Incesti

Mia suocera Carolina

Lo scorso autunno mia suocera Carolina mi ha chiamato perché aveva bisogno che l’aiutassi in campagna. Era necessario raccogliere le patate. Lei abita a 200 km di distanza, mi sono messo in auto e ho raggiunto velocemente la casa di campagna di mia suocera. Appena arrivato ho indossato abiti più idonei al lavoro sui campi e in compagnia di mia suocera ho raggiunto l’orto a qualche chilometro di distanza dall’abitazione. Abbiamo dissotterrato le patate e le abbiamo poste ad asciugare al sole.

Io ho 44 anni, mia suocera ne ha quasi 60. Nonostante la sua età ritengo sia ancora una donna attraente.

Rientrati a casa sua, mia suocera mi chiese di aiutarla a risistemare la dispensa. Nello spostare alcune assi di legno inutili mi sono ferito ad una mano. Nonostante il taglio non fosse profondo la ferita sanguinava parecchio. Mia suocera preoccupata e mortificata per l’accaduto ha cercato di medicare la ferita disinfettandola prima e fasciandola dopo.

Dopo il lavoro nei campi e la sistemazione della dispensa il sudore e la sporcizia richiedevano assolutamente di essere rimossi, era necessario un bagno caldo nella vasca ma mi sono reso conto immediatamente che la ferita alla mano avrebbe reso questo bisogno difficilmente realizzabile. Mia suocera si è offerta di aiutarmi…

"Lascia che ti aiuti a lavarti.", suggerì la suocera, "Non puoi farlo da solo."

Mi sono spogliato, sono entrato nella vasca e dopo essermi seduto sul fondo ho chiamato mia suocera.

Lei si è seduta sul bordo vasca, io le davo le spalle sperando che non vedesse il resto del mio corpo immerso nell’acqua. Mi ha lavato lentamente la schiena e dopo aver finito mi ha invitato a girarmi per potermi lavare il petto. Con la mano sana ho cercato di coprire i miei genitali ma sfortunatamente una improvvisa erezione ha reso il mio intento più difficile.

Mia suocera mi ha invitato ad alzarmi per potermi lavare meglio ed io le ho detto...

“Mamma sono a disagio, forse è meglio che tu vada e che io continui lavarmi da solo.”

Mia suocera ha risposto…

“Non essere sciocco, sono una nonna ormai e tu potresti essere mio figlio, non essere timido. In famiglia ci si aiuta quando ci si trova in difficoltà.”

Ho tolto la mano che copriva il mio cazzo duro e pulsante e lui ha ondeggiato puntando diritto verso mia suocera.

Lei ha continuato a lavarmi come se non ci fosse nulla d’insolito, con la mano mi ha lavato l’inguine con fare meticoloso ed io ho provato un piacere indescrivibile.

Non so cosa mi abbia spinto ad essere tanto audace, le parole sono uscite dalla mia bocca senza che potessi controllarle e ho le detto…

“Mamma per cortesia potresti mostrati nuda? Vorrei tanto vederti senza vestiti e senza indumenti intimi, nuda proprio come sono io in questo istante d’avanti a te.”

“Francesco cosa mi stai chiedendo? Io mi vergogno, non posso fare ciò che mi chiedi.”

“Anch’io mi vergogno nello stare nudo d’avanti ai tuoi occhi e ho anche una imbarazzante erezione.” le ho detto.

“Francesco, sono tua suocera, non credo sia buona cosa mostrarmi nuda ai tuoi occhi.”

Cercai di rassicurarla dicendole...

“Te lo chiedo per favore, darò solo una rapida occhiata, cosa c’è di male in questa mia richiesta. Ti supplico… è solo una innocente curiosità.”

Mia suocera dopo un breve attimo di perplessità ha detto…

“Va bene, lo faccio, anche se malvolentieri. Devi giurarmi però che nessuno saprà mai che sono stata nuda d’avanti a te.”

“Mamma come potrei mai confidare a qualcuno tutto questo? Come potrei mai giustificare quello che sta succedendo? Io stesso non voglio che si sappia.”

Carolina, abbassò il capo con imbarazzo e slacciò il laccetto in vita che chiudeva la sua vestaglia. Indossava solo delle normalissime mutandine bianche che tolse via dopo una breve esitazione.

La mia curiosità aveva avuto la meglio. Stavo osservando con la massima attenzione la fica della madre di mia moglie. Ero terribilmente eccitato, ho allungato la mano e le ho accarezzato il pube. Lei non ha opposto resistenza, anzi, si è avvicinata a me per permettermi di poterlo fare meglio.

Con fare più sicuro, mia suocera ha avvicinato la sua mano al mio cazzo duro e ha cominciato a toccarlo quasi con timore prima e poi ad accarezzarlo con dolcezza. Ha stretto nel palmo della mano il mio scroto, ha fatto scivolare su e giù con lentezza la mano lungo tutto il mio cazzo duro mentre io con il polpastrello dell’indice della mano sinistra ho cominciato a titillare il suo clitoride causandole una leggera scossa che l’ha fatta piegare su se stessa.

Mi ha accarezzato sempre più audacemente mentre io le ho infilato due dita in profondità nella fica, differentemente da quanto mi aspettavo non era bagnata all’interno, ho dovuto bagnare le mie dita di saliva per facilitare la penetrazione.

Sono uscito dalla vasca e senza nemmeno asciugarmi, tenendola per mano, l’ho portata nella stanza da letto facendola stendere sul materasso. Le ho leccato il clitoride e ho infilato la lingua nella fica spingendola in profondità, son salito su di lei e ho spinto il mio cazzo duro con forza nella fica. Carolina gemeva di piacere. Le ho strizzato i capezzoli, le ho morso il collo, l’ho baciata come se fosse l’amante più desiderata della mia vita. L’ho girata di schiena, l’ho scopata a pecora, urlava di piacere.

Prima di sborrare ho sfilato il cazzo dal buco del culo, l’ho afferrata per i capelli, le ho fatto spalancare la bocca infilandole il cazzo fino in gola e ho goduto nella sua bocca.

Desideravo che ingoiasse il mio sperma ma non ha voluto, ha preso un fazzolettino riversando al suo interno tutta la sborra che le era rimasta in bocca.

Ci siamo stesi uno accanto all’altra sfiniti non tanto per la durata del nostro amplesso quanto per l’intensità. Mi sono addormentato forse anche per la stanchezza accumulata durante tutta la giornata trascorsa.

Mi sono svegliato quando Carolina è venuta a chiamarmi avvisandomi che era pronta la cena, era sorridente, sembrava felice.

Abbiamo cenato e bevuto del buon vino, raccontandoci tutti i nostri segreti. Mi ha detto che suo figlio fino all’ultimo giorno che ha vissuto con lei, non perdeva occasione per spiarla e masturbarsi e lei deliberatamente faceva l’impossibile perché accadesse sempre più spesso. Mi ha detto che tutte le volte che si accingeva a entrare nella vasca per un bagno caldo chiedeva a suo figlio Luigi di lavarle tutto il corpo. Lui con la mano fingeva di lavarle l’inguine in profondità per poterle infilare le dita nella fica. Lei godeva mentre Luigi la toccava. Teneva sempre la porta della sua stanza da letto spalancata mentre si svestiva e si rivestiva, sapendo che li vicino il figlio la guardava mentre si masturbava. Al mattino quando andava a svegliare suo figlio sapeva che lui l’attendeva facendo finta di dormire con il corpo nudo senza che le lenzuola lo coprissero mostrando a sua madre il suo cazzo da adolescente duro e pulsante. Carolina guardava suo figlio quando si masturbava al mattino per poi sborrare sulle lenzuola chiedendo alla mamma di sostituirle perché sporche. Lei le cambiava ogni volta ma prima di metterle nella cesta della biancheria da lavare odorava con avidità lo sperma che le imbrattava.

Mi ha anche confessato che fin da quando Luigi era piccolo e lei lo aiutava durante il bagnetto, le piaceva accarezzare con delicatezza il piccolo cazzo fino a farlo indurire. Ha lavato Luigi in vasca fino all’ultimo giorno che a vissuto con lei, gli accarezzava il cazzo tutte le volte facendolo godere guardando con piacere lo sperma schizzare fuori per disperdersi nell’acqua.

Ho confessato a mia suocera che anch’io avevo l’abitudine di spiare mia madre e sua sorella che viveva con noi.

Dopo aver parlato tanto siamo andati nella stanza da letto e prima di addormentarci abbiamo rifatto l’amore con la stessa passione di due adolescenti.

La mattina successiva siamo tornati nei campi a finire quanto avevamo cominciato. Tornati a casa abbiamo rifatto l’amore poi abbiano mangiato e ci siamo salutati con passione promettendoci, l’uno all’altra, che ci saremmo rivisti non appena possibile.

Non avrei mai pensato di poter desiderare sessualmente una donna molto più grande di me quanto mia suocera. Lei mi permette di fare cose che mia moglie si è sempre rifiutata di concedermi. Carolina è diventata l’amante perfetta e tutte le volte che vado a trovarla senza che mia moglie sia presente facciamo l’amore in modo folle.

Da qualche tempo Carolina ha cominciato a depilarsi l’inguine, le piace mostrare a me e non solo, la fica depilata e liscia. Delle volte le chiedo di indossare gonne molto corte senza mutande per andare a fare shopping. Ci rechiamo in un grande centro commerciale disposto su 4 piani. Saliamo e scendiamo lungo le scale mobile dando la possibilità a tutti quelli dietro le nostre spalle di godersi lo spettacolo della minigonna senza mutande. Altre volte, al supermercato, quando siamo insieme, mentre un uomo la guarda, lei si piega per far finta di raccogliere un oggetto dal pavimento in modo tale che lui possa ammirare la fica nuda sotto la gonna.

Andiamo in tutti i negozi di scarpe per signora nei quali i commessi sono uomini e chiede loro di assisterla nella misurazione delle scarpe, Carolina, stando seduta, allarga le gambe e mostra loro la fica depilata quando la servono.

Nei negozi di abbigliamento entra nei camerini tenendo le tende scostate e permette agli uomini presenti nelle vicinanze di ammirarla completamente nuda.

Nei bar si siede sugli sgabelli alti con le cosce scostate mostrando a chiunque la fica.

Qualche giorno fa abbiamo deciso di salire su un autobus nell’ora di punta, il mezzo era stracolmo di gente, lei si è avvicinata ad un uomo dandogli le spalle, con la mano destra ha raggiunto l’inguine dell’uomo e ha afferrato il suo cazzo. Mi ha raccontato subito dopo che quel cazzo è cresciuto nella sua mano, diventando sempre più duro e che dopo averlo accarezzato come si deve il tessuto dei pantaloni è diventato umido e il pene si è ammosciato.

Abbiamo ancora tanto da condividere e pubblicare su questo splendido sito… a breve le ulteriori novità.












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BA
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baba

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Mika

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