Mamma: santa donna, puttana in casa

Agata Mantisi
03 July 2023

Ho trovato su internet una vecchia storia della mia sicilia... e la protagonista mi somiglia talmente che potrei essere IO. Buona lettura, nonnagata.

Questa è la confessione di una storia vera accaduta molti anni fa …

Per rendere appieno la realtà di quello che è avvenuto , molte frasi e molte parole saranno scritte in siciliano , con la traduzione a fianco, in modo di renderla e sentirla spontanea e profonda come l’ho vissuta io.

Gli eventi che sto per raccontare accaddero circa vent’anni fa ,in una piccola città della Sicilia orientale ai piedi dell’Etna , una cittadina calda e piena di luce ,poco lontano dal mare della riviera Jonica.

In quegli anni come sempre del resto nel sud ,si emigrava per lavoro.

Molta gente onesta di laggiù andava all’estero, in Germania, in Francia, in Belgio o in qualche altra parte del mondo in cerca di un lavoro per guadagnare di più , far vivere con dignità la famiglia e comprarsi qualcosa al loro ritorno.

Tempi duri quelli , uguali se non peggiori a quelli che viviamo adesso.

Anche mio padre emigrò , andò a lavorare in Germania ,che mi dicevano i nonni essere grande e fredda .

Ricordo ancora che andavo alla stazione a vedere quegli uomini accompagnati dalle loro mogli e dai famigliari, che partivano con un treno soprannominato la Freccia del Sud.

In Germania c’erano tanti siciliani, anche della mia città a lavorare lì assieme a papà , molti , o meglio ” assai ” come si dice da noi .

Ritornavano a casa solo nei periodi festivi di Natale o Pasqua o in estate per le ferie e si faceva festa grande in famiglia..

Non pensavo che il pomeriggio di quel giorno e quelle nuove amicizie appena conosciute alla spiaggia , avrebbero cambiato la mia vita per sempre.

Sono figlio unico e a quel tempo ero un ragazzino vivace in famiglia ma timido e timoroso fuori casa .Ora sono un uomo adulto felicemente sposato con una bella donna siciliana come me , seria e morigerata e ho tre figli un maschio e due femmine , che più o meno hanno l’età che avevo io in quel periodo.

In quegli anni vivevamo ancora nel sud , in Sicilia ,nella nostra terra, in due città vicine sia io che mia moglie , anche se non ci conoscevamo ancora .

Era la fine degli anni ottanta ,papà come ho detto lavorava all’estero , in Germania , per una grossa impresa edile che costruiva strade, ponti e gallerie .

Guadagnava bene in confronto qui in Italia e stava per contratto via lunghi periodi senza venire a casa, mesi . Lo vedevamo solo sotto le feste di Natale e qualche volta a Pasqua, ma solo per una decina di giorni .

Telefonava ogni fine settimana ,questi erano gli accordi con mia madre ,allora non c’erano i cellulari .

Era un grosso sacrificio la vita che facevano lui e mia madre , anche se era solo per pochi anni , per mettere via dei risparmi per farci star meglio e comprarci una casa .

Era un sacrificio sotto tutti gli aspetti ,per lui stare lontano dalla famiglia , dalla sua donna e suo figlio , ma lo era anche per mamma restare sola, essendo ancora giovane e bella ,avendo all’epoca 37 anni.

Quell’anno mio padre non era potuto venire a casa a Pasqua per via del lavoro, dovevano finire un ponte stradale e la ditta per cui lavorava gli aveva consentito di venire in Italia solo due mesi dopo, a Giugno , ma solo per 10 giorni ,poi sarebbe dovuto ripartire e ritornare a Natale.

Quando arrivò ci fu gran festa ,contentezza e felicità e si decise in famiglia di andare qualche giorno in vacanza in una cittadina vicina sul mare .

Vennero anche i nonni materni con noi ,anche se abitavano in un altro paese, mamma voleva la famiglia unita.

Passammo tutti una bellissima settimana sulla spiaggia facendo bagni a mare e andando a trovare altri parenti che vivevano lì vicino .

Mamma era di una bellezza incredibile , una “bella siciliana di razza” …o una “affascinante terrona “,come le diceva sempre papà quando scherzavano ,con quel suo volto pallido e gentile , i capelli neri come il carbone e gli occhi intensi, di un colore scuro e ammaliante . Era molto mediterranea.

Aveva gli occhi vivaci ed enigmatici che stregavano e nonostante ciò, lasciavano trasparire un filo di timidezza sul viso che seppur pallido , si tingeva di rosso, con una imbarazzata espressione sorridente che usava donare a chi le stava di fronte.

Le labbra piene ,rosee e perfette creavano un sorriso che incantava sempre i suoi interlocutori. Aveva una grazia felina quando si muoveva , sembrava una gatta, o meglio una pantera , leggiadra ed aggraziata, con i lunghi capelli neri sciolti sulle spalle che le arrivavano oltre metà schiena.

Era uno spettacolo guardali . Le lunghe ciocche corvine ondeggiavano a ogni movimento assieme al suo corpo , si cullavano quasi come onde sulla sua pelle chiara come la luna .

Per essere una siciliana era alta e magra , come mio padre e come me, che oramai li avevo raggiunti in altezza.

Il suo seno era stupendo ,prosperoso e candido in un corpo semplice ma molto sexy, che mostrava involontariamente sotto gli abiti le sue forme provocanti e irresistibili .

Non so dire di lei cosa fosse più bello, se i morbidi fianchi, lungo il quale scendeva una fine veste leggera o il suo sedere e il suo seno che risaltavano prepotentemente sotto il vestito.

Le sue mani, erano belle , perfette e sensuali .

La sua figura di donna era capace di tenerti in silenzio a fissarla per ore e ore come un dipinto del quale ti senti rapito.

La sua immagine è forse la più bella e la più viva che ho mai visto di una donna e mi rimane ancora nella memoria; il suo corpo, il suo volto, il suo sorriso, e quei occhi vivaci e timidi . Non lo dico perchè era mia madre ,ma tutto di lei era semplice e armonioso da renderla comparabile ad una dea mediterranea.

Alla sera amava schiarire la leggera peluria sulla carnagione pallida e rendere la pelle morbida e lucente togliendo le impurità , passandoci sopra il limone tagliato a metà, come si usava da noi.

Era molto eccitante e attraente …e piacente e lei lo sapeva e lo sapeva anche papà che era geloso, perchè gli uomini la guardavano con desiderio sessuale .

Ma non aveva motivo di essere geloso ,mamma era una donna seria e fedele da buona moglie siciliana non lo avrebbe mai tradito .

Quella settimana di vacanza la passai al mare a divertirmi alla spiaggia con loro e i nonni e due nuovi amici che avevo conosciuto lì , poco più grandi di me.

Quell’estate avevo appena finito le scuole dell’obbligo ed ero stato promosso , a settembre avrei iniziato il primo anno delle scuole tecniche , ma ero già un bel ragazzo ben sviluppato fisicamente , mi erano già cresciuti i peli sul pube e mi sentivo grande , adulto, anche se sessualmente non sapevo molto .

Ero a digiuno di sesso , avevo solo imparato da poco dagli amici a masturbarmi , fantasticando su qualche coetanea compagna di scuola o pensando a qualche ragazzina del paese che mi piaceva oppure a qualche attrice o cantante .

Come dicevo ,nella spiaggia che frequentavamo ,feci amicizia con questi due ragazzi di poco più grandi di me , ma molto più smaliziati e passavo il tempo con loro ad ascoltarli e imitarli nei gesti e nei pensieri, oppure a giocare a carte . Uno era magro e moro e si chiamava Salvatore , “Turi “ in dialetto siciliano, l’altro con i capelli chiari e più cicciotello si chiamava Giovanni , ma lo chiamavamo “ Vanni” in dialetto.

Loro pensavano sempre al sesso , alle ragazze e a spiare le signore che si cambiavano nelle cabine della spiaggia e i loro discorsi erano tutti incentrati sullo :” Sticchiu!” Come chiamiamo ancora noi adesso in siciliano la figa.

Erano esuberanti e volgari quei ragazzi ,sia nel gesticolare che nel parlare , ma mi piacevano , li ammiravo e le imitavo condividendo quello che facevano e pensavano .

Furono loro ad introdurmi alle prime scoperte sessuali reali e a parlarmi di “Sticchiu” ( figa).

In quel periodo non mi interessavano le donne e se pensavo a qualcuna , pensavo a qualche ragazzina della mia età .

Non avevo mai pensato a mia madre sessualmente prima di conoscere loro , ma solo in modo affettivo e materno .

Mentre i miei stavano in riva al mare a fare il bagno e prendere il sole ,io con il loro permesso andavo con i miei nuovi amici lontano a giocare .

“Non allontanarti tanto e stai attento!” Mi diceva sempre mamma.

Passavo ore a divertirmi sulla spiaggia, appartato con loro e non mi facevo vedere dai miei per ore , per poi presentarmi verso sera all’ora di andare via.

Un giorno mentre io e Turi seduti sulla sabbia giocavamo a carte sull’asciugamano sentendo la radio e facendo commenti sulle parti anatomiche delle ragazze della spiaggia che ci passavano vicine , arrivò di corsa Vanni ansimante , dicendoci di seguirlo subito che :”Una bellissima donna" era entrata dentro la loro cabina a spogliarsi per mettere il costume.

La loro cabina, così la chiamavano , in realtà era quella pubblica , dove dietro avevano fatto più fori a tutte le altezze per spiare meglio le donne che vi entravano a cambiarsi .

” Un pezzo di figa è entrato!…”.

Turi lasciò le carte sull’asciugamano , si alzò correndo , dicendomi di seguirli e io mi accodai a loro .

Velocissimi correndo , ci portammo dietro le cabine dello stabilimento , passando tra loro ed il muro di cinta in cui erano appoggiate , in uno spazio molto stretto ,camminando lateralmente , strisciando tra il muro e le cabine e visto la nostra magrezza , giungemmo dietro quella che chiamavano la loro cabina , la cabina pubblica, situata in un piccolo slargo che ci permetteva di stare comodi a spiare .

Sulla parete di legno c’erano vari fori fatti precedentemente da loro , chiusi con le cicche di gomma da masticare e servivano per spiare le signore e le ragazze che si cambiavano il costume .

Tolsero le cicche aprendo i fori e comodamente iniziammo in silenzio a spiare.

Io avevo il foro più basso , Vanni quello medio e Turi il più alto , erano in diagonale.

Io ero messo in posizione bassa , dove riuscivo a vedere solo il corpo della signora quasi fino al collo , ma non il viso.

La signora si stava spogliando , tolse il vestito leggero restando in mutandine e reggiseno, aveva un bel corpo , pieno e maturo ,eravamo tutte tre silenziosi quasi senza respirare , era la prima volta che io spiavo una donna mentre si spogliava e mi sentivo turbato ed eccitato da quello che facevo e che stavo per vedere .Loro due iniziarono a parlare sottovoce facendosi dei segni con le mani , gesticolando .

La signora dandoci le spalle si tolse il reggiseno e poi si chinò piegandosi in avanti e tolse le mutandine restando nuda , mostrandoci il sedere ,bello, bianco con un lungo solco a dividere due glutei pieni ed eccitanti .Eretta , esibiva un sedere alto, da giumenta, sporto in fuori con arroganza, come a offrirsi a noi .

Appendendo i pezzi intimi appena tolti all’attaccapanni e rigirandosi nuovamente verso noi , ci mostrò ignara con mio enorme stupore e batticuore ” il suo sticchiu!” Vidi la sua figa grande e pelosa , che lasciava più immaginare che intravvedere sotto i peli neri due grandi labbra gonfie , unite in una fessura nascosta .

Ero eccitatissimo, sbalordito e incantato dalla circostanza e da quello che osservavo .Era la prima volta che vedevo una figa reale, viva ,dal vero, un bel triangolo di peli neri .Ero estasiato , rapito , affascinato. La osservavo con turbamento e ammirazione.

Alzai di più lo sguardo e vidi due mammelle bianche , mature e invitanti , con due capezzoli che vista la poca luce immaginai rosa , trionfanti e sporgenti.

Ero senza fiato da quello che vedevo per la prima volta .

Mi staccai eccitato dal foro per darmi un respiro lungo e liberatorio, vedendo all’improvviso i miei nuovi amici abbassarsi il costume e tirare fuori il pene , iniziando a masturbarsi guardando quella donna .

Vanni mi guardò dicendomi sottovoce :” Che fai ? Non te lo meni ? Dai !..Tiratelo fuori! …Tira fuori il cazzo e masturbati con noi .

“Tiralo fuori, Sussurrò anche Turi il più grande, appoggiandosi di nuovo con l’occhio al foro sul legno a guardare e commentare sottovoce :”Guarda che figa che ha ! E che culo , sono una meraviglia. Esclamò.

Per non essere da meno eccitato segui il loro consiglio e li imitai nel loro atteggiamento e modo di fare , lo tirai fuori dal costume e iniziai a masturbarmi mentre anch’io guardavo attraverso il foro il corpo nudo di quella signora , il suo sesso bellissimo e peloso , la sua pelle chiara , le sue forme appena accentuate.

Ero eccitatissimo e contento , per la prima volta vedevo il corpo di una donna nuda dal vero e non su riviste .Era a pochi centimetri da me , divisa solo da una sottile parete di legno .Ne sentivo i fruscii nel muoversi, mentre i miei due amici si masturbavano facendo commenti volgari a bassa voce su “la figa ,il culo e le mammelle -di quella signora .

Anch’io mi masturbavo attratto da quello che vedevo , mi era venuto duro ed ero eccitatissimo.

Era la prima volta che mi masturbavo con altri ragazzi, in gruppo e per di più guardando una donna nuda .

Mi piaceva quello che stavo facendo ,guardare il corpo nudo di quella donna masturbandomi , ne provavo piacere, gioia e benessere ,fisico e mentale .

La signora all’interno della cabina si girò e rigirò , tirò fuori dalla borsa il costume e iniziò a mettere prima il pezzo sopra , lasciandomi ancora in mostra sotto il sesso peloso, proprio all’altezza del mio viso e del mio sguardo , a pochi centimetri da me e in quel momento avrei voluto toccarlo , baciarlo , leccarlo .

I miei amici eccitati erano al culmine , stavano venendo masturbandosi , esclamando ogni sorta di volgarità verso quella donna :

” Sto sborrando!! ..Sborrerei tutto sulla sua figa pelosa. Disse Turi.

” E io me la inculerei!! … Le sborrerei nel culo , tutto dentro!) ….Esclamò Vanni , mentre anche io stavo per venire .

Ero felice ,di essere con loro e come loro,a spiare le signore che si cambiavano.

Stavo per venire anch’io , sborrando come loro contro il legno della cabina guardando un corpo vero di donna nuda che si muoveva nella penombra dietro a un foro .

Proprio mentre stavo godendo pieno di piacere e di eccitazione , la signora dentro la cabina si abbassò per infilare , lo slip del costume, chinando in basso il tronco e di conseguenza la testa e la vidi in viso mentre godendo venivo…

Restai pietrificato!!….Ebbi un soprassalto ! Il cuore mi si mise a battere fortissimo.

La riconobbi….”Dio mio !….Dio miooo nooo!…” Pensai dentro di me . Era! …Era mia madre!… Era mia madre quella donna che spiavo e per cui mi masturbavo e stavo godendo e venendo. In quel momento ebbi come un cardiopalmo che durò un attimo ,per un istante mi si fermò il cuore , ma non riusci più a fermarmi a trattenermi dall’eiaculare anche se non volevo …ma eccitato com’ero venni!…Sborrai!! Iettai!! godente e felice i miei schizzi potenti contro il legno della cabina ,pur sapendo che dall’altra parte c’era lei , lei… mia madre! …Guardandola in viso e sulla figa mentre lo facevo.

Stavo sborrando guardando e desiderando il corpo di mia madre. Era una sensazione sconvolgente ma eccitante, disgustosa ma piacevole , meravigliosa e tremenda ,ma soprattutto peccaminosa e incestuosa.

Lei inconsapevole , messo il pezzo di sotto , si tirò su con il busto ,si mise a posto e assestò bene il costume e uscì ,e aprendo la porta fece entrare un fascio di luce forte dentro la cabina illuminandosi tutta ,che vedendola appieno al chiarore mi tolse ogni dubbio che non fosse lei.

Era tutto finito …

Ma io ero eccitatissimo e sconvolto per quello che avevo visto e fatto per la prima volta ,non potevo crederci, mi ero masturbato guardando mia madre nuda .Mi batteva ancora il cuore fortissimo per quello che avevo osservato e spiato , ma mi era piaciuto….avevo goduto assieme ai miei amici , anche loro erano venuti , godendo del suo corpo , pensando e desiderando mia mamma e questo mi dispiaceva ma eccitava anche .

Sentivo in me delle emozioni contrastanti , un senso di malessere e piacevolezza per averla vista nuda e per averne goduto . Mi sentivo riprovevole , indegno ,avevo desiderato sessualmente mia mamma , con consapevolezza e desiderio sapendo che era lei . Sentivo che in me si era rotto qualcosa ….che non l’avrei più vista solo come mamma .

Naturalmente mi guardai bene da dire ai miei compagni che quella signora per cui ci eravamo masturbati e avevamo piacevolmente goduto del suo corpo nudo era mia madre….Me ne vergognavo e ne ero geloso .

Rimettemmo le nostre minchie (cazzi) sporche di sperma sulla cappella dentro i costumi e loro due iniziarono a parlare tra loro, commentando di nuovo volgarmente le bellezze di mia madre mentre io ascoltavo vergognandomene in silenzio .

” Caspita !! Hai visto che figa che aveva ? Bella pelosa , nera come la pece , come piace a me. Fortunato chi se la chiava a quella donna!.Esclamò Turi.

Vanni rispose subito :

” A me piace il culo !..Bello , bianco ,c’è lo farei io il cullo a quella!! .

Turi rispose canzonandolo:

” Non mi interessa se puzza , c’è lo farei lo stesso . La inculerei con il cuore ! Aggiunse Vanni e risero divertiti di mia madre , poi rivolgendosi a me chiesero :

” E tu ? Cosa ci faresti a quella donna ?.. Te la chiaveresti?

“Certo!” Risposi sottovoce per essere alla pari con loro .

” Che ci faresti?… Diccelo! Gli succhieresti le mammelle? Gli leccheresti la figa? O te la chiaveresti? . Annuii con il capo in silenzio sentendomi ignobile , stavamo parlando di mia madre come di una puttana e io come giuda la tradivo per l’amicizia di quei ragazzi , incapace di reagire , mentre Vanni aggiungeva:

“Si ! Bravo! Beato chi se la chiava quella! Quella non si fa chiavare dai ragazzi.)

”Ma chi vuoi che se la chiava? suo marito se la chiava Rispose Turi aggiungendo : ” E’ una puttana di lusso!) .

“Ma che marito e marito!!!! Rispose Vanni : Quella è una donna da chiavare , suo marito è cornuto …Telo dico io….E’ una puttana pompinara! Non una puttana di lusso!).

“Nun importa ..sempre buttana è!!!” Ribattè Turi e si misero tutte e due a ridere, mentre io ascoltavo in silenzio quei commenti e considerazioni volgari su mia madre , fingendomi compiaciuto e partecipante delle loro esternazioni ,ma dentro di me ero sconvolto, era la prima volta che sentivo parlare così di lei anche se non sapevano chi fosse.

Ci allontanammo da lì senza farci vedere e tornammo alla nostra asciugamano , ma io ero confuso e turbato , quello che avevo visto e fatto mi aveva segnato dentro.

Ero arrabbiato con me stesso perchè mi era piaciuto guardarla e mi ero eccitato a farlo ,anche se non avrei voluto e non lo davo a vedere ai miei amici Turi e Vanni…

Dentro me ero adirato con loro perchè l’avevano vista nuda e si erano masturbati guardando il suo corpo, facendo considerazioni volgari. Avrei voluto impedirglielo …ma non ne ero stato capace. In un certo senso ero geloso del corpo di mia madre , lo ritenevo solo mio e quindi non avrebbero dovuto vederlo…ma daltronte , mi eccitava sapere che avevano visto le sue nudità.

Ero scosso , confuso e mi sentivo come sospeso, combattuto dentro ,perchè iniziavo a pensare a lei in modo diverso, come “fimmina” (donna)e non come mamma e ne ero turbato e me ne sarei reso conto nei giorni successivi. Nacque allora in me il desiderio forte di spiarla , desiderarla e godere di lei.

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