IL VILLAGGIO DEL PIACERE parte seconda
IL VILLAGGIO DEL PIACERE parte seconda
Le prime luci della sera iniziavamo ad avvolgere il villaggio turistico. Marcello e Sara, nel loro bungalow, giacevano sul letto. Avevano dormito qualche ora, sfiniti, dopo quella lunga battaglia sessuale che li aveva visti protagonisti. Marcello fu il primo a svegliarsi. Aprì gli occhi e guardò al suo fianco la moglie che dormiva abbracciato a lui. Iniziò lentamente a sfiorarle la schiena, baciandola anche sul viso. Sara a quel contatto aprì gli occhi e sorrise al marito. Vide che anche Marcello le sorrideva.
Sara: “amore…” e gli diede un bacio stampato sulla bocca.
Marcello: “amore mio…ti amo.”
Sara: “…anche io e lo sai…non sei arrabbiata con me ?”
Marcello: “ e perché ? …l’unica cosa e che avrei voluto che me l’avessi detto subito quello che era successo sulla spiaggia…”
Sara: “amore volevo dirtelo…ma avevo paura, paura della tua reazione…”
Marcello: “Sara io ti amo…sei la cosa più importante della mia vita…non potrei vivere senza di te…voglio che da oggi in poi tu mi dica tutto. Vorrei che tutte le tue fantasie, voglie, i tuo turbamenti fossero anche i miei. Voglio condividere tutto con te…”
Sara: “ohhh…amore…ti amo…sei un uomo fantastico…te lo giurò…lo farò…non ti nasconderò più nulla…sarò la tua donna…fino in fondo…”
Marcello: “voglio che tu sia la mia puttana…la mia troia…” e la continuò a baciare.
Sara: “si amore…tutto quello che vuoi…”
Marcello: “…e ora alziamoci … non hai fame ? mettiamoci qualcosa addosso e andiamo al ristorante…”
Sara: “si amore…però prima vorrei farmi una doccia…”
Marcello: “no…niente doccia…voglio che rimani con l’odore del sesso addosso…voglio che tutti sentano i nostri odori sul tuo corpo…”
Sara: “oh amore che maiale… non ti facevo così porco… veramente mi vuoi così ?”
Marcello: “si…da oggi ti voglio più porca che mai…”
I due rimasero a letto un’altra decina di minuti poi si alzarono e si vestirono. Marcello indossò un costume ed una maglietta mentre Sara solo un pareo trasparente che metteva in risalto il suo corpo e la sua nudità. Uscirono dal bungalow e si avviarono verso il ristorante. Arrivati lì si guardarono intorno. Notarono che c’erano sia persone nude che altre con qualche piccolo pezzo di stoffa addosso. Cercarono un tavolo libero ma un cameriere nudo, molto prestante e con un notevole cazzo, gli comunicò che loro due erano ospiti di Guido e della moglie, i due proprietari del villaggio, al loro tavolo. La coppia per un attimo si guardò negli occhi e poi sorridendo andarono a sedersi salutando l’altra coppia, che non indossava nessun vestito. Sara notò subito lo sguardo di Guido, l’uomo che l’aveva posseduta selvaggiamente sulla spiaggia. Si senti imbarazzata, ma anche elettrizzata ed un po’ eccitata. Poi il suo sguardo si posò sulla moglie dell’uomo, Antonella. Una donna bella, molto bella, poteva avere al massimo quarant’anni, bionda, occhi azzurri, con un seno a pera e due capezzoli molto grossi ed il resto del corpo che poteva far invidia a tante ragazzine. Anche Marcello notò come l’uomo guardava sua moglie ed ebbe anche lui un brivido, misto di gelosia ed eccitazione. Quell’uomo aveva posseduto sua moglie e l’aveva fatta godere. Aveva uno sguardo magnetico ed una voce molto affabile e calda.
Guido: “allora…carissimi come è andato il primo giorno al villaggio ?”
Marcello: “…direi bene…un po’ scombussolati ma bene…”
Antonella: “siamo felici per voi…chi viene qui…poi vuole sempre ritornare…è un posto pieno di soprese”
Sara noto la malizia di Antonella nel pronunciare le ultime parole e rispose per le rime.
Sara:”…eh si…per quelle poche ore che siamo stati qui…già abbiamo avuto parecchie soprese…è un posto fantastico”
Guido: “sono contento…e sono sicuro che le soprese del villaggio vi piaceranno sempre di più.”
Sara: “speriamo…”
Mentre parlavamo furono serviti dal cameriere ed iniziarono a mangiare. Gli sguardi fra di loro si susseguivano. Sarà noto anche come Antonella la guardasse e sorridesse al marito.
Antonella: “…lo sai cara sei una bellissima donna…e tuo marito è un uomo fortunato….molto…”
Sara: “grazie…grazie per il complimento…ma anche tu sei una bellissima donna…anche Guido è fortunato…”
Antonella: “eh si anche molto…tra me, mia figlia Francesca che avete conosciuto, la nostra cameriera, la segretaria e le ospiti del villaggio è sempre attorniato da bellissime donne, giovani o mature che siano…”
Guido: “cara ma anche tu hai sempre intorno bellissimi ragazzi…fra i due camerieri, il cuoco, l’istruttore di vela, quello di sub e gli ospiti ….”
Antonella: “eh si anche tu hai ragione…aahahaha”
E si misero a ridere tutti e quattro mentre mangiavano. Ad un certo punto Sara sentì una mano sulla gamba e guardò in basso. Non era la mano di Marcello ma quella di Guido. Fu turbata e scossa da quel gesto. Avrebbe voluto spostare la mano ma non fece nulla per levarla. Guardò suo marito, ma lui era intento a parlare con Antonella. La mano oltre ad accarezzare la gamba iniziò a salire verso l’alto, insinuandosi fra le gambe lentamente. Sara cercò di non mostrare il suo imbarazzo ma quella mano le dava una sensazione di piacere. E allora allargò un po’ le cosce permettendo all’uomo di sfiorarle la fica con le dita. Lentamente la donna sentì le dita farsi largo fra le labbra della fica. Chiuse gli occhi per un attimo, poi li riaprì e vide che Marcello la guardava. Sara cercò con un gesto di far capire al marito cosa stesse succedendo, il marito sorrise e le strinse la mano sul tavolo.
Marcello aveva capito tutto. Il marito si era accorto delle manovre della mano di Guido. Anzi le si avvicinò all’orecchio, sporgendosi e le disse sussurrandogli: “amore…ti amo…sei meravigliosa…fallo continuare…” poi continuò la conversazione con Antonella. Stavano sorseggiando anche il caffè perché la cena era finita.
Sara a quelle parole sentì ancora di più salire la sua eccitazione. Sentì le labbra della figa aprirsi e bagnarsi. Sentì le dita di Guido entrarle dentro. Avrebbe voluto godere, li davanti a tutti. Avrebbe voluto farsi sbattere sul tavolo in quel momento. L’eccitazione e la ricerca del piacere ebbero il sopravvento sulla razionalità. Si perché lei fino a quel giorno era stata più che mai razionale. Sempre compunta, distinta, vivace ma sempre mantenendo le distanze con gli altri uomini. Ora invece non si riconosceva più. Un giorno, un solo giorno le era bastato per far emergere gli istinti sessuali più reconditi, la voglia di godere più animalesca. E tutto con il compiacimento e la soddisfazione del marito. In quel momento avrebbe voluto che quella sensazione di piacere non finisse più. Mentre pensava questo, sentiva la mano dell’uomo forzarle la fica, spingerla dentro. Si era un po’ abbassata sulla sedia per aprire ancora di più le gambe ma quasi al momento di raggiungere l’orgasmo fu interrotta dalla voce di Guido che levando la mano dalla sua intimità disse: “bene…che ne dite se andiamo a casa nostra a berci una bella bottiglia di un whisky scozzese praticamente introvabile ?”
Sarà si destò, guardò il marito rispondere subito: “per me va benissimo…tu sei d’accordo cara ?”
Sara: “…ehm…si…va bene…”
Tutti e quattro si alzarono dal tavolo e si avviarono per il vialetto centrale del villaggio verso la villetta dei proprietari. Marcello ed Antonella camminavano davanti conversando e ridendo, mentre e Sara e Guido li seguivano.
Guido la prese per mano e disse: …mi piaci…ti voglio ancora…ti voglio fottere…ti voglio far godere…”
Sara lo guardò continuando a camminare ma non rispose, rimanendo in silenzio. Arrivati alla villetta si accomodarono nel patio su dei bellissimi divani bianchi. Guido entrò dentro casa ed accese la filodiffusione che iniziò ad irradiare nell’aria una musica dolcissima e sensuale. Poteva farlo perché la villetta era abbastanza distante dai bungalow e poi c’era una folta vegetazione a dividerla dal resto del villaggio. Poi l’uomo porto la bottiglia e versò a tutti e quattro da bere. Dopo che ebbero assaggiato quel whisky buonissimo Guido invitò Sara a ballare. La prese per la mano e la fece alzare. La strinse a se e la donna si ritrovò con la testa sulla spalla dell’uomo. Mentre ballavano sentì che il cazzo di Guido diventava duro in mezzo alle sue gambe. Ebbe un fremito, poi ancora un altro. Sentì una mano dell’uomo scenderle sulla schiena ed insinuarsi sotto il pareo andandogli a toccare il culo.
Si strinse ancora di più a lui. Lo strinse forte sentendo scariche di piacere pervaderle il corpo. Si girò solo per un attimo a guardare Marcello, e vide che sia lui che Antonella la osservavano compiaciuti. Poi vide Antonella alzarsi ed andare dietro di lei. La senti che la stringeva fra lei ed il marito. Senti la bocca di Antonella baciarle la spalla, poi il collo, e poi l’orecchio.
Antonella: “sei bellissima…sei meravigliosa…e sei anche molto eccitata è vero ?”
Sara:…mmm….si….siiii….”
Antonella: “Guido mi ha detto tutto di stamattina, di cosa è successo…di come ti ha presa…dimmi lo desideri ancora ?...vuoi ancora che ti scopi ?”
Sara: “… si….siiiii….lo vogliooo…”
Antonella: “ fatti possedere….fatti scopare…lui vuole tutte le donne…lui domina…lui fotte…..e ti vuole fottere….far godereee….”
Sara: “…siiiii….siiii….lo voglio…”
Sara sentì che Guido appoggiò la sua bocca sulla sua, baciandola, facendole entrare la lingua dentro. Si sentì sciogliere, impazzire di piacere. Spalancò la bocca per offrirsi all’uomo, mentre sentiva che Antonella strusciava le sue mani ovunque.
Antonella rivolgendosi al marito: “prendila…fottila come una cagna…come piace fare a te…falla godereee….”
Guido prese per mano Sara e la portò sul divano, la fece stendere. Le aprì le gambe e fu subito dentro di lei. La donna non capì più nulla. Si sentì sfondata, aperta, vogliosa, incredibilmente eccitata, era un lago di umori. Guido iniziò a fotterla spingendo forte e veloce. Sarà iniziò a fodere gridando.
Sara: “siii…fottimiiiii…ti pregoooo….fottimiiii…..chiavamiiii…fammi godereee….”
Guido: “prendi cagna…prendiiii….aahhaa….fai vedere a tuo marito come godi… fai vedere a tuo marito che significa essere chiavata da un vero uomoooo….. diglielo….diglielo a tuo marito come ti sto fottendo.”
Sara rivolgendosi al marito che si era avvicinato a lei e si masturbava eccitato gli disse: “ amoreeeee….guardamiiiii….guarda come mi fotteeeee…..guardaaa….. mi sta facendo impazzireee…mi fa sentire una cagna in caloreee…..ohhhhh…..vaiiiii…..”
Marcello e Antonella erano vicinissimi ai due e si masturbavano. Per Marcello la scena era bellissima. Vedere la propria moglie fottuta e chiavata lo faceva impazzire dal godimento. Sara ebbe un orgasmo, due, tre, uno dietro l’altro. Marcello esplose godendo il suo orgasmo e spruzzando tutta la sua sborra sul corpo della moglie. Guido prima di venire estrasse il cazzo dalla figa di Sara e cercò la bocca di Antonella per venirle sulla faccia. Godettero insieme, uno dietro l’altro, in una esplosione di orgasmi che squarciò l’aria limpida e tersa del villaggio. Godettero tutti e quattro e Marcello e Sara ebbero la sensazione di essere a ancora più uniti di prima.
Erano passati alcuni minuti. Sara e Guido giacevano, sfiniti, sulla grande poltrona abbracciati dopo l’animalesco accoppiamento. Marcello ed Antonella invece erano seduti sull’altra poltrona bianca di fronte e parlavano fra loro a bassa voce.
Antonella: “ Marcello ti è piaciuto ? a me si…godo sempre vedere mio marito prendere una donna…”
Marcello: “si…mi è piaciuto…è la prima volta per me vedere mia moglie presa da un altro uomo…è stato spiazzante ma anche molto eccitante…non l’ho mai vista così scatenata…”
Mentre parlava Marcello si accarezzava ancora il cazzo che tornava ad indurirsi perché di fronte vedeva la moglie baciare appassionatamente l’uomo che l’aveva posseduto.
Antonella: “ti eccita ancora ?” ti sta venendo ancora duro ?...”
Marcello: “si…vederla così…me lo fa venire di nuovo duro…”
Antonella: “…lo sai che Guido vorrà ancora possederla, vorrà sentirla sua…vorrà farla sentire femmina…e non sarà contento finchè lei non gli chiederà una cosa veramente depravata e sconvolgente…”
Marcello: “cosa ? cosa gli chiederà ?...”
Antonella: “ne sono sicura…credimi tua moglie vorrà farlo venire dentro di se, nella figa, vorrà sentirlo sborrare dentro…”
Marcello: “…ma lei non prende la pillola…ti rendi conto… mi stai dicendo che mia moglie vorrà farsi venire dentro senza protezione ? con il rischio di rimanere incinta ? ti rendi conto di quello che dici…”
Ma a quelle parole Antonella vide che il cazzo di Marcello diventò ancora più duro.
Antonella: “ti eccita la cosa…vedo che al tuo cazzo piace…confessalo…forse sarai anche sconvolto da questa cosa che ti ho detto…ma credimi sarà così… Sara si attaccherà così a lui da chiederglielo… non la vedi come se lo coccola…sembra che fra i due sia scoppiato l’amore…”
Marcello: “non lo so…tutto ciò è sconvolgente…siamo arrivati stamattina ed è tutto cambiato…mia moglie mi fa impazzire… e devo dirti la sincera verità: tutto quello che deciderà di fare per me andrà bene…”
Mentre parlavano si accorsero di un’altra presenza nel patio. Era arrivata Francesca, indossava solamente un pulloverino blu e sotto era nuda. Sorrideva alla vista di quella scena, del padre abbracciato a Sara. La ragazza si avvicinò alla madre e la baciò in bocca.
Francesca: “…ciao mamma…ormai papà è partito…se l’era ripromesso di scoparla ancora… è un vero porco non si accontenta mai… “
Antonella: “ bambina mia…lo conosci tuo padre è fatto così…e tu Marcello non ci guardare con quell’aria interrogativa… noi siamo una famiglia molto aperta…. Abbiamo abbattuto tutti i tabù… siamo moderni…eehhehee…”
Francesca: “ eh si, ha ragione proprio la mia mamma… siamo aperti e felici…”
Poi la ragazza si allontanò avvicinandosi al padre sulla poltrona. Si abbassò baciandolo.
Francesca: “ Ciao pà… è la tua nuovo donna ?”
Il padre mollo la bocca di Sara e girandosi verso la figlia gli rispose: “…mi piace…ma deve ancora dimostrarmi totale dedizione… lo sai come sono fatto …”
Anche Sara alzò gli occhi e vide Francesca.
Sara: “Ciao Fra… tuo padre è incredibile mi ha fatto godere come non ho mai goduto in vita mia…. “
Francesca: “ed anche tuo marito vedo che è contento della nuova situazione…”
Sara a quelle parole si girò verso il marito e si scambiarono uno sguardo pieno di significati. Marcello sorrise e senza volerlo si ritrovò a toccarsi ancora. Poi vide Guido parlare nell’orecchio a Sara, scambiarsi baci e parole. Vide Sara sottrarsi all’abbraccio ed alzarsi. Lo raggiunse e si sedette vicino a lui, gli prese la mano e gli disse: “amore…amore grazie…grazie…”
Marcello: …perché mi ringrazi… ti è piaciuto, mi è piaciuto… ho goduto guardandoti godere, ho goduto del tuo godimento…”
Sara: “stanotte dorme con lui…ti dispiace ? Io ti amo…ma stanotte voglio essere completamente sua…”
Marcello guardò la moglie. In quel momento capì che Sara era andata, quell’uomo l’aveva conquistata, posseduta e fatta sua ed adesso pendeva dalle sue labbra.
Marcello: “amore…se vuoi dormire con lui dormici…fai quello che ti senti di fare… io ti amo… e per il mio ed il tuo amore farò tutto quello che vorrai…”
Sara: “sei fantastico…sei la mia vita…ti amo…e ti amerò per sempre… ora vado…”
Marcello: “…prima di andare dimmi una cosa… ti farai venire dentro ? ti farai sborrare nella fica ? senza protezione ?”
Sara lo guardò negli occhi, gli prese la mano ed iniziò a baciarla, baci sulla mano e sul braccio fino alla sua bocca. Gli spinse la lingua dentro, lo baciò come mai aveva fatto. Poi si staccò e lo guardò.
Sara: “non lo so, non lo so… la tentazione è forte…fortissima… ma non vorrei rovinare tutto nel rapporto fra te e me…”
Marcello: “amore fai quello che ti senti di fare… ma domani mattina voglio che tu corra da me… domani mattina ti voglio tutta per me… voglio vederti appagata e voglio amarti…”
Sara: “si amore… si…”
Sara si alzò gli mando un bacio e si avviò con Guido nella casa. Nel patio rimasero Antonella, Francesca e lo stesso Marcello. C’era una forte tensione nell’aria, sembravano tutti appesi a quello che sarebbe successo.
Antonella: “ e noi che facciamo ? stiamo qui ? nooo… dai andiamo al piano bar, vi va ?”
Francesca: “si dai…andiamo…vieni Marcello…stanotte ti faremo divertire noi…”
E tutti e tre insieme si avviarono verso il centro del villaggio mentre in casa Guido e Sara stavano iniziando a consumare una lunga notte di lussuria e piacere.
Marcello si girava e si rigirava nel letto, per tutta la notte non era riuscito a dormire. Ogni tanto guardava la sveglia: le due, le due e mezza, le tre, le quattro. Era una tortura. Era la prima volta da quando si era sposato che non dormiva con Sara. Neanche la serata, divertente e spensierata, al piano bar con Antonella e la figlia era servita a distoglierlo dai suoi pensieri. Sara era con Guido. Era nel suo letto. In quei momenti la stava possedendo. Era sua, completamente sua. Era eccitato e turbato, era spiazzato ed agitato. Avrebbe voluto toccarsi, masturbarsi, ma non c’è la faceva. Voleva aspettarla che tornasse da lui. Non faceva altro che pensare a lei. Ad un certo punto mentre continuava a rigirarsi nel letto la stanchezza la colse, chiuse gli occhi e si addormentò per qualche ora. Alle sette si risvegliò. Guardò l’orologio sul comodino e fissò attentamente la porta sperando di vedere Sara apparire sul ciglio. Alle otto sentì dei passi sul selciato, fuori dal bungalow. La vide entrare nella stanza e per lui fu come un’apparizione. Vedeva che era stravolta, i capelli arruffati, grandi occhiaie, dei lividi la macchiavano la pelle appena abbronzata, camminava a piccoli passi ma quasi barcollava. La vide avvicinarsi al letto, guardarlo e poi stendersi di fianco a lui.
Sara: “buongiorno amore…buongiorno…abbracciami…”
Lo riempì di baci, sul volto, sulla fronte, sulla bocca. Marcello a contatto con la sua pelle ebbe un’erezione istantanea. L’abbracciava e cercava l’odore di Guido sulla sua pelle. L’uomo iniziò a strusciarsi sulla coscia della moglie, come un cane che annusando l’odore del sesso inizia ad accalorarsi. Avrebbe voluto dire qualcosa ma non riusciva a spiaccicare parola. Era come un’animale priva della parola capace solo di eccitarsi.
Sara: “amore…sei eccitato ?.... continua è bellissima sentirti così…così per me.”
Marcello iniziò ad accarezzarla. Sentiva sulla pelle della donna la consistenza della sborra lasciata da Guido. L’aveva ovunque: sulla bocca, sul seno, sulla pancia, sul culo. Accarezzava e raccoglieva con le dita lo sperma, poi portava la mano vicino al naso ed annusava.
Sara: “amore…è la sua sborra…non puoi capire… è stato meraviglioso…abbiamo scopato e fatto l’amore per tutta la notte… non mi ha dato tregua…mi ha sborrato ovunque… mmmm… fantastico… mi ha presa come mai nessuno… mi ha fatta sua…”
Marcello a quelle parole s’infervorò ancora di più. Iniziò a strusciare il cazzo ancora più forte sulle gambe della moglie. Poi portò le sue dita in mezzo alle gambe. La fica era apertissima come mai l’aveva sentita. Era bagnata, ma soprattutto dalle labbra usciva ancora lo sperma, la sborra dell’uomo che l’aveva posseduta tutta la notte. Affondò le dita dentro di lei. Era piena, pienissima di lui, di Guido.
Sara: “amore… lo so… lo so sono piena di lui… l’ha voluto fare…ha voluto sborrarmi nella figa…mi ha riempito l’utero… ma anche io l’ho voluto…mmmm…. mi sono voluta dare completamente a lui… e mentre lo faceva ti pensavo, e più ti pensavo più mi eccitavo e più gli chiedevo di farlo, di venirmi dentro, di riempirmi, di mettermi incinta, di ingravidarmi… non giudicarmi… io ti amo… ma lui mi ha posseduto… mi ha fatto perdere la ragione, la coscienza…io ti amo… ma sono sua, completamente sua…”
Marcello in silenzio guardandola, la fece scostare, le fece aprire le gambe e si abbassò a leccarla fra le labbra della figa. Leccandola voleva dimostrare tutto il suo amore incondizionato verso la moglie. Affondò la lingua nella figa, raccolse con la lingua lo sperma, lo succhiò, si riempì la bocca. Poi si avvicinò alla viso della moglie e la baciò profondamente, passandogli con la lingua lo sperma di Guido. Si baciarono ed impastarono lingue e sborra, godevano entrambi mentre lo facevano, ne traevano un piacere immenso, un piacere lussurioso.
Sara staccò la bocca da suo marito e lo guardò accarezzandogli il volto.
Sara: “…amore dimmi qualcosa…non parli…non dici niente ? …dimmi che mi ami…dimmi che mi perdonerai per quello che ho fatto…dimmi che non mi lascerai mai qualunque cosa farò…dimmelo…ti prego dimmelo…”
Marcello la guardò. “Amore…sei l’amore della mia vita… nessuna cosa potrà mai separarci…nessuna e nessuno… se tu hai voluto fare questo io godo di piacere con te… se tu hai voluto donarti a lui….sono felice come lo sei tu… mi fai impazzire…non ti ho mai vista così… così eccitata, così depravata, io asseconderò sempre quello che farai…ti amo…lo capisci ti amo…ti ho aspettato tutta la notte sveglio per averti qui e dirti queste cose, in questo momento…ti amo e non smetterò mai di dirtelo…”
Mentre parlava cercò con il cazzo di penetrare la moglie, ma lei mise una mano in mezzo.
Sara: “amore è bellissimo quello che dici…è meraviglioso sono felice come non lo sono mai stata…ti amo anche io…però lui non vuole che tu mi scopa….mi vuole solo per se… solo lui può farlo finchè non sarà sicuro di avermi messo incinta…vuole così ed io farò ciò che lui vuole….”
Marcello a quelle parole ebbe una scossa incredibile, la sua eccitazione salì ancora di più, non sapeva spiegarsi questa reazione, ma era eccitato, incredibilmente eccitato. Portò la mano sul cazzo ed iniziò a segarsi furiosamente, violentemente. Guardava la moglie parlare di Guido e lui si segava. Sentiva parlare la moglie di quell’uomo e lui voleva sborrare, come un ragazzino arrapato che spia di nascosto la madre nuda nel bagno. Voleva godere, godere davanti a Sara, sborrare sul suo corpo.
Sara: “vai amore…segati…masturbati per me…continua…godi…devi godereee…del mio godimento totale…mmm….fallo….sborrami sulla pancia…sborrami d’ovunque ma non potrai scoparmi per un po’…. Sei il mio cornuto….ti ho fatto completamente cornuto…. Come abbiamo fantasticato un sacco di volte…l’ho fatto e sono felice….mmmm….guarda mi sto toccando ancora….mmmm…mi piace sono ancora eccitata di lui… sborra, sborrami addosso….mmm…ahahahah….sei il mio cornuto e lui mi sborrato dentro…siii…..mmmm….mi ha messo incinta….lo sperooo… voglio un figlio da luiiiiii…..e tu sarai sempre il mio cornutooooo….godooooo….godiamooo insiemeeee…..”
Marcello guardava la moglie masturbarsi e anche lui lo stava facendo. Quelle parole lo fecero impazzire di piacere, di lussuria, di depravazione. Si scappellava il cazzo, su e giù, giù e su, fino a quando godette, godette insieme alla moglie.
Marcello: “siiii…godoooo troiaaa….sono il tuo cornutoooo..e tu sei una cagna in calore che si è fatta ingravidareee…troia….puttanaaa…..ahahaha….mmmm…..godooo…godoooo…godoooo….ancoraaa…..ti amoooo….”
Sara e Marcello godettero insieme, arrivarono insieme, ad un centimetro l’uno dall’altro, guardandosi negli occhi e dicendosi cose che non avevano mai detto prima. Godettero di un godimento perverso, abbattendo ogni limite ed ogni tabù che mai aveva oltrepassato nella loro vita. Annegarono nel piacere l’uno dell’altro. Annegarono sentendosi cornuto e troia, cuckold e puttana. Godettero e mai furono più legati l’uno all’altro come in quel momento di depravazione infinita.
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