Vapore

manu veneto
31 October 2023

Lo sai che ti sto guardando appoggiato alla porta del tuo bagno poco illuminato, lo sai ma fai l'indifferente, come al tuo solito aggiungo Io, ma ti piace, ti piace farti divorare con lo sguardo, ti piace sapere che ti mangerei tutta, sentirti gli occhi addosso e vedere nel mio volto il desiderio di fotterti lo so, te leggo dal tuo sguardo, si quello che mi taglia con la coda dell'occhio e dal sorriso appena abbozzato sulle tue labbra...giuro che quel ghigno di sfida uno di questi giorni te lo cancello...

Allora con fare indifferente ti dai una rapida occhiata attraverso lo specchio e fai come se io non ci fossi o almeno è quello che mi vuoi far credere, ti passi la mano sui capelli arruffati e poi scendi fino a sfiorarti le labbra rosa e carnose, poi mi lanci un'occhiataccia che dovrebbe gelarmi il sangue ma che invece me lo fa ribollire di desiderio, inizio ad essere un incendio fuori controllo e tu benzina a due passi da me...e lo sai...

Apri la porta in vetro dell'ampio box doccia e spingi in su la leva che fa scorrere l'acqua ancora fredda, ti giri e inizi a spogliarti, via la maglietta bianca, lanci le scarpe che finiscono contro la porta, sorridi...poi sfili la cintura nera e i pantaloni e ti squadro coperta solo da qualche ritaglio di tessuto rosso come il fuoco che stai accendendo, stronza...lo ripeto mentalmente dentro di me mentre il cervello sta già disegnando scene che sudano i più grossi peccati che la mente può immaginare.

Con disinvoltura slacci i gancetti del reggiseno e mi guardi e sorridi e ti tocchi i capezzoli che sembrano due piccoli chiodi dove sto appendendo il desiderio e non solo...poi sfili le mutande che cadono a terra mentre sculetti e mi sembri proprio una bimba dispettosa a cui piace e gode nel fare capricci...lo sai, lo so...

Sempre guardandoti allo specchio ti giri un paio di volte mostrando prima un fianco e poi l'altro, le tue rotondità mi fanno ribollire il sangue che inizia a pompare veloce e qualcosa si muove e non è solo la fantasia.

Una striscia sottile color ebano cattura la mia attenzione e lo sguardo la percorre attentamente fino a soffermarsi sulle labbra pronunciate scure ed invitanti che immagino prigioniere tra le mie, già mi sembra di gustarne il sapore, intanto la lingua inumidisce un labro che poi torturo con i denti, sento la voglia di fotterti crescere dentro di me.

Ma non sei contenta, rilanci e dai prova di quanto sei troia e di quanto ti piace provocarmi così mi dai le spalle giusto il tempo per chinarti a raccogliere gli slip finiti a terra, lo fai con malizia racchiusa in un movimento lento che sembra fermare il tempo mentre ogni neurone del mio cervello inizia a vibrare e il cazzo prigioniero dentro a stretti jeans sembra proprio voler esplodere ed uscire.

Un'altra occhiata e fai quei due passi dentro al box doccia lasciando la porta scorrevole aperta, intanto l'acqua bollente con i suoi vapori satura la stanza del bagno, le tue forme si confondono con quella nube liquida per poi sparire ai miei occhi mentre io riapro i miei e davanti a me solo una parete di piastrelle bianche e il cazzo duro stretto nella mano che si muove veloce fino a farmi esplodere un'altra volta.