Il nome di mia moglie è Francesca, però l'ho sempre chiamata con il diminutivo Francy.
Quando facevamo l'amore o i preliminari per eccitarci, giocando di fantasia, era essenziale l'intervento di un altro uomo, magari un giovane superdotato, preferibilmente di colore.
Amavo pensare mia moglie, posseduta più volte, da un vero toro superdotato, sotto il mio sguardo.
Tutto questo vagare con la fantasia faceva godere in modo incredibile la mia amata Francy, come pure l'iniziatore,
"me Matteo", creatore di certe fantasie, l'idea era sempre eccitante nel momento in cui veniva espressa, però, di fatto, passata l'eccitazione finiva tutto, portandosi via, oltre l'immaginazione, anche le mie speranze, la cosa proprio non la interessava.
Poi una volta tenne a precisare,
Non so se ti tradirò mai per davvero, comunque, se dovesse avvenire, avrei bisogno di conoscere la persona, prima di far sesso con lui.
Tuttavia, se la cosa ti può interessare o, ti eccita sentirmene parlare sappi: i ragazzi, fino ai 35 anni, non mi dicono niente. Certamente, mi sentirei più interessata, a una persona con cui conversare, che ami la musica, il ballo, dal momento che a te non piace, che mi porti a ballare, inoltre di compagnia, allegro, dalla battuta facile.
Che non abbia l'ossessione di stupire la gente con cinquanta barzellette di fila.
Ecco, uno così potrebbe interessarmi, facendomi, forse, cadere in tentazione.
Forse temevo, speravo, avesse in mente un suo collega maturo, alto, bell'uomo, avrebbe avuto tutte le caratteristiche per cadere in tentazione, non ne parlava quasi mai, forse temeva di ferirmi o, meglio,... farmi illudere in risposta alle mie continue richieste o semplicemente,..... sentire per lui una vaga attrazione.
Un altro dei suoi ritornelli era,
"Non voglio fare sesso in modo meccanico, voglio farlo con qualcuno che mi interessi, ma, se faccio sesso con qualcuno che mi interessa, potrei farmi coinvolgere profondamente, innamorarmi, distruggere la nostra famiglia, no, non voglio che tu mi proponga "una scopata e via", non sarei mai capace di fare una cosa così".
Così la nostra vita sessuale procedeva, a piccoli passi, decidendo di concedermi il culo dopo tante insistenze e, provando piacere dal nuovo gioco, eccitata, volle sodomizzarmi con un fallo finto, aveva iniziato a deliziarmi con ricchi pompini, le sue dita erano una presenza ricorrente nel mio culo, sapeva ben stimolarmi, ero sotto il suo controllo, decideva lei quando era il momento di farmi sborrare, ed io ero felice di soccombere per il piacere che mi trasmetteva.
Ricordo ancora quando le le sborrai in bocca, non si lamentò, ma, baciandomi, mi riversò, una buona dose di sborra, sottolineando, "gustosa vero?".
Dopo tanti anni di matrimonio vissuti in modo fin troppo normale, ora, rispetto a qualche anno prima, le mie speranze di un'evoluzione di vivere un'avventura a tre, uno scambio, diversamente un suo tradimento!!!!
Erano diventate più possibili, almeno così presumevo.
Amanti della fotografia, quell'anno per le ferie, dovevamo andare in Africa, per un safari fotografico, ma la madre di Francy non stava bene, così dovemmo cancellare la prenotazione, perdendo la caparra.
Decidemmo di cercare qualcosa di più vicino, in modo da poter rientrare a Milano nel giro di poche ore, qualora se ne ponesse la necessità.
Perciò, alla fine, optammo per un posto che non frequentavamo da quando eravamo ragazzi, la riviera romagnola.
Per di più, avendo cambiato programmi all'ultimo momento, trovammo posto solo in un hotel un po' più classico, rispetto ai soliti spartani Bed & Breakfast o agriturismi, cui eravamo abituati.
I ragazzi erano al campo scout, per cui eravamo liberi
Comunque era un hotel munito di tutti i servizi, campi da tennis, piscina, sauna, solarium sul tetto, buffet vario e abbondante, con un prezzo abbastanza contenuto. Non era andata così male, dopo tutto.
Il primo giorno andammo al mare e, come temevamo, c'era troppa gente sia in spiaggia che in acqua.
Decidemmo allora che, dal quel pomeriggio, saremmo rimasti nella piscina dell'hotel.
Dopo una nuotata, proposi a Francy di salire sul tetto dell'hotel, dove c'era il solarium, per sdraiarci e asciugarci.
Giunti sull'ampia terrazza, eravamo praticamente soli e così Francy, senza l'assillo dei figli che erano decisamente bacchettoni, non ebbe problemi ad assecondare la mia richiesta di mettersi in topless, le spalmai di crema abbronzante la schiena, le gambe, per passare subito a cospargere i suoi seni sodi, ricoprendoli di piccoli baci.
Notando che eravamo lontani da sguardi indiscreti, osai addirittura infilarle una mano nelle mutandine, era bagnata, chiaro sintomo che la cosa le piaceva, e non poco, mentre la baciavo, continuai con le carezze, dovemmo fermarci altrimenti avremmo scopato lì, col rischio di esser sorpresi da qualcuno!
Mettendoci sdraiati a pancia in su a prendere il sole, mano nella mano, ci appisolammo entrambi.
Dopo una decina di minuti, risvegliatici, notammo che non eravamo più soli.
Un'altra coppia di clienti, con qualche anno più di noi, stava chiacchierando a pochi metri di distanza.
Vidi che Mario, così si chiamava il marito, con finta indifferenza, ogni tanto dava un'occhiata ai seni della mia Francy che, lucidi per la crema abbronzante, erano ancora più provocanti.
Quegli sguardi mi eccitavano, mi piaceva che mia moglie fosse guardata, desiderata e, ovviamente, posseduta da altri uomini.
Anna, la moglie di Mario, aveva un costume intero, chiacchierava con lui, finché si accorsero che eravamo svegli.
Si avvicinarono, presentandosi. "Scusate se vi abbiamo svegliato" dissero in maniera dimessa.
"Ma figuratevi, nessun problema" rispose Francy, rimettendosi lentamente il top del bikini, cominciammo a chiacchierare e notavo che Mario, insisteva a guardare il seno del mio amore.
"Di dove siete? E' la prima volta che venite in questo hotel? Conoscete la zona?"
Le solite domande scontate.
Man mano ci rendemmo conto di aver raggiunto una certa sintonia con loro, tanto da decidere che al ristorante, avremmo chiesto al cameriere di unire i nostri tavoli, così per continuare le nostre chiacchierate, nella serata e nelle mattine successive.
Tornati in camera per cambiarci, facemmo la doccia insieme.
La stuzzicai, "Ti piaceva far vedere le tue tette a Mario, vero porcellina?
Continuava a guardarti...aveva un bel bozzo sul costume! Sono convinto che quel porco ti scoperebbe volentieri!" nel provocarla infilai un dito nella figa, appurando "Ma sei bagnata, che porca che sei!
Ti piaceva mostrarti?" Non rispose, per cui mi sentii autorizzato a calcare la mano,
"Il tuo silenzio mi fa pensare che ti andrebbe di valutare una certa idea Sbaglio?
Vuoi provare a coronare il mio sogno?
Sicuramente, così facendo, puoi mettere alla prova, la tua capacità di esser "Femmina" la mia adorata che si fa scopare da uno sconosciuto!"
Lei sorrise maliziosamente, rispondendomi
"No, da uno sconosciuto no, però se ci frequentiamo, chiacchieriamo, trascorriamo insieme qualche giorno, chissà magari?"
"Ti amo" le risposi, baciandola appassionatamente.
Poi la girai, poggiandola contro la parete della doccia, senza inutili preliminari, la scopai da dietro con grande energia.
Quando stavo per venire, le dissi,
"Abbassati, voglio sborrare in faccia alla mia puttana, che finalmente ha deciso di farmi cornuto".
Aprì la bocca, le schizzai sul viso, in bocca, sul collo, la baciai e la leccai, aggiungendo
"sarebbe ancora più eccitante se tu mi chiedessi di ripulirti il viso dalla sborra di un altro uomo.
Capisci amore mio, quanto ti amo?"
"Ti amo anch'io, se dovessi chiederti di bere la sborra di un altro uomo, sei certo che ci riusciresti?"
Riflettei per un attimo e le risposi, "Se me lo chiedi, perché ne sei intrigata, non mi rifiuterò, amore".
Nel mentre, in un'altra camera dell'albergo, Anna si prese la libertà di esprimere ciò che le passava per la mente, mentre con dolcezza masturbava il marito, prendendolo in giro, diceva,
"Guarda come ce l'hai duro!
La porca ti ha fatto vedere le tette e ti sei arrapato come un maiale!
Meno male che si è coperta, altrimenti avrei dovuto ordinarti di tuffarti in piscina.
Dimmi la verità, vorresti fartela, porco, ti piacerebbe darle questo bel cazzone, vero?"
E Mario "Si, mi piacerebbe, lo sai, nelle mie fantasie erotiche preferisco immaginare te alle prese con altri uomini.
Si vero, lei mi turba e mi eccita ai massimi livelli. Ma dimmi, che effetto ti fa Matteo?"
Sì, non è male, un po' più giovane di te rispose e proseguì, certamente lo trovo più maschio di quei stalloni palestrati che vorresti mi sventrassero con dei cazzi enormi.
"Ma figurati, se gli posso interessare".
Mario infilò un dito nella figa di Anna e la trovò bagnata.
Sbaglio se penso, che hai fantasticato di farti scopare da Matteo? Davvero pensi di farti scopare da un altro uomo? Finalmente! Non sai quanto ti amo!", la baciò.
Usciti dalla doccia, erano ancora eccitati, dovettero sfogarsi, Mario ebbe un'idea,
"Amore, voglio che tu conceda la tua fica a Matteo voglio che tu abbia una voglia pazzesca di scopare, per cui ti scoperò solo in culo e, continuerò a non scoparti la fica, finché non ti farai scopare da Matteo".
E così Mario, con il lubrificante naturale, la saliva, la preparò passando una mezz'ora di sesso anale e, alla fine come previsto, Anna aveva una incredibile voglia di essere scopata in fica.
Mario riuscì a resistere alla sirena tentatrice, desiderava rimanesse invogliata, se voleva che finalmente sua moglie scopasse con un uomo diverso da lui.
Per coincidenza al tavolo, entrambe le signore si presentarono piuttosto sexy, tacchi alti, vestiti leggeri, un po' corti giusto quel tanto da apparire conturbanti, ma non osè, Francy non aveva indossava reggiseno, Matteo non aveva dovuto insistere più di tanto, per convincerla, dicendole, Mario ti ha già visto il seno in piena libertà, da mezzo metro di distanza e lei, con un sorriso malizioso, si passò le mani sui seni per sentirli pieni e sodi.
Per finire la serata, decidemmo di andare in una delle tante sale da ballo della riviera.
Noi avevamo fatto un corso di ballo liscio due o tre anni prima, ma fu subito chiaro che Mario e Anna avevano molta più esperienza.
Dopo un po' ci scambiammo le coppie.
Parlando con Anna, mi complimentavo per la maestria dimostrata nel ballo e, grazie a lei, avrei potuto perfezionare la tecnica
Lei osservò che anche Mario stava facendo di buon grado, il maestro con la Francy... "troppo...volentieri" aggiunse, con una leggera pausa erano proprio una bella coppia, Francy, nel chiacchierare con lui, mostrava il suo bellissimo sorriso, si notava una certa sintonia.
Ad un certo punto vidi, la mano di Mario scendere e, per qualche istante carezzò il sedere di mia moglie. Pensabile?
Che il mio sogno stesse per realizzarsi? Non riuscii a trattenere un'imponente erezione.
Ovviamente Anna se ne accorse e sorridendo mi chiese "Tutto bene?"
Mi venne spontaneo confessarle che mi ero eccitato, nel vedere la mano di Mario carezzare il culo della Francy, confessandole che era nostra abitudine avere fantasie sessuali, rapporti con altre persone, ma rimaste solo fantasie, non trovando le occasioni e, le persone giuste per poterle realizzare.
Anna rispose. "Le fantasie sessuali, nella coppia affiatata, sono normali"
Per una strana coincidenza, spesso anche loro immaginavano un altro uomo nel loro rapporto, un uomo che facesse sesso con lei, davanti a lui.
Poi, aggiunse che lei non era una quarantaseienne giovanile, come Francy e, di certo, non si sentiva una preda interessante.
Sentivo di doverle spiegare al meglio il mio punto di vista, per cui dissi
"Vedi, Anna, quando noi maschi chiediamo alle nostre amate mogli di esibirsi, di concedersi ad altri uomini, non è per un capriccio momentaneo, bensì uno stile di vita che solo pochi possono capire".
Dopo che ebbi fatta questa puntualizzazione, aggiunsi,
"Una donna che ama il proprio compagno, volendolo assecondare nei suoi desideri, deve prima capire, entrare nella filosofia del Cornuto".
Essere partecipe al piacere, provvedere all’umiliazione
Quando il Cornuto, vedendola rientrare a casa spossata, notando le macchie di sborra sui vestiti, poi baciandola sentire il gusto dell’amante, che l’ha scopata come meglio credeva, ecco una donna, sicuramente porca, ma con una mente aperta, potrebbe sedurre qualunque maschio, senza ombra di dubbio.
Guardandomi, mi stupì quando mi chiese. "Ma tu... faresti l'amore con me?".
Io, non capendo se era una proposta o una domanda, con un sorriso, risposi,
"Beh una che balla come te, deve sapersi muovere bene anche a letto, senza contare che mi farebbe senz'altro piacere, rendere felice Mario, sei affascinante, forse non ne tieni conto, ma la tua discrezione fa proprio parte del tuo fascino".
Intanto diedi uno sguardo a Mario e Francy, erano al bancone del bar, con mia sorpresa, mia moglie stava bevendo qualcosa di alcolico, oltre quello già bevuto a tavola.
Decisamente, quella era la serata destinata a farmi felice, se non altro lo speravo.
Come tante altre volte, senza rendermene conto, la mente prese a vagare, su possibili scenari, ma poi mi dissi che ero troppo ottimista.
Dopo un'ora di balli e chiacchiere, lasciammo la sala da ballo, incamminandoci verso il lungomare.
Le due donne, preso atto che le scarpe con i tacchi non erano adatte alla sabbia, decisero di toglierle e camminare sulla spiaggia a piedi nudi.
Avevamo percorso alcune decine di metri e, parlando con Mario, mi complimentai con lui per come ballava bene, concludendo che sicuramente Francy doveva essersi divertita, poi, con tono scherzoso, aggiunsi che conoscendola, di sicuro si sarebbe sdebitata, offrendogli un qualche premio per ricompensarlo per le lezioni di ballo.
A sua volta rispose, "me lo auguro", aggiungendo, sicuramente anche Anna si aspetta un premio da te.
Subito dopo, visto il clima che si era creato tra noi, precisò,
e un po' imbarazzante, ma con te e tua moglie mi sento stranamente a mio agio, avverto una complicità, per così dire "trasgressiva" ho notato che a te non dà fastidio il modo in cui tua moglie accetta i miei sguardi vogliosi, anzi è, come se gradissi tutto questo.
A quel punto decisi di scoprire le carte,
Beh, ti confesso che sono anni che sogno di vedere Francy scopare con un altro uomo... mi è piaciuto vedervi ballare e mi è venuto il cazzo duro, Anna lo ha sentito per bene.
Mario a sua volta, mi rivelò "Mentre ballavo ho confessato a Francy i miei desideri di vedere Anna a gambe larghe con un altro maschio. Lei mi ha detto che altrettanto voi, ma più esattamente tu, la sogni in una situazione del genere..."
E già risposi, sembra una coincidenza voluta dal destino.
Ne parlavo con la tua Anna, mentre ballavamo, cercando di spiegarle il mio punto di vista, l'effetto di quell'idea che può fare su di noi.
Insomma, Mario, io potrei provare a realizzare il tuo sogno e tu, in cambio, potresti realizzare il mio... che ne dici?"
Rispose che mia moglie era bellissima, per cui non avrebbe avuto difficoltà a mettermi un sostanzioso cornino, purché a mia volta avessi ricambiato con la stessa moneta, non vedeva l'ora di sentirsi fatto "cornuto", per cui mi dava carta bianca con sua moglie.
Proseguendo nel discorso, emerse anche che entrambi eravamo donatori di sangue, sani, certificati, quante fantasie mi galoppavano in testa!
Avremmo potuto fare sesso senza preservativo, come e quando volevamo con le nostre donne.
Mi venne da pensare, chissà, forse anche Anna e Francy stavano parlando dello stesso argomento?
Le nostre due spose fedeli stavano per testare la loro capacità nel fare le troie, con lo scopo di accontentare i loro mariti?
Tornammo tutti in hotel, con l'idea di fare una partita a carte, giusto per chiudere la serata...
Lungo la strada prendemmo un paio di bottiglie di vino.
Arrivati all'hotel, decidemmo di andare nella suite di Mario e Anna.
Per puro caso le avevano assegnato una suite di lusso, la loro stanza era stata interessata da un'improvvisa perdita idraulica, per cui la direzione dell'hotel, nello scusarsi per il disturbo arrecato, aveva provveduto a sistemarli nella suite, senza chieder alcuna integrazione di prezzo.
Mario disse, non ricordavo una serata così... intrigante, da anni.
Potrebbe andare avanti meglio di così, ma tutto dipende da noi, se lo vogliamo.
Che ne dite di una partita a poker tra Matteo e me?
Ciascuno metterà in palio la propria moglie... sempre che alle signore non dispiaccia... ovviamente.
Ragazze, sappiate che nessuno vi obbliga a fare niente, potete tirarvi indietro in qualunque momento... oppure partecipare, concluse, strizzando l'occhio verso di me.
Mia moglie ed Anna, ormai un po' brille, scambiandosi uno sguardo, dissero, "OK, proviamo" ridendosela divertite.
La posta in gioco consisteva nello spogliare le nostre donne.
O53
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