Corna veloci nei cessi del cine
Il mio ragazzo ed io avevamo perso un film che avremmo voluto vedere a tutti i costi. Lo troviamo ancora in programmazione in un cinema che non era vicino a dove abitavamo.
Decidiamo di prendere la metro e di gustarcelo. Ci sediamo nei classici posti in alto quelli meno frequentati, dove abbiamo la possibilità senza troppi occhi di baciarci e toccarci.
La sala è piena, ma riusciamo a sederci dove vogliamo. Pochi minuti prima che si spengono le luci, un tipo seduto avanti, si gira e individuato un posto vicino a me si alza e si viene a sedere. Molto cortese, vestito bene, si scusa del distrurbo.
Il film finalmente inizia, il mio ragazzo stringe la mia mano sinistra, già allora questa cosa non la sopportavo.
Scorre divertente il film per 10 minuti, la mano del mio vicino, si appoggia sul mio ginocchio. Lo sposto e di nuovo si appoggia. Sposto ancora e di nuovo la sua mano sul ginocchio. Vorrei dire qualcosa, ma evito per creare qualche discussione.
Di nuovo la mano si muove ed ora dal ginocchio e nell'interno coscia.
Sono titubante, ma la mano mi dava un solletico piacevole. Mi carezza per un pochino e lascio fare. Ho il braccio appoggiato sulla sedia, il tipo sposta i suo, e la sua mano avanza nell'interno coscia. La mia scivola sull'altro lato della sedia. La rialzo e il tipo, la prende e la mette sotto il giacchetto che aveva sulle gambe.
Sento immediatamente che ha i pantaloni sbottonati e sbatto su quello che ho compreso immediatamente essere il suo uccello. La tolgo e lui la riprende, questo per alcune volte. Mi giro anche verso il mio ragazzo, ma lui è troppo preso dal film che in realtà voleva vedere solo lui. L'ennesima volta la mano cade sulla cappella, e questa volta la lascio anzi la stringo saldamente all'asta dell'uccello. Lui si lascia toccare, palpo cercando di capire la forma, tocco i coglioni e poi leggermente lo sego. Lui fa salire la mano, la gonna si alza e mi chiedo come quel coglione del mio ragazzo non si accorge di nulla. La mano del tipo mi tocca la farfalla e stimola il mio clitoride, lo sego con più energia e comprende che sono eccitata.
Lui eretto nella mia mano, si bagna. Ora ho un dito nella figa, spingo il sedere in avanti sulla sedia e continua la masturbazione. Per circa un'ora dura la situazione e il suo uccello è bollente come la mia figa. Mi si annebbia la vista, stringo le gambe e godo. Sento come sono bagnata e come cola il mio liquido tra le gambe. Godo ancora, e sfruttando la risata della platea, mi esce una risata strana che nasconde il gemito dell'orgasmo. Colo come una fontana, lui gronda del suo liquido, ha la cappella fradicia, e bagna anche le sue palle. Non ho più voglia di segarlo o forse sono indispettita, il mio fidanzatino dopo 5 minuti già sarebbe venuto. Mi alzo dico al mio ragazzo che devo andare in bagno, vedo il tipo che richiude la patta
Scendo le scale entro nel bagno e lascio la porta socchiusa. Mi asciugo tra le gambe, aggiusto il mio trucco davanti allo specchio.
Si apre la porta ed è il tipo della sala. Uomo sui 45, mi guarda non dice nulla. Rimango immobile, lui si sbottona i pantaloni e cala gli slip. Il membro è ancora duro, leggermente ricurvo verso l'alto, le dimensioni decisamente normali. Mi giro, appoggio le mani sul lavandino, dopo essermi alzata la gonna. Piedi distanti l'uno dall'altro per aprire un pochino le gambe. Lo guardo allo specchio si avvicina, mi guarda il culo, lo carezza e sente quanto sono bagnata. Esplora con un dito, mi piace guardare il suo viso eccitato. Un uomo adulto che freme. Infila anche un dito nel sedere, gemo di piacere, e aspetto che mi infilza. Appoggia la cappella e spinge. Fa scivolare il vestito e mi afferra il seno. Mi scopa, e godo Sento come il cazzo mi stimola la parete vaginale. Muovo il sedere, mentre mi stimola l'ano con un dito. Mi tiene le tette e scopa.
Si avvicina all'orecchio e lo sento gemere, mi sborra dentro. Rimaniamo fermi senza dire nulla. Poi si riveste e va via. Mi accovaccio per far scendere il liquido. Mi asciugo e torno su. Il film è finito, il mio ragazzo mi cerca ci troviamo fuori. Gli dico che non mi sono sentita bene e torniamo a casa.
Mi bacia e mi tocca, quasi mi da fastidio. Ha voglia di scopare, dico che non ho voglia, poi per le scale del mio palazzo, mi inginocchio davanti a lui per pomparlo. Mi tiene la testa e lo ricevo in gola.
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