Ritorno in abazia

Mirco 8626
18 hours ago

Questo è il seguito del racconto di mia moglie Emanuela e che riporterò in prima persona come se fosse lei a narrare visto che pedissequamente replichero' la narrazione che lei ha fatto a me durante le sue confidenze.

Buona lettura.

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Avevo voglia di rivederlo, avevo voglia di sentire il suo desiderio, le sue mani, la sua bocca i suoi occhi che mi bramavano.

Passarono circa 2 e mezzo settimane dal nostro ultimo incontro al campanile, sentivo che i tempi erano maturi, sentivo che potevo rincontrare Fra' Rossano e ricominciare ad aprirmi con lui, come avevo fatto fino a quel momento, fino al nostro primo e unico incontro "carnale".

A Ettore non parlai mai di quello che era successo con Rossano era suo fratello minore e in fondo era pur sempre un ecclesiastico col voto di castità, non avrei voluto creare dissapori tra fratelli o peggio.

Passai così all 'abazia in un fresco pomeriggio di settembre il tempo di arrivare in auto che comincio' a cadere qualche goccia.

Rossano mi accolse con uno sguardo dolce e sereno ( quanto mi piacciono i suoi occhi) come sempre però mi chiese di aspettarlo in una saletta perché doveva finire di discutere con altri membri dell'abbazia su dei miglioramenti da fare alla struttura.

Mi misi a sedere cercando di perdere tempo col cellulare tra video divertenti anche se li in abazia la ricezione non era ottima forse perché posizionata su una altura con poco campo.

Gli altri salutarono Rossano e appena usciti sul cortile furono colti da un temporale , si affrettarono a raggiungere l'edificio antistante così da trovare riparo.Andati via Rossano mi disse:" ora siamo soli"

Io mi limitai a sorridergli.

" Vorrei chiederti una cosa "

" Dimmi pure

"....mi potresti confessare oppure non essendo un sacerdote in senso stretto non puoi?"

Rossano si fece serio in viso e con voce quasi indispettita disse

"Un frate è un membro di un ordine religioso, e può essere anche un sacerdote presbitero ovvero preposto a celebrare i sacramenti, tra cui la confessione,

Nel mio caso lo sono quindi certo che posso!"poi aggiunse che se volevo davvero confessarmi potevo seguirlo fino al cofessionale.Io lo seguii.

"Mi perdoni padre perché ho peccato"

"Da quanto non ti confessi ?"

" Ormai non ricordo più l'ultima volta che ho chiesto perdono a Dio dei miei peccati, non siedo in un confessionale da anni ormai"

"Dimmi sorella"

"Ho commesso molti peccati,non ho santificato le feste, sono stata iraconda con persone che mi volevano bene ed a cui né volevo io, ho peccato di accidia, di gola , di invidia ma soprattutto di lussuria.

Non sono stata fedele a mio marito seppur col suo tacito assenso e gli ho mancato di rispetto con altri uomini"

"Capisco, hai mai desiderato il male di Qualcuno"

" No padre, la mia collera è sempre stata fine a se stessa non si è mai protratta"

" Non avevo dubbi che in fondo tu fossi una persona buona "

" C'e' stata forzatura quando hai peccato di adulterio"

" No padre ne avevamo parlato con mio marito Mirco e sapevamo che sarebbe potuto succedere... è successo, ed in qualche occasione e a volte con lui presente, le confido che in fondo mi è piaciuto sentirmi posseduta da uomini diversi, farlo con degli sconosciuti...ma tanto questo già lo sapevi Rossano "

"TACI !.. questo è un confessionale qui devi rivolgerti a me non come quando passeggiamo come 2 amici, qui io sono il tuo tramite col Supremo"

"Mi scusi,non volevo essere irrispettosa .... posso avere l' Assoluzione ora?"

" Recita 5 atti di dolore ma soprattutto devi ringraziare Dio per il perdono che riceverai e soprattutto fare propositi di vita cristiana più coerente. ....ma dove vai?"

Mi alzai in fretta spostai una specie di sportello in legno davanti al confessionale e mi inginocchiai davanti al mio confessore, c'era una tenda viola che alzai e dentro cui infilai testa e corpo lasciando fuori solo le mie gambe genuflesse con le suole delle scarpe volte all'aria.

Fuori aveva cominciato a diluviare visti i tuoni che si sentivano e comunque mi sentivo riparata dallo spesso manto viola del confessionale.

Aprii la tunica sacerdotale senza dire una parola, Rossano non ebbe tempo per di dir nulla che cominciai e accarezzarlo sul di sotto passare la mia lingua su quel cazzo che mi aveva fatto sentire incredibilmente desiderata al nostro ultimo incontro.

Cominciai a fare scivolare la mia bocca sulla sua cappella cercando di aderire il più possibile al suo uccello che stava diventando sempre più duro.

Provai a guardarlo negli occhi mentre ce l 'avevo in bocca ma lui, forse imbarazzato non riusciva a reggere il mio sguardo mentre gli e lo succhiavo con devozione.

Stava con le braccia rigide lungo i fianchi e le mani che premevano sulla sua seduta.

Mentre lo ciucciavo ho rallentato il ritmo e con la massima calma ho preso con dolcezza una delle sue mani che e me la sono portata sulla testa come a dire sei tu che comandi, voglio che mi guidi in quello che ti sto facendo .

Voglio che mi dica tu come fartelo.

Lui cominciò a carezzarmi i capelli mentre muovevo sempre con più gusto la mia bocca su di lui. Gli e lo presi in mano lo tirai fuori dalla sua bocca e cominciai a leccargli il cazzo dalla base filo alla punta girando per bene con la lingua sulla sua cappella e sul frenulo.Quando indugiavo li con la lingua lui emetteva gemiti di piacere.

Era un cazzo bello e venoso non avrei mai spesso si leccarlo.

Prese un po' di coraggio e afferatami la testa con entrambe le mani comincio' a darmi ritmo e a farmi capire quando voleva che andassi a fondo e con che ritmo lo dovevo fare.

Sentivo la pioggia sbattere forte sulle grondaie ma ancora di più , il cazzo di Rossano che si era gonfiato nella mia bocca sbattere sulle mie guance e sul mio palato.

Cominciai a toccarmi mentre ero inginocchiata davanti a lui con la mia bocca occupata.Cominciai a immaginare la scena da fuori come se Qualcuno stesse guardando l' immagine di me inginocchiata in un confessionale e potesse percepire il movimento della mia testa dall'andirivieni dei rigonfiamenti della tenda .

Sentivo la pioggia, sentivo le sue mani tra i miei capelli biondi, mi inebriavo del suo odore e sentivo il suo uccello sbattere sulle pareti della mia bocca sempre più deciso.

Ormai era prossimo all' apice quando cercò di spostare la mia testa prima di venire, come a farmi spostare al massimo del suo piacere.

Non potevo spostarmi in quel momento Accelerai il ritmo e cominciai a sbocchinare sempre più veloce,

"ero troia , mi sentivo incredibilmente eccitata ed eccitante,ero sua, ero la sua troia volevo fagli vedere cosa poteva provare con me....nel mentre mi toccavo tra le gambe .

Sentivo i miei umori colarmi tra le cosce tanto ero bagnata.Mi toccavo sempre più velocemente fino a venire in contemporanea con lui.Istintivamente al mio orgasmo avvolsi ciucciandolo ancora di più il suo cazzo che mi stava scaricando spruzzi di sperma in bocca.

Ero in estasi, lo so che sembra strano dal punto di vista di una donna ma l'appagamento del sentirlo godere con la mia bocca fu fortissimo.Continuai un lentissimo pompino dopo che era mi era venuto in bocca, cercando di fare uscire fino all'ultima goccia che aveva.facevo su è giù col collo con eccessiva lentezza...fino a che non fu più turgido. Lo sentivo vibrare con tutto il corpo ad ogni affondo della mia bocca.

Rossano mi aveva dato l'assoluzione , mi aveva dato l'assoluzione nella mia bocca.

"