Il primo cazzone non si scorda mai 3

Continuo il racconto ...
Ero super frastornata, ero davanti a lui praticamente nuda, ero venuta da femmina dopo essermi impalata da sola, i suoi occhi erano quelli di un maschio bastardo padrone.
Si menava l'uccello stando sul divano ad osservarmi avido del mio corpo, disse solo: ora diventerai completamente femmina, sarai la mia troietta personale. voglio sverginarti e riempirti di sborra.
Si alzo', torno dopo qualche minuto, tremavo avevo paura, non avevo ancora idea di quello che che poteva farmi ma in cuor mio sapevo che ero sua, completamente sua, sapevo che poteva farmi cio' che voleva.
ero in ginocchio mi fece alzare, mi porto' in camera sua su un letto da una piazza e mezza, io stupidamente mi misi carponi a 4 zampe, ma lui fu categorico con un NO
ti voglio aprire guardandoti in faccia, voglio scoparti nella testa, devi vedermi mentre ti apro il culo.
brividi a non finire, ero inebetita, mi sdraiai come voleva, allargai le gambe, avevo una piccola erezione, considerando che ho una pisellina mini mini, se ne accorse e prese a schiaffeggiarmi le palline e la pisellina che subito si ammoscio' completamente.
Si avvicino con uno sguardo malizioso, mi unse con dell'olio da cucina, mi penetro' il culetto con un dito, subito dopo due, gemevo come una cagna, lo guardavo lui sorrideva eccitatissimo per i miei mugolii.
Disse solo: ora ti monto troia! avevo le gambe sulle sue spalle come una ragazza, il mio sguardo di paura e voglia di cazzo si contrastavano, sentivo il suo cazzone grosso duro che era arrivato nel solco anale, lo sentivo che cercava di farsi strada,
Non era per niente delicato, gli dicevo solo : ti prego inculami piano, ti prego fai piano, avevo paura che mi lacerasse l'ano, il suo cazzone era veramente largo, sentivo sempre piu' una pressione da parte sua, ad un certo punto sbattendosene di me sentii il suo bestione passare l'anello anale ed entrarmi dentro, gridai come un'ossessa mi aveva spaccato in due, piangevo dal dolore, cercavo di divincolarmi ma lui era sopra di me con tutto il suo peso e la sua forza, avevo le cosce aperte e le gambe sopra di lui, mi blocco' con il suo fisico sotto di lui e mi prese i polsi .
ero alla sua merce', inizio lentamente a scoparmi, tremavo piangevo mugolavo non capivo niente, sentivo quel randello di carne dentro di me mi sembrava che mi aprisse in due, avvo la sensazione di essere riempita, lo sentivo tutto.
Inizio' ad affondare il suo bestione fino in fondo sentivo i suoi coglioni che sbattevano contro di me, era una sensazione tutta femminile di sottomissione, impotenza, dissi ancora: ti prego, ti prego fai quello che vuoi ma non farmi male.
Come risposta Agostino (si chiamava cosi') continuo' con un movimento lungo costante e lento nel senso che mi infilzava completamente fino in fondo e poi tornava indietro senza farlo uscire, dopo un paio di minuti cosi' il dolore quasi scomparve, sentivo un calore che partiva dallo stomaco e si irradiava fino alla pisellina.
sentivo i suoi occhi su di me avevo paura a guardarlo, il suo ritmo era incessante, lento inesorabile e costante, per un attimo lo sfilo' e mi usci' spontaneo... NO No lo voglio dentro, fu l'inizio della sua bastardaggine, aveva capito che mi piaceva.
disse: quanto sei troia, lo sapevo che ti piaceva il cazzo, ora vedrai cosa ti faccio..
lo ricaccio' subito dentro aprendomi in due gridai mentre lo fece, emisi un si si si ancora si lo voglio, sono tua, ti prego scopami tutta, parlavo di me al femminile senza nessuna remora, le mie mani ora libere cercavano il suo corpo lo toccavo , lo spingevo contro di me dentro di me.
Il suo cazzone duro conficcato tutto dentro di me mi scopava duramente, il ritmo era veloce, senza sosta, pensavo proprio di essere una donna, una ragazzina che perdeva la sua verginita' con il suo uomo.
ci guardavamo negli occhi reciprocamente, io godevo sospiravo mugolavo di piacere era un continuo gemere, lui disse: quanto sei troia, voglio trasformarti in una donna davvero, ti scopero' tutte le volte che ne ho voglia, ti riempio il culo troia
sentivo che il suo piacere stava arrivando, lo stringevo fortissimo con le cosce a me e con le mie mani, era sudato, inizio a venire, sentivo le sue contrazioni dentro di me era bellissimo, sborro' tutto dentr
mi aveva riempita, come una donna, sentivo la sborra, eras tupendo.gli dissi solo grazie sei stupendo, ti voglio ti voglio
continua...
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