Pilates e inculates

Mirval
21 days ago

Sono già parecchi anni che pratico pilates. Ho iniziato per problemi di schiena ed effettivamente mi ha giovato. Sono abituato ad essere uno dei pochi maschi, se non l'unico, a far parte delle classi in cui mi sono trovato. Quello che mi è capitato la settimana scorsa ha però dell'incredibile.

Ci siamo trovati solamente in quattro, io e tre ragazze. Tutti gli altri influenzati o raffreddati. All'ultimo momento è arrivato un messaggio dell'istruttrice che si scusava ma anche lei dava forfait. Disappunto. "E ora che facciamo?" ha detto Clelia, quarantenne in carne con due tette gigantesche. "Aperitivo" ha proposto Marika, biondina, occhi azzurri, sguardo birichino. "No, ma perchè uscire? Restiamo qui che è caldo... tanto abbiamo la sala per un'ora. Magari facciamo un po' di esercizi tra di noi..." ha detto Viola, la bibliotecaria, occhiali spessi e capelli raccolti, fisico sempre avvolto in abiti larghi. "Tra di noi in che senso?" ha chiesto Marika. "Ma sì, hai capito... Ci autogestiamo" "E se facessimo degli esercizi nuovi?" "In che senso?" Io non parlavo, volevo vedere dove andavano a parare. "Ad esempio degli esercizi a coppie" "Tipo addominali?" "Viola, rilassati. A proposito sei ancora single?" "Ma che c'entra?" "Potresti fare degli addominali con il nostro cavaliere qui presente." Viola è andata in confusione. Allora ho preso Marika per i fianchi e le ho chiesto "Vogliamo farle vedere come fare?"

Marika mi ha messo la lingua in bocca e una mano sul pacco. Ci siamo adagiati su un materassino senza staccarci. Ma Clelia ha detto "E noi che facciamo, stiamo a guardare?" Ho avuto un'idea. "Spogliatevi" ho detto "Completamente" "E poi?" "Datemi retta" Marika si è spogliata, Clelia pure. Viola era diventata rossa. "Ma che vuoi fare?" "Nulla di male, anzi" Mi sono spogliato anch'io. "Ora mettetevi sui materassini, sedute sui talloni" Clelia e Marika mi hanno obbedito. Mi sono avvicinato a Clelia. Il mio cazzo, rigido ai massimi, si è trovato all'altezza della sua bocca. Lei lo ha fagocitato senza bisogno che glielo dicessi. Marika si faceva un ditalino nell'attesa. Viola era in piedi, vestita, indecisa se spogliarsi o scappare lontano. Clelia continuava a pomparmi. Dopo un po' le ho tolto il cazzo dalla bocca e sono passato a Marika, che non aspettava altro. Intanto fissavo Viola, il cui colorito tendeva al paonazzo. A forza di fissarla ha ceduto. Si è tolta la tuta larga, rivelando un fisico non procace ma sexy, e si è seduta sul materassino ad attendere la propria porzione di gelato.