Quando una figlia lecca la figa
Ultimamente vedevo spesso mia figlia con questa amica, una ragazza normale ben curata e con un bel paio di tette, con lei condivideva la passione della danza e quindi avevano molto in comune. Io per mia abitudine ho sempre baciato in bocca le mie figlie, per loro era normale questo tipo di dimostrazione di affetto, però vedere mia figlia che faceva la stessa cosa con la sua amica mi aveva un po’ insospettito. Lei mi disse che era una normale amicizia, ma di natura sono sospettoso e quindi cominciai a stare più attento a certi atteggiamenti.
Premetto che le mie figlie sono state sempre molto libere di gestire la loro vita; io per natura non sono geloso e quindi le stressavo poco, ma quell’idea che la mia piccolina potesse avere attrazioni per il suo stesso sesso mi rammaricava ed eccitava allo stesso tempo. Sapevo che mia figlia adorava farsi accarezzare la schiena ed altre parti del corpo, anche ora che era ormai maggiorenne mi permetteva di accarezzarla ovunque e spesso mi sembrava di vederla godere. Non avevo secondi fini in questo ma mi eccitavo da morire.
Un giorno a casa non c’era nessuno ed io ero uscito per sbrigare delle commissioni che mi avrebbero impegnato tutto il pomeriggio, mia figlia lo sapeva ed uscendo dalla danza salì a casa con Rossana, sapeva che non ci sarebbe stato nessuno a casa per un paio di ore, così si andò a fare una doccia circolando liberamente nuda per casa. Uno dei miei impegni saltò, cosi fui libero e pensai di rientrare a casa ed approfittare dell’assenza di tutti per riposarmi, salii le scale ed aprii la porta delicatamente, lo facevo sempre in quel modo, entrai e sentii la voce di mia figlia e di Rossana che parlavano soffusamente e ridacchiavano. Pensai di non farmi sentire per spiarle un po’ e capire se i miei sospetti fossero fondati, mi tolsi la scarpe e mi acquattai davanti all’entrata origliando le loro parole.
Ad un certo punti guardai da uno specchio che inquadrava il corridoio e vidi Rossana completamente nuda dirigersi in bagno, mi ero arrapato come un porco alla vista di quel corpo nudo. Aspettai che entrasse in bagno e mi spostai ancora più vicino, loro sapendo di essere sole avevano lasciato la porta socchiusa e ciò mi permetteva di sbirciare dentro, fu uno spettacolo bellissimo, erano davanti allo specchio, si accarezzavano i corpi nudi a vicenda stuzzicando i seni e baciandosi in bocca, Rossana mi dava le spalle, vedevo il suo fondoschiena molto ben delineato, con un sedere tondo ed all’insù; mia figlia mi stava di fronte e potevo scorgere le sue tettine strizzate da Rossana, le succhiava i capezzoli e mia figlia mugolava come quando io gli accarezzavo la schiena.
Dopo qualche minuto i baci e le effusioni si fecero più intraprendenti, Rossana cominciò a lisciarle le fighetta scivolando sulla fessura ed allargandogliela con le dita, erano scomode in piedi e si dissero che era meglio andare sul letto. Ebbi appena il tempo di nascondermi nella camera da letto che uscirono dal bagno e si recarono nella stanzetta di mia figlia.
Anche stavolta lasciarono la porta aperta e si distesero sul lettino, stavolta era mia figlia a condurre il gioco: si mise sopra Rossana e cominciò a leccarle la figa molto pelosa, affondava la lingua ed a ogni affondo corrispondeva una contrazione di Rossana. Io sbavavo dietro la porta e cominciai a menarmelo immaginando di essere in mezzo ai loro giochi, si disposero a 69 e cominciarono a leccarsi a vicenda la figa ansimavano e sicuramente erano bagnatissime, lo si capiva da come si dimenavano, si staccarono l’una dall’altra e Rossana si diresse verso la sua borsetta tirando fuori un cazzo di gomma notevole, nero e pieno di nervature, sembrava un cazzo vero. La prima ad imboccarlo fu proprio mia figlia che se lo fece scivolare in bocca a fatica, viste le dimensioni, intanto Rossana continuava a leccarle la fighetta umettandola per bene le tolse il cazzo dalla bocca e lo infilò nella figa dolcemente facendosi strada poco per volta, mia figlia godeva e le diceva frasi d’amore e la incitava a possederla completamente. Io dietro la porta non c’è la facevo più, il cazzo mi stava scoppiando.
Ora era il turno di Rossana, mia figlia le leccò la figa insistendo però sul buco del culo che con la lingua bagnò per bene prima di appuntare quella grossa cappella nerboruta dentro. Lo spinse con decisione e vidi il viso di Rossana contorcersi ma non disse una sola parola, anzi la incitava a muoverlo con più violenza; le piaceva da morire e riuscivo a vedere quel buchetto che dietro le spinte vigorose di mia figlia, si dilatava in un modo impressionante; andarono avanti per un bel po’ invertendo i ruoli e le posizioni poi alla fine stremate dagli orgasmi si distesero sul letto abbracciate l’una all’altra.
Ne approfittai per sgattaiolare dalla stanza e uscire fuori casa, tornai giù nell’androne e suonai al citofono facendo finta di essere appena arrivato. Mi rispose mia figlia con un filo di voce e mi disse che era appena uscita dalla doccia e che era nuda per casa e quindi mi pregò di ritardare un po’ a salire.
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