Sottomessa sessualmente al compagno della mamma

Riceviamo e pubblichiamo l'avventura della giovane Alessia...
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Mi chiamo Alessia e ho 18 anni. I miei si sono separati da un anno e mia mamma adesso ha un compagno che ha deciso di farmi conoscere. Sono una bella ragazza, mora, riccia, con occhi nerissimi e molto abbronzata, l'unico difetto: 1.62 di altezza, ma a quello rimediano i tacchi.
Ero sdraiata sul divano in slip e canottierina, quando sentii aprirsi la porta: mia mamma con il suo compagno Filippo. Rimasi senza parole, sarà stato alto 1.90 come minimo, moro, occhi azzurrissimi, fisico palestrato, stupendo. Dopo le presentazioni era ora di cena e io non facevo altro che pensare a Filippo, a quelle mani, a quel fisico: stavo impazzendo. Andai in cucina per apparecchiare e vidi che lui stava già apparecchiando.
- Filippo, tranquillo ci penso io - dissi sperando che se ne andasse dalla cucina.
- Ah, credevo fossi in camera a vestirti, ma a quanto pare questa è la tua tenuta da casa - e mi fece l'occhiolino, stavo per morire.
Durante la cena, mi fissò sempre e io che non ero affatto una ragazza timida sostenni quello sguardo e giocai con le dita o con le forchette.
Dopo cena Filippo andò al computer e rimase un po' su facebook, poi mia mamma e lui decisero di fare una passeggiata ed uscirono. Filippo dimentico' facebook aperto, sbirciai un po' tra i suoi messaggi e ne trovai uno mandato 7 minuti prima ad un suo amico, lo aprii: 'Luca, non puoi capire. Sua figlia è uno spettacolo e gira per casa con una canottierina bianca senza reggiseno (avrà una 5) e in brasiliana di pizzo, sto impazzendo. Poi ha un culo che è la fine del mondo. Meglio andare via prima di fare danni. Ciao'.
Questo messaggio mi lasciò un po' sconvolta e un po' mi eccitò; la sera dopo mentre facevo sesso con il mio ragazzo immaginai che al suo posto ci fosse lui, Filippo, che mi faceva sua, oppure mi toccai pensandolo.
Poi un giorno mia mamma mi disse che a Filippo si era allagata la casa e che quindi sarebbe stato da noi per un paio di giorni, il tempo di sistemarla. Quella sera decisi di provocarlo per vedere come avrebbe reagito. Mi misi una brasiliana di seta rossa con il bordo di pizzo nero e sopra una canottierina uguale, senza reggiseno. Passai la serata con i suoi occhi addosso e facevo di tutto per stuzzicarlo, mi abbassavo a raccogliere oggetti che 'casualmente' cadevano, in moto provocante, ecc. Lui e mia mamma andarono a dormire presto perchè l'indomani lei sarebbe andata al lavoro, io invece restai alzata fino a tardi. Verso l'una andai a bere, accesi la luce della mia camera e non quella della cucina per non svegliare mia mamma; poco dopo Filippo arrivò in cucina.
- Ma tu non dovresti dormire Filippo? - gli chiesi.
- Sei tu la bambina qua, non io - ironizzò.
Allora per tutta risposta feci cadere il tappo della bottiglia e mi abbassai molto lentamente e provocatoriamente a raccoglierlo e sentii lui sussurrare 'e che bambina', ma feci finta di niente. Gli passai davanti sfiorandogli i pantaloni con la mano e sentii che oramai ce l'aveva durissimo, lui se ne accorse ma stavolta fu lui a non dire nulla.
La mattina dopo mi svegliai verso le 10.30, mia mamma già al lavoro, e in camera mia c'era un vassoio con succo e brioche e un biglietto: 'La tua colazione bambina, spero di aver azzeccato. Filippo'. Feci colazione, mi preparai e lavai e uscì dalla stanza. Trovai Filippo sul divano a guardare la tele e gli chiesi: - Filippo, tu fai il personal trainer giusto? - Lui annuì sorpreso della mia domanda. - Dai, stamattina volevo andare in palestra ma visto che ci sei tu qua, posso sfruttarti un pochino? -
Lui sorrise e mi disse di andare a mettermi una tuta così avremmo iniziato; tornai con un paio di pantaloncini aderentissimi e talmente corti da lasciarmi scoperta una parte di sedere e un top da palestra, vidi il suo sguardo eccitato fissarmi e notai anche che stava avendo un'erezione, questa cosa eccitò molto anche me. Dopo qualche esercizio durante il quale lui restava sulle sue, decisi di andare a prendere da bere per entrambi e 'casualmente' mi rovesciai dell'acqua sul top bianco che diventò subito trasparente lasciando vedere tutto.
- Alessia, è veramente troppo. Sei la figlia della mia compagna, non si può. - disse.
- Ah, forse preferivi che a diventare trasparenti fossero i mie pantaloncini così avresti visto meglio il mio culo che ti piace tanto no? L'hai detto tu a Luca, o sbaglio? - avevo detto tutto, gli avevo fatto capire tutto, toccava a lui.
Si alzò di scattò e si mise a parlarmi a due centimetri dal viso - Non leggere mai più la mia posta, chiaro? - Oramai senza speranze tornai in sala e mi misi al computer.
Filippo, arrivò dopo una decina di minuti, a petto nudo, chiuse il computer, mi tirò per un braccio e io finì contro il muro con lui davanti che mi sbarrava la strada, ero intimorita, ma anche eccitata ad un livello assurdo. Mi guardava fisso negli occhi e con un mano accarezzava il profilo del mio corpo, io iniziai a toccare quel fisico che tanto mi aveva fatto eccitare, fino ad arrivare a toccargli il cazzo che oramai era un tronco talmente era duro.
- No, non posso - mi disse lui e tolse le mani dal mio corpo. Io oramai non riuscivo più a trattenermi, misi lui contro il muro, mi inginocchiai e gli tirai fuori dai pantaloni quel cazzo enorme e iniziai a fargli un pompino; dopo qualche minuto di esitazione Filippo mi prese per i capelli e iniziò a scoparmi lui la bocca. Sentii che stava per venire e lui cercò di spostarmi ma io ripresi il suo cazzo in bocca e lo feci venire dentro. Filippo mi prese in braccio e mentre ci baciavamo mi portò sul divano, mi sfilò il top e iniziò a leccarmi le tette, stavo impazzendo per quanto era bravo: continuavo a gemere, poi, sempre leccandomi le tette, mise una mano nei pantaloncini e iniziò a scoparmi con un dito, con due, poi fece direttamente entrare tutta la mano e io urlai di piacere. - Oddio, si... ti prego continua... si - lui si fermò e sorridendo tirò fuori la mano e si alzò. - No piccola, qua le regole le detto io, adesso tu mi obbedisci. - Quella frase mi eccitò da morire.
- Adesso masturbati da sola, voglio vederti godere del tuo stesso piacere - Allora io iniziai a masturbarmi davanti a lui, che mi guardava con occhi vogliosi e si toccava anche lui, sempre nel momento in cui stavo per venire mi prese la mano e con uno strattone mi buttò a terra e mi disse di fargli un pompino. Dopo il pompino mi prese in braccio e mi fece sedere un tavolo, in un secondo mi entrò dentro con una botta secca, io urlai un po' di dolore un po' di piacere e lui se ne accorse.
- Ti piace farlo così eh? Ammettilo troietta, violento e sottomessa. Godi cazzo, godi! -
- Si, sono la tua troia. Scopami, si, ti prego scopami, non fermarti, continua, continua ti prego, sto per venire, continua -
Lui si tolse, mi guardò sorridendo e di colpo mi tornò dentro con una ferocia e una velocità assurda che mi fece venire come mai prima d'ora.
- Quanto sei porca bambina? - Io sorrisi estasiata da quell'orgasmo. Poi, nuovamente a terra mi scopo' ancora la bocca e poi, mentre scopava la figa con tutta la mano mi disse: - E ora ti scopo il culo, chiaro? Sei la mia puttana e anche se non vuoi è così lo stesso. Tu sei mia e fai quello che dico io. - Non mi avevano mai scopato il culo, ma lo lasciai fare.
Ero a pancia in su, con le gambe spalancate e il suo cazzo che mi stava sfondando il culo, facendomi anche un po' male. Quando capì che stavo nuovamente per venire iniziò a scoparmi il culo più violentemente e con la mano mi toccò il clitoride e cominciò ad alternare ditalini a 'massaggi' al mio clitoride; quella volta venni ancora di più. - Oddio, oddio, si... si... si! Scopami cazzo, scopami tutta. Fammi venire, fammi venire, sto venendo... vengo, vengo... Oh, sii! -
- Ti piace eh? Si che ti piace, ti piace da morire, sei mia! Tu fai solo quello che voglio io hai capito. - disse soddisfatto.
- Si - riuscì a sussurrare io, ancora in preda a quell'orgasmo strabiliante, riprese subito a scoparmi la figa.
- Non ho sentito, cos'è che hai detto? - disse ridendo.
- Si, sono tutta tua - dissi in preda ad un altro imminente orgasmo. Stavolta stava per venire anche lui, allora mi tolse e mi venne in bocca e io glielo ripulii per bene tutto. E così andammo avanti finchè non ce la facevamo più.
Da quel momento in poi, ogni volta che abbiamo l'occasione io e Filippo scopiamo.
Non ho mai avuto tanti orgasmi in un giorno solo.
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