Mamma: primo sesso nel lettone
Un tardo pomeriggio, come spesso succedeva nella nostra bella Sicilia, ci fu una una rapina con sparatoria , in una gioielleria vicino alla nostra via , c’era stato uno scontro a fuoco , il proprietario aveva reagito e lo avevano ferito .
All’arrivo della polizia i malviventi fuggirono per i vicoli a piedi , erano tre , due li pigliarono subito avendo circondato la zona , il terzo no , era ancora libero ed era stato visto nelle vicinanze di casa nostra.
Eravamo spaventati io e mamma ,quella sera ne aveva parlato anche la tv locale TVE Tele Etna , dicendo che era ancora nel nostro quartiere ed era armato e invitava quella sera se era possibile a non uscire e non aprire a nessuno che non si conoscesse ,per facilitare il compito delle forze di polizia e se qualcuno notava qualcosa di strano , segnalarlo subito telefonando al 113.
Finito di cenare verso le 20.30 mamma mi fece chiudere tutte le finestre e sprangare la porta,avevamo paura , eravamo soli in casa , io un ragazzino di 15 anni e lei una donna di 36 anni . Poi andammo in soggiorno a vedere la televisione, ci sedemmo vicini sul divano ,c’era il programma su Rai due ” Stasera mi butto!” con Pippo Franco e Heater Parisi che lo conducevano e a mamma piaceva seguirlo.
Lo guardammo per distrarci dalla tensione di quello che era successo e dal timore che avevamo .
Finì verso le 23, mamma si alzò spense la tv ,prese l’acqua in cucina e disse:
“ Andiamo a dormire.
Io ero sulla porta della cucina fermo,quello che era successo mi aveva messo paura ,lei mi osservava :
Che hai? … Sei spaventato per quello che cercano? Mi chiese .
Restai in silenzio in effetti avevo paura , ma anche lei ne aveva anche se cercava di non mostrarlo per non spaventarmi di più .
Fece una pausa,mi guardò e poi disse con ton materno :
“Per stanotte vieni a dormire con me , finchè non lo prendono a quello .Ma solo per stanotte ! Esclamò.
Restai stupito e felice ,non mi aspettavo quella concessione di dormire nel suo letto , al posto di mio padre , per me era qualcosa di immaginabile dopo quello che aveva scoperto di me, che la spiavo e restai un attimo smarrito .
“Io dormire con mamma?” Pensai stupito e lei vedendomi sorpreso e pensoso aggiunse:
“Ti spaventa dormire con me?…Da bambino ci dormivi sempre.
“No!..No!” Risposi titubante e la segui in camera sollevato e in un certo senso felice.
Accese la bajour dicendomi: ” Spogliati e mettiti a letto mentre io vado in bagno.)
Annui con il capo .
“Da questa parte , la parte di tuo padre , dall’altra ci dormo io , è la mia.). Facendomi segno con la mano sul lenzuolo .
Si allontanò e andò in bagno a fare toilette e i bisogni, io entrato in camera sua , mi sembrò di essere in un tempio , c’era il suo profumo nell’aria i suoi oggetti personali e indumenti intimi appesi sullo schienale della sedia.
Mi riproposi di non fare assolutamente lo stupido , nulla e di dormire. Mi spogliai , faceva caldo , restai solo con le mutandine e mi infilai nel letto dalla parte dove dormiva mio padre , con solo un lenzuolo leggero sopra per coprirci. Ero eccitato e timoroso da quella situazione che si era creata, non pensavo nemmeno più al rapinatore fuori , ma non mi facevo illusioni , mamma era stata chiara , un altro errore e avrebbe detto tutto a mio padre e ai nonni , con conseguenze pericolose per me,sarei finito in qualche collegio di Catania o peggio Palermo.
Quando ritornò era profumata di sapone , si lavata prima di venire a letto , aprì il cassetto e prese una camicetta da notte finissima e quasi trasparente , probabilmente regalo di mio padre che con quel caldo andava bene.
Ero imbarazzato , si sarebbe spogliata , ma lei prima di farlo si voltò verso me e mi disse di girarmi dall’altra parte e di spegnere la luce della bajour :
”Spegni la luce e girati che mi spoglio! Esclamò.
Ubbidii intimorito ed eccitato , voltandomi ,ma la spiai lo stesso per quello che riuscivo a vedere osservandola dallo specchio del comò che era dalla mia parte e la rifletteva.
Nel buio della stanza c’era solo il chiarore della sveglia elettrica sul suo comodino che illuminava la sua zona , una delle prime in commercio ,grande e luminosa che emanava un chiarore forte e un ronzio fastidioso , regalo dalla Germania di mio padre ,illuminando tenuemente la parte del letto dove dormiva mia lei e il suo angolo della stanza .
Ma lei sapeva che irraggiava e andò a spogliarsi in fondo al letto , dove quel chiarore non arrivava .
Vidi solo la sua sagoma scura denudarsi ,assieme alle ombre sul muro delle sue braccia alzarsi in alto per togliere la maglietta e poi il fruscio della gonna che tirata giù la cerniera faceva cadere ai piedi per poi chinarsi , prenderla e ripiegarla mettendola sulla sedia .
Intuivo dalle ombre e dai fruscio cosa facesse , ma non riuscivo a vedere bene , la sua forma si era piegata in avanti e si era tolta anche le mutandine , la vidi portare le mani dietro la schiena , sganciarsi il reggiseno e toglierlo per posarlo sulla sedia, intravvedendo il profilo delle sue mammelle nel chiarore e nell’ombra sul muro.
Io non lo sapevo allora , ma mamma , ancora adesso , come molte donne siciliane dormiva senza mutandine , al loro posto mettevano in mezzo alle gambe tra le cosce sul sesso un tovagliolo o fazzoletto di stoffa piegato come un assorbente esterno, che poi toglievano al mattino. Avevo visto solo nonna una volta da piccolo un mattino ,tirare su la camicia da notte e togliere tra le gambe quella stoffa piegata e posarla sul comodino . Era una usanza che si tramandavano da madre a figlia ,molto comune in quegli anni e quelle generazioni .Ora no…ma non ho mai saputo i perchè.
La intravvidi poi , alzando le braccia , infilare la camicetta da notte dall’alto … mettersela a posto , aggiustarla al buio pur senza vedersela addosso.
Nella oscurità la sentii tirare su il lenzuolo dalla sua parte ed entrare nel letto e ricoprirsi fino all’ombelico .Avvertii nelle narici il suo profumo buono, forte , inebriante , di pulito e bagnoschiuma , ma non vedevo niente seppur era affianco a me , se non il suo profilo al chiarore della sveglia , ma la immaginavo ,con tutti i capelli neri e lunghi tirati su ,nuda con solo la camicetta da notte .
Si voltò dall’altra parte dandomi le spalle e il sedere , mentre io ora che lei era entrata nel letto , mi mettevo a petto in su ,sperando di potere vedere qualcosa anche se era scuro.
“Adesso dormiamo! Esclamò .
Faceva un caldo tremendo e in più con la finestra chiusa per paura , si sudava .
Ogni tanto la chiamavo ..
” Mà!” ..
“Che c’è?” Rispondeva sempre voltata.
“ Dici che lo prendono a quel rapinatore ?
“Non lo so , noi ci facciamo gli affari nostri e basta. Dormi ora!
Sembrava scocciata che io fossi lì , dormiva girata e lontana da me come se temesse qualcosa .
Poi ci addormentammo, ma ero agitato e anche se era mia madre , ero ed eccitato al pensiero che mi fosse vicina quasi nuda e nel sentire forte il suo profumo di femmina e di pulito .
Subito mi assopii , ma mi sveglia dopo un’ora circa , ero sudato e sentivo il ronzio elettronico della sveglia digitale sul comodino di mamma ,la sua luce in quel buio dava un po’ di chiarore al suo viso e sul letto ,ma a me non essendo abituato mi disturbava , impedendomi di dormire .
Mi chiedevo come facesse a dormire con quel brusio fastidioso e con quel caldo , io non ci riuscivo .
Fermo e sudato , guardavo il buio del soffitto ,pensavo e sapevo che ero al posto di mio padre in quel momento e che loro probabilmente dormivano come eravamo noi adesso . Ma pensavo anche che quel letto era il posto dove lui “si la futtiva” (la chiavava) alla mamma e mi sentivo turbato . Mi chiedevo come lo facessero …
Mi voltai verso lei che mi dava sempre le spalle , anche lei sudava lo sentivo forte dal suo profumo che si spandeva nell’aria con il caldo e io respiravo intensamente . Nel sonno ,aveva abbassato il lenzuolo .
“Come me pensai ,lo avrà fatto casualmente.” E seppur buio mi concentrai a guardarla .
La sua camicetta da notte leggera le era salita muovendosi nel letto ,arrotolandosi sopra le cosce e lasciandole fuori la parte inferiore del sedere , che guardavo concentrato in penombra immaginandomelo. Il lenzuolo le copriva solo la parte inferiore delle le gambe mostrandomi in quel chiarore malato e falso della sveglia ,le sue cosce.. fino al solco del culo .
La sentivo respirare .
Pensavo a quello che aveva detto Vanni alla spiaggia quando l’aveva vista spogliarsi nella cabina.
“ Io a questa donna il culo ci farei!..Guarda che culo meraviglioso che ha!
Ci pensavo e ripensavo , ormai mi era passato il sonno con il caldo e mi ero eccitato , mi stava venendo duro .
Restai fermo in silenzio, lei non si muoveva , la sentivo solo respirare , avrei voluto toccarla , ma avevo paura ,la chiamai sottovoce : “ Mà…!..Mà…!”
Non rispondeva , “dorme” pensai .
Restai ancora fermo immobile ,quasi senza respirare per non farmi sentire da lei , ma soprattutto da me stesso che avvertivo ogni rumore e poi sempre più eccitato con il cuore in gola che mi batteva fortissimo riprovai ancora :
“Ma..! Ma…!!” Quasi sussurrato.
Nessuna risposta. Inconsciamente ne ero contento.
Sapevo che rischiavo tantissimo ,ma non resistevo . Feci trascorrere ancora qualche minuto , poi fingendo di stirarmi ,allungai leggermente e lentamente la mano tremante verso il suo sedere , strisciando le dita sul lenzuolo finchè non lo raggiunsi , tremolante lo sfiorai , osando di più fino a toccarlo con i polpastrelli .
Sudavo ,avevo il cuore impazzito , non mi sembrava vero sfiorare la pelle del suo sedere .Avvertii una sensazione mai provata , bellissima ed elettrizzante
on lo vedevo in quel buio , ma lo immaginavo,bello , pallido e rotondo come lo avevo visto in quella cabina al mare e tante altre volte spiandola in bagno o in camera e lo sfioravo con la leggerezza e delicatezza di una piuma per paura che mi sentisse e si svegliasse . Fermando addirittura il respiro quando i polpastrelli lo sfioravano strisciando sulla pelle..
Era bello , aveva una pelle liscia, vellutata ,calda e morbida , da vera femmina siciliana .
Non sapevo fino dove potevo spingermi ,ma ero eccitato , feci scorrere le dita piano dalla natica in giù ,fino a scendere sulle cosce posteriori , fingendo ancora di muovermi nel sonno.
Con il mio lento muovere delle mani avevo abbassato ancora il lenzuolo e scoperto appieno le sue gambe, intravvedendo le sue cosce e i suoi polpacci affusolati .
Lo stesso feci in alto ,come se giocassi ,sollevai lentissimamente il lembo della camicetta da notte che le copriva oltre metà sedere , intravvedendo pienamente il suo culo bellissimo in quella posizione sporgente, spostato appena verso la mia parte , pieno e sodo .
Era in penombra e preso dall’eccitazione , incoscientemente cominciai lentamente e leggermente a sfiorare la pelle nuda del sedere con i polpastrelli , le accarezzavo delicatamente il culo fingendo di dormire. Mi ero preparato un piano , se si fosse svegliata all’improvviso le avrei detto che era stato un gesto casuale , un mio movimento accidentale nel girarmi e mi sarei scusato.
Vidi con le palpebre socchiuse che era ferma , dormiva o almeno a me sembrava.
Lo toccavo delicatamente , per la prima volta accarezzavo il culo di una donna , ed era quello di mia mamma, ma non mi importava , ero eccitato e mi piaceva farlo .
Aveva la pelle chiara ,ed era carnoso , bello rotondo e sodo .
Il mio cazzo era duro , tanto duro che non stava più nelle mutandine e usciva fuori dritto , come un asta dall’inguine. Pensavo sempre a Vanni e alle sue parole su mamma e mi eccitavo di più e accarezzavo con più gusto e piacere le sue natiche .
Volevo masturbarmi accarezzandolo .
Sapevo che era un sacrilegio quello che facevo e soprattutto molto rischioso , ma volevo farlo.
A un certo punto , mamma si mosse e si girò con la pancia in su , retrassi subito velocemente la mano e feci finta di dormire, fermo immobile , con gli occhi chiusi ,trattenendo nuovamente il respiro . Poi dopo alcuni minuti che era lei ferma, sollevai il capo e la guardai di nuovo , tirai su leggermente la testa , sembrava dormisse.
In quella nuova posizione vedevo il suo profilo contro il chiarore della sveglia dall’altra parte di lei . Aveva sempre gli occhi chiusi e sotto la camicetta da notte scollata , intravvedevo il seno gonfio ,superbo , che si muoveva con il respiro . I capezzoli duri e dritti spingevano appuntiti sul tessuto delicato della camicetta da notte ,evidenziandosi . Ma a quell’età non sapevo cosa significassero i capezzoli dritti e duri , lo scoprii in seguito che erano un segno del suo eccitamento sessuale.
Restai fermo ancora qualche minuto , sudato , respirando lentamente, poi piano piano spostai la mano verso di lei facendola camminare con le dita sulle lenzuola , come quando giocavo da solo nel mio letto , fino ad arrivare al suo fianco destro .
Guardai , era nuda sotto , la camicetta da notte le era salita quasi all’ombelico e si intravvedevano i peli della figa nerissimi come il buio e poco sotto loro la stoffa piegata come un assorbente esterno tra le gambe.
Mi si mise a battere il cuore fortissimo , tanto che avevo paura che lo sentisse anche lei. Non mi sembrava vero ,a vevo la sua figa a pochi centimetri da me e avrei potuto toccarla.
Restai fermo e poi piano con la mano sfiorando la pelle salii , fino ad arrivare sulla sua pancia, lievemente appoggiai le dita aperte sul suo ventre .
Lo sentivo muovere sotto il respiro .
Mi piaceva era caldo, morbido , appena pronunciato al centro , residuo della mia gravidanza , era il ventre che mi aveva generato , lo sfiorai piano e lievemente, avrei voluto baciarlo.
Pensai alla fortuna che aveva mio padre nelle notti ad averla così di fianco , senza il timore di muoversi, ma guardarla , toccarla , baciarla e chiavarla con lei partecipe.
Per prudenza dal ventre prima di spingermi più in giù con le dita verso il sesso ,la guardai ancora , aveva gli occhi sempre chiusi. E quello mi tranquillizzava . Allora fermando il respiro ,con cautela e attenzione feci scendere le dita piano , strisciandole leggermente sul ventre fino ad arrivare giù nella sua foresta di peli neri ,sentendoli forti e rigogliosi con le dita.
Restai un momento fermo e inebriato a godermi quel contatto con la superficie del suo cespuglio di peli ,soffici , alti e profumati essendo stati lavati da poco. Quel momento che consideravo uno dei più belli della mia vita , non sarebbe stato l’unico , ne avrei vissuto di più belli .
Con due dita,presi il capo superiore di quella specie di assorbente esterno di stoffa e lo tirai su in alto , staccandolo dolcemente dai peli e da sopra la figa , lasciandola scoperta e all’aria e il tessuto lo spinsi appena più in giù verso le cosce.
Poi scendendo di più con le dita sui peli , avvertii che il suo cespuglio era folto e gonfio .
Avvertivo i peli tra le dita ,le sfregavo tra i polpastrelli , li accarezzavo , ero eccitatissimo , non li vedevo ma li sentivo e li immaginavo neri ,ricci e soffici .
Scesi ancora poco più giù ed ebbi una strana sorpresa e sensazione ,i peli non erano più asciutti come quelli nel margine , ma al centro, dove c’era la lunga fessura della figa di mia madre nascosta da essi , li sentii attaccaticci e umidi.
Fui sorpreso da quella percezione piacevole e mi diede una stana sensazione di eccitamento sentirli umidi e bagnati pur non sapendo il motivo .
Non capivo perchè , ma per reazione mi eccitai di più ,il mio cazzo già duro lo divenne di più e oscillava da solo fuori dagli slip , sbattendo forte sul lenzuolo e il materasso , sembrava volesse esplodere ed ero pronto a masturbarmi con l’altra mano
In quel mio gioco l’esaltazione mi stava prendendo il corpo e il desiderio cresceva in me nella mente.
Attorno a noi tutto era silenzio, solo quello strano ronzio della sveglia, la sua luce e le mie dita a lambire il suo cespuglio peloso.
Avevo le palpitazioni al cuore e l’eccitazione mi faceva perdere la razionalità , quella poca che può avere un ragazzo di 15 anni e ingenuamente pensandola dormire osai di più, col dito medio cominciai ad accarezzare lentamente e superficialmente il pelo pieno e denso , spostandolo quel tanto che permise al dito di entrare tra la loro consistenza.
Ero sopra il solco del suo sesso , spinsi tra i peli e con la falange sentii la sua fessura , umida più dei peli attorno , non unita ma dischiusa centralmente .
Muovendo il dito lateralmente sentii le due grosse labbra vaginali , anch’esse umide e gonfie , calde e pulsanti , le immaginavo rosa , come le fotografie delle modelle nelle riviste pornografiche che guardavo di nascosto , spiccare tra il nero dei peli e il biancore della pelle.
Rimanendo sempre sdraiato, preso da una eccitazione perversa che aumentava sempre più e si impadroniva di me , premetti ancora di più e inserii il dito nel centro della fessura che non sentii più umida ,ma bagnata , impregnata di umori ,sembrava che lentamente aumentasse l’acquosità dentro di lei.
Non resistetti più , con l’altra mano iniziai ad accarezzarmi il cazzo ,iniziando a masturbarmi toccandola.
Alzai leggermente il capo per vedere eccitato quello che stavo riuscendo a fare con i miei gesti e fu a quel punto che la sentii muovere . La osservai allarmato , aveva sempre occhi chiusi ma si muoveva .
D’istinto cercai di ritrarre la mano . Ma sentii la sua posarsi sopra la mia e comprimendola in quel modo spingeva di più la mia sui suoi peli , sul sesso, su quella fessura bagnata .
Smisi subito di masturbarmi , fermai la mia mano destra e la tolsi dal mio cazzo duro che rimisi dentro le mutandine , creando un gonfiore dentro esse enorme.
Ero sorpreso , sbalordito e intimorito ,una scossa mi pervase tutto il corpo , nel sentire la mia mano , prigioniera della sua premere sui peli , ero stato colto sul fatto . Non sapevo più che fare e cosa sarebbe successo.
Capii che era sveglia. Ma inspiegabilmente restava ferma e in silenzio , non diceva niente continuando a tenermi la mano pressata sopra la sua figa . Neppure io mi mossi , sudato e accaldato , restai fermo , impassibile , con la mia mano sotto la sua e il cazzo duro dentro le mutandine .
Poi il silenzio fu rotto dalla sua voce rauca :
- Cosa stai facendo Ciccio?! - Mi chiese. Il mio viso avvampò per la sorpresa ,mi bruciava , fui preso dal cardiopalmo, dalla paura e dalla vergogna di essere stato scoperto.
“ Niente! Risposi con voce tremante e impaurito con ancora la mia mano sul su sesso bloccata dalla sua tenuta sopra da lei.
La sentii sospirare forte , mentre teneva ancora gli occhi chiusi .
Per alcuni secondi che mi sembrarono una eternità , non sentii nessun rumore , solo il ronzio della sveglia e la sua mano che teneva ferma la mia sopra la sua figa.
Avevo il viso congestionato dall’emozione e dal calore , sudavo ,la curiosità aveva avuto il sopravvento su di me facendomi perdere il senso del limite. Avvertivo distintamente il suo respiro farsi affannoso.
Temevo una sua reazione avversa e invece all’improvviso sentii il fruscio sul lenzuolo delle sue gambe, tirarle su e piegare le ginocchia allargandole , prendere con le dita la stoffa piegata che le ricopriva il sesso e toglierla e la sua voce sussurrata dirmi:
“Vieni!..Vieni sopra di me!.
Solo a quelle parole attenuò la pressione sulla mia mano lasciandola libera .
La tolsi da sopra la sua figa bagnata e tremolante, come un automa , sudato , impaurito e il cuore che mi batteva a mille mi girai su di lei , le salii sopra scavalcando la coscia , per poi scendere e trovarmi tra le sue gambe larghe , in mezzo a lei , come avevo visto mio padre quando li spiavo.
Non osavo credere a cosa sarebbe accaduto , non mi pareva vero…
Non una parola , solo il silenzio e il rumore del nostro respiro che era diventato affannoso e il fruscio delle lenzuola e dei nostri corpi che si muovevano su di esse .
Il mio giovane e acerbo sessualmente ancora verginale che saliva e si adagiava sopra il suo adulto e formato e che una volta che si sarebbe tolto da sopra lei , non lo sarebbe stato più .
Sentii la sua mano toccarmi l’addome e poi scendere ,infilarsi nelle mutandine e afferrare come se fosse un manico il mio cazzo dritto e durissimo .Afferrarlo pienamente e restare ferma così a stringerlo per alcuni secondi, come a gustarlo , per poi tirarlo fuori e portarlo verso la sua figa .
Appena mi toccò la minchia con la sua mano calda e tenera ebbi un fremito e un sospiro di piacere per tutto il corpo.
Ero in mezzo a lei a gambe piegate e larghe ,come avevo visto nelle riviste pornografiche, tutte e due incoscienti ma eccitati da quello che stava per accadere in quella notte .
Tirò la mia minchia verso il suo sticchiu , sentii nel buio la cappella strusciarsi sopra i suoi peli . Lo fece più volte lentamente passare su e giù sulla fessura bagnata , sfregandolo , probabilmente quel gesto le piaceva .
Aveva sempre gli occhi chiusi come a dissociarsi e a negare quello che stava facendo.
Poi lo fermò e lo sentii appoggiare tra i peli al centro della sua fessura , pulsante , calda , bagnata e dischiusa.
Lo teneva fermo con la mano tra le sue grandi labbra . .
“Spingi! Spingi!
Mormorò ansimante , mettendomi una mano dietro il sedere e tirandomi verso lei .
” Ficcammillo ! Infilalo dentro! Sussurrò ancora .
Ero imbarazzato , non sapevo come fare :
“Non sono capace mamma! Non lo mai fatto! Non sono mai stato con una donna!” Bisbigliai con voce rotta dalla tensione , eccitazione e l’emozione che provavo essendo la prima volta per me.
“Sssshhh!!!…Nun parlari ... stai zitto!… Fai solo come ti dico io ! Sussurrò, e io non dissi più una parola , ma seguivo le sue e i suoi gesti.
Avevo la cappella contro la sua figa e sentivo le sue labbra vaginali aprirsi bagnate alla mia spinta guidata da lei con la mano dietro me .
Quando la cappella entrò in lei , la sentii lasciare con la mano il mio cazzo a proseguire da solo a penetrarla , portare il braccio dietro il mio collo e la mano sulla schiena e tirarmi con forza su di lei mentre lo sentivo entrare sempre di più nel caldo umido della sua figa ,quella di mia madre , tutto , fino in fondo al suo sticchiu ( figa.). Quella figa da dove ero uscito io….
Era una sensazione nuova e strana ,mai avuta prima ,lo sentivo stretto e fasciato dalla sua carne .Era bello….bellissimo .
Quando lo infilai tutto , ebbe un sussulto ,un gemito forte di piacere , la sentii muoversi e inarcare la schiena sotto di me , mentre con le mani , una sul sedere e l’altra sulla schiena mi spingeva su di lei . Ero eccitatissimo e felice . Non potevo credere che si era realizzato quello che tantissime volte avevo sognato e desiderato.
Nella foga aprì la camicetta da notte che ormai era sotto il seno ,lasciando uscire le mammelle , che intravvedevo grosse , bianche ,ma potevo toccarle accarezzandole.
Mi stringeva forte con le sue braccia esili ma vigorose , muovendo anche lei il bacino contro di me .
Parlava con dei sussurri.
“ Uora muviti !… Fai avanti e indietro piano!
Ubbidivo , seguivo in silenzio quello che mi diceva , ero infervorato , stavo futtendo(chiavando) mia madre e mi stava insegnando a fare sesso, “a ficcari!”,come dicevamo noi in Sicilia.
Iniziai a muovermi lentamente mentre lei mi stringeva e mi baciava il viso e le spalle ,dandomi istruzioni e i tempi per il ritmo .
” Più forte adesso!..Più forte!..Muoviti più veloce! diceva eccitata e godente .
“Ficcammillu tuttu!! Infilalo forte fino in fondo.
Era accalorata , godeva e io gli ubbidivo contento , la sentivo ansimare , capivo che stava provando piacere .Era mia madre che stava godendo con me….ero io che la facevo godere , per la prima volta in vita mia chiavavo una donna e la facevo godere ed era mamma ,che avevo sempre desiderato ..
Si muoveva anche lei col bacino venendo incontro ai miei colpi , in un godimento crescente portò le sue cosce contro i miei fianchi stringendoli e i piedi sopra i miei glutei spingendomi verso lei .
Erano mesi che non chiavava e a 36 anni l’astinenza forzata la sentiva e e la rendeva incontrollabile sessualmente .
La sentivo esaltata godere, la figa fracida di umori sguazzare a ogni colpo che davo , crescere in lei il desiderio di essere accarezzata da altre mani che non fossero le sue o quelle di suo marito, mio padre.
Teneva sempre gli occhi chiusi mentre io invece la guardavo in viso godere per quello che potevo in quella semioscurità .
Credo che non capisse più niente tanto era accalorata e coinvolta , l’astinenza e il desiderio le avevano giocato un brutto scherzo , avevano scavalcato il suo pudore , la sua vergogna , la fedeltà e il rispetto per suo marito , mio padre.
All’improvviso aprì gli occhi e tenendomi la testa tra le mani mi guardo fisso in viso e iniziò a baciarmi in bocca , poi gli occhi dal piacere le si socchiusero di nuovo , la sentii godere più forte e stringersi a me baciandomi dappertutto ansimando e gemendo. Avvertivo gli spasmi della sua vagina umida stringermi il cazzo.
Dopo qualche minuto , interruppe il suo gemere solo per dirmi preoccupata:
- Non venire dentro la figa Ciccio. Sborra fuori, sulla pancia “
” Hai capito? Caccia fora la minchia quandu sinti ca stai per iettare -. Terminò con voce ansimante ripetendo ancora:
“Mi raccumando, non iettarmi intra!!”
“Si madri!!” Risposi.
Anche lei oramai era preda all’ebrezza del piacere , coinvolta in quell’amplesso incestuoso.
Per me era la prima volta e non sapevo come si facesse ,avevo paura , non ero a conoscenza se mamma prendeva qualche precauzione e sapevo che poteva restare incinta se le venivo dentro, ma seguivo tutto quello che mi diceva , lei sapeva come fare…visto che quando c’era, chiavava con papà.
Ero estasiato!.. .L’astinenza su di lei si era fatta sentire all’improvviso , il desiderio era prevalso sulla sua fedeltà e rispetto per mio padre ,non sapevo se erano state le mie carezze o la mia vicinanza a letto o avesse già deciso così. Ma non mi importava.
Non era più una vedova bianca ora o almeno , lo era solo in apparenza , per gli altri.
L’amplesso durò una decina di minuti , poi ebbe l’orgasmo ,fremendo e tremando tutta , si inarcò stringendomi ,accarezzandomi dappertutto e baciandomi sul viso , trascinandomi in quelle emozioni e sensazioni piacevoli .Avvertivo le contrazioni forti della sua vagina stringere la radice del mio cazzo quando godeva .
Ero felice, entusiasta e inebriato , stavo facendo godere una donna chiavandola , anche se era mamma .
Venne e io quasi di seguito a lei .
“Stagghiu iettandu. Sto venendo mamma!” Esclamai accaldato .
“Tiralu fora!! Tiralu fora subitoo!!” Mi disse ansimante .
Su suo ordine lo tirai fuori , lei lo prese con una mano e lo mosse appena , facendomi sborrare con getti forti e potenti sopra lei , che superarono il ventre per arrivarle in gola e cadere sul seno gonfio e sodo , sull’areola del suo capezzolo dritto e turgido.
Eravamo fradici di sudore , caddi stanco e sfinito su di lei , sulla mia sborra sul suo corpo caldo e restammo così fermi e abbracciati per qualche minuto mentre lei mi accarezzava i capelli e baciava il viso e la fronte .
Nessuna parola ,solo il silenzio ci abbracciava nel buio di quella stanza.
Dopo qualche minuto mamma si alzò in quel chiaro scuro della sveglia ,ma si allontanò da essa , nonostante tutto aveva ancora pudore di me ,allontanata si tolse la camicetta da notte bagnata fracida di sudore e frugò in un cassetto , vedevo la sua sagoma nuda muoversi ,le mammelle dondolare e tirandosi su mi passò una asciugamano dicendomi:
“ Asciugati! E lei con un altra fece lo stesso .
“Vado in bagno ) Mi bisbigliò aprendo la porta e accendendo la luce del corridoio e per un attimo la vidi nuda , bellissima in quel colpo adulto e meraviglioso ,da mamma e uscire.
Pochi minuti e ritornò di nuovo lavata e profumata dicendomi :
” Vatti a lavare! E lavati bene il cazzo … io intanto cambio le lenzuola che sono tutte bagnate di sudore!)
Ero stanco , spossato , non avevo più la forza di alzarmi :
“No!! Mi lavo domani mamma!) Risposi..
“Nu !” Mi disse affettuosamente :” Quando si chiava si ci lava subito, se no poi si irrita !
Mi alzai a fatica ma felice e andai nel bagno e lavandomi pensavo all’accaduto , mi guardavo il cazzo , ero contento , avevo chiavato e mi sentivo uomo.
Quando tornai la camera era in penombra e il letto rifatto con lenzuola fresche . Mi sdraiai vicino a mamma al buio . Sentii la sua mano che mi accarezzava i capelli e mi prese per mano:
” Ora dormi!) mi sussurrò e ci addormentammo così mano nella mano….come due amanti.
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