Attenti nel bagno dell'ufficio

Carletto Duro
5 months ago

Oggi mi sono dovuto vestire bene per venire al lavoro, abbiamo la mega riunione con la direzione, quindi calzoni eleganti blu, un po’ stretti ma vanno così, poi camicia azzurra rigorosamente dentro i pantaloni, scarpe in cuoio.

Praticamente una tortura, io che vivo in jeans magliette e scarpe da tennis, ma oggi dovevamo fare bella figura con il capo.

La riunione però è andata alla grande, o almeno il primo quarto d’ora che ho ascoltato ed in cui ero coinvolto, l’ora e mezza dopo è stata una lunghissima agonia, fino a quando mia moglie non ha iniziato a mandarmi messaggi con le foto dei costumi nuovi. Sapeva benissimo che ero in riunione, lo faceva a posta a mandarmi foto sempre più provocanti fino a che non mi sono trovato con un’erezione spropositata e l’ho pregata di smettere. Quando finalmente la riunione è finita, mi alzo in piedi, gli ultimi saluti e mi arriva un altro messaggio da un numero che non conosco, è la foto del mio pacco. Mi guardo allarmato e con questi calzoni così stretti così leggeri si vede benissimo tutta la mia verga gonfia ed eccitata. Arrossisco e corro a nascondermi in bagno.

Sono nell’antibagno, davanti al lavandino,  anche allo specchio il pacco è molto evidente, che figura… chi avrà notato? ma soprattutto chi mi ha mandato la foto?!

Si apre la porta dietro di me è Marco un collega di un altro ufficio, anche lui era in riunione con me, cerco di nascondermi con le mani imbarazzato, ma lui mi sorride.

“Ti aiuto io”

“Come!?” mi volto verso di lui, non capisco.

Si avvicina e mi appoggia una mano proprio sulla verga che ha un sussulto.

“Cosa fai!?”

“Tranquillo sistemo tutto io!”

Il mio uccello cresce ancora, sotto le sue carezze, poi le sue mani slacciano la cintura e abbassano la cerniera, si intravede la stoffa tirata delle mutande, lui sembra ipnotizzato.

“Ma no, cosa fai? Smetti!”

Mi strattona calzoni e mutande fino a far uscire la mia verga tesa, la accarezza ancora un po’ rapito, poi prende due salviette per asciugare le mani e le appoggia a terra, dove con attenzione ci appoggia sopra le ginocchia, non vuole sporcare il suo completo elegante, lui si, è davvero elegante con giacca cravatta tutto quanto, ma ora è inginocchiato davanti al mio uccello.

Non mi era mai capitata una situazione del genere, sono nel bagno dell’ufficio con un collega inginocchiato davanti che sta per farmi un pompino, avrà chiuso la porta?!

Inizia a leccarmelo lentamente come se dovesse gustare un gelato, dimentico tutto, mi tengo al lavandino dietro di me e chiudo gli occhi.

Mi dimentico di essere in ufficio, mi dimentico che quello che mi sta facendo il pompino è un mio collega, mi dimentico che è un uomo.

Cavolo ci sa proprio fare, è il primo pompino da parte di un uomo e devo dire che… cavolo quanto è bravo.

Nel frattempo ha preso in bocca la mia cappella gonfia ed inizia a farmi entrare lentamente.

Arriva ben oltre dove si ferma in genere mia moglie, poi muove la lingua in una maniera che non credevo possibile, sto godendo come non succedeva da tempo.

Mi fa uscire per prendere fiato poi si rituffa sul mio uccello ed inizia un pompino forsennato, come se volesse staccarmelo, come se godesse lui più di me, ma io sto godendo parecchio e lo avviso, sto per scoppiare, non si ferma anzi aumenta il ritmo e mi fa sparire sempre di più nella sua gola dove esplodo con forza, non accenna a staccarsi da me, non fa uscire una goccia, continua a pomparmi fino a svuotarmi completamente, poi lo fa uscire, lo guarda attentamente, lo pulisce per bene, poi quando oramai è solamente un lombrico inerme, lo rimette nelle mutande, mi sistema i pantaloni e la camicia e mi guarda con occhio critico.

“Ok ora sei a posto puoi andare” ma non mi muovo, non riesco.

Si rimette in piedi, butta le salviette, si sistema un pochino il vestito, controlla allo specchio che sia tutto a posto poi se ne va.

Rimango imbambolato mentre lo guardo uscire dal bagno e … no non aveva chiuso a chiave!

Linea Erotica Z