La prima volta al vespasiano
Questo e un fatto successo moltissimi anni fa.
Ero un ragazzino giovanissimo e vivevo nella periferia di Milano che allora non era invasa dal cemento come ora e un'estate, mentre stavo camminando su una strada semi deserta, passai affianco a una macchina ferma col cofano aperto sul ciglio della strada e un signore sui 45/50 anni mi chiede se lo posso aiutare a mettere in moto la macchina, che lui non può nello stesso momento avviare il motore e guardarlo..... e siccome era stato molto gentile le rispondo che non ho mai avviato una macchina, lui mi risponde che devo solo girare la chiave e che se lo avessi aiutato dopo mi avrebbe offerto un gelato. non vidi niente di male cosi accettai e mi fece sedere al posto di guida e girai la chiave quando lui lo diceva mentre osservava il motore; per 3 o 4 volte non successe niente poi con rumore si accese e lui sorridendo mi ringraziò dell'aiuto aggiungendo che come aveva promesso mi avrebbe portato a una gelateria. mi fece accomodare al suo fianco chiedendomi dove abitavo. Io ingenuamente rispondevo alle sue domande mentre lui guidava in quelle vie di campagna, poi siccome stava uscendo dalla zona che conoscevo le chiesi dove andavamo. Lui rispose che conosceva una gelateria fantastica poco distante, comunque pochi istanti dopo la macchina cominciò a singhiozzare e cosi lui si fermò al lato della strada vicino a un vespasiano (allora esistevano) per fare la stessa cosa di prima; dopo un paio di tentativi senza risultato mi disse che era meglio lasciare riposare la macchina per poi riprovare, così si sedette a sua volta al mio lato e cominciò a chiedere cose su di me se avevo la ragazza. Io diventando rosso le risposi magari e lui sorridendo aggiunse - mai visto una donna nuda? No, affermai deciso e lui aggiunse: - ma ti piacerebbe? - - Si -confermai- sento i miei amici più grandi che ne parlano sempre - e lui tirando fuori il portafoglio disse: - se vuoi ti faccio vedere mia Figlia e estrasse una decina di foto che mostravano una ragazza nuda - e disse: - guardale pure -. io le presi in mano ma ero emozionato era la prima volta che mi capitava di vedere delle foto di una ragazza nuda. allora non se ne vedevano non esisteva Internet e malgrado la mia giovanissima età mi eccitai subito e lui sorridendo mi appoggio la mano sul ginocchio e mentre io le guardavo con avidità sentii la sua mano toccarmi sopra i pantoncini corti il mio cazzino e esclamare: - vedo che ti eccita mia Figlia -. Io con la bocca secca risposi che era la prima femmina adulta che vedevo nuda che le uniche femmine nude viste erano le sorelle neonate dei miei amici e lui ridendo mi infilò la mano dentro i pantaloncini e le mutande e toccandomi il cazzino disse: - lo sento che ti eccita... - poi lentamente cominciò a menarlo con due dita. Era gia duro e lui sorridendomi chiese: - ti piace che ti tocco? - Io sinceramente risposi di si e lui aggiunse - tu guarda le foto di mia Figlia che io guardo se ti piace veramente - e cosi dicendo con l'altra mano mi abbasso calzoncini e mutande e cosi vidi che me lo menava con lentezza guardandolo, poi aggiunse: - vedo che non ti da fastidio ti piace? - Non lo so... è diverso da come fa la mia mamma lavandomi, non è mai duro come ora -. lui soddisfatto aggiunse: vedrai che crescendo ti verrà ancora più grosso e duro.... ma va!? Risposi io e lui aumentano il ritmo della sega disse: - si da adulto è diverso - aggiungendo poi: - lo hai mai visto al tuo papà? - No risposi deciso e lui sorridendomi maliziosamente disse: - anche a me fa effetto vedere le foto di mia Figlia nuda... vuoi vedere? - Si affermai; lui mi prese dalla mano le foto le guardo palpandosi da solo poi dopo un attimo con voce dolce ma decisa mi ordino: dai aprimi i pantaloni, io ubbidiente le calai la lampo mentre lui se li sbottonava...notai subito il rigonfio che intravvedevo dalle mutande, lui alzando leggermente le chiappe con un movimento rapido si calò sino a meta coscia pantaloni e mutande mostrando con orgoglio il suo grosso e lungo cazzo che si prese in mano e che lentamente si scappellò mostrandomelo poi con voce libidinosa mi chiese: - ti piace? Io deglutendo impacciato risposi:- mamma mia come è grosso e lungo, ma anche io da grande lo avrò cosi? - Si affermò lui aggiungendo poi: - ma ti piace? - Io a parte che era il primo che vedevo ad un adulto ma ipnotizzato dalle dimensioni risposi con enfasi: SI; allora lui disse: - dai afferralo con le due mani e menalo come stavo facendo io - e abbassando il sedile si mise semi disteso aprendo le cosce, cosi che quella verga di carne appariva ai miei occhi ancora più maestosa che mai; lo guardavo affascinato ma nello stesso tempo ero indeciso lui visibilmente eccitato disse: - dai prendilo in mano che poi dopo se fai il bravo ti offro tanti gelati quanti ne vuoi -.appena lo afferrai con entrambe le mani lo senti pulsare e sentii anche il calore che emanava ero logicamente impacciato nel menarlo e lui con voce libidinosa disse: - da bravo afferralo con le due mani contemporaneamente alla base e fai su e giù... - io ubbidiente eseguii e dopo una decina di menate chiesi a mia volta: - cosi va bene? -Si, rispose lui - anzi vai più veloce. che mi piace -; io istintivamente lo strinsi ancora di più nelle mani e guardando quel grosso cazzone che vedevo gonfiarsi sempre di più dissi: mamma mia sembra sempre di più un grosso fungo porcino con quella cappella cosi grossa. lui leccandosi le labbra disse: - ecco da bravo devi fare si che la cappella esca dalla pelle... non avere paura spingi verso il basso la pelle che vedrai come diventa ....? io incuriosito dalle sue parole ci misi più foga nel menarglielo e dopo poco la cappella completamente libera dalla pelle svettava maestosamente lucida e violacea alla mia vista soddisfacendo la mia curiosità proprio mentre la sua mano si pose sulla mia nuca e con voce suadente disse: - dai caro fai conto che la cappella sia il gelato che dopo ti compro leccala tutta e dicendo questo mi spinse verso il basso la nuca sino a che il mio viso si appoggiò sul suo cazzo e li sentii nuovamente la sua voce dirmi: - dai leccala! - Io cominciai veramente a leccarla come un gelato mentre lui gemeva ripetendo bravo bravo. io fiero delle sue parole cominciai anche a leccarlo per tutta l'asta mentre lui sempre più eccitato diceva: - come lo lecchi bene sai come mi piace, mi fai felice - - davvero - risposi io, e lui aggiunse SI poi aggiunse - ma il massimo sarebbe se facessi come quando succhi il ghiacciolo... - come? risposi io ingenuamente e lui disse: - prendilo in bocca più che puoi ma attenzione coi denti - poi si alzò un poco con la testa e guardandomi aggiunse: - spalanca la bocca che ti aiuto io -. io spalancai la bocca il più possibile mentre lui spingendomi dolcemente la nuca metteva la sua cappella davanti alla mia bocca poi con una leggera pressione alla mia nuca infilo un paio di centimetri della sua cappella nella mia bocca provocandomi immediatamente un urto di vomito che però mi passo seguendo i suoi consigli di respirare col naso. ero da una parte eccitato dall'altra spaventato visto le sue dimensioni comunque dovemmo interrompere subito perché stava avvicinandosi una altra macchina cosi in una frazione di secondo si ricompose facendomi rimettere a posto pure a me prima che la macchina si fermasse dietro di noi....... erano un uomo e una donna che per alcuni minuti rimasero a parlare poi lui uscendo dalla macchina si diresse al vespasiano che non avevo notato prima, e dopo pochi minuti torno alla macchina ripartendo velocemente lasciandoci cosi nuovamente soli. Lui era ancora visibilmente eccitato e perciò rivolgendosi a me disse: - se finisci quello che stavamo facendo poi ti faccio un bel regalo cosi puoi offrire gelato ai tuoi amici - ok risposi io e lui aggiunse - però e meglio che andiamo al vespasiano cosi tengo la situazione sotto controllo -. cosi uscimmo dalla macchina e ci dirigemmo al vespasiano che era contornato da una siepe entrammo dalla parte più scomoda che però permetteva la vista della strada appena dentro lui si levò pantaloni e mutande appendendoli su di un ramo della siepe che sporgeva dentro, in piedi si notava ancora di più il suo cazzone e lui se lo toccava da solo ordinandomi di guardarlo poi si chinò e mi disse di mettermi dietro di lui. appena le fui dietro si spinse con la mano il cazzo in maniera che la cappella uscisse tra le sue chiappe e mi ordinò: dai prendilo in bocca come prima... però devi levarti anche tu la roba? -. io mi abbassai i pantaloncini e le mutande ingenuamente come mi aveva chiesto e mi chinai sino a trovare la sua cappella davanti la bocca e anche questa volta appena si infilo nella mia bocca mi venne il vomito ma ricordandomi il suo consiglio respirai col naso mentre lui guardandomi tra le sue gambe diceva: - che bello vedere il mio cazzone nella tua boccuccia ti piace? - Si risposi io tirandolo fuori un secondo dalla bocca ma poi risucchiandolo con maggior foga se lo fece succhiare per qualche minuto in quella posizione poi rialzandosi si voltò verso di me che a mia volta mi ero rialzato e senza dire parola si inginocchiò e mi prese il mio cazzino in bocca succhiandomelo rumorosamente. provai una sensazione mai provata e in pochi attimi senza sapere come e perché le pisciai in bocca, lui bevve il tutto poi stando sempre in ginocchio mi attirò a se sollevandomi la maglietta e mi struscio il suo cazzone sullo stomaco mentre con la mano palpava il mio cazzino e il mio culo era eccitatissimo mi fece anche voltare e mi mise il suo cazzo tra le chiappe come se facesse una spagnola ma neanche per un momento cerco di infilarmelo; gli piaceva sentirsi dire che lo aveva grosso e io lo accontentai sino a che lui ansimando come un maratoneta mi chiese di prenderglielo nuovamente in bocca menandoglielo con entrambe le mani riusci a mettermi in bocca solo la cappella il resto sarebbe stato impossibile comunque gemendo come un animale ferito improvvisamente mi riempi la bocca di caldo sperma che ingoiai inconsapevolmente poi per terminare si fece leccare sia le palle che il culo. soddisfatto mi fece rivestire rivestendosi pure lui e mi riaccompagnò dove ci eravamo incontrati dicendomi che era in ritardo per un appuntamento che ci saremmo rivisti il giorno dopo per il gelato...mai più rivisto...comunque da allora mi e sempre piaciuto il cazzo e anche ora a volte ricordandomi quel giorno mi eccito ancora.
PS. gradiremmo un vostro commento....grazie
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