Francesco e Carlo
Ero riuscito, dopo raffinatissime manovre ad iniziare una relazione con una collega di una cugina di mia moglie. Le due lavoravano assieme on una pubblica istituzione a Roma. Giusy (nome di fantasia) era una bella donna, neanche quarantenne, vedova con un figlio e, a dire di mia cugina, tutta casa e chiesa (questo fu il motivo principale che mi fece venir voglia di provarci). Scopatrice e bocchinara sopraffina, non disdegnava di prenderlo anche in culo. Ma non é questa la storia che voglio narrarvi, é solo la necessaria premessa. Mia cugina, che non sapeva niente della nostra storia, mi raccontava che Giusy non aveva occhi che per Francesco, un bel ragazzo, molto più giovane di lei che anch'io avevo avuto modo di conoscere, dandomi subito la sensazione che fosse gay. Cominciai un po' ad ingelosirmi - si é più gelosi dell'amante che della moglie ! Ricordo che una sera, stavamo a letto, io e Giusy, quando lui la chiamò al telefono per dirle non so cosa. Alla mia richiesta di cosa volesse, mi rispose in modo vago. Riuscivo a leggere le sue mail (allora yahoo non ti avvisava che qualcuno era acceduto alla tua posta da un device non conosciuto) ed una volta lui le aveva inviato un filmato porno (tipo un addio al nubilato con un tizio dotato di un cazzo ragguardevole) con la didascalia: questo é quello che vorrebbe farmi concorrenza - facendo evidentemente riferimento alle dimensioni del (suo) cazzo. La mia gelosia si accentuò sempre di più, fino a che, la relazione con Giusy terminò, ma per decisione di lei.
Nel frattempo, avevo saputo da mia cugina (in realtà cugina di mia moglie) che la fidanzata di Francesco, che lo ricopriva di costosissimi regali, in realtà era un fidanzato con cui ormai conviveva da tempo more uxorio. Nonostante la fine della relazione, continuavo a chiedermi se lei mi avesse tradito o meno con Francesco, insomma se si fosse fatta scopare da lui. Non sapevo cosa fare per poter indagare l'argomento : non potevo chiedere a mia cugina, a Giusy avevo incessantemente chiesto, facendola sorridere con il suo sorrisetto da puttana e negare recisamente. Avrei potuto chiederlo a lui, già, ma come ? Ci conoscevamo, ma molto superficialmente e senza alcun tipo di confidenza che consentisse domande di quel tipo.
Arrivò il compleanno di mia cugina e, qualche giorno prima, Francesco mi telefonò per chiedermi alcune cose relative all'appartamento di lei visto che dall'ufficio volevano regalarle un pezzo di arredamento. Colsi la palla al balzo e gli detti risposte un po' vaghe, dicendogli che lo avrei richiamato per essere più preciso su quanto mi aveva chiesto. Fecero seguito alcune telefonate sul regalo, sempre più lunghe e cordiali ed in una gli dissi che mi piaceva molto parlare con lui. Sì, rispose, mi piace molto parlare con te, sentiamoci, ogni tanto.
Non aspettai molto a richiamarlo e, dopo le solite frasi di circostanza, gli dissi che avevo visto il film "I segreti di Brokeback Mountain" e che mi era molto, molto piaciuto. Il suo tono di voce cambiò, si fece più femmineo dicendomi che anche a lui era piaciuto tantissimo. Aggiunse: non mi dirai che ti piacciono .....certe cose. Abbastanza, dissi, a te piacciono ? Non so se lo sai, rispose, io vivo con un uomo. Ma dai, dico io, in ufficio dicono tutti che ti scopi Giusy ! Non negare, so che lei ti considera la luce dei suoi occhi. Negò, negò recisamente visto che, oltretutto, quel tipo di rapporto non gli interessava; il suo rapporto era con Carlo - il suo convivente. Non so perché, ma cominciavo ad eccitarmi, il cazzo si era indurito e mi immaginavo insieme a Francesco. Lo salutai con la promessa, reciproca, di risentirsi presto ed aggiunsi: sempre che Carlo non sia geloso. Chiuse con una risata.
il giorno dopo non vedevo l'ora di chiamarlo e quando lo feci, esordii subito dicendogli che la sera prima mi ero abbandonato a fantasie erotiche su di lui e Carlo. La cosa era per altro vera e non ebbi quindi difficoltà a a rispondere al suo entusiastico: dai ! Racconta ! ...io che inculavo Carlo, mentre lui, Francesco, mi metteva il suo grosso cazzo in bocca e poi passava a succhiare quello di Carlo e poi una serie di varianti in cui ognuno di noi si trovava con un cazzo in culo ed uno in bocca. Mi era diventato, nel frattempo, durissimo ed avevo una grandissima voglia di segarmi. Mi chiese come fosse il mio cazzo ed il del suo: mi batteva di 23 centimetri contro 20 scarsi. Mi disse che si stava segando ed in procinto di sborrare; feci altrettanto e venimmo quasi in contemporanea.
Finalmente vennero nella mia città e presero alloggio in un bellissimo albergo (Carlo era molto ricco) dove andai a trovarli poco dopo il loro arrivo. Bevemmo qualcosa nello splendido roof garden e poi mi invitarono a scendere nella loro camera. Appena entrati, Carlo mi baciò appassionatamente mentre Francesco si era messo dietro di me e mi faceva sentire il suo grosso cazzo sul culo. Carlo non era da meno: aveva tra le gambe una grossa verga poco più piccola di quella del suo amante. Ci spogliammo completamente e la mia bocca fu riempita dal cazzo di Carlo, era grosso, faticavo a contenerlo, mentre Francesco iniziava a spingere la sua cappella nel mio culo. Era enorme e mi faceva un po' male, ma l'eccitazione aveva il sopravvento: mai avevo sperimentato due cazzi così grossi e contemporaneamente. Dopo un po' mi lasciarono libero e si stesero sul letto per un 69 in cui facevano sparire le grosse aste nelle rispettive bocche. Dopo in po' li feci mettere proni sul letto e cominciai ad inculare l'uno e poi l'altro; davo quattro cinque colpi al culo di Carlo e poi a quello di Francesco. Quando sentii che stavo per venire, li feci inginocchiare davanti a me e dissi loro di spalancare la bocca. Il primo schizzo di sborra finì in gola a Francesco, il secondo nella bocca di Carlo dove scaricai quanto rimaneva. Loro intanto si segavano a vicenda e vennero quasi in contemporanea con una quantità di sperma che non avevo mai visto.
La mia città era così piaciuta che tornarono spesso a visitarla.
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