Il gusto della carne

leona
6 months ago

Ogni settimana la spesa dal macellaio è un appuntamento che non deve essere saltato. 

Galeotta è stata la volta in cui Ruggero, impegnato nel suo lavoro  al centro direzionale di Napoli ha inviato il messaggio, “Cara, arriva da Mario il macellaio, ho ordinato la carne, ma non riesco a passare a prenderla, farò tardi al lavoro.”

Mario è un giovane uomo sulla quarantina che da qualche anno ha aperto una macelleria vicino a casa di Ruggero e Maria. 

Un’attività partita in sordina, ma con il passare dei mesi è diventata un punto di riferimento per la gente del quartiere. 

I mariti trovano Mario, simpatico e socievole. Gli acquisti fatti da lui sono un vero divertimento, oltre a trovare la carne di ottima qualità, Mario è prodigo di consigli sulle coppie e sull’amore, allieta i suoi avventori, soprattutto gli uomini, con racconti piccanti e spesso possiede sul cellulare foto di donne dalle curve mozzafiato. 

Con le clienti donne è una pasta di mandorla, dolce premuroso, le accompagna con la busta alla macchina, il gesto educato per ognuna, il messaggio per avvisare che l’ordine è pronto,  l’attento apprezzamento rivolto in fase di pagamento alla bellezza che sprigiona la sua cliente. 

Un don Giovanni dai modi moderni. 

Con il suo saper fare ha conquistato tutti. 

Maria non era mai andata alla macelleria da Mario, aveva sempre solo ascoltato i commenti sulla bellezza e gentilezza raccontate dalle sue vicine di casa. Incuriosita da tali racconti e visto il messaggio di Ruggero, decide di non scendere in versione casalinga e sistema la sua figura in modo da non essere troppo provocante, ma nemmeno sciatta. 

Sceglie una gonna ad altezza gionocchio di colore nero, che le fascia le cose e le solleva le natiche, tonde, una camicietta mezza manica bianca, sufficientemente scollata da lasciar trasparire il suo seno abbondante. Il capello è sempre ordinato, lei ci tiene. 

Una bella ed avvenente milf che quando passa per strada riesce a far girare più di qualche testa. 

Arrivata da Mario trova un certa fila, aspetta sorniona il suo turno e quando finalmente tocca a lei, trova davanti ai suoi occhi Mario. 

Difficile non guardare. Fisico asciutto, camice sbottonato dal quale si può notare il petto depilato e muscoloso, un viso gentile ed allungato, due braccia forti e muscolose e delle mani che trova molto curate. Sicuramente un bel uomo. 

“Buona sera, sono Maria la moglie di Ruggero, le aveva prenotato la carne, ma purtroppo lui non riesce a passare ed ha mandato me a prenderla.” 

Ecco qui il primo approccio fra Maria e Mario, più lontano da quanto succederà dopo non poteva essere. 

Mario non avrebbe avuto bisogno di quella presentazione sa bene chi ha di fronte, ha visto passare diverse volte Maria dalla sua vetrina e da diverso tempo voleva averla direttamente come cliente. 

Qualcuno molto saggio dice desiderando fortemente le cose prima o poi le cose accadono. 

Eccola qui di fronte a lui.

“Carissima, quale onore averti qui nel mio negozio. Sono felice che Ruggero non sia potuto venire così ho avuto la possibilità di conoscerti. Ti prego di prendere il mio numero di telefono per i prossimi ordini così potrai avvisarmi direttamente, sarei passato io da casa a lasciare l’ordine, anzi se mi vuole lasciare il suo numero avrò il piacere di inserirti nella mia lista broadcast per le offerte della settimana”

Mario è un veramente bravo. 

Con due semplici pensieri esposti è riuscito a dare il suo numero di telefono ed avere il numero di Maria. Furbissimo.

Dopo quell’incontro Maria diventa una cliente fissa della macelleria. Come promesso Mario la inserisce nella sua lista broadcast ed ogni settimana invia le offerte dedicate.  

In tutti i ritiri degli ordini, Mario si dimostra sempre disponibile, gentile e alla mano. 

La relazione cresce e passa dal semplice saluto, al saluto caloroso, poi ad una confidenza accennata ed in fine ad una amicizia. 

Questo crescere di relazione porta i due a scambiare più di qualche chiacchiera e ad ogni spesa accresce la loro confidenza. 

C’è qualcosa che però rimane latente, un qualcosa che si percepisce o meglio che Maria percepisce come presente , ma non riesce a cogliere nella sua essenza. 

Il mercoledì è il giorno del caffé partita di burraco con le vicine di casa. Ormai tutte le sue amiche sanno che anche Maria è stata fidelizzata come cliente di Mario e fra le varie chiacchiere e battute che le amiche si scambiano, una battuta accende la lampadina. 

“Maria, ma hai ricevuto le offerte del giovedì di Mario?” 

Voi direte quale lampadina deve far accendere una domanda normale come questa???

Bene, Mario è una persona abitudinaria, la macellazione viene fatta il lunedì ed i messaggi con le offerte per i clienti abituali vengono inviati nella sola giornata di lunedì in modo da prenotare prima degli altri i pezzi di carne più pregiati. Nei diversi mesi passati non ha mai ricevuto le offerte del giovedì, inoltre il giovedì la macelleria è chiusa. Quale offerte dovrebbe fare un’attività chiusa!!!!

Poi il sorriso con il quale è stata pronunciata la domanda, lasciava presagire che ci fosse qualcosa di non detto. 

Ecco ai dubbi che Maria covava nella sua mente, si aggiunge anche questo nuovo importante sospetto. Vuole scoprire, perché lei non riceve le offerte del giovedì. Perchè???

Non vuole dare gusto alle sue amiche e la risposta è piccata. “mi trovo bene con quelle del lunedì!”

La conversazione finisce e la partita volge al termine. La curiosità invece sale. 

Fra tutte le sue amiche, una è più fidata delle altre. Il giorno dopo la solita partita chiama la fedele Federica e fra una chiacchiera è l’altra le chiede “che sono queste offerte del giovedì”. 

Federica, stranamente, diventa allusiva. “Maria sono delle offerte particolari, ma ti consiglio di parlare direttamente con Mario. Ecco penso che se vai giovedi mattina e bussi alla porta di servizio Mario ti possa spiegare”

Maria, chiude la telefonata, guarda l’orologio sono ancora le dieci di mattina ed oggi è giovedì. 

Come si dice, la curiosità è donna, si cambia veloce, una rapida sistemazione, borsa al braccio e prende la strada per Mario. 

Arrivata alla macelleria come aveva immaginato la trova chiusa, fa il giro nella strada di servizio e bussa alla porta secondaria. 

La porta si apre lentamente e davanti agli occhi trova Mario sorridente. “scusa Mario, avrei bisogno di farti una domanda: posso entrare?”

Mario è stupito di averla alla sua porta nella giornata del giovedì, ma Maria è la cliente che più di tutte cattura la sua attenzione, il suo volto sincero e bello, le sue morbide curve da milf e la sua bellissima figura riempiono i suoi occhi. 

“certo, Maria accomodati”

Una volta dentro Maria viene fatta accomodare nell’ufficio privato di Mario, che stranamente è pieno di monitor. 

Maria si accomoda sul divanetto presente e Mario su una sedia proprio di fronte a lei. 

“Mario, vorrei sapere perchè io non ricevo le offerte del giovedì?”

Lui la guarda quasi stupito, e velocemente nella sua testa cerca di trovare la forma migliore per poter spiegare il tutto. 

“ecco Maria, il discorso è ampio, vorrei però essere sincero con te. Sei la mia cliente preferita, ti guardo con ammirazione e rispetto, da sempre avrei voluto avere direttamente te come cliente ed ogni volta che passavi dalla vetrina guardavo la tua figura riempire i miei occhi ed i miei sogni. “ in pratica Mario si sta dichiarando e Maria diventa rossa in volto. L’uomo continua: “Le offerte del giovedì non riguardano la carne come prodotto culinario, ma la carne come soddisfazione di voglie carnali. Non giudicare, non sono io a soddisfare queste voglie, ma metto in relazione le voglie di tanti clienti. Dammi fiducia e seguimi”

SI alzano dalle rispettive sedute e Mario porta la donna vicino a quella che sembra un cella frigorifera con apertura su due lati contrapposti. 

“Vedi questa cella frigo, bene non è una cella frigo, qui da una porta possono entrare tre uomini e dall’altra parte possono entrare tre donne, sono separati da un muro che ha presente dei fori nei quali si può far passare il proprio sesso e le donne possono scegliere quale usare per soddisfare le proprie voglie. Il messaggio del giovedì racchiude le foto di quello che potranno trovare dietro il muro e così decidere di prenotare una seduta. Tutto è anonimo, gli uomini non sanno che donne ci sono dall’altra parte e le donne non sanno chi sono gli uomini. Un’idea nata per via dei tanti racconti che ho raccolto nel quartiere e che mi ha consentito di far crescere la mia attività, visto che appena aperto avevo difficoltà a farmi accettare nel quartiere. ”

Maria è sopraffatta dal racconto sentito, non vuole credere che le sue amiche ed anche i suoi amici vengano da Mario per soddisfare pulsioni sessuali, ma vinto lo shock del primo momento le tornano alla mente le parole di Mario.

“sei la mia cliente preferita e ti avrei voluto avere fin dall’inizio”

Allora Maria gli porge una nuova domanda: “Mario, ho capito tutto, ma perchè io non ricevo i messaggi??”

La risposta di Mario è diretta: “mai avrei voluto vederti impegnata con un altro uomo, ti voglio solo per me” e mentre finisce di pronunciare queste parole abbraccia e bacia Maria. 

Un bacio, caldo, appassionato, ricercato, con le labbra di Mario che cercano di leggere i contorni della bocca, con la lingua che saetta per cercare il sapore e con le mani ad accarezzare quel corpo così bello e sensuale. 

Un bacio ricambiato. Un bacio duraturo. Un bacio che riscalda l’aria nel retrobottega. 

Dopo qualche minuto di questa ricercata ed intesa unione di lingue e salive, si guardano negli occhi. 

Maria è rossa in viso, si trova a baciare un uomo diverso da suo marito, un uomo che le ha appena confessato che la vuole ed inoltre non accetta che lei vada con altri. 

Mario invece è quasi ansimante, la sua eccitazione è salita alle stelle, si sente pervaso dal desiderio, brama per avere quella donna che da sempre osserva e venera nei suoi pensieri. 

Non può e non vuole perdere questa inaspettata, ma bellissima occasione. 

Allunga la mano ed apre la porta della finta cella frigo e con fare mascolino quasi solleva Maria è la fa entrare nella cella. 

Avendo il braccio intorno al suo corpo continua ad accarezzare le sue curve, soffermandosi nelle zone più bollenti. Accarezza è stuzzica con delicata, ma attenta precisione i caldi seni della donna, alternando un buon lavoro di mano con un ottimo lavoro di bocca, Maria geme più volte quando i suoi capezzoli vengono succhiati con forza dalle labbra di Mario. 

Lui continua ad utilizzare sapientemente le mani ed accarezza, con altrettanta dovizia, il sedere di Maria, al quale dedica un’attenzione particolare. 

Prima palpeggia, poi spoglia, poi accarezza, poi lecca i grandi glutei, un morso ogni tanto per far capire che è lui a comandare, poi inserisce la lingua nel solco dei glutei e lecca da sopra a sotto per tutta la lunghezza del solco, soffermandosi con particolare passione al piccolo foro dell’ano, che prima riempie con la lingua, facendo ansimare Maria, poi infila un dito, facendo urlare Maria, ed allora raddoppia la presenza, ricevendo in risposta un vigoroso “SI”. Ormai ha raggiunto il suo intento il foro al quale ha dedicato attenzione e passione è finalmente elastico e pronto ad accogliere un bellissimo, quanto impegantivo plug anale di colore bordeux con un dimanete rosso alla sua estremità.

Mario non è assolutamente sazio, ha di fronte al suo viso questa donna piegata a novanta gradi con il sedere sodo, dal quale esce e spicca il diamante rosso, la sente pronta ed anche lui si sente pronto. La Vuole. 

Mario fa un piccolissimo passo indietro, prende in mano il suo grosso ed abbondante cazzo e lo punta alla vagina di Maria. 

La trova già grondante, si sente soddisfatto di questo, ha saputo muoversi bene, allora spinge con calma e con costanza fra la carne della donna. Riempie ogni spazio, riempie ogni centimetro del suo utero in lunghezza e larghezza e quando finalmente il suo ventre sbatte contro il sedere di Maria, viene pervaso da una soddisfazione immensa. 

Le sue mani sono saldamente intorno ai fianchi di Maria, la sente tremare per la doppia penetrazione che sta sopportando ed allora cerca di farla impazzire ancora di più. 

Comincia a muoversi con ritmo crescente nel suo utero, sfilando e affondando il suo cazzo nella carne di Maria e facendo crescere il ritmo del suo movimento ad ogni affondo. 

Maria riesce a resistere ai primi affondi senza esternare la sua crescente eccitazione, ma man mano che sale il ritmo anche il controllo viene meno. 

Comincia ad esternare il suo piacere: “Accelera, accelera, fai più forte, più forte, aprimi, sfondami, prendimi, daiiii, continua, si, continua così, siii” 

Mario così incitato perde la cognizione delle sue spinte e si lancia in una forsennata ricerca della profondità, della penetrazione, del piacere, del possesso. 

Vuole che quel momento rimanga nella mente di Maria per sempre e spinge sempre più forte, ed ogni lamento, ogni grugnito, ogni verso di Maria lo rendono ancora più accecato nel tentativo di cercare la massima goduria.

Maria è fradicia, schizza ogni genere di umore dal suo corpo, non riesce ad essere ben dritta sulle gambe e la sua testa sbatte contro le pareti in plastica della cella, fra il rumore del culo che sbatte contro Mario e la testa che sbatte contro le parti sembra di essere in una discoteca, ma tutto questo rumore viene coperto dalle grida di entrambi con lei che continua ad incitare l’uomo e Mario che comincia a gridare “ sei mia, sei mia, ti voglio riempire del mio seme, continuerò finché non griderai basta”.

Sono momenti convulsi con Mario che spinge e Maria che accoglie e quando Mario cerca di rallentare è Maria a spingere il suo corpo contro Mario. 

Una sequenza che elude il tempo, lo spazio e la comune decenza. 

Ed eccolo, come un lampo nel cielo terso, arrivare l’orgasmo, quasi simultaneo, per entrambi. A discapito di quello che poteva pensare, Mario comincia a venire per primo, non trattiene il suo stupore e con grandi grida avvisa Maria del suo seme in arrivo. 

“Non posso più resistere, sto venendo, Oh mio Dio è fantastico, sei fantastica”

Le parole di Mario sbloccano anche Maria, che in realtà stava solo aspettando di sentire l’uomo così sperduto per liberare il suo di orgasmo. 

Lei non pronuncia niente, ma il suo corpo parla per lei, i suoi fluidi sono così abbondanti da generare una chiazza a terra e bagnare entrambi copiosamente. Le gambe che già tremavano per la doppia penetrazione, adesso non la reggono più ed è sufficiente che Mario si sfili per farla scivolare a terra. 

Nuda, sudata, bagnata, con i capelli arruffati e con l’affanno guarda l’uomo nudo davanti a lei. Si sono amati come due amanti selvaggi, si sono voluti senza troppi preamboli, si stanno guardando l’uno con l’altra in cerca di un assenso ed una complicità che faccia in modo che questo incontro non sia singolo, ma un qualcosa da ripetere. 

Mario la guarda e si siede a fianco. 

La stringe ed abbraccia con calore e tenerezza. Così abbracciati, quasi a proteggersi a vicenda, si cercano ancora negli occhi e si promettono che il giovedì sarà il giorno delle offerte anche per loro. A differenza dei clienti di Mario per loro non ci sarà bisogno di scegliere chi avere, perchè hanno deciso di avere un unica scelta, ovvero l’uno per l’altra.

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