La sorella, gli appartamenti e l'apericena

Lucrezia nel pomeriggio mi mandò un messaggio di whatsapp con gli indirizzi degli appartamenti e alle 18:15 mi trovai davanti al primo. Lu era già li davanti con l’agente immobiliare una bellissima bionda e stavano entrambe fumando una sigaretta.
Lucrezia mi guardò ed esclamò: “Eccolo il mio fratellino!!!”
“Claudio ma sei tu? – disse l’agente immobiliare – Non ti ricordi di me? Sono Valentina abbiamo fatto i primi due anni di scuola superiore assieme!!!”
La guardai, anzi la squadrai molto bene (era un bel pezzo di figa) e dissi: “Ah già cavolo Valentina si mi ricordo cavolo, sei cambiata parecchio!!! Che bello vederti!!!”
“Anche tu sei cambiato parecchio e in meglio rispetto alle superiori, dai ragazzi saliamo che iniziamo la visita”
Valentina era un gran bella ragazza, alta 1,70 circa, bionda ricciola, occhi verdi, una seconda di seno che appariva dal top bianco, non portava il reggiseno, e jeans con scarpe con tacco. Ebbe un cambiamento mostruoso dalle superiori, non era così appariscente come oggi, anzi stava spesso da sola e non si confidava mai con nessuno.
Salimmo e iniziammo a guardare l’attico molto grande e bello con una bella vista panoramica sulla città. Io risposi ad un paio di telefonate di lavoro mentre Valentina e Lucrezia guardavano l’appartamento.
“Lucrezia questo appartamento, come vedi è ampio e spazioso, unico difetto che il proprietario non lo libera fino a fine settembre, questo potrebbe essere un problema per te?”
“Più che per me potrebbe essere per lui – indicò me – cosa ne dici Claudio?”
“Ah io di problemi non ne ho assolutamente per me puoi restare a casa mia quanto vuoi”
“Forse avrà più problemi Rebecca…” e mi lanciò uno sguardo malizioso…
“Ma va lascia perdere – dissi a Lucrezia – guarda anche l’altro appartamento e poi decidi”
“Si giusto ha ragione Claudio, valuta anche l’altro appartamento, anche se, ti dico la verità, è in fase di ristrutturazione e arriverà pronto a dicembre.”
“Va bene lo stesso - disse con tono perentorio Lucrezia – continuiamo la visita di questo e guardiamo l’altro”
Continuammo a guardare l’appartamento e mentre Lucrezia di soffermava sulle stanze Valentina attaccò bottone con me
“Allora di cosa ti occupi ora?”
“Lavoro in una nota azienda alimentare e sono nello staff delle risorse umane, sono dieci anni che lavoro li”
“Sei fidanzato, sposato, divorziato o cosa?”
“Sono fidanzato con una relazione a distanza…Rebecca, quella citata da mia sorella prima è la mia fidanzata ma lavora a Milano e ci vediamo solo nei week. E tu?”
“Separata, mi sono sposata un anno dopo essermi diplomata ma poi le cose sono andate male, per colpa di entrambe, e quindi abbiamo deciso così.”
“Mi spiace davvero Valentina…”
“A me non dispiace affatto, anzi…Mi godo meglio la vita non ho catene…al contrario tuo…Ti andrebbe di andare a bere qualcosa una di queste sere?”
“Certo va bene…” non feci in tempo a finire che intervenne Lucrezia “Cosa confabulate voi due? Valentina ci sta provando il mio fratellino?”
“No Lucrezia tranquilla parlavamo del tempo che fu”
“Ok lo tengo d’occhio questo marpione…dai per me ora va bene possiamo andare a vedere il garage e la cantina e poi andiamo a vedere l’altro”
E così fu, guardammo il garage e la cantina e poi andammo nell’altro appartamento.
“Valentina vai in macchina con Claudio? Io devo fare una telefonata…ti scoccia?
“Assolutamente no tranquilla”
Valentina venne in macchina con me. “Sei diventata veramente una bella ragazza Valentina complimenti”
“Oh ma grazie Claudio, credo che Lucrezia avesse ragione quando dice che sei un marpione” Mentre diceva queste parole accavallò le gambe “Posso fumare?”
“Certo fai pure, ti faccio compagnia anch’io” Mentre guidavo con la coda dell’occhio guardavo Valentina accendersi la sigaretta, il sole penetrava nell’auto e i raggi risaltavano ancora di più i suoi ricci biondi…il fumo della prima tirata rendeva la sua immagine ancora più bella e sexy.
“Allora visto che ci hanno interrotto prima, come va con Rebecca?”
“Prima parlavi di catene…non sono proprio catene ma la voglia di avere maggiore intimità e avere dei giorni prestabiliti in cui vederci che mi becca male. Detta in parole povere, la voglia di scopare ce l’ho tutti i giorni ma posso solo il venerdi e il sabato…”
“Capisco e ti ammazzi di seghe immagino – incalzò Valentina – io invece sono senza catene e scopo quando e dove posso!!! – e si mise a ridere – dai sto scherzando!!! – conitnuò – mi farebbe davvero piacere uscire a bere una cosa con te che ne dici?”
“Giovedi sera ti andrebbe di andare al Sun?”
“Ok andata, dammi il telefono che ti lascio il numero – prese il telefono, scrisse il numero – Te l’ho registrato come Valentino Calcetto – e mi guardò ridendo – l’ho messo come “Prati agente immobiliare” ok? Dai gira qui a sinistra e parcheggia che siamo arrivati.”
Parcheggiammo la macchina e a ruota ci seguì Lucrezia.
“Chissà che vi siete detti in macchina, allora ci ha provato il marpione?”
“Certo e giovedi usciamo a bere qualcosa assieme – disse spavalda Valentina – Dai Lucrezia andiamo a vedere l’altro appartamento!”
Entrammo e questo era a piano terra con il giardino. Era un cantiere ma si vedevano già le stanze per la loro destinazione e il grande giardino privato che si apriva dal salotto.
Parlammo circa 10 minuti e poi lasciammo l’appartamento. Ci trattenemmo ancora per salutarci.
“Allora Lucrezia li hai visti tutti e due, fai le tue valutazioni e poi ci sentiamo per fare l’offerta ok?”
“Certo Valentina, adesso ne parlo anche con Claudio e poi ti sappiamo dire, Per il momento grazie”
“Grazie a voi – fece due passi per allontanarsi e poi si girò – Ci sentiamo per Giovedi Claudio ok? Ciao!!”
Feci un cenno con la testa e strinsi la mano a Valentina cosa che fece anche Lucrezia, poi Valentina andò via.
“Cazzo te la scopi Claudio questa qua!!! – sentenziò Lucrezia – Ha una voglia di scopare importante”
“Non dire cazzate dai, ci esco ma non succederà niente, ho Rebecca mi basta e avanza”
“Non dire cazzate tu, che ti ammazzi di seghe…guarda che ho notato le macchie – fece una pausa e lì, mi misi in allarme – presenti sul divano…Almeno stai attento a dove sborri e poi puliscici…cazzo ti devo insegnare tutto! – alzò le mani per protesta. “Ah Claudio ultima cosa, stasera alle 21:30 ho invitato Ramona, Teresa e Linda a bere una roba da noi, ho fatto male?”
“No tranquilla, tanto mi metto a lavorare in studio di sopra, voi potete fare quello che volete.
Prendemmo le auto e andammo a casa.
Arrivammo e Lucrezia andò subito in bagno per prepararsi. In pochissimo tempo Lucrezia si fece la doccia, si vestì con una tuta attillata bianca che risaltava tutte le sue belle curve (era senza reggiseno), capelli raccolti con elastico e poco trucco, a parte un rossetto rosso acceso. “Sto bene così?” Fece capolino nel mio studio e rimasi a bocca aperta. “Sei fantastica Lu, davvero…porca troia” La mia esclamazione era dovuta al fatto che il cellulare suonò ed era Rebecca “Che due coglioni” Pensai prima di rispondere.
Intanto sentii Lucrezia trafficare per preparare un’apericena per le sue amiche.
La telefonata con Rebecca fu di una pesantezza assurda…”Quando va via tua sorella, non mi piace che stia con te…”
“Oggi abbiamo visto due appartamenti per lei, entro fine settembre andrà via!”
“Cosa??? – urlò Rebecca – Entro fine settembre ma sei pazzo? anzi due pazzi? No Claudio non va bene mi spiace!”
“Fattela andare bene perché è così, è mia sorella e in mezzo ad una strada non la lascio, e non la lascio andare neanche in un hotel. Quindi Rebecca o accetti questo o chiudiamo qui!”
“Ma non puoi ragionare così Claudio…” a quelle parole misi giù il telefono in faccia a Rebecca e lo misi silenzioso. Non le risposi più per tutto il tempo.
Dopo circa mezz’ora suonò il campanello suonare e sentii le voci delle amiche che facevano una gran festa a Lucrezia. “Claudio sono arrivate vieni a salutare!” Urlò Lucrezia
Scesi le scale e vidi che erano in quattro, Ramona, Linda, Lucrezia e Teresa.
Erano tutte sulla cinquantina, belle donne ben curate e come al solito vestite in maniera abbastanza provocante. Ramona era vestita con jeans a vita bassa e camicetta nera abbastanza scollata, sotto una terza di seno. Linda era vestita con una camicia verde anche lei scollata (seconda abbondante di seno) e gonna a portafoglio nera.
Infine Teresa indossava una camicia bianca scollatissima e minigonna da paura!
Ovviamente dopo i saluti di rito tutte e quattro insieme a mia sorella si accomodarono in giardino per iniziare a cenare mentre io tornai in studio.
“Ma che bel ragazzo è Claudio – incalzò Teresa – saranno dieci anni che non ti vedo, però…”
“Tere lascia perdere oggi ha agganciato l’agente immobiliare e se la va a scopare giovedi sera, quindi per te niente…”
Tutte e quattro mi guardarono e si misero a ridere.
“Ma non ti fermi con noi?” Chiese Linda.
“No grazie, purtroppo devo finire una cosa di lavoro urgente per domani, magari fra un’oretta scendo e bevo qualcosa”
“Noi ti aspettiamo…” sibillò Teresa
Salii le scale per tornare Mi ricordai quando, loro più giovani, venivano a casa di nostra nonna che abitava in una villetta con un bel giardino nascosto dalle piante e prendevano il sole in topless. Già allora (avevo 14/15 anni) nel vedere quei corpi stupendi e quelle tette al vento mi sparai tante di quelle seghe e godevo come un riccio.
Passò un’oretta circa e avevo finito il lavoro e spento il pc, mi misi comodo pantaloncini corti e maglietta e scesi giù. Vidi almeno 5 bottiglie vuote di vino e vidi che tra risate e risatine l’effetto dell’alcool iniziò a farsi sentire.
Dalla cucina dove presi un bicchiere, sentii che il discorso stava passando sul sesso.
Parlavano di uomini e donne (forse colleghi/colleghe) e sentivo soprattutto Teresa dire “Questo ha un bel culo e un bel fisico, credo che ce l’abbia anche grosso…poi vi saprò dire…” A quel punto mi diressi verso il tavolo in giardino: "Però, state bevendo parecchio…” lo dissi ridendo. "Eh si, cosi ci sfoghiamo meglio…” ribattè Linda e subito dopo Ramona disse: "Stavamo parlando di cazzi, ma il tuo com’è?”. Rimasi di stucco davanti a questa domanda, anche perché c’era Lucrezia (che tanto non si scandalizzava), anche lei era abbastanza alticcia, e me ne uscii con: "Be chiedete a lei - risposi indicando Lucrezia – da giovani facevamo la doccia assieme e me lo ha visto parecchie volte!”
Lucrezia, che aveva una gamba appoggiata sulla seggiola e faceva intravedere un tanga nero, mi guardò assatanata, fece un tiro di sigaretta con una sensualità pazzesca e poi disse: “Se è per quello te l’ho visto anche l’altra mattina mentre ti segavi” e si mise a ridere…
“Wow il ragazzo si sega…ma la tua fidanzata non la scopi?” disse Teresa ridendo
"Teresa lascia stare questa cosa…Lucrezia è di parte, vogliamo vedere con i nostri occhi Claudio”. Non seppi che dire, ero eccitato e la voglia di tirarlo fuori crebbe sempre di più.
A quel punto si misero a fare un coro da stadio "Nudo…nudo…nudo…” Presi la palla al balzo, mi tolsi la maglietta e poi i pantaloncini e rimasi solo con i boxer.
Pensai che si sarebbero calmate, invece il mio gesto le ha scatenò ancora di più e incitarono sempre di più al mio nudo.
Tolsi i boxer, gesto accompagnato da un "olè” e poi si misero a ridere e a sghignazzare! “Niente male, davvero niente male…Lucrezia non ci avevi detto della dote di Claudio…sei una fottuta stronza!!!”
“Lo sai Tere che sono stronza” Lucrezia lo disse mentre mandò un bacio alla sua amica
L’eccitazione si faceva sentire, bevvi un altro po’ di vino dal bicchiere che appoggiai sul tavolino.
Linda fece partire un altro coro a cui si unirono tutte: "ollelle ollalla faccelo vede, faccelo toccà” rirmato dal battito di mani. Cominciai a fare il giro della tavola, la prima fu Teresa che avvicinandomi a lei allungò la mano sul mio cazzo, ormai dritto come un razzo e duro come la pietra, me lo prese in mano tastandolo e palpandolo.
Poi fu il turno di Ramona, anche lei toccò per bene il mio cazzo
Poi andai da Linda che rimase qualche secondo ferma a guardarlo con la bocca aperta e inizio a toccare con le due mani il cazzo.
Poi toccò a Lucrezia, stette ferma qualche secondo, si accese un’altra sigaretta, mi guardò con aria di sfida e inizio a toccarlo anche, anzi iniziò anche a fare una sega. Quando passai dalle sue amiche, Lucrezia si mordeva le labbra da tanto era eccitata…
“E’ meglio se andiamo dentro…la situazione si sta scaldando troppo!” Esclamò Lucrezia.
“E perché?” ribattè Teresa”
“Staremo più comode secondo me” Lucrezia si alzò e lo fecero anche le altre, Linda venne vicino a me e mi accopagnò in soggiorno tenendomi per il cazzo…
Si sedettero tutte e quattro sul divano
Rinizia il giro da Lucrezia che prima me lo toccò per bene, poi con mia grande sorpresa iniziò a succhiarlo partendo dalla cappella fino alle palle. La lingua di Lucrezia roteava sul mio cazzo alla grande, godevo nel guardarla spompinarmi!
La pompa fu accompagna da un olè delle amiche e da un applauso.
“Raccontaglielo a Rebecca questo domani…stronzo!!!” mi disse Lucrezia.
Lucrezia mi accompagno con i gesti verso Teresa che me lo accarezzò di nuovo poi prese coraggio e lo mise tutto in bocca anche lei, spompinandolo per bene. Ci sapeva fare Teresa con la bocca, lo leccava lentamente e faceva sentire tutta la sua lingua.
Si fermò di colpo, estrasse il cazzo dalla bocca e disse; “Vai Ramo è tutto tuo!” e mentre andai da Ramona, Tersa mi dette due pacche sul culo.
Ramona lo prese in mano e immediatamente si mise a pompare di brutto, sembrava quasi una sfida a chi spompinava meglio e io ero felice di fare da cavia.
Ramona me lo succhiò per bene, poi sempre sul coretto delle altre, fu quasi costretta a smettere e a passare.
Tornai da Lucrezia, anche lei lo ingoiò tutto e si mise a pompare di brutto e oltre a quello, scendeva lungo l’uccello e mi andava a leccare le palle, una cosa fantastica, era la migliore nel leccare il cazzo
Mentre Lucrezia mi stava pompando, vidi che Ramona mise una mano sotto la gonna di Teresa che era in chiara fase di eccitazione, Teresa aveva già abbassato le calze e Ramona la stava chiaramente masturbando.
Linda si avvicinò a Lucrezia che me lo stava ancora pompando, la staccò dal cazzo e la baciò. Un bacio di passione, di trasgressione, con le lingue a vista che si attorcigliavano. Poi si fermarono e di tolsero le magliette e i reggiseni e poi ripresero entrambe a succhiarmelo.
La serata prese una piega stupenda, ma nessuno sembrava intenzionato a smettere, anzi.
Mentre le due me lo stavano ancora leccando, io iniziai a mettere le mie mani sulle tette di Linda e Lucrezia. Sentii subito i capezzoli turgidi, segno di una buona eccitazione e anche a Linda la cosa stava facendo effetto. Le altre tre invece si erano già praticamente denudate e si stavano baciando, accarezzando e leccando ovunque. Linda si staccò dal mio cazzo e si tolse i pantaloni cosi come Lucrezia.
Ormai eravamo tutti completamente nudi e liberi da ogni inibizione. Linda mi fece sedere e tornò sul mio cazzo e se lo infilò tra la sua quarta di tette. Era una spagnola bellissima, spettacolare. Nel frattempo Ramona si era seduta sul divano accanto a me, e iniziammo a limonare e toccare la terza di tette di Ramona mentre Teresa, inginocchiata verso di lei iniziò a leccarle la figa.
Linda si staccò dal mio cazzo, vide Lucrezia coricata a terra e andò da lei e iniziarono un meraviglioso 69.
Linda, che era sopra a pecora, era pronta per essere penetrata e non ci pensai due volte. Finii di limonare con Ramona, mi alzai e andai verso Linda con l’intenzione di sfondarla.
Cominciai a scoparla e ogni tanto tiravo fuori il cazzo per metterlo in bocca a Lucrezia che era sotto di lei. La pompai a buon ritmo e iniziò ad ansimare sempre più forte, non credevo fosse così porca, e questo mi eccitava sempre di più. Sento che inizia a godere, continuo per un po’ e poi tiro fuori il cazzo e lascio a Lucrezia leccare la figa di Linda.
Nel frattempo Teresa e Ramona si misero entrambe a pecora sul divano.
Avevo voglia di scopare Teresa, mi avvicinai e inizia a farle sentire al cappella sul buco del culo
“SI dai Claudio scopami ti prego” La penetrai con un colpo secco e godeva come una troia ed anche io non ero da meno.
Vidi Lucrezia alzarsi da terra e andare verso la camera. Dopo poco tornò giù con uno strap on indossato e andò incontro a Ramona ancora a pecora e intenta a masturbarsi nel guardare me e Ramona.
Linda era seduta su una seggiola con una sigaretta accesa e stava giocando con la sua bella figa grondante di umori.
Lucrezia era di fianco a me e stava penetrando la figa di Ramona
“Si Lu così spaccamela dai, sono una troia” disse urlando Ramona
Guardai Lucrezia, ridemmo e poi iniziammo a limonare, bellissima sensazione. Una grandissima eccitazione fu il sentire le nostre lingue toccarsi e cercarsi
“Ora la figa Claudio, scopami la figa” disse Teresa
Tirai fuori il cazzo dal culo e glielo misi nella figa. Vedere scivolare il mio cazzo nella figa di Teresa e prendere a schiaffi le chiappe era molto eccitante e, a quanto pare, la cosa fece un ottimo effetto pure a lei che di lì a poco sfociò il suo orgasmo stupefacente.
Linda, finì la sigaretta e si avvicinò a Ramona che era posseduta da Lucrezia, si appoggiò allo schienale del divano e porse la sua figa a Ramona che iniziò a leccarla. Un paio di leccate ben date e Linda ebbe un orgasmo con abbondante uscita di umori che bagnarono tutto il divano.
Spostai Lucrezia che tolse lo strap on dalla figa di Ramona, la feci alzare e mi misi coricato sul divano, invitai Ramona sul mio cazzo.
Lucrezia si tolse lo strap-on e si mise a cavalcioni sulla mia faccia. Inizia a leccare la figa a Lucrezia che era bagnata all’inverosimile. Intanto le due ragazze limonavano e si toccavano le tette.
Entrambe vennero all’unisono e oramai anche io stavo per esplodere.
Tutte e quattro si misero inginocchiate una di fianco all’altra e io iniziai a segarmi il cazzo. Tre tirate e le schizzai di sborra. La prima a ripulire fu Lucrezia che prese in bocca il mio cazzo, poi si alzò e all’orecchio mi disse: “Stasera non me lo hai dato….sei uno stronzo…ma una di queste sere me lo prendo!!!” e iniziò a limonarmi. Le altre tre finirono per leccarsi la sborra sui loro corpi sudati.
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