Eravamo ai primi di luglio, nostro figlio spedito al mare coi nonni per 20 giorni, io e mia moglie preferiamo la tranquillità della montagna, amiamo entrambi fare camminate nei sentieri in mezzo ai boschi, o sederci a leggere un buon libro sotto alberi ombrosi.
Visto che avevamo 10 giorni di ferie, siamo partiti alla ricerca di un posto che rispondesse alle nostre esigenze; siamo partiti senza prenotare, tanto per noi un posto valeva l'altro, dopo un'ora di viaggio, passata una curva alberata, spuntò davanti a noi un grazioso paesino tipico delle montagne appenniniche. Si estendeva lungo un valle, per circa un km.
Con una piazzetta al centro, chiesa, comune e servizi vari, tutti ordinati intorno alla piazza, ai lati del breve corso una trattoria, un bar, una pizzeria, una gelateria, forno, tabaccheria e qualche altro negozietto.
La piazzetta, tra l'altro, la sera era l'unico ritrovo per paesani e turisti, avevo appena attraversato il paese, quando vidi in una piccola casa, con un cartello " affittasi", parcheggiare, rintracciare il proprietario, fare il contratto, fu un attimo, il prezzo era talmente modico che la prenotammo fino alla fine di agosto, saremmo venuti nei fine settimana e per le ferie d'agosto.
Casa indipendente, pian terreno, con ampio giardino, arredato con gusto, molto funzionale. la prima giornata si può dire che la passammo ad organizzarci tipo fare la spesa, il giornale, raccogliere acqua alla fontana, conversare con la gente del luogo, tutti molto cordiali.
La sera a letto nel fare l'amore sentii mia moglie più passionale del solito, stasera amore cerca di resistere più a lungo del solito, ho tanta voglia è, da un po' di tempo che godi troppo in fretta, ed io non faccio in tempo ad arrivare, era la prima volta che mi parlava con tale franchezza "sarà l'aria di montagna pensai" intanto mi cavalcava, senti come vado piano è, per farti durare di più, dai resisti ancora un pochino che vengo, ecco ci sono, ero al limite, ma riuscii a resistere quel tanto che basta, per sentirla godere, mi scaricai in lei, ringraziandomi, mi disse che era da un po' che non godeva così, ancora eccitata, provò con le mani e con la bocca a rianimarmi ma inutilmente.
Avevo la sensazione di non averla soddisfatta abbastanza. Saranno state le 23,30 che sentimmo degli spari, ci affacciammo alla finestra e in lontananza si vedevano dei fuochi d'artificio, mia moglie Paola era affascinata dallo spettacolo.
L'indomani i paesani ci dissero che nel periodo estivo tutti i paesini limitrofi e non, facevano le sagre con i vari piatti del posto, che terminavano sempre coi fuochi d'artificio, informandoci che quella sera nel paesino di "villa Media" ci sarebbe stata una festa. Così alla sera decidemmo di andare a cenare alla sagra, più che un paesino, era un borgo con poche case e una chiesa, i tavoli erano sotto un tendone, quasi tutti occupati, una cameriera in costume locale ci accompagnò ad un tavolo occupato da due ragazzi, fisicamente dotati, sicuramente del posto, prendemmo posto a sedere e, i ragazzi si presentarono, Aldo e Tino, ci dissero che il menù era composto, da gnocco fritto con affettato, o polenta con cacciatora, consigliandoci quest'ultima, accompagnando il tutto con il vino che stavano bevendo loro, anzi ci proposero di finire prima quello già in tavola, per poi avere un'altra bottiglia fresca, accettammo i consigli ringraziandoli della loro cortesia.
Era tutto molto buono, e la compagnia dei giovanotti era amabile, anche mia moglie conversava volentieri con loro. Dopo la cena diedero inizio alle danze, Aldo e Tino trascinarono Paola, in pista e la fecero volteggiare al ritmo di latino americani, salsa, merenghe ecc. raramente l'avevo vista ballare così scatenata, si muoveva in modo sinuoso, si sollevava i folti capelli neri dalle spalle per poi lasciarli ricadere, era proprio sensuale come richiedeva la danza, la più bella in quel momento sulla pista e tutti gli occhi erano su di lei. Tornarono a sedersi, Paola venne sulle mie ginocchia sussurrandomi, mi sto divertendo un sacco ,.... sono proprio contento, sai che stai attirando gli sguardi di tutti i maschi presenti ?
"Non sarai mica geloso"?
Assolutamente, mi fa molto piacere essere invidiato per avere una così bella mogliettina, finito un giro di ballo liscio, ripresero i ritmi caraibici e, Paola coi ragazzi tornarono in pista, io che non ballo, ammiravo mia moglie destreggiarsi nel ballo, 37 anni, senza un filo di grasso con tutte le curve al posto giusto, messe in risalto da una camiciola aderente ed una gonna leggera e larga che durante le danze si sollevava a volte anche troppo.
Mentre suonava una lambada, i due ragazzi, con la scusa del ballo le si strusciavano contro, allungando le mani, lei continuava a ridere lasciandoli fare.
Stranamente la cosa mi stava eccitando nonostante una punta di gelosia. Tornati al tavolo chiesi loro un posto dove potere vedere bene i fuochi, Aldo e Tino si guardarono un po' e, dopo essersi consultati Aldo disse, I razzi li lanciano da quel monte, se noi andiamo su quell'altura di fronte vedremo benissimo, tra l'altro è di mia proprietà "dei genitori", sulla cima c'è ancora la piccola vecchia casetta dei miei avi e, il fienile che usiamo ancora, capii che faceva l'agricoltore e Tino un loro dipendente, se volete seguirci, è meglio prendiate la vostra auto perchè poi noi proseguiremo a sud mentre voi dovrete tornare a nord. Arrivammo in uno spiazzo tosato da poco tempo, la casetta era proprio piccola e a ridosso del bosco vi era il fienile, Aldo entrò in casa e ne usci con una coperta imbottita invernale, la stese sull'erba e ci invitò a sdraiarci.
Mentre loro prendevano posto sulla coperta, io preferivo fare un giro e godermi il panorama così mi allontanai facendo il giro intorno alla casa, la luna era piena e le stelle da lassù sembravano più vicine, erano solo le 22, mancava ancora un'ora e mezza al lancio dei fuochi.
Tornai verso la coperta, mia moglie al centro dei due ragazzi che appoggiati ai gomiti le parlavano facendola ridere, sai caro cosa mi stavano dicendo? Che non hanno mai toccato dei seni grossi come i miei.
"Non so come, non so perchè, ma replicai", ragazzi dovreste palparli per sentire come sono sodi, poi mi incamminai per un altro giro, che stavolta feci di corsa per raggiungere l'altro angolo della casa a due metri da loro, protetto da una pianta di rosmarino mi misi a spiare.
I ragazzi non avevano perso tempo, le loro mani erano dentro la camicetta e le strizzavano le tette, Aldo cominciò a slacciarle i bottoni, lei lasciava fare anche quando hanno abbassato il reggiseno liberandole i seni, esibendoli fieramente, non ha protestato, ragazzi cosa fate, sono una signora per bene e poi c'è mio marito, Tino si attaccò ad un capezzolo e Aldo le ficcò la lingua in bocca, lei pose le mani sulle loro teste stringendoli a se, poi si scambiarono, adesso era Tino, a baciarla mentre l'altro le succhiava le tette, nel mentre le avevano sollevato la gonna e le stavano abbassando le mutandine, non potendo vedere bene, li raggiunsi, tranquillizzandoli, continuate pure dissi loro sedendomi lì vicino.
Paola spalancò le cosce e i maschi le pastrugnarono la fica a due mani, fina che Aldo scese con la bocca ed iniziò una leccata forsennata, mentre la bocca di Tino era tornata ad occuparsi dei seni, lei mugolava di piacere, si contorceva e li incitava a continuare, scambiandosi nuovamente i ruoli, Tino la leccava più delicatamente, le succhiava la clitoride diventato turgido come un piccolo cazzo, mia moglie sollevava il culo cercando ancor più di sbattergli la fica in bocca, mentre Tino la brucava ebbe il primo violento orgasmo, un grido liberatorio di godimento, le uscì dalla bocca. Mentre si riprendeva, i due si sono denudati esibendo due verghe di tutto rispetto, pensavo che mia moglie si impressionasse, invece si mise in ginocchio davanti loro, erano in piedi e iniziò prima a menarli, poi a succhiarli entrambi, li leccava fino alla cappella che martellava con la punta della lingua per riscendere fino ai coglioni succhiandogli le palle e, ancora più giù. I loro cazzi si erano tostati al massimo, quello di Aldo, lungo e grosso più del mio, diritto liscio con la cappella di modeste dimensioni, quello di Tino, era il doppio del mio, leggermente curvo all'insù, tutto venato con una cappella impressionante per larghezza, Paola dopo vari tentativi riuscì ad ingoiare tutto il cazzo di Aldo, con una mano sollevò le palle e con la bocca piena di cazzo, riuscì a tirare fuori la lingua riuscendo a leccare le palle, con gli occhi lucidi dallo sforzo, quando averti' la sensazione di soffocamento, si ritrasse, portandosi sul cazzo enorme di Tino, facendolo sdraiare, mentre Tino, si faceva spompinare, Aldo da dietro stava per inforcarla alla pecorina, posò la cappella sulla fica fradicia e lentamente le scivolò dentro con grande piacere suo e di mia moglie che continuava a spompinare, ogni tanto staccava la bocca per respirare, elogiandoli "che bei cazzi che avete ragazzi", dai Aldo chiavami forte, fammi godere, spingilo più in fondo, così, cosììì, guarda caro maritino che bei cazzi mi sto prendendo, guarda come sono duri, guarda come mi fanno godere e come sono resistenti, guarda e impara ummmm, poi si rimise a succhiare, Io le andai dietro, potevo vedere il cazzo di Aldo andare e venire dentro la fica che colava succhi in continuazione, misi le mani sulle chiappe e poi giù sulla fica e mentre la pompava, io le tenevo le labbra larghe toccando clito fica e, il cazzo di Aldo pieno di umori, all'improvviso sentii Tino, urlare, mi girai Paola era riuscita a prenderlo tutto in gola e lui aveva sborrato, vidi la sborra uscire dalla bocca di mia moglie e scendere lungo il cazzo, quando se lo sfilò, dalla cappella sgorgava ancora sborra, lei mi prese la testa fra le mani, baciandomi profondamente, passandomi in bocca gran parte della sborra che era nella sua, anche Aldo cacciò un urlo e si scaricò dentro mia moglie, Aldo, ansimando dalla goduta, si rigirò sulla schiena, Paola, ancora alla pecorina riprendeva fiato, io mi sdraiai sotto di lei, leccando come un forsennato la sborra che stava uscendo dalla fica, Paola, drizzando la schiena venne a trovarsi seduta sulla mia faccia, spostando una gamba e allargando le labbra della fica, mi fece colare in bocca una buona dose di sborra, imbrattandomi anche il viso.
I due furono concordi nel definire mia moglie una delle più grandi troie che avessero mai chiavato, Paola rispose che era stata la più bella scopata della sua vita.
Iniziarono i fuochi, io ancora col cazzo duro "non ero ancora venuto" loro tre ancora nudi, si stavamo godendo lo spettacolo che sarebbe durato circa mezz'ora, ma dopo dieci minuti, sentii Paola sospirare forte, mi girai, si stava impalando sul cazzone durissimo di Tino, scendeva lentamente, sembrava che la fica dovesse lacerarsi da un momento all'altro, dopo qualche secondo che l'ebbe tutto dentro iniziò un lento su e giù, un ritmo che via via andava aumentando, poi si fermava di colpo, per poi ripartire, era lei che conduceva la scopata.
Fina che Aldo, eccitato dallo spettacolo, si portò dietro di lei e glielo ficcò tutto nel culo stretto, lei cacciò un urlo fortissimo poi si accasciò sul petto di Tino mentre i due la trombavano di brutto, Paola, si lamentava, dicendole "ragazzi mi state aprendo in due", mi piace, continuate, così scopatemi forte, fatemi godere, dai riempitemi la fica e il culo di sborra, dai daiiii fu il quarto orgasmo per mia moglie, poi fu la volta di Aldo che le riempì il culo, subito seguito da Tino che iniziò, urlando a spruzzare dentro la fica, ad ogni getto vedevo Paola sussultare.
Si era fatto tardi per loro, salutarono, ringraziarono e se ne andarono di fretta, guardai mia moglie ancora nuda stravaccata sulla coperta, le leccai ancora la fica ricoperta di sborra, poi si girò e mi fece leccare anche il culo, io la ripulii tutta con la lingua.
In macchina mi baciò e disse che mi amava, io le chiesi se si era divertita, spero di scopare ancora con quei due torelli, mi hanno fatta godere tanto.
Li abbiamo incontrati ancora, fu una settimana di fuoco.
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Maschio, di mezza eta, con vari hobby, cinema, foto, lettura, soprattutto erotica.
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