del suo cazzo, che a differenza del mio il suo aveva una grossa cappella apro le labbra e mi ordina ”dai parti dalle palle e leccalo tutto come fosse un gelato” mi ci spinse contro il viso risalii leccando l'asta turgida, raggiunta la capocchia in cima fu bello gustare tutta la goccina salata “ora succhialo!” mi disse categorico, e me lo spinse prepotentemente in bocca, mi soffocava, avrei preferito leccare ancora la cappella, però mi teneva la nuca, mi insegnò ad andare avanti e indietro con le labbra e a usare la lingua quando ritornavo sul glande paonazzo, si smanettò il cazzo e mi disse nel mentre di leccare e succhiare solo la cappella, imprecò dicendomi

"sborroo! puttanella, succhia, bevi la mia sborra troietta succhiacazzi, succhhiiiaaa!" al primo seguono altri insulti che invece di offendermi fanno l'effetto contrario, non ho avuto la forza di bere la sborra e la sputo in un fazzoletto, ma continuo a succhiare ancora con un po' di sborra collosa in bocca fin quando mi dice che gli facevo male e allora gli leccai le palle e succhiai uno alla volta i testicoli fin quando il suo cazzo s'ammoscia, ”allora com'è andata l'esperienza ?” - “molto appagante, ma vorrei...forse qualcosa di più!” - ”certo amore, ma non stasera devi tornare a casa da tua moglie” - “come sai che sono sposato?” - “io so tutto di te, lascia 50€ ti faccio uno sconto mi hai fatto un pessimo pompino, riportami sul posto di lavoro, debbo recuperare lo sconto” - “certo andiamo” mi sento stranamente umiliato, ho succhiato il suo cazzo, mi ha sborrato in bocca e mi ha fatto lo sconto...si farò meglio

Sono a casa e Anita mi accoglie con un bacio lingua in bocca “ amore mi faccio una doccia e vengo a letto, bella doccia, esco nudo dal bagno e vado a letto Anita ha voglia di me, si avvicina e mi tocca i capezzoli, quanto mi piace e so che piace anche a lei, me li lecca e li morde, facendo diventare il mio cazzo pronto a tutto Anita vi sale su e lo fa penetrare con lentezza nella figa già bagnata di desiderio, mi dimostra quanta voglia avesse quando se lo sfila dalla figa e ungendolo lo guida nel suo culo, come vorrei prenderlo anch'io, sento Anita che gode tanto e mi grida di sborrarle dentro non mi faccio certo pregare, si stende su di me, ma ...io sto pensando al cazzo che ho succhiato ad Angela, aspettami

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Punti: 5,0

2 commenti

Nonnoape
Nonnoape
Feb 18, 2024 at 10:42 pm

avere il tuo bel commento mi da la volontà di cercare di scrivere ancora, grazie

Xerenella
Xerenella
Feb 16, 2024 at 10:23 am

Il racconto mi piace e spero in un seguito a breve. Una interruzione nel finale stona molto.

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Ciao, io sono

Nonnoape

Autore su Erotika

ricordando con piacere le esperienze omosessuali avute da giovane e dal desiderio di riviverle le scrivo e ne godo in un solitaria volutta

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