Incesti

Mamma: mi fa impazzire di piacere

Ero inquieto e taciturno cercando di non pensare a quello che avevo visto , provavo un senso di colpa , misto a disgusto e piacere per quello che avevo fatto e osservato .Tentai di immaginare che fosse un altra donna quella vista in quella cabina ,una qualsiasi della spiaggia e non mia madre , ma non ci riuscivo , continuava a venirmi in mente lei, mamma , il suo viso, il suo corpo ,le sue mammelle dondolanti e il suo sesso peloso..


Quell’episodio mi aveva smarrito e disorientato , sentivo dentro di me scontrarsi emozioni differenti e contraddittorie , rabbia e rincrescimento ma anche turbamento e piacere , accompagnate da eccitazione per quello che avevo visto e gelosia .Gelosia perchè il corpo di mamma era stato violato dagli sguardi , essendo stato visto nudo anche dai miei amici. Ero arrabbiato . Non riuscivo ad allontanare da me quel senso di vergogna e di infervoramento per averla vista nuda ,per il piacere che avevo provato ad essermi masturbato guardandola e desiderandola… e anche per r l’eccitazione e il godimento provato accorgendomi che era lei. Avvertivo in me l’umiliazione e l’irritazione per aver lasciato godere altri della vista del suo corpo nudo, masturbandosi di lei e aver accettato in silenzio i commenti volgari e le sconcezze dette sul suo corpo , sulle sue nudità , lasciandola definire …puttana! Tutto questo mi rendeva triste e silenzioso .


Mille sensazioni mi passavano in testa .


” Cosa hai?. Disse all’improvviso Turi guardandomi silenzioso ..


” Nulla! Risposi facendo finta di niente .


“ Hai la faccia strana. Non ti è piaciuto vedere la figa di quella puttana che si cambiava?


L’aveva chiamata puttana di nuovo , ma feci finta di non sentire e di essere uno di loro e replicai di si di nuovo :


“Certo che mi è piaciuto.


Restando poi in silenzio. Avrei voluto andare via, restare solo, ma non ne ebbi il coraggio e restai ancora lì con loro . Passammo ancora un paio d’ore assieme a giocare a carte e sentire la radio , ma io ero assente , non c’ero con la testa , pensavo ad altro a quello che era successo e a mia madre . Pensavo a quando l’avrei incontrata . Avevo soggezione a doverla rivedere ora ,dopo averla vista nuda. ed essermi masturbato di lei , inconsciamente mi vergognavo a mostrarmi.


All’improvviso Vanni tirò su il tronco del corpo e la testa e guardando in giro esclamò agitato :


”Sta tornando ! Sta tornando!

” Chi ? Chiesi io .


” Quella donna di prima , la puttana succhia cazzi!


Ci voltammo anche io e Turi a guardare , era mamma che risaliva la passerella , era bagnata , aveva fatto il bagno e la doccia sulla riva della spiaggia ed ora probabilmente ritornava in cabina ad asciugarsi e cambiarsi per andare via .


” Guarda come ancheggia ! Dondola il sedere . Che culo meraviglioso che ha!! Disse Vanni osservando mia madre che camminando a fatica con gli zoccoli sulla passerella della spiaggia con l’asciugamano sul braccio , ondeggiava a ogni passo.


” Andiamo presto! Esclamò Turi e si alzarono avviandosi verso il retro cabina , facendo lo stesso percorso che avevano fatto prima. Non volevo andare , tentennai , ma mi chiamò Vanni:


” Andiamo dai!


Lottai dentro di me per non andare , ma prevalse inconsciamente il desiderio di rivederla nuda e li segui.


Invece di fermarmi e fuggire, eccitato li rincorsi immediatamente , consapevole questa volta che andavamo di nuovo a spiare ,non una donna qualsiasi della spiaggia , ma mia madre cambiarsi ,a rivederla nuda.


Mi avviai con loro, con mille pensieri contrastanti in testa ,sapevo che era mia mamma quella che mi apprestavo ad andare a spiare con i miei compagni , non avrei dovuto farlo eppure li seguivo cosciente di quello che facevo ,turbato ed eccitato , diviso tra la voglia di scappare e quella di rivederla nuda. Prevalse l’ultima .


Tornammo veloci dietro la cabina , ripetemmo quello fatto prima , ognuno sapeva qual’era il suo posto e il suo foro per spiare e la riguardammo estasiati, toccandoci di nuovo , tirando il cazzo fuori dal costume e facendocelo venire duro di nuovo masturbandoci , questa volta conscio che era mia madre e la guardavo , la spiavo , con desiderio e libidine , menandomi il cazzo.


La rividi in parti separate ,il foro non permetteva di più prima la figa e le cosce ,poi il culo e la schiena e di seguito le mammelle e poi ancora il viso ,bello , tra il chiaroscuro della cabina ,con l’asciugamano in mano , asciugarsi prima il collo e la parte superiore del seno, bello , gonfio di seduzione e tentazione . Poi con la mano prese da sotto una mammella , la sollevò leggermente e con l’altra la tamponò ,prima il capezzolo, invitante e rosa , turgido per il freddo e sporgente ,dove mi ero allattato io e poi la passò sotto la sua piega inferiore più volte asciugandola bene. Lo stesso fece con l’altra , lasciandole poi all’improvviso libere dondolare seducenti ed erotiche sul torace .


La libidine in noi salì alle stelle ,guardarla ora era molto più bello ed eccitante della volta precedente . Si asciugò le ascelle , per poi portare l’asciugamano giù ,sui peli neri e arruffati della figa ,strofinandoci sopra .Allargando le gambe e piegandole appena si abbassò leggermente infilando l’asciugamano tra esse , la passò sul perineo e poi su ,sulla figa comprimendo , sfregando sulla fessura per asciugarla bene anche all’interno delle grandi labbra . Era uno spettacolo incantevole guardarla .


Risalì con la mano e la passò sul ventre asciugandosi anche lì, scendendo poi sulle cosce e torcendo il tronco lateralmente continuò sul culo , sulle natiche bianche, piene e invitanti .Lo stesso fece quando ebbe l’asciugamani dietro , allargò e piegò leggermente le gambe e mentre con una mano tirava lateralmente una natica divaricandone il solco , con l’altra passo e ripassò l’asciugamano al suo interno per asciugarlo, comprimendo ,facendola arrivare strusciando su e giù , sull’ano .


Si asciugò bene anche lì.


La osservavo incantato e rapito ,non l’avevo mai vista così ,era bellissima e guardai con passione e lussuria la sua bellezza di donna piacente e non di mamma , mentre sentivo sottovoce i commenti volgari e osceni di quei due al mio fianco …le loro battute sul culo il seno e la figa di mamma.


“ Cazzo che donna che è!!! Tutta da leccare e chiavare davanti e dietro ….E che bocca ha !! Me lo farei succhiare!) Diceva Turi


” Guarda che bocca che ha !…Da puttana pompinara ! Rispondeva Vanni , proseguendo:


“Io le farei il culo ! E’ una meraviglia !…Me la inculerei mmmhh …tutto …glielo infilerei !! C’è lo deve avere morbido e caldo il buco . Che culo magnifico che ha!!…Da puledra !! Te lo detto che mi piace ,c’è l’ha a mandolino.


“Io le mammelle ci mungerei e succhiassi!… Aggiunse Turi .


Io continuavo a guardarla e ascoltavo in silenzio, non mi interessavano più i loro commenti volgari su di lei , anzi , in quel momento li apprezzavo e condividevo , mi facevano salire ancora di più l’eccitazione . Ero concentrato e rapito nel vederla nella sua intimità di donna fare toilette e rivedere le sue parti intime ,la figa ,da dove reo uscito io e il seno morbido con la pelle bianca segnata da una leggera abbronzatura , mentre delicatamente si asciugava il corpo .


Mi rendevo conto e scoprivo in quel momento che lei mi piaceva sessualmente ,come mi piaceva quella situazione che vivevo nel spiarla masturbandomi . In quel momento avevo scoperto in mia madre una donna . Non solo non l’avevo mai vista così, nuda , ma nemmeno l’avevo mai pensata come donna, femmina come dicevamo noi in Sicilia… ma solo come madre fino allora.


Quel pomeriggio si ruppe qualcosa in me , che mi segnò per tutta la vita e gli anni a venire.


Ci masturbammo ancora fino a venire , io quasi all’improvviso senza accorgermene con un piacere enorme mai provato :


“Sborrammo sul legno della cabina.


C’è lo menammo con i cazzi duri e dritti puntati su di lei . Due volte in un pomeriggio , non l’avevo mai fatto, la seconda volta venni meno , ma sentii il piacere più intenso. Lo stesso i miei compagni.


Mamma asciugata si rivestì e uscì dalla cabina , noi scappammo da dietro e ritornammo al nostro posto sull’asciugamano in spiaggia .La vidi che allontanandosi si dirigeva con la borsa verso mia nonna che l’aspettava vicino all’uscita , c’era anche mio padre , parlavano e si guardavano attorno , probabilmente mi cercavano . Poi mamma da lontano mi vide e mi riconobbe tra gli altri bagnanti ,mi fece un segno con la mano , come un saluto, un richiamo , ma io pieno di vergogna feci finta di non vederlo e mi abbassai fino ad accucciarmi sulla asciugamano nella sabbia.


Turi se ne accorse e mi domandò :


” Ma la conosci? ..


“ Non la conosco! Non lo mai vista ….salutava qualche altro.)


Rinnegandola per la vergogna che scoprissero che era mia madre .


Feci finta di niente guardando in giro e dietro noi , come per fare l’indifferente e poi all’improvviso mi alzai e corsi verso il mare ,scappai subito in fondo alla spiaggia.


“Corriamo!) Esclamai ..correndo veloce verso la riva , scappando da loro e dalla vista mia madre , perchè…..perchè mi vergognavo.


Mi vergognavo da morire se avessero scoperto che era mia madre e che con loro ne avevo goduto spiandola . Non doveva saperlo nessuno, era solo un mio segreto.


I miei fecero ancora un segno e poi se ne andarono mi lasciarono in spiaggia.


Quel tardo pomeriggio , tornato a casa ero smarrito e pensoso , mia madre quando mi vide mi chiese :


” Dov’eri?.. Dove sei stato tutto il pomeriggio che non ti ho visto in giro ? Perchè quando poi mi hai vista e ti ho salutato sei scappato?) . Continuò dicendomi :


”Ti ho vista con quei ragazzi più grandi di te . Chi erano e dove sei andato con loro? )


Scrollai le spalle scocciato da quelle domande dicendole che :


”Non sono un ragazzino!!… Non ti ho vista! mi giustificai mentendo.


Ero arrabbiato con lei, con me stesso , con tutti perchè l’avevo vista nuda e l’avevano vista anche i miei amici . Perchè ci eravamo masturbati guardandola e perchè mi era piaciuto e ne ero restato sconvolto .


La sera la osservai in silenzio , mentre si muoveva preparando tavola , le guardavo il sedere , lo immaginavo sotto il vestito leggero muoversi , bello bianco , carnoso con quel solco meraviglioso e profondo , da giumenta , da cavallina come aveva detto Vanni e come l’avevo visto io dentro la cabina. La guardavo muoversi , preparare la cena , parlare con nonna e con papà ,ma non guardavo mia madre….guardavo una donna che mi attraeva e mi piaceva .


Quella sera ero insolitamente silenzioso ,lei se ne accorse e mi si avvicinò chiedendomi :


”Hai combinato qualcosa che sei così silenzioso? Mentre mi passava affettuosamente la mano sui capelli .


“Non ho combinato niente!! Risposi scocciato spostando la testa e facendogli togliere la mano dai miei capelli, non volendo che mi toccasse come un ragazzino. Lei da mamma aveva capito che c’era qualcosa che non andava in me . Mi conosceva troppo bene.


Quella sera a tavola si disse che la vacanza era finita e che il giorno dopo saremmo rientrati a casa nostra perchè papà partiva , sarebbe ritornato in Germania a lavorare e quindi l’indomani l’avremmo passato ad andare trovare e salutare i parenti e i conoscenti e la sera stessa saremmo rientrati nella nostra città . Non saremmo più ritornati alla spiaggia.


- Anche tu Ciccio, vieni con noi dai parenti?! - Esclamò mamma .


Feci cenno di si con la testa. In fondo non mi dispiaceva non ritornare più in quella spiaggia , non volevo più vedere quei ragazzi che si erano masturbati vedendo mia madre nuda e avevano fatto quei commenti e apprezzamenti volgari dicendo anche che era anche una ” buttana sucaminchie” . Li consideravo responsabili di quello che mi era accaduto ..Mi giustificavo accusandoli . Era una mia reazione interiore colpevolizzarli mi faceva stare bene.


“Meglio così !” Mi dissi.”Non li vedrò mai più!”


Ma ormai non ero più il ragazzo di prima che scherzava e giocava con la mamma senza malizia ,non avrei potuto più farlo , ero cambiato , lo sentivo , anche se cercavo di vivere tutto come prima. Avvertivo che qualcosa dentro di me si era rotto o modificato , me ne accorgevo guardando mamma, anche se non volevo , non riuscivo più ha osservarla con affetto e tenerezza , ma solo con libidine e desiderio per quel suo corpo procace e provocante che risaltava nei vestiti ,come una donna vera, o meglio come si dice da noi ” Cumi una fimmina “


Nell’appartamento affittato per la settimana di vacanza io dormivo in una branda nel corridoio, dove confluivano tutte le porte delle varie stanze , vicino al soggiorno , dove in un divano letto dormivano i miei genitori . Camera matrimoniale c’è n’era una sola e per rispetto i miei genitori l’avevano lasciata ai nonni che erano i più anziani. Quella sera sul tardi, nel buio della casa non riuscivo a dormire , ero agitato ed eccitato , pensavo ancora a quello che mi era successo nel pomeriggio ,all’episodio della cabina. Faceva caldo e pensavo a mamma e papà .


Li sentivo muovere nel letto e parlare a bassa voce , poi mamma si alzò e socchiuse la porta che divideva il soggiorno dove dormivano loro al corridoio dove dormivo io , lasciando entrare un pò d’aria fresca per fare corrente e non farmi morire dal caldo,visto che non c’erano finestre nel corridoio e le estate in Sicilia sono veramente calde anche di notte.


Al buio mi venne quasi vicino e mi guardò con la penombra della luce del soggiorno, si assicurò che io dormissi, poi si allontanò , ritornando nel suo divano letto . Io ero sveglio e li sentivo parlare a bassa voce ,quasi bisbigliare . Curioso ed eccitato mi alzai silenziosamente come un gatto e al buio mi avvicinai tra lo stipite e la porta socchiusa del soggiorno e guardai tra quella piccola fessura.


Li intravedevo , illuminati solo dalla luce della luna e quella dei lampioni che di riflesso entrava dentro la stanza dalla finestra .Erano tutte e due nel letto.


Li scorgevo in penombra muoversi e abbracciarsi , papà aiutare mamma a togliere la camicetta da notte di seta bianca , mentre lei seduta sul materasso lo aiutava alzando le braccia dritte in alto .


Lui gliela sfilò dal corpo facendogliela uscire dalla testa ,lasciandola con le mammelle fuori ,gonfie e dondolanti e piegando subito la testa su di loro le afferrò tra le labbra e si mise a succhiarle assieme ai capezzoli,mentre mia madre ansimava .


Li osservavo mentre lui l’agevolava a togliesi le mutandine , lei tirandole giù fino alle ginocchia e lui aiutandola a sfilarle dalle gambe e dai piedi , lasciandola completamente nuda nella semi oscurità.


Guardavo mio padre che la sdraiava a schiena in giù ,sul lenzuolo,con dolcezza e le accarezzava il seno la figa e le gambe ,allargandole , andando a mettersi tra loro , sdraiandosi sopra di lei .


Li osservavo abbracciati muoversi , baciarsi e accarezzarsi e mamma che lo stringeva a se .


Sentivo il fruscio dei corpi tra loro e con il materasso e le lenzuola e il brusio delle loro voci sempre più basse Intravvedevo mamma muovere il sedere verso mio padre respirando forte , abbracciandolo e lui muoversi vigorosamente sopra di lei .Poi solo il silenzio e un leggero cigolio che faceva il divano letto Capii che la stavano chiavando e lei godeva . Non riuscivo a vedere appieno i loro corpi vista la mancanza di luce , ma li intravvedevo muoversi nella penombra .Papà si stava chiavando la mamma.


Fui preso da un eccitazione grande e da un misto di vergogna , paura e gelosia e sentii un forte calore sul viso e nel basso ventre , mentre la minchia mi si gonfiava diventando durissima e dritta . Li guardavo e ascoltavo per quel che potevo vedere e sentire .


Era la prima volta che vedevo due persone vere chiavare davvero ,che non fossero su una rivista, ed erano proprio i miei genitori i primi .


Li spiai , li sentivo muovere e mamma gemere,godere e invidiavo mio padre e mentre li osservavo e ascoltavo , mi masturbavo desiderando intensamente e prepotentemente mia madre , avrei voluto essere al posto di mio padre , essere io la a chiavarla e a godere di lei e con lei anche se non l’avevo mai fatto in vita mia ,sapevo come avveniva una chiavata , ma non lo avevo mai fatta .


Li sentii muovere più veloci , sentivo lo sfregamento e il ciack dei loro corpi bagnati scivolare tra essi sulla pelle intrisa di sudore,i movimenti di mio padre diventare energici e veloci , mamma ansimare e stringersi forte forte a lui .Osservavo le sue gambe larghe e mio padre tra loro abbassare e alzare il sedere ritmicamente ; per poi all’improvviso vedere mio padre staccarsi da mia madre e tirarsi su , prenderselo in mano e toccandolo , riversare tutta la sua sborra sul ventre di mamma gemente , mentre io riversavo la mia contro la porta del soggiorno e sul pavimento.


Ci fu silenzio . Vidi che restarono abbracciati un po’ , poi si staccarono , mamma si alzò prendendo un panno sulla sedia , passandolo a mio padre per pulirsi e asciugarsi . Notai che con lo stesso panno lei si puliva poi il ventre dalla sborra di mio padre .


Corsi veloce e silenzioso a sdraiarmi nuovamente sulla branda a fingere di dormire. La sentii poco dopo aprire la porta e passare senza saperlo sulla mia sborra nel pavimento e passandomi vicino guardarmi ancora per vedere se dormivo. Avuta la conferma dal mio fingere ,andò in bagno a lavarsi. Appena passata aprii gli occhi e la guardai nella penombra , era vicina e nuda ,sentii il suo odore di figa calda , di sudore e di sesso godente, vidi la schiena e quel magnifico culo su due splendide cosce entrare in bagno. Volevo alzarmi e andare a spiare anche in bagno , ma avevo già rischiato troppo , avevo paura di mio padre , se si fosse alzato anche lui e mi avrebbe sorpreso a spiare mamma , mi avrebbe ammazzato di botte e castigato.


Feci finta di nulla e ancora di dormire ,la sentii poi tornare indietro passandomi vicina profumata di bagnoschiuma , la rividi da dietro mezza nuda , si era messa la camicetta da notte corta e trasparente che le copriva appena i glutei e sotto niente . La guardai e la spiai da sdraiato sospirando ….. finchè sparì dietro la porta . Oramai capii che l’avrei spiata sempre…. mi addormentai.


Il giorno dopo lo passammo girando dai parenti a salutarli ,perchè papà partiva , io ero contento e dispiaciuto di quello che avevo fatto .


Alla sera partimmo e tornammo nella nostra città a casa nostra . La mattina seguente papà sarebbe partito per la Germania . Quella sera ci furono i preparativi , le valige di mio padre , mamma gliele preparò con attenzione e amore ,era premurosa e preoccupata che ci fosse tutto , biancheria intima lavata , stirata e profumata di lavanda, camice e abiti.


Anche quella sera fecero l’amore , lo avevo immaginato , restai sveglio e li sentii bisbigliare , mi alzai e andai vicino alla porta della loro camera ,chiusa , avevo paura di essere sorpreso ,non potevo vedere ,ma sentivo solo i loro rumori e cigolii e la voce di mamma ansimante che godente diceva parole a papà . Stavano chiavando ancora . Mi masturbai dietro la loro porta , fu bellissimo , venni quasi assieme a mio padre , peccato che lui veniva sul ventre di mamma ,mentre io sulla mia mano e sul pavimento , ma non mi interessava ,ero felice così.


Tornai in camera mia e lascia la porta socchiusa , mi misi a letto ,sentii mamma passare e andare in bagno a lavarsi e la risentii dopo una decina di minuti uscire . A letto non pensavo a papà che partiva anche se mi dispiaceva ,ma a mamma a quello che era successo in questi giorni , me la immaginavo nuda e io mi immaginavo al posto di papà , sopra di lei .


La mattina dopo papà partì, mi abbracciò e baciò ,dicendomi frasi di circostanza ,di stare attento a mamma che oramai ero grande ,ed ero io l’uomo della casa e dovevo pensare a lei , proteggerla . Le risposi di si , glielo promisi . Poi i nonni che erano venuti per salutarlo e dopo mia madre ,con lei si abbracciarono e mamma si mise a piangere mentre lo stringeva forte …


Poi papà uscì , lo accompagnò mio nonno alla stazione. Io restai con mamma che piangeva. Quel giorno fu di tristezza , lo passai in casa senza uscire, a girare le stanze, mentre mamma chiusa in se stessa metteva in ordine la casa per passare il tempo e non pensare .


Nel pomeriggio partirono anche i nonni anche loro dicendomi di stare attento e vicino a mamma che era sola , che oramai ero un uomo ecc ecc.. Oramai la sapevo a memoria la cantilena.


Certo che avrei pensato a mamma , ma a modo mio.. Comunque dissi di si anche a loro .


Mi voltai e guardai mamma , era bella in quella sua tristezza da vedova bianca , con tutti i capelli corvini tirati sulla nuca in modo disordinato , tenuti da forcine ,lasciando libero il collo , lungo e superbo e osservai il suo corpo erotico che esprimeva desiderio . Sarebbero passati molti mesi , prima che avrebbe rivisto papà .


Iniziava qualcosa di nuovo per me. Ero cambiato e vivevo come in un gioco quello che mi succedeva , con incoscienza e desiderio…

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Ciao, io sono

nonnagata

Autore su Erotika

Siciliana di origine. Mi piace scrivere le vecchie storie sentite e vissute nella mia lunga e travagliata esistenza.

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