Mamma, Bob, Jo e Ava

Quella sera Ray se ne stava in camera sua a bere, fumare erba e a giocare alla Play con Jo e Ava, quando sentì sua madre Sandra rientrare con il suo compagno Bob.
Poco dopo, alle sue orecchie e non solo alle sue, giunsero rumori inequivocabili.
-Senti tua madre e Bob, come ci stanno dando dentro,- sghignazzò Jo. Ava ridacchiò.
-Stai zitto coglione!- lo zittì lui. Il fatto è che si vergognava che sua madre stesse fuori sino a tardi a fare serata ritornando ubriaca e strafatta, e poi Bob, il compagno di sua madre non lo sopportava proprio, e l’idea che sua madre fosse innamorata folle di lui lo mandava in bestia.
Poco dopo Jo si alzò in piedi, e raggiuse la porta della stanza aprendola.
-Ma che cazzo stai facendo?- gli tuonò Ray alle spalle, ma neanche il tempo di finire la frase che l’amico sgattaiolò fuori dalla stanza.
Quando Ray raggiunse a sua volta la porta, Jo aveva già attraversato il lungo corridoio raggiungendo la porta della camera padronale, mettendosi a spiare dalla porta socchiusa.
-Ma guarda questo scemo!- tuonò, mentre Ava alle sue spalla rideva.
-Cazzo hai da ridere,- sbottò contro la sua ragazza, prima di infilarsi in bagno dove rimase per una buona decina di minuti.
Quando uscì dal bagno, Roy non era ancora rientrato.
-Ma è ancora lì che spia!?-borbottò, ma una volta raggiunta la porta ed essersi riaffacciato al corridoio, notò che Jo davanti alla porta della camera di mamma e Bob non c’era più.
-Ma che cazzo!-
Una folle presentimento gli fulminò la mente. No non poteva essere!!! Assolutamente no … Ma appena la porta della camera da letto di mamma e Bob raggiunse, si rese conto che quel suo presentimento corrispondeva a verità!!!
Mamma nuda se ne stava sopra Bob e dietro di lei, tenendola per i fianchi, nudo anch’esso come la madre e il compagno c’era lui, il suo migliore amico, quello a cui sua madre più di una volta aveva servito la merenda quand’erano bambini.
-Che schifo!!!- si gridò rabbiosamente in testa, nel vedere sua madre presa in quel modo da compagno e amico, manco fosse una puttana.
-Mmmmh… situazione interessante…- bisbigliò invece Ava, infilandosi tra lui e la porta, e iniziando a spiare pure lei ciò che stava succedendo nella stanza, -interessante ed eccitante!- aggiunse incominciando a strofinare i glutei avvolti nel legging addosso al pacco del suo ragazzo, e in un certo senso, eccitato lo era anche lui, Ray, anche se incazzatura e schifo dentro di lui non accennavano a svanire.
Ad un certo punto, davanti ai loro occhi il triangolo si scompose.
-E ora che fanno?- sussurrò Ava, ed entrambi videro Bob scendere dal letto afferrando la sua compagna e Jo per un braccio.
-Oh mio dio!- sibilò Ava ancor più eccitata, nel vedere la coppia inginocchiarsi di fronte al ragazzo, con il solo scopo di soddisfarlo oralmente.
Preso da un conato di vomito, Ray si voltò, con il solo scopo di andarsene da quel depravato spettacolo, già troppo aveva visto, e mai, mai si sarebbe aspettato che sua madre e Bob si fossero spinti sino a tanto, e, afferrata Ava per un braccio la trascinò con sé in camera sua.
-Io lo ammazzo quello… li ammazzo tutti e tre!- incominciò a tuonare.
-Ma perché, che ti frega, lascia che si divertano!- si prodigava a tranquillizzarlo Ava.
-Divertano!? E ti sembra normale che una coppia di quarantenni si metta a scopare con un ragazzo di venti amico del figlio?
-Ma sono sicuramente bevuti e fatti! Che ti frega!
Ava si sentiva tranquilla, Ray era un vulcano.
-E’ un’indecenza!!!-
-E sei mesi fa noi due con gli Smith, non è stata un’indecenza anche quella?- gli ricordò Ava, mettendolo all’angolo.
-Che c’entra …- mormorò Ray arrossendo.
-Abbiamo fatto con i genitori di Daniel quello che Jo ora sta facendo con tua madre e Bob, e non ti sei sentito in colpa se il tuo amico era morto e suo fratello di cinque anni dormiva nella stanza accanto … La madre di Daniel te la sei scopata, e il cazzo in bocca di suo padre l’hai preso.
Ray sbuffò. Sì, le cose erano andate proprio così, erano andati a trovare i genitori di Daniel due mesi dopo l’incidente, la madre li aveva invitati a fermarsi a cena, e dopo cena, e dopo aver messo a letto il piccolo di famiglia, avevano incominciato prima a bere vino e poi fumare erba, ritrovandosi alla fine sballati e arrapati, e finendo in una cosa a quattro proprio con i genitori del defunto amico.
-Fanculo!- replicò alla sua ragazza, non sapendo che altro dire, prima di voltarsi e puntare verso il bagno.
-Dove vai?- gli chiese Ava.
-A farmi una doccia!
-Vengo anch’io, così scopiamo … sono eccitata!
-Non mi va proprio scoparti mentre sei eccitata dopo aver visto quel che hai visto!- le rispose.
-Ma io ho voglia!- insistette lei.
-Perché non vai a divertirti di là!- la derise lui.
-Fanculo!- sbottò Ava, -lo faccio proprio!- mormorò rabbiosa prima che lui chiudesse la porta del bagno alle sue spalle.
Sotto la doccia, Ray cercò di non pensare a niente, anche se di tanto in tanto veniva colto dal pensiero di quello che aveva visto poco prima, o di ciò che avevano fatto quella notte con i genitori del povero Daniel. Ma sconquassato si ritrovò soltanto quando dal bagno uscì avvolto nell’accappatoio, non ritrovando più la sua ragazza nella sua stanza.
-E adesso dove cazzo è!?- tuonò a se stesso, ben sapendo che le opzioni eran tre: o Ava gli stava facendo uno scherzo, oppure se n’era andata a casa, oppure…
-Oh mio dio…- esclamò uscendo dalla sua camera da letto e, attraversando a passi lenti il corridoio, con lo sguardo puntato a quella porta quasi terrorizzato.
-Non può essere …non può essere…- incominciò a ripetersi, ma quando lo sguardo nella camera di sua madre infilò, si rese conto che era proprio così.
Come sua madre poco prima, Ava se ne stava sul letto presa da Bob e Jo, con l’unica differenza che ora era Jo a stare sotto, e Bob dietro, mentre sua madre…
Sua madre se ne stava seduta sulla sponda del letto, con le cosce divaricate, e tra quelle cosce la testa dalla sua ragazza che a conti fatti stava sodisfando tutti e tre.
Preso dalla rabbia e dal disgusto, Ray avrebbe voluto scendere di sotto, prendere il fucile da caccia, risalire e fare una strage.
Ma visto che non solo rabbia e disgusto provava di quella scena, si limitò a sciogliersi l’accappatoio, afferrarsi il cazzo iniziando a masturbarsi.
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