Tra moglie e marito il culo è servito

Di ritorno dalla vacanza in agriturismo in cui abbiamo scoperto l'amore di gruppo, io e mia moglie non abbiamo potuto fare a meno di parlare dell'accaduto. "Tu l'avresti mai creduto?" "Ci sono tante cose a cui non avrei mai creduto..." "Ad esempio?" "Che tu fossi un po' frocio" "Beh, tu sei un po' troia se è per questo..." "Sì, e ti ringrazio per avermelo fatto scoprire" "Questo significa che ora mi riempirai di corna?" "Vedremo... tu ora andrai a caccia di cazzi?" "Ti dico la verità... a volte, quando scopiamo, vorrei che ti spuntasse un bel cazzo tra le gambe e tu diventassi l'uomo e io la donna." "E questo da quanto tempo?" "Mah, forse da sempre... Non fraintendermi, mi sento uomo in tutto e per tutto, ma mi piacerebbe provare quello che provi tu... A proposito, se non ho visto male Gigi ti ha inculata?" "Hai visto benissimo" "E come mai con me non hai mai voluto?" "Avevo paura che mi facesse male... ma questa volta volevo provare tutto, e ho scoperto che dopo il dolore arriva il piacere, e che piacere..." "Bene, non vedo l'ora che tocchi anche a me..." In quel momento siamo arrivati in prossimità di un autogrill. "Ti dispiace se mi fermo?" "Certo che no" Sono entrato nella corsia che portava nella parte posteriore dell'autogrill, al buio dietro i tir. "Che facciamo qui?" "Indovina" "Ma sei matto?" "No, a forza di parlare di sesso mi è venuto durissimo" Mi sono slacciato i pantaloni. Lei si è tolta le mutandine da sotto la gonna ed è venuta a sedermi sopra. Era la prima volta che la scopavo dopo il weekend orgiastico. Andava su è giù sul mio bastone mentre io le stropicciavo le tette da sopra il vestito. Quando è stato il momento le ho sborrato in figa. La comodità di avere una moglie in menopausa.
Qualche giorno dopo sono rincasato dal lavoro. "Ciao amore" "Ciao" "Dove sei?" "Qui, a letto." Sono andato in camera. Era nuda, sdraiata a pancia in su con le gambe divaricate. "Ti va di rinfrescarti e di raggiungermi?" "Mi va sì" Ho fatto una doccia veloce e sono tornato nudo in camera. La mia erezione era ragguardevole. Mi sono sdraiato di fianco a lei. L'ho baciata a lungo accarezzandola dappertutto, soffermandomi alla fine sulla fighetta che era già considerevolmente bagnata. "Ora dentro, lo voglio dentro" ha implorato. L'ho accontentata prendendola di fianco, tenendo le mani sulle tette e pompando lentamente ma con costanza. Piano piano a cominciato ad ansimare sempre più in fretta, ed è stato allora che le ho detto "Bene, che ne diresti se ora ti entrassi nel culetto?" "Sì, sì" è stata la risposta. Mi sono sfilato e l'ho messa a pecora. Ho bagnato le dita nella sua figa per umettarle l'orifizio, poi ho impuntato la cappella sul buchetto. Ho spinto piano facendomi largo nella sua carne, lei gemeva come di dolore, "Ti faccio male?" le ho chiesto "No, vai" mi ha risposto e allora ho spinto a fondo e lei ha urlato, e io ho incominciato ad andare avanti e indietro e lei ad ansimare sempre più forte e mi sembrava di essere il padrone del mondo, con il mio cazzo dentro il suo culo, finchè lei non ha avuto l'orgasmo e stavo per venire anch'io ma lei ha chiesto di fermarmi, e allora l'ho tirato fuori. "Apri l'armadio" mi ha detto. L'ho aperto e c'era una grossa scatola di cartone. "Cos'è?" "Aprilo, aprilo." L'ho aperto e non credevo ai miei occhi. Un grosso fallo di plastica con la cintura per applicarselo in vita. Ero senza parole. "Ti ricordi quello che mi hai detto? Che vorresti che mi spuntasse il cazzo mentre scopiamo? Ecco, mi è spuntato" Così dicendo me lo ha preso di mano e lo ha indossato. "Girati ora" Mi sono girato e messo a quattro zampe. Lei mi ha titillato il buchetto con un dito, poi è passata all'attrezzo. Anche lei è entrata piano piano, poi di colpo è affondata facendomi urlare. Mia moglie mi stava inculando. Un altro dei miei sogni proibiti si era avverato. Mentre lei spingeva avanti e indietro mi facevo anche una sega, finchè l'effetto combinato non mi ha portato a sborrare copiosamente. Lei è uscita, si è tolta il cazzo finto e si è buttata sul letto, io mi sono sdraiato vicino a lei. Ci siamo baciati. Ora io ero completamente suo, e lei era completamente mia.
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