Camera da letto con... vista
Siamo nel nostro giardino, una bellissima tavolata piena di amici che si divertono e scherzano, è l’inaugurazione ufficiale della nostra nuova casa.
La nostra graziosa casetta con giardino, si vede il tuo tocco nella ristrutturazione e nell’arredo.
Giustamente in quanto padrona di casa sei al centro dell’attenzione, ringrazi per i complimenti e spieghi ogni particolare della casa con attenzione, sei felicissima e si vede.
Sei bellissima, con quel vestito leggero che si muove con te, lungo fino a i piedi ma con due tagli laterali che scoprono le tue gambe abbronzate ogni volta che le accavalli, anche il seno è più in vista del solito, mi hai permesso di aprirti quel bottoncino in più che non vuoi mai aprire, ma oggi sei felice, radiosa.
Ci sono tutti i nostri amici, che ridono e scherzano attorno a te, ti prendono anche un po’ in giro per questo tuo mostrare tutto, quando poi inizi a lamentarti delle tende della camera che sono troppo leggere e trasparenti i commenti si sprecano, dai “chissà che spettacolini per i vicini” ai “allora la sera passerò sempre di qua con il cane nella speranza di vedere qualcosa” con i rispettivi rimbocchi delle mogli tra le risate si sente poi la voce di Gigi “in verità la camera è rivolta verso il giardino solo appostandosi tra le siepi si potrebbe vedere qualcosa di interessante…”
Poi il discorso devia su altri argomenti, ma il tono e il modo in cui Gigi aveva detto quella frase mi aveva colpito, lo osservo bene, oggi è particolarmente serio, è sempre un po’ dietro agli altri, ma non stacca gli occhi da te, da te che sorridi felice, da te che accavalli le gambe mostrandole senza problemi, a te che lasci le scarpe sotto al tavolo perché sono scomode, da te che ogni volta che ridi e ti chini fai ballare quel seno meraviglioso che si intravede nella scollatura, da te che questa sera sei bellissima e luminosa più che mai.
Nei suoi occhi leggo desiderio e voglia di vedere altro, vorrebbe infilare lo sguardo giù in quella scollatura e scoprire cosa c’è sotto.
Gigi uomo di mondo, abituato ad accompagnarsi con donne bellissime e di una certa classe, sta guardando te, mia moglie, certo per me la donna più bella del mondo, ma forse non solo per me.
Cerco di analizzare le sensazioni che mi invadono, ma non riesco, non è il mio forte, ma forse… si orgoglio sicuramente.
Orgoglio di avere una moglie così bella, intelligente e divertente, orgoglio che proprio mia moglie interessi a uno come Gigi…
Che poi a guardarci bene anche gli altri non disdegnano da lanciare sguardi di desiderio, ma da Gigi non me lo aspettavo.
Che poi vederla così al centro dell’attenzione mi sta facendo anche eccitare e non poco, non vedo l’ora che tutti se ne vadano, per sfogare tutto il mio amore e la mia passione su di lei, che mi lancia spesso sguardi carichi di significato, per una volta anche lei è felice di essere la protagonista e di farsi guardare, non si copre più le gambe quando si scoprono troppo e non sta più attenta alla scollatura quando si china.
Quando finalmente li salutiamo dal cancello io ho già una mano infilata nello spacco laterale e nascosto alla vista le sto massaggiando una chiappa, lei mi lascia fare felice.
Poi corriamo in casa felici ed eccitati, le nostre mani già percorrono i nostri corpi dietro la porta e le nostre lingue si rincorrono in un bacio senza fiato.
Quando arriviamo alla camera siamo già nudi ci lanciamo sul letto, ma tu mi blocchi.
“Spegni la luce!?”
“No voglio vederti!”
Percorro il tuo corpo con uno sguardo significativo che ti fa sorridere.
“Allora chiudi le tapparelle!”
“No adesso no” imbocco un capezzolo mentre mi aggrappo al tuo seno fantastico.
“Ma dai si vede da fuori!”
“Ma come ha fatto notare Gigi la portafinestra da sul giardino”
Scendo con la bocca lungo il tuo corpo
“Ma se c’è qualcuno nascosto!?”
“Si merita di godersi lo spettacolo!”
Sono arrivato al tuo cespuglietto curato, affondo il naso, ne assaporo il profumo poi uso la lingua
Sei subito un lago mentre mi tiri i capelli e sospiri forte.
Poi mi blocchi improvvisamente “ma tu hai visto andare via Gigi!?”
Ci penso un po’, in effetti non ho idea se sia andato via nel trambusto con tutti gli altri oppure no.
Mi alzo ed entro dentro di te, lo faccio con studiata lentezza, poi ti prendo le mani e le tengo ferme sul letto sopra la tua testa.
“No!”
“Come no!?”
Cerchi di sfuggirmi, ti agiti, ma ti tengo ferma e i tuoi movimenti ci fanno solo eccitare di più, inizio a spingere con forza, mentre tu mi assecondi grugnendo ad ogni affondo.
“Dai smettila, davvero chiudi, non voglio!”
Ma sei eccitatissima e io con te.
“Senti come sei eccitata, ti piace l’idea di essere vista!?”
“Smettila dai almeno spegni la luce!”
“Certo che se Gigi fosse fuori a guardare così alla missionaria non è che vedrebbe un gran che! Dai girati”
“Ma cosa dici sei scemo!?” eppure ti giri e ti metti a quattro zampe, casualmente in modo che la vista migliore sia proprio dalla portafinestra.
Ti vengo dietro ed iniziamo una pecorina storica, mi aggrappo ai tuoi maestosi fianchi ed inizio a pomparti con forza mentre cerchi di non cadere sul letto sotto le mie spinte,
“Pensa allo spettacolo che si sta godendo, sento le tue tette ballare sotto di te, le sbattere tra di loro, immagino che spettacolo vederle muoversi!” vedo l’onda d’urto di ogni colpo che si propaga nelle sue chiappe fino alla schiena vedo questo forellino che mi chiama, ma non oggi, oggi diamo spettacolo.
Mi distraggo a pensarlo fuori che guarda, magari che si sega, quando lei inizia a godere, si lascia cadere sul letto, ma non la faccio fuggire, continuo a pomparla fino a che non mi chiede di smettere.
Ho l’uccello ancora duro, lucido di lei, enorme, ma lei non da segni.
Mi stendo al suo fianco.
“Dici che davvero è lì di fuori!?”
“Non lo so, davvero non ricordo di averlo visto andare via”
“Ma boh potrebbe essere anche andato via prima era strano oggi”
“Era strano perché forse per la prima volta si è accorto di quanto sei bella”
“Ma cosa dici!?”
“Davvero non ha staccato gli occhi da te un minuto”
“Ma… non sei geloso!?”
“Perché dovrei? Se vuole guardare faccia pure”
“Ma lui è Gigi!”
“Cosa vuoi dire!?”
“Si raccontano tante cose su di lui…”
Ti guardo stupito, anche tu sai cosa si racconta su di lui? Sulle sue avventure, sulle sue dimensioni?!
Sollevi un braccio e con la mano vieni a sentire la consistenza del mio uccello, poi alzi la testa e mi guardi con sguardo furbo.
“Che intenzioni hai?!”
“Mi dici sempre che ci sono altre due viste speciali e ancora non gliele abbiamo fatte vedere…”
Ti metti a gattoni sul letto, i tuoi capelli lunghi coprono il tuo viso, li sento accarezzare la pancia poi l’uccello delicatamente, poi sento la tua bocca che nascosta prende il mio uccello in bocca.
Il tuo culo è rivolto alla finestra, si muove a ritmo con la tua testa, è vero ho sempre adorato questa tua particolarità, quando mi fai i pompini sembra quasi che scodinzoli felice, mi viene da ridere.
“Se è davvero nascosto nel buoi adesso ha sicuramente l’uccello in mano e si sta segando guardando il tuo culo esposto!”
Mi fai affondare con foga nella tua gola mentre agiti il culo.
Quando ti alzi so già cosa farai, infatti mi sali sopra, sparisco dentro di te, ti sistemi un po’, controlli che dalla finestra si veda bene, inizi a muoverti piano, solo con i fianchi, mentre prendi un elastico dal polso e ti leghi i capelli, una coda alta sulla nuca, poi ti impettisci, allunghi le braccia dietro di te ad appoggiarti alle mie ginocchia, ora il tuo seno fantastico è completamente esposto, poi parti.
Parti con una cavalcata forsennata, che fa ballare le tue tette come impazzite, che mi fa godere in una maniera unica, “è uno spettacolo pazzesco. Pensa a cosa sta vedendo da fuori chissà se nelle sue avventure ha mai visto una donna così bella godere” apri gli occhi di scatto e fissi la finestra mentre aumenti il ritmo,
“Ti piace l’idea di essere vista!” aumenti ancora un pochino,
“Ti piace l’idea che sia proprio Gigi di fuori!?”
“Non dire sciocchezze!” ma aumenti ancora il ritmo, duriamo davvero poco, esplodiamo assieme in un orgasmo devastante urlato contro il soffitto.
Passata l’onda mi baci e ti accovacci silenziosa sul mio petto, lo sguardo verso la finestra e aspetti qualche secondo mentre i nostri cuori tornano ad un numero adeguato di pulsazioni.
Poi ti alzi, così nuda come sei, vai verso la finestra e con un gesto improvviso, apri la tenda, resti qualche secondo a guardare il buio.
“Sembra non ci sia nessuno, ma … vai fuori a verificare!?” poi senza sistemare la tenda vai verso il bagno.
Non è una domanda è un ordine sussurrato, è una preghiera.
Mi metto un paio di calzoncini con studiata lentezza, non sono sicuro di voler sapere se c’è qualcuno la fuori.
Esco, è buio davvero, mi incammino nel punto in cui qualcuno avrebbe potuto nascondersi, ma non c’è nessuno, sento un movimento dall’altra parte del giardino, verso il cancello, ora sono curioso, corro.
Vedo un gatto saltare spaventato oltre la recinzione dei vicini, sarà stato lui?
Poi con la coda dell’occhio vedo una figura scomparire veloce oltre l’angolo della via…
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