Prime Esperienze

Le antiche seghe di mia cugina

Un godereccio autobiografico di @Teramo72


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Vi dico subito che sono un maiale porco, a volte le donne si innamorano di me, ma è meglio che non lo facciano...ora vi racconto un pezzo della mia vita così potete capire...

A 14 anni sono stato circuito da mia cugina di 20 anni (all'epoca pesava 110 chili) ed iniziata da lei a tutti i piaceri del sesso e fino a 19 anni abbiamo fatto veramente tutto (non esiste perversione sessuale che non abbia provato in quegli anni), a quell'età, mia cugina mi cominciava a sedurre al nostro letto durante i nostri riposini e oltre che fare sesso insieme, lei dormiva quasi in uno stato confusionale e io potevo fare ciò che volevo (infatti spesso bagnavamo le lenzuola perché lei grondava da tutte le parti, non riusciva a trattenersi, il viso completamente rosso e sudato e le tappavo la bocca per non farci sentire dai miei e da mia zia che erano nelle stanze vicine).

Fino a che pieno di tutto quel sesso e alla ricerca di una cosa nuova, mi innamorai dell'idea di uscire in macchina con lei che aveva preso l'auto da poco (una 127 fiat usata), così ci siamo ritrovati in questa situazione nuova e ricordo di una volta che mi ha fatto una sega e un pompino mentre io la sditalinavo sporcando tutto il sedile dell'auto in occasione di un evento ovvero aver accompagnato un altra mia cugina in una fabbrica per un posto di lavoro, ricordi che mi fanno venire ancora oggi...

Ricordo una notte venne da me nel mio letto e senza dire nulla si intrufolò, cominciò a baciarmi e mi spogliò per fare sesso, all'inizio ero un po' stupito, ma poi prevalse tutta la mia esperienza, e la feci impazzire di piacere, così mi lasciò libero durante il giorno, poi così la notte poteva venire da me (una notte mentre la sditalinavo non ci rendemmo conto che aveva il ciclo e la mattina trovammo lenzuola sporche e le mie mani completamente rosse di sangue, da lì la passione per il sesso durante il ciclo mestruale).

Così, dopo qualche mese cominciai anche a fotografarla nuda e bagnata, tanto dormiva, e almeno tre volte alla settimana la immortalavo con una Polaroid, le cui foto sono ancora custodite segretamente e che lei non ha mai visto e le metto in evidenza e le mostro quando sono in buona compagnia femminile anche perché non ho mai ripreso il suo viso perché tuttora ho rispetto ed amo mia cugina.

Nel frattempo continuavo a frequentare e fare sesso con le mie amiche di scuola vista la mia esperienza. poi lei si è fidanzata ed è andata a vivere per un periodo a Roma e da allora ci incontriamo raramente, coltivando il nostro rapporto anche se ci siamo sposati entrambi (mi ha donato il suo addio al nubilato in maniera memorabile e per ultimo mi spiace che il marito che è più grande di 20 anni, lei 52 e lui 72 anni, non riesce a soddisfarla come vorrebbe e si aiuta masturbandosi con ciò che gli procura piacere).

Il nostro è diventato un rapporto segreto speciale.


Come iniziammo con mia cugina, lei prese a masturbarmi circa un giorno sì ed uno no e mi aveva rigorosamente vietato di farlo da solo (“lo fai male e troppo rapidamente, rovini il nostro lavoro” diceva). Sarò onesto nell’ammettere che sotto l’azione delle sue sapienti mani, nel giro di un minuto, quasi sempre mi trasformavo in una fontana; lei lo faceva di nuovo ed il risultato migliorava un pelo ma non cambiava poi molto, in realtà. Prese così a farlo anche una terza volta e in questo modo i risultati cominciarono finalmente a vedersi, ma il problema è che al terzo giro diventavo ipersensibile e mi tirava poco, così lei doveva insistere ed imporsi sia a parole che con una sapiente rianimazione del mio giovane cazzo.

Ad un certo punto per cinque o sei giorni smise e non mi disse più nulla a riguardo, sembrava come essersi dimenticata di tutta quella storia. Ero combattuto, da un lato mi dispiaceva perdere un simile trattamento, dall’altro ero contento di riacquistare la liberta di masturbarmi quando e come volevo.

Un sabato, circa l’una di notte e, in pigiama, mi appressavo ad andare a dormire quando udii la porta aprirsi e chiudersi. Era uscita con la sua famiglia ad un compleanno di amici degli zii rimanendo così a dormire da noi, e aveva, come più tardi avrei scoperto essere una sua abitudine di quegli anni, bevuto un paio di cocktail.

Entrò in camera mia senza bussare ed era davvero niente male nel vestito da sera nero che prese a togliersi lamentandosi di quanto facesse caldo. Mi stampò un bacio sulla guancia e con fare ammiccante mi toccò in mezzo alle gambe sopra il pigiama dicendo:

“Abbiamo una cosa importante in sospeso io e te”

“Ehm…sto andando a letto, ho sonno. Facciamo domani”

“No no, facciamo adesso.” “Hai impegni?” mi chiese retoricamente, sorridendo e guardandomi dritto negli occhi.

Finì di togliersi il vestito e restò in mutande e reggiseno di pizzo viola, profumava di pesca. Mi fece mettere in ginocchio sul letto con le gambe leggermente divaricate e si accomodò dietro di me, scostando i lunghi capelli nerissimi in modo da appoggiarmi il mento sulla spalla destra. Me lo prese in mano e lo scappellò lentamente, come era solita fare, mi passò un po’ di saliva sul glande e sul solco alla base con sapienti movimenti delle dita e appena fu soddisfatta della lubrificazione e della durezza del cazzo cominciò a segarmi. Dava un paio di colpi lenti e poi accelerava, rallentava dando altri colpi lenti ed accelerava di nuovo.

“Ahh!!”

“Ti piace, eh?’” chiese con tono divertito

“Ahh…sì…è bello se fai così. Mi piace. Vai piano, però.”

“Va beene” fingendo una nota di disappunto. “Stanno diventando donne le tue compagne di classe, ormai. Ho visto Sara l’altro giorno, ha due tetti grandi quasi quanto le mie, era tutta truccata. Chissà il tempo che passi a fissarle. Ti piace, Sara?” chiese con interesse.

“Sara..aghh…Sara…sì ha delle belle tette ma è biondahh…non mi piacciono le bionde.” Risposi mezzo assente.

“E chi ti piace, chi vorresti portarti a letto?” fece con aria complice

“Catia, mi piace.”

“Ti piacciono le more, eh. Com’è adesso, Katia?”

“E’ alta e con i capelli lunghi neri. E’ sempre abbronzata aghh…piano, piano. Non è più magra magra, le guardo sempre il culo, è bellissimooh”

“E cosa vorresti fare da solo con Katia?” chiese con tono ammiccante

“Vorrei aghh…vorrei scoparla da dietro, mi piacerebbe…”

“Eh! Non è che le daresti due colpetti e verresti subito, lasciandola con la voglia?” fece, con aria ironica

“No! Ahh..No, la scoperei bene, con calma aghh. La terrei lì un’ora”

Si staccò dalla mia schiena, fece il giro e si posizionò di fronte facendomi distendere con le gambe aperte, riprendendo a menarlo e riaggiungendo un po’ di saliva sulla cappella.

“E poi, cosa faresti ancora?”

“Glie lo metterei in bocca ehh e poi ahh .. poi me lo aaahhh!” a quel punto venni copiosamente, proprio quella che si dice una gran sborrata, colpendola sul petto con i primi due schizzi.

“Scusa. Sono già venuto” dissi mogio, aspettandomi un rimprovero.

“Non ti preoccupare, non preoccuparti” sorridente“ sono passati anche diversi giorni. Ora, però, che ti sei svuotato, facciamo sul serio. Questo lo togliamo…”disse sfilandosi il reggiseno ormai gocciolante di sperma sul davanti e mettendo in mostra le belle tette i cui capezzoli erano in pedi. Quella visione mi fece effetto facendomelo tornare quasi duro.

“Ti piacciono, vedo” disse facendo l’occhiolino

Mi fece ridistendere come prima e lo prese in mano, cercando con la mano lo sperma colato sulla mia gamba destra e sul suo petto ed usandolo come lubrificante, spalmandolo sull’asta e sulla cappella con strani movimenti circolari della mano. Ricominciò, quindi, una meravigliosa sega.

“Ok. Adesso quando comincerai a sentirti stimolato, me lo devi dire e di nuovo mi devi avvertire quando ti sentirai molto stimolato, perché è soprattutto lì che devi impegnarti, soprattutto quando manca poco. Io darò la velocità giusta” la sapeva proprio lunga. “Va bene, siamo d’accordo?”

“Ahh sì, certo, ti avverto”

“Dai…finisci di raccontarmi cosa faresti ancora con Katia” insistette lei

“Mi piacerebbe scoparla da dietroohh”

“…a pecorina”

“Sì, esatto, a pecorina ahh, Lo farei per un sacco di tempo e poi le verrei in bocca” dissi convinto

“In bocca?” finse un attimo di completo stupore

“Sì, in bocca Mi piace davvero tanto l’idea”

“Ma quindi non l’hai mai fatto?”

“No…ma mi piacerebbe tanto ohhh. Adesso sta diventando molto bello…sono stimolato, mi sa…”

“Va bene, adesso rallento” e per un attimo lo lasciò accarezzandomi appena sotto l’ombelico e l’interno coscia un paio di volte “adesso rallento un pelo” disse, riprendendolo in mano “ tra poco ti sentirai molto stimolato, io rallenterò un altro po’…ma tu dovrai stringere il culetto mentre lo faccio. Poi riaccelero un attimo, rallento di nuovo e tu torni a stringere quando rallento. Ok? Dai, facciamolo durare”. Ricominciò a segarmi con ritmo medio fantastico. Lo sperma era diventato una schiuma bianca e densa. Se ne accorse e con le dita lo fece scendere lungo l’asta sostituendolo con calda saliva.

“Ahhh, manca poco!”

“Stringi…” lo feci e l’orgasmo subito si allontanò. Ripetemmo l’operazione agni volta che sentivo mi mancava poco e passarono così forse tre o anche quattro minuti.

“Aghhh mi manca pocohh…poco…ma devo venire cuginetta, non ce la faccio più. Davvero…”

“Il solito esagerato! Dai che stavi andando bene…facciamolo un’ultima volta” Strinsi di nuovo il culo, ma l’orgasmo al posto di allontanarsi per un po’ rimase lì. “Aspetta…aspetta…un altro po’…”

Avevo le palle veramente piene, lottai con lei che mi ripeteva di aspettare, ma ad un certo punto dovetti arrendermi e ,appenna allentai i muscoli, uscì tutto

“ahhhh, uhhh! Vengo…vengo” di nuovo schizzai con potenza, prendendola sul seno nudo e poi sborrandomi sulla pancia. Lei continuava a segarmi con aria soddisfatta, finchè non le sia ammosciò tra le mani.

“Vedi che se ti impegni un po’ migliori?” aspettò un paio di minuti. “Adesso l’ultima…”

“No basta, davvero. Non ce la faccio più.”

“Dai che sei giovane…e poi lo sai che la terza è la più importante” e intanto lo aveva riagguantato e ricominciato la sega “Non va bene che ogni volta ti metti a mugugnare e poi ce la fai benissimo…” questa volta, però, il cazzo rimaneva proprio morto. Passarono diversi minuti e lei faceva fatica anche a menarlo perché era proprio molle quasi come quando lo usavo per fare pipì. Lei ora aveva una faccia davvero dispiaciuta, continuava a ripetere “Come possiamo fare?”

Ad un certo punto le si lesse in faccia che aveva avuto un’idea, un’illuminazione.

“Così ti piacerebbe venire in bocca, eh?” mi chiese, sorniona

“Sì, davvero tanto”

“Dai, coraggio! Ma…guai a te se ti lasci andare” e lo prese in bocca da moscio.

Rimasi del tutto stupito. Lo aveva messo in bocca e succhiava con sonori schiocchi. Il solo vedere la scena me lo fece tornare nuovamente duro e così cominciò un vero e proprio pompino. Era fantastica. Succhiava da dio. Lo tirava fuori dalla bocca per dare tutta una serie di accuratissime slinguate sopra, ai lati e sotto alla cappella. Presto l’orgasmo fu alle porte ma riuscii ad allontanarlo per diversi minuti stringendo il culo ogni volta. All’ennesima volta non potetti più tenermi:

"Ora devo proprio sborrare, possohh ?”

“Mhhh va bene, dai. Sei stato non bravo…ma quasi…qualche progresso l’abbiamo fatto” guardandomi dritta negli occhi disse:

“Per questa volta vieni, sborrami in bocca” a quelle parole schizzai istantaneamente e lei ingoiò tutto. Aprì la bocca per mostrare che ce l’aveva tutto lì e poi la riaprì vuota. Era proprio la migliore, mia cugina.

Poi mi addormentai quasi istantaneamente, il tempo di ricevere un bacetto allo sperma a lato delle labbra e spegnere la luce.

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