Claudia, 90 kg di donna

Non avevo aspettative quando le ho scritto. La avevo contattata questo sito di incontri (badoo). Dopo un po' i visi ti sembrano tutti uguali. Ma lei… lei era diversa. Claudia. Un viso bellissimo, occhi profondi, un sorriso che sembrava accendersi da dentro. E poi, soprattutto, era una donna grossa. Una BBW, come si dice. Alta poco meno di un metro e sessanta, quasi novanta chili — fianchi molto pieni, cosce altrettanto, braccia morbide, curve vere. Il tipo di donna che mi ha sempre attratto, ma che raramente si sente davvero vista.Le ho scritto:“Hai un viso che adoro, e un corpo che è tutto ciò che mi piace. Non voglio sembrare invadente, ma te lo dico senza filtri: adoro le donne corpose. Piene. Vere.”La sua risposta è arrivata il giorno dopo:“Non sono abituata, no. Né a sentirmelo dire, né a crederci. Mio marito non mi guarda da anni. E gli altri uomini… se mi guardano, è con pietà o imbarazzo. Tu sei il primo che sembra voler vedere me, tutta intera.”Era sposata. Lo ha detto subito. Una figlia , un lavoro part-time, la classica vita scandita da impegni e ruoli.“Non cerco scuse,” mi ha scritto. “Cerco solo qualcuno che mi desideri per quella che sono.”Abbiamo deciso di incontrarci per un drink. Un bar tranquillo, senza troppe pretese. Appena l’ho vista entrare, ho capito che le foto non le rendevano giustizia. Claudia era imponente e bellissima. Indossava un vestito morbido che accarezzava le curve senza costringerle. C’era forza in lei, e al tempo stesso una specie di fragilità nascosta.“Pensavo avresti cambiato idea,” le ho detto, quando si è seduta.Lei ha sorriso, inclinando appena la testa.“L’ho pensato anche io. Ma poi ho ricordato le tue parole. Nessuno mi ha mai detto di piacergli così… come sono. Di solito mi dicono che…”Abbiamo parlato a lungo. Si apriva con naturalezza, ma senza recitare. Mi raccontava di com’era sparita, negli anni, dietro i bisogni degli altri. Di come si sentisse un mobile in casa sua: utile, ma invisibile. Da anni non aveva rapporti sessuali con il marito e, glielo si leggeva negli occhi, il suo desiderio per del buon e appagante sesso si faceva strada dentro di lei.Verso la fine del pomeriggio, dopo un lungo silenzio, l'ho guardata negli occhi.“Se ti va, ci vediamo di nuovo. Ma... non per un altro drink.” Il suo volto si illuminò.Un paio di giorni dopo ci siamo incontrati in un motel discreto, fuori città. Quando siamo entrati in camera ho percepito una tensione diversa. Più intensa. Non nervosa, ma viva. Si sedette sul bordo del letto, con le mani in grembo.“Non lo faccio per vendetta,” mi disse piano. “Lo faccio perché mi hai fatto sentire viva. Desiderata. E io non so più nemmeno cosa voglia dire sentirmi così.”Non ho risposto subito. L’ho solo guardata. Perché le sue parole non erano una richiesta, erano una dichiarazione. E in quel momento, Claudia non era solo una donna sposata in cerca di un diversivo. Era una donna che, per un pomeriggio almeno, voleva tornare a sentirsi scelta.Ci siamo baciati a lungo mentre le mie mani si facevano strada sotto il vestito. Lei si aprì dolcemente lasciando entrare la mia mano: era bagnatissima mentre si faceva leccare il collo. Si fece scendere il vestito mettendosi a nudo il seno, un dolce invito per la mia lingua. Una sesta abbondante, con i seni cadenti sotto il proprio peso: era stupenda. Continuai a leccare i grandi capezzale mentre le mia dita si insinuano sempre di più nella sua fica bagnata. L'orgasmo arrivò presto e Claudia lasciò cadere la testa all'indietro."Sei stata bravissima..." dissi cercando la sua lingua per un bacio appassionato. Lei in risposta mugugnò qualcosa sorridendo. Ci spogliammo senza dire niente, la feci sdraiare sul letto e mi chinai per godermi una bella leccata di fica. Lei aprì le sue grandi cosce più che potè per permettere alla mia lingua di esplorarla a fondo. La sentivo mentre inarcava la schiena in procinto di avere un altro orgasmo: "Vengooo..." esclamò lei mettendosi una mano sulla bocca come se avesse provato un senso di vergogna.Mi risollevai guardandola e ammirando tutti i suoi 90 kg dopo la sua venuta. Ci baciamo per qualche istante, poi con il mio cazzo duro come il marmo lo strofinai sulla fica bagnata. Lei con un cenno impercettibile mi esortò a...La penetrai a fondo, con un unico affondo, per poi continuare con colpi decisi e in profondità. Lei mugugnò da piacere, accogliente e bagnata. Il cazzo entrava senza nessun tipo di sforzo, talmente era larga ma soprattutto bagnata."Voglio farti godere in tutte le posizioni... lasciati andare."Le sue mani si ancorarono alla mia schiena e, quando sentivo che l'orgasmo si avvicinava, spingevo ancora di più in profondità."Sei stato fantastico..." disse Claudia con un filo di voce."Il merito è solo tuo, " risposi mentre le baciai le labbra. "Ti avevo promesso che questo pomeriggio sarebbe stato tutto per te... lasciami fare. Tu devi pensare soltanto a godere."Scesi di nuovo perché volevo gustarmi ancora una bella leccata della sua fica, assaporare i suoi umori, sentirla godere.La feci sdraiare a pancia in giù e dopo avere leccato un po' la schiena, la scopai da dietro e cercando di fargli sentire il mio cazzo in profondità. Le allargai le enormi natiche: il suo buchetto era uno spettacolo, smisi di scoparla e mi fiondai con la lingua a leccare il suo culo.Spettacolare...Cercavo di alternare le scopate con le leccate per farla godere sempre più.Scopammo alla pecorina e poi ancora con lei sdraiata.Lei godeva e io mi godevo, a mia volta, tutti quei 90 kg di donna.Alla fine mi sdraiai lasciando andare un sospiro. Lei si avvicinò e dopo avermi baciato disse: "È stato tutto bellissimo, mi hai fatto veramente tanto godere ma..." mi baciò nuovamente prendendo in mano il mio cazzo. "Io non ti ho fatto niente e..."La baciai a mia volta: "è tutto tuo..." mi limitai a dire.Lei, con un sorriso, si chinò e cominciò a succhiare il cazzo, a leccarlo, a leccare le palle gonfie. Alternava le leccate della cappella ad affondi in cui si faceva sparire il mio cazzo in gola, con dei leggeri conati mentre se lo spingeva giù.Non ci volle tanto, stavo venendo. "Sto venendo..." dissi io per avvertirla nel caso non le piacesse la sborra. Lei invece affondò ancora di più per prendersi tutta la sborrata in gola. La sentii deglutire mentre ingoiava tutta la mia sborra.Restammo abbracciati per un po', prima di rivestirci, senza quasi parlare ma gidendoci quei momenti con la promessa di ripetere l'esperienza.