Il primo cazzone non si scorda mai

robert
20 hours ago

Ciao a tutti, quello che vi sto raccontando e' l'inizio del piacere che una come me ha provato la prima volta che e' entrata in contatto con un maschio dominante.

Avevo 17 anni circa, classico ragazzino efebico, poco sviluppato, capelli lunghi, carnagione chiara un abbozzo di tettine naturali, imbranatissimo con gli amici e le amiche.

Un giorno a ricreazione sono stato oggetto delle attenzioni del bullo della scuola, ultra ripetente, un vero bastardone molto ma molto maschio, capelli scuri, peloso, barba incolta, aveva almeno 20 anni.

Sportivo praticava pugilato, faccia proprio diciamo non raccomandabile, mi accorgo che sono nelle sue orbite e mi si avvicina dicendomi "secondo me ssei una frocetta" mentre lo fa si tocca il pacco, io imbarazzatissima arrossisco e gli dico ma no dai cosa dici.

La risposta molto eloquente non si e' fatta attendere, mi prende per un braccio e mi accompagna nello stanzino degli strumenti dei bidelli, io faccio resistenza ma appena dentro ricevo uno sberlone sull'orecchio, sono stordita che non capisco niente, mi gira la testa.

Approfitta del mio stordimento e mi dice: "su dai toccami il cazzo e poi succhialo che ho voglia di godere" io impaurita gli dico "NO", sbam arriva un altro sberlone che mi fa barcollare.

A quel punto gli dico: va bene faccio tutto quello che vuoi ma non mi fare male ti prego non mi picchiare. sul suo viso un ghigno bastardo, mi fa inginocchiare e mi sbatte la patta sul viso e mi fa strofinare e' duro duro gia'.

Mi dice: " tanto lo so che ti piace, non fare la difficile(oddio mi paarla al femminile") io le dico si dai va bene ma non lo dire a nessuno e non mi fare male

A quel punto lo tira fuori, io inebetita non sapevo cosa fare e glielo tocco con la mano, ma lui bastardamente mi tiene la nuca e me lo spinge in bocca, per me e' stato quasi naturale aprirmi la bocca e ingoiare il suo bestione.

Provavo a fare del mio meglio a leccarlo ma lui senza pieta' mi teneva la testa e ha cominciato a scoparmi in bocca come fossi la peggiore delle troie.

In un attimo di fiato gli ho detto ti prego non venirmi in bocca ti prego, lui mi disse solo: " stai ferma che ti scopo la bocca puttanella", dopo qualche minuto il suo respiro era affannosolo sentivo pulsare, mi apostrofava " frocetta puttana ora ti sborro tutta" mentre mi diceva delle porcherie ha cominciato a sborrarmi tutta in bocca, cercavo di divincolarmi ma lui mi teneva la testa con entrambe le mani, era molto forte almeno 185 x 80 kg un pugile.

Non ebbe pieta' di me mi riempi' la bocca di sborra fino all'ultima goccia, quando lo tiro' fuori mi accorsi che mi ero eccitata, che il sapore della sborra non era cosi' male, deglutii tutto, mi fece una carezza e mi disse che ero stata brava.

rimasi in ginocchio e cominciai a piangere con gli occhi bassi, mi vergognavo di quello che era successo, lui con fare deciso mi diede uno schiaffetto e disse " e' solo l'inizio vedrai che ti piacera' in seguito non potrai farne a meno e' la tua natura sei nata femmina e servi per soddisfare i maschi come me che devono godere".

lo guardai con ammirazione sollevai lo sguardo e gli dissi solo se era sicuro di quello che diceva, a quel punto mi diede una carezza e mi disse "SI, ora vai in classe, la prossima volta sarai piu' brava di quello che sei stata oggi"

Il giorno dopo ero in preda al panico, non sapevo come comportarmi ero inebetita, impaurita, avevo paura di incontrarlo e ci riuscii, ero in totale confusione

pensavo sempre a quello che era accaduto e non me ne davo pace.

Stavo rientrando a casa che sento una mano sulla spalla era lui che mi disse: " ehi ciao frocettina allora mi eviti eh, non si fa cosi' io devo anccora godere oggi e tu ormai sei mia" "vieni a pranzo da me che sono solo e mi diverto un pochino" impaurito gli dissi che avrei dovuto avvisare i miei e cosi' feci con la scusa dei compiti.

Appena entrati in casa mi fece un discorsetto" sai frocetta devo darti un nome da troia cosi' posso chiamarti, ti chiamero' Robertina, io occhi bassi dissi dai va bene basta che non mi fai male, con fare rassicurante mi disse" se fai la brava non devi temere nulla anzi se qualcuno ti rompe le scatole ci penso io a proteggerti"

Oddio mmi faceva sentire una ragazza protetta, mentre lo diceva lo tiro' fuori e disse" dai su avvicinati e faammi godere" io mi inginocchiai e nel farlo gli dissi" cmq non sono un finocchio" si mise a ridere e mi prese la nuca e mi spinse la testa sul cazzo, era la mia seconda volta, provavo a leccare succhiare ci mettevo impegno e mi accorgevo che le piaceva, cominciai ad andare io su e giu' su tutta l'asta di carne, si lo ammetto ero eccitata e mi piaceva sentirlo che godeva, dopo 5 minuti mi sborro' di nuovo un po' sul viso, sulle labbra e in bocca, mi avvinghiai al suo cazzo e lo succhiai tutto non lo lascciavo piu' tanto che fu lui a dirmi di smettere.

Le sue parole furono per me indimenticabili" hai visto che sei una femmina mancata" "ti piace proprio succhiarmelo, vedrai che diventerai proprio una vera troietta in calore.

Ci fu un seguito per un anno circa, continuero' a raccontarvelo...