Non resisto al pene del vicino

sesso italiano
4 months ago

E’ estate sono al computer a scrivere, sono davanti alla finestra aperta quando d’improvviso mi viene voglia di masturbarmi.

Non penso alla finestra, al fatto che mi possano vedere, anche se le mie gambe sono nascoste sotto al tavolino, a cui è appoggiato il computer.

Mi tolgo i pantaloncini e le mutandine e mi masturbo, godendo forte.

Il problema è che dopo un po’, mi accorgo di essere osservata da un giovane alla finestra di fronte.

Invece di fare come avrei fatto altre volte ossia chiudere finestra e persiana, continuo come nulla fosse, anzi sposto la sedia così che lui possa osservare la mia fica e inoltre mi tolgo rapidamente anche la maglietta e reggiseno.

Non so perché lo faccio o meglio so che mi eccita da morire che mi guardi un giovane di bell’aspetto, che non si limita a guardare, ma si accarezza il cazzo al di sopra dei bermuda che indossa.

Io non so come riesco a fargli capire con gli occhi, che vorrei tanto vedere il suo cazzo e lui si butta giù la cerniera e il membro viene fuori in uno scatto, bello grosso, lungo, in erezione.

Io gli faccio ok con le dita e lui inizia a segarsi mentre io continuo a masturbarmi.

Mi chiama a bassa voce: “Ehi tu” e io gli rispondo “Che c’è?”

Lui mi chiede: “Posso venire a casa tua?”

Io dico: “No,”

Lui ci rimane male e gli dico: “Mi piacerebbe, ma tra poco torna mio marito.”

Lui mi chiede: “Quando posso venire da te, allora?”

Io gli rispondo: “Oggi pomeriggio alle 14:30.”

Lui mi fa ok con le dita e mi dice: “Non smettere di masturbarti per favore, sei troppo bella. Hai visto come ce l’ho grosso?”

Io gli faccio ok con le dita e continuo ad accarezzarmi la fica, a tenerla bella aperta perché lui la possa guardare bene, mentre io ammiro il suo cazzo.

Io vengo diverse volte come mi succede sempre, poi vado a rivestirmi in bagno e chiudo la finestra, accendo l’aria condizionata e faccio rapidamente la pasta per il pranzo.

Non so, come mio marito non abbia potuto accorgersi di nulla, ero parecchio distratta, ma d’altronde anche lui lo è spesso.

Io sono da un lato contenta che il giovane vicino venga, d’altronde come faccio ad avvertirlo che ci ho ripensato?

Lui è più giovane di me, temo che vedendomi se ne scappi.

Oltre a questo, i vicini se ne accorgeranno.

Non mi interessa, voglio scoparlo, voglio divertirmi con lui, non voglio pensare a nulla.

Alle 14 e 30 suona il campanello, è lui.

Lui che si presenta come Marco, è meno giovane di quanto sembrava dalla finestra avrà trentacinque anni.

Io gli dico che mi chiamo Sara.

Mi dice se andiamo in camera da letto, ci andiamo, ci spogliamo, lui non perde tempo a parlare, mi bacia in bocca, mi palpa tutta e mi dice che vuole fare un 69.

Io mi metto a cavalcioni su di lui, con la mia fica sopra il suo viso mentre io non credo ai miei occhi, nell’avere lì quel cazzo che provvedo subito a mettere in bocca.

Lui mi dice di non avere fretta e allora prendo a leccarlo come un meraviglioso cono gelato.

Lui mi lecca, mi dice che ho una fica fantastica, che sono già molto bagnata e che adora leccare i miei succhi.

Io gli dico che voglio in bocca il suo cazzo, lui dice che vuole scoparmi e allora io porto il mio culo davanti e inizio a cavalcarlo senza girarmi così che lui vede la mia schiena.

Lui mi dice che sono una maiala meravigliosa mentre con le sue mani mi tocca il culo polposo.

Mi chiama: “Puledra mia” e io continuo a cavalcarlo con vigore fino a che ho il primo orgasmo e rallento un po’.

Gli dico che vorrei baciarlo in bocca e che vorrei mettermi con il viso verso di lui.

Lui mi dice che lo farò dopo, che a lui piace vedere il mio culo, che non vede l’ora di entrarci dentro con il suo cazzo.

Lui è impaziente e mi dice che lo vuole fare adesso.

Lui si va a mettere in piedi sul pavimento in fondo al letto mentre io mi metto con la testa sul letto e il culo in alto.

Lui mi inumidisce la zona con la sua lingua, mi chiede se ho un unguento per la zona anale, glielo vado a prendere in bagno, lui me lo spalma e in modo lento mi entra dentro.

Io provo un po’ di dolore, ma a questo si mischia il piacere quando si muove e io gemo dal piacere fino a che ho un orgasmo che mi fa tremare tutta.

Lui si sfila dolcemente, viene nel letto con me, mi prende tra le braccia, mi bacia e mi dice che vuole vedermi masturbare.

Io gli domando se vuole vedermi masturbare alla pecorina, lui mi risponde di sì molto entusiasta.

Io mi metto in posizione, lui si mette in piedi di fronte a me per vedere le mie espressioni di piacere e non resiste, inizia a toccarsi il cazzo sgonfio.

Io gli chiedo se abbia ancora voglia, lui mi dice che gliela faccio venire io e che ci vuole poco perché il cazzo si rigonfi.

Io gli chiedo quale sia il suo massimo di scopate di seguito e lui mi risponde tre.

Lui mi chiede se mi bastano. E io rispondo che in caso contrario mi posso sempre masturbare o usare il dildo.

Lui mi dice che vuole vedermi col dildo, lo prendo, mi metto a sedere e me lo infilo nella fica.

Mi dice che l’ha comprato alla sua fidanzata, ma che si vergogna ad usarlo davanti a lui.

Mi dice che lo fa impazzire una donna col dildo e che lo faccio impazzire io.

Mi dice che non gli sembravo il tipo da masturbarsi completamente nuda per uno sconosciuto, come è successo questa mattina.

Gli dico che la situazione mi ha eccitato da morire e che non ho pensato che mi potessero vedere altri.

Io gli domando se gli fosse successo prima una situazione come quella di stamani.

Lui mi dice che sì una volta gli era successo al mare, ma che la ragazza è rimasta una sconosciuta.

Mi chiede se può infilarmi lui il dildo perché non l’ha mai fatto.

Io gli dico di sì e lui me lo infila e lo toglie lentamente, poi aumenta il ritmo che diventa sempre più veloce finché infila il suo cazzo e inizia a pomparmi di brutto fino a venirmi dentro

in maniera torrenziale.

Gli dico che aveva tanta sborra da tirare fuori.

Lui mi fa vedere le palle che non sono totalmente svuotate e mi dice che ce la fa a fare un’altra sborrata o addirittura due.

Io gli dico che non mi deve più sborrare in fica e vado in bagno per farmi un rapido bidet.

Lui si alza in piedi, si mette davanti allo specchio, si guarda, lo ritrovo così quando torno dal bagno.

Mi dice che vuole farlo lì davanti perché si eccita molto di più.

Io gli dico che anche per me è così.

Mi dice di prendere una sedia, la prendo, lui ci si mette a sedere, io su di lui e mi infilo il suo cazzo già duro dentro la mia fica ingorda.

Lui ogni tanto guarda verso lo specchio e mi dice che trova magnifico il mio culo.

Io mi muovo, lui si infila un mio capezzolo in bocca e inizia a succhiare, mentre io continuo a muovermi, gemendo.

Lui smette di succhiarmi il capezzolo e mi bacia in bocca.

Mi dice di alzarmi in piedi, io mi metto davanti a lui, lui mi fa inarcare la schiena e mi prende alla pecorina, con il mio viso vicinissimo allo specchio così che vedo tutte le mie espressioni di piacere estremo.

Marco mi chiede se mi piaccia vedermi e io gli rispondo che la cosa mi ha eccitato moltissimo, anche se la posizione non è molto comoda.

Marco mi dice di andare nel letto, ci potremmo guardare con gli specchi dell’armadio

Mi fa mettere ancora a pecorina di profilo, così vedo con la coda dell’occhio gli affondi di Marco sul mio culo.

Gli chiedo perché lo faccia eccitare, visto che sono più vecchia di lui e lui mi risponde: “Perché sei una vecchia maiala.”

La risposta non mi piace e gli chiedo se la sua fidanzata sia una santa.

Marco mi risponde di no, ma io sono molto più sensuale di lei che ha appena venticinque anni.

Io mi sono raffreddata, gli dico che voglio smettere, che se ne vada, tanto credo di averlo soddisfatto non poco per quel giorno.

Lui mi chiede di farlo sborrare e poi se ne andrà.

Mi chiede se voglio ingoiare ed io anche se sono arrabbiata, gli rispondo di sì.

Lui mi viene davanti, io prendo il cazzo in bocca e lui mi lancia cinque getti di sperma che io come una porca ingoio con piacere.

Lui mi chiede se possiamo vederci ancora, ma io gli rispondo che è meglio di no.

E’ stato bellissimo, ma sono sposata e non voglio farmi scoprire da mio marito.

Lui mi dice solo che se ci ripenso, so dove trovarlo.

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