Voglia intima

estasi io
3 months ago

Voglia. Sono a leggere e ho poca voglia, ho voglia di una lingua che mi lecchi a tutto spiano, fino a farmi venire più volte piuttosto.

Non so a chi dovrebbe appartenere quella lingua, se a un uomo o a una donna, ma basta che lecchi molto bene.

Al solo pensiero, mi inumidisco come non mai, peccato che sia da sola.

Mi potrei masturbare penso, però è un po’ triste essere lì da soli e alle volte mi viene da piangere, purtroppo.

E’ meglio che mi rifugi nella mia fantasia. Vorrei un uomo attraente con un bel pacco. 

Vorrei che mi leccasse con le gambe un po’ larghe sul divano e con la sua testa nel mezzo, mentre la sua lingua lavorerebbe alacremente.

“Ammazza, quanto sei bagnata!”.

“È anche grazie a te che lecchi talmente bene”.

E nel mentre sospirerei e gemerei dal piacere.

Lui smetterebbe un attimo e io direi:

“Che fai? Ho ancora troppa voglia.”

“Non ti preoccupare, non ti faccio restare a secco, aspetta un attimo.”

Si spoglierebbe rivelando un fisico tonico e un cazzo sull’attenti.

Me lo metterebbe davanti alla faccia e io senza dire nulla, me lo metterei in bocca per gustarlo, per leccarlo. 

“Sto per venire, dove vuoi la sborra?”

“In bocca, non l’avevi capito?”

Lui mi verrebbe in bocca e io ingoierei come la più abile delle puttane. 

“Vedo che sei un’esperta e che ti è piaciuta tanto la mia sborra.”

“Sì è così, ma vorrei che non finisse qui.”

Mi spoglierei anche io, lui si getterebbe sui miei seni, con i capezzoli appuntiti e grossi, si metterebbe a succhiarli e mi direbbe:

“I tuoi capezzoli sono fantastici, come anche la tua fica e mi scuso di non avertelo detto prima.”

Intanto mi masturberei con la mano. 

“Non ti sono bastate le mie leccate. Sei proprio un’ingorda. Scommetto che vorresti il mio cazzo nella tua fica.”

“Sì.”

“Dovresti contribuire a farlo rialzare. Lo vuoi ancora in bocca?”

“Sì, che domande mi fai.”

Me lo rimetterebbe in bocca ancora un po’ moscio e io mi darei da fare. Sarebbe un piacere, mugolerei e lui mi direbbe: “Porca, sì continua così, che stai facendo un ottimo lavoro, tra poco ti potrò trombare.”

Io continuerei a succhiare, finchè improvvisamente me lo leverebbe di bocca, mi farebbe mettere a pecorina e inizierebbe a scoparmi con vigore. Io godrei e ansimerei a tutto spiano.

Lui rallenterebbe per dare il tempo di godere a entrambi. 

Sentirei le sue mani che mi stringono i seni, dio che bellezza! 

“Sei vergine di culo?”. 

“No, ma il tuo cazzo mi sembra un po’ troppo grosso per il mio buchino.”

“Non ti preoccupare, ho il lubrificante.”

Smetterebbe di scoparmi per andare a prenderlo, me lo metterebbe poi lentamente dentro dapprima con dolore, poi con piacere, e io lo inciterei a sfondarmi il culo.

Lui andrebbe sempre più veloce. 

“Ti esce il sangue, non senti dolore, è il caso di smettere.”

“No, continua per favore è troppo bello, poi domani starò tutto il giorno a letto, a culo all’aria, ma ora mi voglio godere questo momento da vera porca.”

“Ti ho avvertita, poi non fare i capricci.”

Lui continuerebbe a pomparmi fino a venirmi nel culo, la sborra come un balsamo contro il dolore improvvisamente acuto.

Lui non farebbe il bastardo come gli altri, non se ne andrebbe subito, mi direbbe cosa fare per il dolore, e io: “Vorrei pulire e succhiare il tuo cazzo, per favore.”

“Va bene, mia dolcissima porca.”

Io succhierei e leccherei, sarei contenta, sono all’apice del piacere. 

“Ti voglio baciare in bocca.”

Smetterei di leccare, lo bacerei e lui: “Guarda il cazzo si è rialzato, ce la fai a cavalcarmi?”

Lui si sdraierebbe, io mi metterei sopra e nonostante il dolore dietro, il piacere che irradierebbe dalla mia fica sarebbe più potente. Lui mi inciterebbe finché non esploderei in un rumoroso orgasmo, quasi in un ruggito.

Lui mi sborrerebbe dentro, sentirei il liquido caldo sulle pareti della vagina

Per oggi ho soddisfatto la mia voglia.

Domani è un altro giorno e troverò un lui o una lei, che nella mia fantasia mi soddisferà.

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