Prime Esperienze

Il Piacere Di Guardare

Mi chiamo Sandro, ho 37 anni e da nove sono sposato con Claudia 35 enne molto carina, alta 1,68 x 55 kg ben distribuiti, un bel carattere sempre sorridente ed allegra nonostante sia molto timida, abbiamo un figlio di sei anni che è il nostro orgoglio.

Come molti mariti, da tempo fantasticavo su eventuali avventure di mia moglie con altri uomini e spesso mi capitava di eccitarmi fino al punto di masturbarmi.

Avevo provato a parlarne con Claudia, mentre facevamo l'amore e la cosa sembrava intrigarla parecchio, si eccitava più del solito mentre le descrivevo come la immaginavo con un altro maschio tra le gambe, ma una volta finito l'amplesso l'argomento tornava tabù.

Così, dopo vari tentativi lasciai cadere l'argomento pensando che forse era meglio così e che un conto è galoppare con la fantasia, ma un altro è metterlo in pratica, con mia moglie, mi dicevo, è impossibile....mi sbagliavo.

Tutto accadde quel sabato sera di ritorno dal matrimonio della cugina di Claudia, eravamo in autostrada ed avevamo percorsi un centinaio di km, mia moglie era molto allegra, aveva rivisto amici e parenti che non vedeva da tempo, ma soprattutto si era bevuto più del solito. Era ora di fare una sosta, per sgranchirci le gambe e, rinfrescarci, l'area di servizio sembrava piena di auto e camion, così mi recai nel secondo parcheggio che mi pareva meno affollato.

Dopo una breve pausa stavamo per risalire in auto quando una voce, scusi, mi potrebbe dare un occhio dietro?

Era un camionista che stava cercando di parcheggiare il suo TIR, finita la manovra l'uomo ci ringraziò dall'alto della sua cabina.

Claudia guardando con stupore quanto era alto il posto di guida, disse, certo da lassù deve avere un bel panorama mentre guida, l'uomo nel mentre stava scendendo, signora è mai salita su uno di questi bestioni? No! Mai? Prego, si accomodi e, risalì sul mezzo aprendo la portiera del passeggero, mia moglie guardandomi stupita, aspettava, il mio consenso,... prego salite, al secondo invito del camionista, mia moglie si diresse verso la portiera ed io dietro, l'aiutai a salire, l'uomo si presentò come Carmelo ed era calabrese, Claudia era meravigliata ed incuriosita da tutte quelle luci e quelle leve, cos'è questo? A cosa serve quello? Chiedeva in continuazione.

L'uomo le spiegava tutto e le indicava dei pulsanti e delle luci dentro il cruscotto che lei per vedere era costretta ad appoggiarsi a lui, venga, si accomodi, le disse mentre la attirava a se, sorpresa dalla mossa improvvisa, Claudia si lasciò cadere in braccio a Carmelo al posto di guida, poi come se nulla fosse continuò a mostrare interesse per la strumentazione.

Io ero seduto sull'altro sedile e scrutavo la scena, mia moglie in braccio ad un altro, incredibile, addirittura avevo l'impressione che si agitasse più del normale mentre stringeva il volante simulando la guida.

Osservai meglio l'uomo, avrà avuto una cinquantina d'anni, dalla canottiera molto scollata usciva un folto pelo nero come i suoi capelli, la barba di due o tre giorni, sembrava uno molto deciso e sicuro di se.

Quando il mio sguardo ricadde su Claudia, vidi che una mano dell'uomo era posata sul suo ginocchio e la stava massaggiando lentamente, come nulla fosse, lei continuava ad armeggiare col volante sorridendo molto divertita.

Lo sguardo di Carmelo incrociò il mio, mi sorrideva e visto che nessuno protestava, si sentì autorizzato a proseguire facendo salire la mano tra le cosce di mia moglie, un brivido mi percorse la schiena, ero frastornato, ero geloso, arrabbiato ed eccitato allo stesso tempo, non riuscivo a muovermi ne a parlare, ero completamente preso da quello che stava accadendo.

Adesso l'uomo aveva sollevato la leggera gonna fino ai fianchi ed aveva infilato una mano dentro le mutandine, Claudia aveva smesso di giocare col volante ed aveva reclinato la testa sulla spalla di Carmelo, aveva gli occhi chiusi ed il respiro affannoso


La mano dell'uomo si muoveva velocemente e le cosce di mia moglie si spalancavano sempre più, lo vidi estrarre la mano e succhiarsi le dita, buono! Esclamò guardandomi.

Poi aprì tre bottoni della camicetta e si riempì la mano delle grosse tette di Claudia, vieni che ti mostro la cuccetta dietro, disse facendola alzare.

Mia moglie mi passò accanto, era come in trance, era rossa in viso ed aveva gli occhi infuocati dall'eccitazione, non disse nulla e si adagiò sulla brandina, quando passò Carmelo mi diede un buffetto e mi disse con fare minaccioso, tu aspetta qua,... buono,... buono.

La tenda si chiuse ed io non potevo vedere nulla, ma ben presto cominciai ad udire i loro gemiti, Claudia ansimava senza più alcun ritegno, ohh si, continua, ummmh, come mi lecchi bene...dai ancora, sì bella, apri bene le gambe, che ti lecco tutta la fica...ooooh che bella figa sbrodolona.

Passarono alcuni minuti durante i quali si sentirono solo i sospiri di mia moglie mentre veniva leccata, poi di nuovo la voce del maschio, vieni adesso tocca a te, fammi vedere cosa sai fare, dopo poco tempo ed il fruscio di vestiti che volavano sentii la voce di mia moglie, ummh che bello, com'è grosso mamma mia che bel cazzo hai, com'è buono, lo voglio succhiare tutto. Così, dai brava, ecco leccalo bene, ancora, leccalo ancora, adesso prendilo in bocca, ecco si cosi, dai prendilo tutto in gola, dai puttana prendine di più, si, cazzo che bocchinara, sei fantastica, piano, così mi fai sborrare.

Stentavo a credere a quello che sentivo, eppure era tutto vero, oltre quella tenda c'era mia moglie che si stava concedendo ad un'altro maschio come non aveva mai fatto.

Dai Claudia, apri le gambe che ti fotto, così, brava, ancora di più,...ecco, lo vuoi tutto vero?

Siìì, dai dammelo, mettimelo dentro, così, poi fu tutto un susseguirsi di grida e di sospiri di piacere, la brandina cigolava ad ogni stoccata del maschio, il mio cazzo, che da tempo menavo stava per scoppiare.

Il respiro di mia moglie si fece sempre più affannoso fino a trasformarsi in rantoli di piacere, nello scalciare in preda all'orgasmo, la tenda si è leggermente aperta ed ho potuto vedere il culo peloso del maschio che continuava a pompare tra le cosce spalancate di Claudia, poi anche Carmelo cominciò a muoversi velocemente, ooh, cazzo, sto per riempirti la fica di sborra, vengoooo, aah. Non vedevo il volto di mia moglie, vedevo solo le sue mani che accarezzavano il culo del maschio.

Poi l'uomo si è sfilato e si è steso di fianco a lei, in quel momento ho visto il suo cazzo e ben ch'è fosse semiduro era di notevoli dimensioni, era da parecchio che non mi facevo una scopata così bella, disse l'uomo, anche per me è stato bellissimo, non avevo mai goduto tanto, beh, se ti va possiamo farne un'altra, per tutta risposta mia moglie abbassò la testa e prese in bocca tutto il cazzo e quando, dopo una bella lavorata di labbra di lingua e di denti, se lo ritrovò di nuovo durissimo in bocca, chiese il permesso a, Carmelo di potermi baciare ,....non voleva che mi sentissi solo, che moglie adorabile, riaccostando la tendina.

Lo leccò tutto quanto prima di salirvi sopra ed infilarselo dentro.

Attraverso la fessura vidi la grossa cappella entrare lentamente nella fica che ancora colava la sborra ricevuta da poco, risucchiato tutto dentro, Claudia prese a scopare lentamente, poi improvvisamente si girò e vide che ero intento a guardarla , mi sorrise poi allungò una mano e richiuse la tenda.

Andarono avanti un'altra oretta dicendone e facendone di tutti i colori, non vedevo, ma potevo immaginare tutto, lei gli concedeva tutto senza freni, anche il culo gli ha dato con la sola raccomandazione di fare piano, lo aveva troppo grosso.

Alla fine sentii chiaramente mia moglie chiedergli di venirle in bocca che aveva voglia di bere la sua sborra. Pensare che io dovevo fare i salti mortali per poterla inculare o per sborrarle in gola. Dopo essersi rivestita alla meglio ci congedammo dal camionista il quale mi diede una pacca sulle spalle facendomi i complimenti per la splendida moglie.

In auto Claudia si accucciò sul suo sedile, si diede ancora una sistemata alla gonna ed alla camicetta, poi si avvicinò allo specchietto per sistemarsi i capelli, accidenti, mi ha proprio conciata bene, sai, non pensavo esistessero simili maschi, sono venuta tante volte che ho perso il conto e, tu? Ti è piaciuto? ...


Ti sei divertito a vedermi fare la puttana?

Vedermi chiavare e spompinare un altro cazzo?

Dimmi la verità, da quanto tempo lo desideravi, vero!!!

Disse tutto questo mentre con indifferenza continuava a sistemarsi i capelli guardando la sua immagine riflessa nello specchio.

Più che guardare, ho sentito, e devo dire che è stato molto eccitante visto che ho sborrato due volte sul cruscotto del camion, siamo scoppiati a ridere tutti e due, mi ha baciato infilandomi la lingua in bocca facendomi sentire il sapore del cazzo che aveva appena bevuto, poi si è accovacciata e si è addormentata.

La nostra vita è ripresa come non fosse successo nulla, non abbiamo mai parlato di quanto era successo su quel TIR fino a quando dopo sei mesi è siamo rimasti coinvolti in un'altra avventura che presto vi racconterò.

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osservatore53

Autore su Erotika

Maschio, di mezza eta, con vari hobby, cinema, foto, lettura, soprattutto erotica.

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