Cuckold

Realtà 02

Dopo le prime due mani il verdetto di parità, via un indumento a testa.

Le nostre donne avevano iniziato togliendosi le scarpe, Francy in particolare mi stupì, anzi, rimasi cauto, ma eccitato, da quello che le vidi fare, la vidi avvicinarsi a Mario come una gatta in calore, da dietro e con gesto sensuale, gli infilò una mano nella camicia carezzandogli il petto villoso e.......

"Dai, vinci… stasera ho voglia di far follie… perciò datti da fare… aiutami in questo!"

La mia libidine era salita alle stelle e cominciavo a non capir più niente.

Intanto Anna si era seduta vicino a me e, provocando Mario, mi aveva preso una mano e l’aveva poggiata su una sua gamba.

Altre due mani, un altra parità, che costò alle nostre donne, semplicemente, le cinture.

Poi persi e Francy dové togliere il corto vestitino estivo, rimanendo con solo lo slip.

Il mio amore si arrotolò la parte posteriore dello slip a mo di tanga, chiedendo a Mario,

“Ti piace il mio sedere?

Oggi, nel solarium, non l’hai visto bene, magari domani indosso il tanga, e te lo faccio guardare tutto il giorno poi, con tono da falsa ingenua, aggiunse, cos’hai… lì?

Indicando l’erezione di Mario che gli deformava i pantaloni.

Mario, certamente, di proposito volle perdere le due partite successive, costringendo così Anna a togliersi il vestito e il reggiseno, rimanendo anche lei solo con le mutande.

Spudoratamente Anna mi strofinò le tette sul viso e, allargandosi le labbra della figa, disse “Ti piacciono?

Guarda come sono gonfie… Merito tuo, delle belle parole che mi hai detto, ma anche di tua moglie,....

che femmina, che stupenda troia! Voglio essere come lei.

Guarda come provoca mio marito… ti sembra giusto?

In completo tono goliardo, risposi,

"Onestamente sì, mi eccitano da impazzire le donne che provocano i loro mariti, facendo le puttane con altri uomini."

Le due donne ci tolsero la camicia e, mentre giocavamo, ci baciarono il petto stuzzicandoci i capezzoli.

Anna mi prese una mano infilandosela nelle mutande, chiedendomi di metterle un dito nella figa, dicendo

"Senti come sono bagnata"? Poi, per provocarmi ancor più, si mise il mio dito medio in bocca, mimando un pompino.

A sorpresa, mia moglie disse,

"Mi sto eccitando… fate in fretta, per favore…ho bisogno di scopare, stasera, mi sento di esser troia".

Avvicinandosi a me, in maniera seducente, disse, 

"Tu me lo permetti… lo vuoi, vero"?

Dopo avermi passato la lingua sulle labbra, si avvicinò a Mario e guardandogli il cazzo gli disse, questa volta in tono categorico ............"sbrigatevi".

Anna guardava Francy stupita con un pizzico di invidia, dovette pensare "come vorrei essere così porca"  

per quel pensiero,..... Mario senza dubbio lo avrebbe apprezzato .

Era ora di darsi una mossa.

In breve persi la partita, Francy rimase completamente nuda, poi perse Mario, e fu la volta di Anna a spogliarsi… Le due troie spogliarono anche noi, lasciandoci seduti, nudi e col cazzo duro, a disputare l’ultima partita, che avrebbe stabilito chi sarebbe stato il primo a scopare la moglie dell’altro.

Sia Mario che io avevamo il cazzo che stava per esplodere per l’eccitazione per cui, a differenza di prima, giocammo al meglio delle nostre capacità, senza nulla regalare, ma la fortuna fu dalla parte di Mario, un full d’assi batté sonoramente la mia doppia coppia.

Francy mi disse "Matteo, non so come dirtelo… so quanto lo desideri… ma non me la sento di fare sesso con Mario…

"la notizia, lì per lì, mi giunse come una doccia fredda, poi, facendo una pausa e godendosi la mia espressione disfatta,

"mi ero visto già sul traguardo, ma, cadendo, quel traguardo si era allontanato" 

Francy, ormai si era calata nella parte, stava facendo emergere la sua parte più perversa, quella che, evidentemente, covava da tanti anni, quella di gran troia, quella nuova personalità le calzava alla perfezione, la sentiva, lo capiva dai nostri sguardi stupiti, ma, allo stesso tempo, eccitati, ammaliati dal suo nuovo modo di comportarsi.

In piena tranquillità, con aria trionfante di chi sa fin dove può arrivare, dire ciò che vuole, proseguì,

Di fare sesso con Mario…. davanti a te, "INTENDO ..DIRE".


Il sangue ritornò a pompare nelle vene e prese a martellarmi le tempie

Voglio farlo per la prima volta da sola con lui la suite è grande, io e lui andiamo nella camera da letto principale, tu e Anna rimarrete qui.

Dio mio, quanto amavo quella donna?!

Avevo aspettato anni, prima di vedere coronarsi il mio sogno, ma si sa, l’attesa è anch’essa dolce, per cui, quando arriva il momento, è piacere allo stato puro.

Francy, ora, era completamente trasformata, sapeva come tenermi sulla corda, mi faceva sentire piccolo piccolo e, quando lo desiderava, riusciva a farmi provare anche il piacere dell’umiliazione.

Tutte cose che desideravo provare, lo sentivo, era arrivato il mio momento.

La baciai in bocca con una passione senza precedenti, le dissi "Ti amo", lei rispose "Anch’io", allontanandosi mano nella mano, con il suo ormai imminente amante.

Appena chiusero la porta, baciai Anna.

"Ti voglio" le dissi, inginocchiandomi davanti a lei, palpandole e succhiandole le tette, mordicchiandole i capezzoli.

La spinsi sul letto, dove continuai a baciarle tutto il corpo, centimetro dopo centimetro.

Alla fine, risalii dalle caviglie all’inguine e finalmente assaggiai la sua figa, zuppa di umori.

Leccai per diversi minuti, sono certo, quell’operazione le fece raggiungere non meno di due orgasmi, il mio scopo era quello di farle desiderare il mio cazzo ancora più di quanto non lo bramasse già.

Quando Anna mi disse "non ne posso più scopami, ti supplico"

Il sesso fu intenso, quasi bestiale, da sopra, da sotto, alla pecorina… notai che aveva un buco di culo graziosamente dischiuso, sicuramente suo marito la sodomizzava, ma, mi imposi che per la prima volta, l’avrei scopata solo in figa…

Venne ancora una volta e, quando iniziai a sentire che stavo per venire anch’io, le chiesi se gradiva lo facessi nella figa.

Mi rispose, "Sìììì…" venni dentro Anna, producendo una quantità straordinaria di sborra, dovuta all’incredibile eccitazione che avevo accumulato durante tutta la sera.

Dopo una breve pausa, ....le dissi "Mia moglie ogni tanto mi stuzzica il buco del culo per stimolarmi… non ti andrebbe di provare anche tu"?

Anna raccolse un po' della mia sborra dalla fica, la usò come lubrificante, e mi puntò un dito verso l’ano… mi penetrò dolcemente, il massaggio prostatico ebbe il suo effetto…. il mio cazzo ridiventò subito duro…

Anna ora mi sodomizzava delicatamente, mi leccava le palle ed il cazzo ormai duro… finché le dissi

"Vieni qui, puttana, ora ti scopo di nuovo"

Lei era felice di vedermi così volgare e irruente.

La baciai in bocca, mentre la penetravo stile missionario, continuando a baciarla, a morderle le labbra, il collo, durante tutto il coito… Venimmo insieme ancora una volta e ci sdraiammo, esausti.

Lei, sdraiata sopra di me, continuò a baciarmi, dicendomi

Mi piace sentirmi troia con un altro uomo,....... sapere che in quel momento non è tuo marito a scoparti.

Saper di dare e ricevere, di godere liberamente, senza inibizioni di sorta, sono stata una stupida, per il passato, a non aver dato retta a Mario, da anni mi chiedeva di accorciare le gonne, di mostrarmi, magari quando eravamo ai giardini, seduti sulle panchine e, si trovava a passare qualche ragazzo, voleva che controllassi che le calze fossero ben agganciate al reggicalze, per vedere l’effetto che potevo procurare a qualcun altro e, di riflesso al mio porcello, oppure, in auto, scoprirmi facendo vedere l’orlo delle calze o, allargando le cosce quando, ai semafori, ti venivano a pulire il vetro.

Che sciocca sono stata! Decisamente anni persi.

Allora replicai, "evidentemente non era ancora giunto il momento giusto"

Smesso questo scambio di considerazioni, ero preso dalla curiosità di sapere come fosse andata a Fra, fui presto accontentato, perché, poco dopo, fu lei stessa a dirmelo, facendomi eccitare ancora più di quanto potessi immaginare.

Avevo goduto a scopare Anna… una cosa naturale, Mario mi rivelò che anche a lui era piaciuto moltissimo scoparsi mia moglie, ma niente in confronto alla gioia di sapere di essere stato cornificato, dopo tanti anni di attesa.

Francy mi raccontò, che aveva visto delle rose, nella camera da letto della suite e le venne un’idea bizzarra, recuperando i nastri che legavano i mazzi, aveva legato le braccia e le gambe di Mario ai quattro angoli del letto, a croce, bendandolo mentre era a pancia in su.

Si era inebriata alla visione del bel cazzo che aveva davanti e, divertita, faceva raffronti con il mio cazzo.

Quello di Mario era una scultura, non che suo marito lo avesse meno appetitoso, ma provando a misurarlo con le dita, poteva essere di circa 23 cm e, inoltre ciò che colpiva di più era la larghezza, provando ad impugnarlo, si rese conto che una mano non bastava a cingerlo.

Lo comparava praticamente, a una bottiglia di birra… si quelle da 33 cl … non proprio uguale … ma la differenza era minima.

Era sua intenzione far godere quel cazzo, poco per volta, raccontava con un sorriso malizioso, perciò prese a baciare l’uomo dai piedi al collo, infilandogli la lingua nelle orecchie, sfiorandogli il cazzo durissimo, senza farsi penetrare, per un buon quarto d’ora.

Per aumentare il forte desiderio, che lo pervadeva, ancor più sadicamente, gli aveva tolto la benda dagli occhi, si era seduta sul suo petto, a gambe aperte, con la figa davanti al suo viso e, si era masturbata, venendo a meno di dieci centimetri dal suo viso.

Francy gli aveva detto,

"Ho voglia di farti venire due volte, in meno di mezz’ora… come un adolescente.

Se riuscirò a farlo con un bell’ultra cinquantenne come te, dal super cazzo, mi sentirò davvero la regina delle puttane".

Mentre lo diceva, godeva… e nello stesso tempo pensava, che puttana che sono!

Così Francy si sdraiò su Mario, ancora legato, nella posizione del 69.

Lui le leccò avidamente la figa "non poteva fare altro" mentre lei leccava il cazzo superficialmente ..poi volle provare allargando al massimo la bocca, nel tentativo di far entrare quella superba cappella, si rese conto che poteva andare oltre, ma al momento andava bene così, quando finalmente iniziò a pomparlo con continuità, bastarono pochi secondi e Mario ebbe il suo orgasmo liberatorio.

Quella troia di mia moglie, sebbene la sborrata fosse stata decisamente abbondante, riuscì ad accoglierla quasi tutta in bocca, poi si girò verso Mario e, con la bocca aperta, gli mostrò quanto l’aveva piena, dopo di che la chiuse… e deglutì.

"Quanto sei puttana! Disse Mario, sconvolto Tuo marito è proprio fortunato". Quindi lei chiese

"Sono riuscita a eccitarti tanto"? Mario, "E me lo chiedi? 

Mi fanno male i coglioni, da tanto sono ancora carichi di sborra".

La Francy proseguì, accrescendo ancor più il suo orgoglio di maschio

"Tesoro, non ho mai fatto scaricare completamente il cazzo di Matteo in bocca, in particolar modo "mai ingoiata"

Quando sborrava prendevo al massimo solo qualche schizzo ,… poi baciandolo glielo riversavo in bocca,

facendogli assaggiare, "la sua produzione"

Ma oggi mi sono sentita incredibilmente puttana e le puttane che si rispettano, bevono la sborra, giusto?

Prima che Mario potesse replicare, disse "Però ora devo cercare di di farlo ritornare rapidamente duro"

Seduta dalla parte opposta del letto, masturbò il cazzo di Mario con i suoi piedini, dalle unghie sensualmente ricoperte da uno smalto rosso.

Poi lo accarezzò con le mani… si stuzzicò i capezzoli, gemendo davanti a Mario… il cazzo di Mario, sebbene svuotato da pochi minuti, si stava lentamente gonfiando, ma faceva fatica a riprendere un’erezione soddisfacente per una buona scopata.

Allora, da perfetta porca quale era, disse

So io cosa ti eccita, porcellino mio.

Immagina tua moglie, ora a gambe aperte che si fa scopare, come l’ultima delle puttane, da mio marito, chissà come starà godendo… pensa a lei, semmai, proprio in questo momento gli sta facendo un pompino, magari ingoia la sborra, proprio come ho fatto io poco fa, oppure si sta facendo inculare…

Ti piacerebbe vedere tua moglie inculata da un altro uomo? "Dì la verità, Gran Cornuto"!

Il cazzo di Mario si risvegliò all’istante, come aveva previsto mia moglie.

A quel punto, Francy slegò Mario, che disse 

"Ora tocca a me divertirmi"

Si avventò su Francesca, sembrava volesse divorarla, la baciò e le disse "Puttana, adesso ti faccio godere io come meriti"

La spinse sul letto, le spalancò le gambe e la penetrò subito, fin in fondo, bagnata come era, non aveva bisogno di preliminari.

La pompò violentemente, poi la voltò e la scopò anche in quella posizione, poi a pecora, tirandole i capelli fin quasi a farle male… ma lei si eccitava in modo incredibile a, sentirsi presa con la forza, sentirsi dare, della puttana…troia, succhia cazzi, zoccola, cagna, ecc ecc

Ebbe ancora due intensi orgasmi in quella posizione, poi si cimentarono in altre, variavano, sperimentavano, sembrava che stessero riscrivendo il Kamasutra.

Mario la dominava, la sculacciava, avendo capito che la cosa la eccitava le piaceva la parte perversa di Francy, finché, come avviene fra le più classiche coppie regolari, lui la scopò teneramente, nella posizione del missionario, venendole dentro la fica.

Rimasero a baciarsi per diversi minuti, tirò fuori il cazzo dalla fica allagata di mia moglie e quel gesto risuonò come se fosse stata stappata una bottiglia.

Risero… poi lei, tamponandosi la figa con la mano, si abbassò su quello splendore di cazzo per baciarlo, in riconoscenza delle tante gioie che le aveva donato, era ancora semi rigido e ancora pieno di sborra, che provvide ad aspirare, assaporare, tenendolo in bocca, valutandone gusto e corposità, come si fa con un buon vino.

Dopo di che, decisero di riunirsi a noi, nel soggiorno della suite…

Venendomi incontro, con passo felino, sensuale, di chi sa che tutto può, il mio amore mi accarezzò la fronte e, sorridendo, disse:

"Amore…cos’è questa protuberanza, qui, sulla fronte"

Mi prese per la nuca e mi infilò la lingua in bocca, trasmettendomi il gusto di sborra che era dominante nella sua bocca, ero senza parole, al settimo cielo, le infilai di nuovo la lingua in bocca per ritrovare quel gusto, che sapeva di perversione decisamente un gusto nuovo.

Mi allontanò da sé, voleva dirmi qualcosa, ma io la sorpresi, buttandomi ai suoi piedi per accarezzarli e baciarli… la ringraziai, dicendole che la amavo più di ogni altra cosa al mondo, per aver realizzato il sogno a lungo bramato.

Guardandomi dall’alto in basso, mi fece sentire piccolo piccolo, stavo cominciando a conoscere il significato dell’umiliazione.

Sul suo viso apparve un sorriso beffardo.

“Bene caro, ora dovrai superare l’esame finale, se vuoi veramente esser degno di fregiarti del titolo di "Cornuto",

Aggiungendo, " con gran sacrificio mi sono prodigata, per avverare il tuo sogno, amore mio " "il sorriso era sempre presente",

Non mi sembrava vero, tanti non lo crederanno, ma altri, chi conosce questo STILE DI VITA, chi lo approva, lo ha provato, può capire questi momenti di piacere/umiliazione, attimi di gioia immensa.

Sono esagerato? Per questo inno al piacere, che solo la tua donna può donarti?

Sicuramente non tutti saranno d’accordo, ma poco importa, viva il sesso nella migliore delle sue espressioni, cioè libero da ogni tipo di condizionamento, anche di genere.

Francy mi ordinò di sdraiarmi e, allargando le gambe, mi posò la figa sulla bocca a una distanza di circa 4 dita, e mi intimò: "apri la bocca".

In un attimo, una cascata di sborra mi si riversò in bocca, che amore, l’aveva tenuta riservata tutta per me, era talmente piena che mi riempi completamente e ridendo, disse

"Tranquillo, non è finita… arriva il resto,.... finito di bere"?

Pulisci per bene, non ho voglia di fare il bidet.”

A quella visione, come prevedibile, Anna volle emularla.

Presa dallo stesso senso di predominio, dimostrato da mia moglie nei miei confronti, si comportò alla stesso modo, umiliando e ordinando, al suo nuovo cagnolino, che, ubbidiente, eseguì ogni ordine impartitogli, ivi compresa una profonda ed accurata pulizia.

Al momento l’uomo dal super cazzo non esisteva più, si godeva il momento del sogno realizzato… Come Matteo, anch’egli sperava di potersi fregiare del titolo di Gran Cornuto.

Una nuova vita era iniziata per due coppie, che avevano lo stesso martellante pensiero.

P.S. Dimenticavo, ho goduto…abbiamo goduto, io e Mario, del nuovo percorso intrapreso dalle nostre mogli.

La nostra conoscenza, poi approfondita, ha fatto si che stessimo molto spesso assieme, assecondando le nostre amate a mettere in atto tutte quelle azioni tese a farsi scopare.

Terreno fertile?

Discoteche, balere, mare, cinema.. non multisala, ma quei graziosi cinema ora quasi scomparsi.

Come dimenticare quella famosa caserma che avrebbe sfornato tanti futuri uomini, ma, al momento, tanti bei cazzi per le nostre signore.

Che bello vederle uscire assieme la sera!

Vestite di tutto punto, scherzando fra loro, facendoci sentire nullità.

Noi, come se noi non esistessimo, le seguivamo, giusto per esser certi che non corressero pericoli, ma, in effetti, esse concordavano dove, come e chi incontrare.

Che troie avevamo creato!

La natura aveva compiuto l’opera.

Quando capitava che esse uscissero da sole, lasciandoci a casa ad immaginare le loro mirabolanti chiavate, le nostre amate benefattrici, rientrate a casa, dopo scorpacciate di cazzi, riservavano per noi la più gradita delle sorprese.

Dapprima ci informavano sui vari eventi appena vissuti e poi….

A volte poteva accadere che io e Mario dovessimo raggiungere l’auto per lavare i vetri o, addirittura, i sedili, ricoperti di sborra.

Noi lo sapevamo, si trattava sempre di cazzi diversi, sani e fidati e, tutto questo per far si che la pulizia, da parte nostra, continuasse.


O53


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osservatore53

Autore su Erotika

Maschio, di mezza eta, con vari hobby, cinema, foto, lettura, soprattutto erotica.

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