Zoccola in incognito

Carletto Duro
6 days ago

Caterina ventitré anni, sposata a 19,un matrimonio durato un battito d’ali, Carmine forse veramente mi amava,ma la sua più grande passione era la figa,non importa se bella o brutta, giovane o vecchia, l'importante era conquistarle e portarle a letto .
La prima volta che l'ho beccato nel talamo a spupazzarsi una collega l'ho perdonato,ma poi ho capito che non sarebbe mai stato monogamo, d'altronde le amiche del paesello nel Molise dove siamo cresciuti mi avevano avvisato.
“Caterina ,non per farmi gli affari tuoi,ma Carmine è l'amante della vecchia proprietaria del bar,e si dice che scopi anche la panetteria “,mi incazzavo e le mandavo al diavolo,con lui ho intrapreso le vie del sesso, a lui ho donato la verginità,diceva di amarmi,un ragazzo esuberante ma dopo il matrimonio sicuramente sarebbe cambiato.
Abbiamo lasciato il paesello per un lavoro sicuro, approdati a Torino,lui da buon saldatore ha trovato subito una buona occupazione,io ho dovuto nonostante il diploma da ragioniere, accettare un posto da operaia.
I primi tempi tutto rosa e fiori,ogni sera facevamo l'amore, anche se ero stanca Carmine mi delizia con la lingua e la mazza, passava ore a leccarmi la topina strappandomi orgasmi paradisiaci,quando poi infilava la verga era piacere puro,un vero torello che godeva degli orgasmi della sua donna, allora per problemi non potevo prendere la pillola e si finiva le kermesse amorose con guduriose inculate,dove scaricava il suo seme.
Avevamo deciso di attendere per la maternità, l'idea era di fare i fidanzati per un po' e di goderci la vita, poi piano piano tutto è cambiato, Carmine mi ha cercata sempre meno, mentre aumenta le frequenze delle uscite serali, adducendo le scuse più banali,una volta a settimana mi portava a mangiare un gelato ,mai a ballare nonostante sapesse che è la mia passione.
Ormai il sesso si riduceva a una volta a settimana,poi ogni due, certo quelle rare volte mi portava in paradiso,ma per me' la cosa cominciava a starmi stretta.
Una sera che al solito non c'è,cedo all'insistenza di un gruppo di amiche e vado con loro all'inaugurazione di una nuova discoteca.
Tutta sera mi scateno in pista,poi mentre vado nella toilette delle donne lo vedo, è lì spaparazzato su un divanetto che si gode le labbra di due sconosciute,per un po' resto bloccata,la mora si fa palpare il seno mentre lo bacia,la bionda ha la mano infilata nei suoi boxer.
Scoppio a piangere e corro verso le amiche, che chiedono lumi sul mio stato,Michela la più sensibile nei miei confronti mi obbliga a vuotare il sacco.
“Cosa aspetti a andartene,credi ancora che ti ama?quello da quando ha lasciato il paesello a Torino ha trovato il Bengodi, giù da tè si era fatto tutte le femmine disponibili, poi sei arrivata tu ,una boccata di aria fresca,ma a quanto pare il lupo non ha perso il vizio,sto cercando una donna che divida con me' la pigione di casa e tu mia cara amica saresti perfetta”.
D'impulso ho accettato, sono sposata ma da lui non posso pretendere nulla,ora capisco la ritrosia a avere un figlio, Michela mi accompagna a casa,prima di uscire mi nascondo dietro a una colonna e scatto foto del porco mentre amoreggia, è Michela a darmi una mano a fare le valige e togliere dalla casa ogni mio ricordo, lascio sparpagliate sul letto le foto stampate dalla fotocopiatrice con un biglietto “divertiti e non cercarmi più”.
Ormai le lacrime sono finite , esco con Michela lasciando le chiavi dentro,mi telefona la mattina presto,non le dò il tempo di parlare e lo mando a quel paese mentre Michela applaude divertita, inserisco il blocco di chiamata cancellando dal telefono ogni ricordo di lui.
Se mi avesse amato mi cercava,ma a quanto pare ero solo una delle tante, Michela mi sprona a rimettermi in gioco ma io nicchio,so di essere bruttina,non dico un cesso,il fisico longilineo e il mio metro e settanta sono i punti di forza, però ho due tette a pera un po' cadenti,il naso lungo leggermente storto e occhi grandi un po' bovini.
Per carità c'è di peggio ma ora voglio prendere fiato,non pretendo il principe azzurro, né l’adone palestrato ma una persona vera che ci tenga a me'.
L'amica mi pressa di continuo,sotto la sua supervisione mi sono iscritta ad almeno cinque siti,ma finora ho trovato solo caproni che hanno in mente solo di scopare o uomini sposati in cerca di compagnia, spesso persone indecise che dopo un fiume di messaggi mi hanno dato buca.
L'ultimo in ordine di tempo e un tizio che mi ha dato appuntamento oggi per un caffè conoscitivo, aspetto al bar per un ora come una cretina,poi maledico lui è me e vado a passeggiare nel parco per sbollire la rabbia.
Non mi sono messa in ghingheri,solo una sistemata ai capelli,un paio di pendenti, jeans attillati che mettono in risalto le forme e una camicetta larga tale da non mettere troppo in mostra il seno.
Mi viene incontro un ragazzo circa della mia età,a pochi passi da me' si blocca e si gira verso un gruppetto che lo incita a venire verso di me, è il classico ragazzo imbranato, biondino,magro e con la pelle bianca come il latte,non vedo il suo viso perché tiene gli occhi bassi.
“Che c'è, che vuoi”,lo vedo tremare:’mi scusi signora,lei fa la puttana?”,sto per strappargli gli occhi ma vedo il gruppetto che da lontano sghignazza e si sbellica dalle risate:”bravi i tuoi amici,te li sei scelti bene,una mandria di cretini deficienti,tira su gli occhi che voglio vederti in faccia,non sono una prostituta,la puttana è la mamma dei tuoi amici’.
Timidamente tira su la testa,ha dei bei lineamenti e degli occhi azzurro cielo,:”sei qui per una scommessa?”,”no signora,i miei compagni di università mi prendono in giro perché non sono mai stato con una donna,mi hanno detto che lei è una prostituta,a loro detta la migliore esperta a sverginare i ragazzi “, è rosso come un peperone,se potesse sparirebbe sotto terra.
Odio gli stronzi e decido di aiutare il ragazzo,lo tiro per un braccio avvicinandomi alla fontana,ben in vista da quegli idioti e poi lo bacio con tutto il trasporto possibile,il ragazzo quasi sviene,ha le labbra leggermente aperte e la mia lingua si insinua a contatto con la sua.
Per un attimo cerca di staccarsi poi si lascia andare a un trasporto mai visto,sento crescere sul mio ventre il suo paletto, mingherlino ma sembra con una dotazione di tutto rispetto,con la coda dell'occhio vedo la banda smettere di ridere e allontanarsi a gruppetti,il divertimento è finito e se ne vanno.
Il ragazzo è attaccato alle mie labbra come una sanguisuga, sembra aspirare la vita dalle mie labbra,gli dò una spinta per staccarlo:”i tuoi cari per modo di dire, amici credo che smetteranno di prenderti per i fondelli,ciao ci si vede”.
Resta impalato per qualche secondo ma poi mi corre incontro:”scusami,ti prego scusami, sono un idiota e ho approfittato di tè,non so cosa fare per farmi perdonare “,”niente va bene così ma non farti prendere in giro da degli idioti,tu mi sembri un ragazzo intelligente e carino,vali più di loro, ricordalo “.
“La prego non se ne vada, posso offrirle almeno un caffè?”,non so cosa fare,ma poi mi dico che infondo è meglio degli ultimi con cui sono uscita:”ok un buon caffè non si rifiuta mai,ma se continui a chiamarmi signora,mi offendo, avremo circa la stessa età,non sono un'amica di tua madre,chiaro,mi chiamo Caterina e non guardarmi con occhi da pesce lesso “,il ragazzo deglutisce:”scusa,le donne mi mettono in soggezione, sono Livio,ho venticinque anni e studio ingegneria all'ultimo anno”,”calma, calma,non voglio conoscere anche il numero della carta di credito, è solo un caffè, tanto per conoscerci,se non ti lasci un po' andare scoppi,dai entriamo qui”.
Quando si calma è perfino simpatico e allegro,unico fastidio continua a guardarmi le labbra:”dimmi Livio è la prima femmina che baci vero?”,”si ed è stato bellissimo”,”è piaciuto anche a me',se ti lasci un po' andare sei un maschio appetibile”,”ho speranza che mi baci ancora,farei di tutto per rivederti”,”già,la prima donna che ti bacia e scatta la scintilla dell'amore,sei simpatico e sicuramente da me avrai altri baci ma scordati che mi getti tra le tue braccia, l'ho fatto a diciannove anni e mi sto ancora leccando le ferite”,”no,no,non ti farei mai del male, voglio solo conoscerti meglio stare un po' con tè”.
Sono perplessa,mi sembra di approfittare della sua ingenuità:”ma mi hai visto bene, chissà quante ragazze molto più belle hai intorno,se ti piacciono le brutte ok,domani è sabato,puoi invitarmi per una pizza, tanto domenica si dorme”.
I suoi occhi si illuminano, mettimi alla prova,tu mi piaci veramente hai un viso che ricorda i dipinti dell'antichità,sei bellissima”, adesso sono io a baciarlo senza scuse, restiamo a limonare sotto lo sguardo divertito degli avventori,una vecchia signora si complimenta per il nostro amore, improvvisamente riprendo coscienza di quello che sto facendo.
“Scusa Livio adesso devo proprio scappare, questo è il mio indirizzo, passami a prendere alle otto,qualche pizzeria lì intorno non è male”,le stampo un ultimo bacio sulla bocca e esco di corsa dal bar.
Appena arrivo a casa racconto tutto a Michela:”wow un verginello della nostra età,se lo scarti lo prendo io”,”buona Michela, Livio è off-limits per te, chiaro amica mia, vediamo dove andremo a finire,il ragazzo è imbranato ma tanto, tanto carino,dai domani sera ti racconto”,”ti ricordo che vado al mare con un ganzo fino a lunedì e tu hai campo libero,se non ne approfitti sei una scema incorreggibile,se gli dai la patata dopo resta a tè,non sprecare le occasioni, divertiti amica mia”.
Sabato già al mattino penso all'incontro,non sono mai stata così indecisa,mi sembra di approfittare della debolezza di un ragazzino imbranato ma poi mi dico, è carino e sicuramente non è stronzo come gli ultimi che ho frequentato,nel pomeriggio inizio a prepararmi, sono ancora piena di dubbi,a volte spero nell'ennesimo bidone ma non mi sembra il tipo,alla fine mi dico, perché no,un sabato sera senza pensieri,del resto l'alternativa è farmi una pasta e guardare una serie in tivù.
Alle 19.30 lo intravedo alla finestra,vestito elegante con in mano un mazzo di fiori ,mi intenerisco ,con me' mai nessuno ha avuto queste gentilezze,corro a indossare qualcosa di più adatto,in un lampo sono pronta e attendo dietro la porta,dopo dieci minuti mi spazientisco,vuoi vedere che il timido e se n'è andato, mentre mi maledico suona il campanello,mi sistemo i capelli e apro la porta con un sorriso.
Mi guarda a bocca aperta, è la prima volta che qualcuno mi fa' sentire bella;”entra prego, questi sono per me?”,”spero che ti piacciano,non conosco tuoi gusti,la fiorista mi ha detto che sono il massimo per una bella donna “, un tripudio di rose di ogni colore”si sono bellissimi,sprecati per una come me',ti saranno costati un patrimonio, vorrà dire che la pizza la offro io”.
Prendo un vaso grande e li immergo nell'acqua,sono veramente stupendi,mi volto e le dò un bacio, Livio quasi si mette a tremare:”scusami volevi proprio la pizza?ho prenotato un ristorante ma se vuoi si può disdire","scherzi è da tanto che un ragazzo non mi invita a cena,su cavaliere andiamo”.
Davanti a casa è parcheggiata un'Audi sportiva,mi apre la portiera e mi invita a entrare,mi accomodo e lo guardo stupita:”è tua questa auto?”,”si vuoi provarla? cambiamo di posto e guida tu”,”ti fidi, guarda che amo la guida sportiva anche se con la mia Panda…”,”dai,ti dico io dove andare,ma non esagerare, odio non rispettare le regole “.
Che bello,il ronfo dei sei cilindri è musica, non mi stancherei mai di guidarla, saliamo le colline di Superga e mi fa' fermare davanti a un ristorante dove potrei entrare solo per fare le pulizie.
Scesi dall'auto un ragazzo la parcheggia, entriamo e tutti lo ossequiano,lui mi tiene per mano e quasi mi trascina,ora sono io a restare imbambolata,ci fanno accomodare in una saletta appartata,con una grande vetrata da cui si gode anche se buio un panorama mozzafiato.
“Spero ti piaccia il pesce,qui lo fanno benissimo”,lo guardo incantata senza proferir parola:”scusa ti ho portata nel mio mondo senza chiedere,non è un gioco,tu mi piaci veramente e qui mi sento più sicuro”.
“Il brutto anatroccolo a cena con il principino,ma purtroppo non mi trasformerò mai in cigno, sono la prima ragazza che hai baciato e questo ti ha creato l'illusione del grande amore,ma se apri veramente gli occhi vedrai una ragazza brutta,come la vedono gli altri “.
“Tu dici,se ti piace la mia compagnia perché scoraggiarmi,non posso né voglio obbligarti a fare nulla con me,ma se ti piaccio almeno un po' che ti costa, è solo la serata più romantica della mia vita, spero non finisca mai”.
Seguo il mio impulso,mi allungo sul tavolo e unisco le mie labbra alle sue, non so quanto tempo è passato,si sentono leggeri colpi di tosse, è il cameriere che è lì impalato in attesa dell’ ordinazione, torniamo nel mondo reale, Livio mi chiede se può ordinare anche per m'è,io annuisco,ho ancora la testa che mi gira .
Quando il ragazzo se ne và , scoppiammo a ridere,un riso contagioso che non riusciamo a interrompere,lui mi tiene stretta una mano e la cosa mi dà piacere, ormai mi sto lasciando andare e il solo contatto con la sua mano mi fa inumidire la fichetta.
Dopo mezz'ora chiacchieriamo amabilmente,mi chiede di me,le racconto le vicissitudini,lui mi guarda e sembra soffrire alle mie pene,la cena è squisita e veramente mi fa' sentire una principessa,so che dovrò svegliarmi e la carrozza si trasformerà in zucca,ma questa sera voglio vivere il sogno.
Non parla mai di lui, forse è riservato oppure ritiene di tenere i suoi segreti ma non mi importa,sto bene,dopo anni sto bene con un uomo.
Lasciamo il locale oltre la mezzanotte,mi chiede cosa voglio fare,io nicchio ma poi gli chiedo se gli piace ballare, detto fatto mi porta nel più bel locale di Torino, è un ottimo ballerino e questo mi sorprende,non mi sembrava il tipo da socializzare,Livio è pieno di sorprese,usciamo dal disco che sono le tre.
Saliti in macchina mi bacia per la prima volta in modo audace,non c'è più l'ombra del ragazzo timido,ora ho davanti un bel ragazzo che mi ha fatto passare la più bella serata della mia vita, il perizoma è fradicio,dal tessuto accarezzo la sua virilità che al mio tocco reagisce:”portami a casa”,mi guarda sconsolato e avvia il motore .
Durante il tragitto non una parola, arriviamo sotto casa e timidamente chiede se può rivedermi:”dove credi di andare,dopo una serata così mi lasci sola? parole, parole e poi mi pianti con una voglia da morire “,sbarra gli occhi:”ma,ma, veramente posso entrare?”,”se te ne vai non mi vedi più sta a te decidere”,mi segue come un cagnolino:”scusa mi hai detto che abiti con una amica e io….”,lo avvolgo in un bacio carico di lussuria,poi andiamo nella camera di Michela,li c'è il lettone,mi siedo e gli strappo letteralmente pantaloni e boxer .
Sara anche timido ma il fratellino è di tutt'altro parere, è un po' buffo vederlo così,calze,giacca e cravatta con la verga durissima che punta verso il mio viso,non gli dò il tempo di pensare, l'afferrò con due mani e assaggio le prime gocce di precum ,rivolta gli occhi al cielo e geme,per essere così magro ha una mazza da paura, sarà più lunga e larga di quella del mio ex,faccio scorrere la lingua sull'asta riempiendola di saliva,poi a fatica faccio entrare quella cappella violacea che sembra esplodere da un momento all'altro.
Per Livio è la prima volta,stringe i denti per non venire,lo faccio scorrere fino al velopendulo godendo di questa bella mazza,lecco e succhio come un gelato, mentre con la mano le massaggio i coglioni ,lisci e gonfi.
Infilo la mano nel perizoma,due dita entrano nel laghetto e con il pollice mi massaggio il clitoride,Livio ansima e sbuffa nel tentativo di non venire,infila le mani a palpare le mie pere, è troppo anche per me,sento la verga vibrare e le vene ingrossarsi,levo per un attimo la bocca e urlo:”vieni ti prego, riempimi la bocca del tuo nettare,vengo,vengo insieme a tè “uno tsunami di sperma mi invade la gola,non riesco a trattenerlo tutto,una parte esce a rivoli e mi cade sulle tette,alla visione Livio è come impazzito si getta sui miei seni incurante di mangiare anche il suo sperma e mi divora i capezzoli che si allungano come la falange di un mignolo.
Il trattamento mi manda fuori di senno,guido la sua testa a leccare i punti più sensibili, fino a esplodere in un altro orgasmo che mi lascia per un attimo spossata,;”bravo piccolo adesso leccami la figa,sta piangendo lacrime di piacere apposta per tè,bevi , bevi le lacrime di piacere “.
Mi guarda la topina come un assetato l'acqua e si getta tra le mie gambe,io mi scoscio il più possibile per godere della sua lingua,lecca e succhia come un ossesso,lo guido a imparare i punti più sensibili,si dedica al mio clito che si allunga e indurisce come un cazzetto, è inesperto ma impara in fretta,mai goduto così di un cunnilingio,tanto che per la prima volta in vita mia squirto inondando con più schizzi il viso.
Per un attimo rimango terrorizzata all'idea che ho fatto pipì ma lui gradisce e beve i liquidi come rosolio,la verga è tornata dura come pietra,ci sdraiamo sulle lenzuola intrise del nostro piacere,ci concediamo coccole e bacini per riacquistare le forze.
“Vuoi fare l'amore, vorrei sentirti dentro di me”, Livio è impacciato,lo faccio mettere tra le mie gambe spalancate e guido la verga al mio scrigno,bagno la cappella nei miei succhi e la guido tra le grandi labbra,
Livio da una leggera spinta ,la mia topina rorida di umori non offre resistenza e la mazza entra fino a cozzare la testa dell'utero,ho una smorfia di dolore e Livio si ferma preoccupato, appena mi abituo all'intrusione mi monta un piacere che forse provo per la prima volta:”continua ti prego,e bellissimo la tua mazza mi riempie “.
L'incoraggiamento esalta Livio che inizia a fare scorrere il suo cazzone dentro di me,lo estrae quasi a uscire poi affonda in profondità,a ogni colpo mugolo e ansimo ,mi fa impazzire dal piacere.
È incredibilmente resistente, forse per le sborrate precedenti ma mi possiede come non volesse più uscire da me,mi scopa almeno per mezz'ora, quando è al limite e sento la verga pulsare mi chiede dove venire,sono un incosciente ma lo desidero in grembo,la mia risposta è stringere le gambe sulla sua schiena,qualche colpo e poi il suo corpo trema e sento ogni schizzo che mi riempire il ventre.
Si è fatto giorno,il sole fa capolino tra le persiane ma la sete di noi non diminuisce, tempo d'un caffè e torniamo nel letto che ormai è un disastro, Livio è incredibile,forse perché è la prima volta o forse perché veramente desidera me' ,si sdraia sul letto, è ancora in alzabandiera,il suo piolo è ancora rigido come non fosse successo nulla,gli salgo in groppa riempiendolo di baci,lui è affascinato dalle mie grosse tette dondolanti,si spinge con le braccia e raggiunge un capezzolo,mi carico di libidine,prendo la mazza e la guido in profondità,per un attimo resto senza fiato, è veramente grosso e lungo,il tempo di adattarmi poi inizio un lento su e giù che lo manda in estasi.
Mi stringe i capezzoli e comincio a cavalcare con vigore,godo come una vacca ,ormai ho perso i conti degli orgasmi ma continuo imperterrita fino a sentirlo scaricare in profondità.
Gli crollo addosso,un ultimo bacio e poi esausti veniamo rapiti da Morfeo,ci svegliamo in pieno pomeriggio,ormai il pranzo è saltato,mi accorgo di desiderare ben altro,mi sento ninfomane e forse lo sono, Livio mi accarezza il corpo come fosse una cosa preziosa.
Il suo telefono squilla, è sua madre preoccupata perché non è rientrato,si scusa e dice che ha passato la notte con la donna che ama ,non sento il discorso ma lo vedo sorridere,io sono come in trans,ha detto che mi ama, finirà tutto in una bolla di sapone ma voglio dare retta a Michela, carpe diem e io ho intenzione di godermi la relazione finché dura.
“Amore?mi hai appena conosciuta, perché illuderti e illudermi, viviamo questo sogno senza pensare al domani,se penso a quanto sta accadendo, potrei anch'io urlare ti amo,ma la mia ingenuità mi ha già causato sofferenze “,”non puoi impedirmi il sentimento che provo,spero solo di riuscire a convincerti delle mie intenzioni “,”ok , vediamo cosa riserva il futuro ,ti va di tornare a letto?”.
Neanche a dirlo torniamo in camera l'odore di testosterone ci entra nel cervello e scombussola gli ormoni,non mi è mai capitato,mi sento troia e amata,coccolata e puttana, siamo presi dal raptus amoroso ,scopiamo come ricci fino a tarda sera,una spaghettata aglio olio e poi si riaprono le danze,e pazzesco ma ho ancora desiderio di lui, anche se la mia patata è arrossata e i miei seni gonfi e doloranti, facciamo sesso fino a notte tarda ,non le concedo il fiorellino, mi sembra troppo al primo appuntamento, in fine crolliamo disfatti abbracciati tra i residui del nostro amore.
Sono ancora in un piacevole dormiveglia quando sento a alta voce:”Caterina,che cazzo fate”,il povero Livio non sa come coprire le sua nudità, Michela è sulla porta della camera con la valigia in mano:”ma proprio sul mio letto, qui dentro c'è un odore di sesso da fare paura,mi devi delle lenzuola nuove “,poi scoppia a ridere:”ma dai dopo la prima notte potevate rifare il letto”,con la voce da bambina e un dito sulle labbra:”veramente siamo a letto da sabato notte mamma”,”alla faccia del verginello,su dal letto,ho portato le brioche, ma mi sa che era meglio lo zabaione “.
Livio torna il timido di sempre, per tranquillizzarlo lo bacio:”accidenti,con tè il tempo è volato, meno male che sono di turno di pomeriggio, Michela per favore prepara la colazione, è meglio che ci facciano una doccia, sorride divertita:”si,con l'acqua fredda”.
Dopo la doccia presento Livio alla mia amica:”fai il bravo con lei,è una ragazza che ha tanto da dare,ma con gli uomini non ci azzecca,tu mi sembri un bravo ragazzo,quello che serve alla mia amica”.
Pian piano Livio si sente a suo agio,scherza anche con Michela e ci aiuta a rifare il letto e mettere tutto a lavare:”che bravo il tuo ragazzo,quelli che trovo sono bravi solo a disfarlo il letto”, passiamo ancora tempo insieme ,poi è ora di prepararmi, a malincuore lo faccio andare, non prima di scambiarci i numeri.
“Tesoro,questa volta hai fatto bingo, Livio è un amore non come chi sai tu,se te lo fai scappare ti faccio ricoverare”, l'amica si accorge che sono come sospesa in una nuvoletta, è tutto cominciato come un gioco, è partito da cinque minuti e già mi manca.