Il mio vicino

sandra
11 hours ago

Quando io e mio marito ci siamo trasferiti in questo quartiere non è che fossi molto d'accordo, la casa è bella ma non ci sono servizi, per la spesa devi per forza prendere la macchina, sono tutte villette unifamiliari con il box auto ed il giardino ma non c'è neanche un bar, lui dice che presto costruiranno la zona commerciale, speriamo.

Una mattina ho visto il mio vicino uscire in tuta ed andare a correre, non l'avevo ancora conosciuto, l'ho fissato per tutto il tempo dalla finestra della mia camera da letto, è un figo da paura, avrà l'età di Mauro, mio ​​marito ma …… meglio non dire altro, oltre al fatto che è di colore, alto e muscoloso.

Ho pensato di andare a correre anch'io ma vista la sua andatura non riuscirei a stargli dietro nonostante sia abbastanza in forma, troverò il modo di conoscerlo, è un tipo interessante.

Il giorno dopo aspetto che torni dalla sua corsa, ho preparato una torta di mele, solita scusa, metto un paio di mini shorts, davvero mini, una canottierina senza il reggiseno e dei sandalini alla schiava tacco 8 e suono il suo campanello; mi apre in accappatoio, avrà appena fatto la doccia

- Sono la sua nuova vicina, anche l'unica per la verità, le ho portato una torta

- Ah grazie, molto gentile, ma la prego, voci

- Piacere, Grazia

- Piacere mio, Steve

- Americano?

- Sì

- Parla bene italiano

- Ho studiato a Perugia

- Ah ecco, comunque volevo solo presentarmi

- Ha fatto benissimo, però adesso deve scusarmi ma devo prepararmi per andare in ufficio

- Lavora a Milano?

- Si, in centro, per una multinazionale americana

- E a sua moglie piace?

- Non sono sposato

-Ops. Lascio andare se deve

- Eh si, devo proprio

- Allora buona giornata, ci vediamo

E un po' accentuando la mia ancheggiatura me ne vado a casa, dopo poco esce dal garage con la sua macchina, accidenti una Porsche cabrio e noi che abbiamo una vecchia Volvo.

È davvero carino e simpatico, anche se avevo i tacchi stamattina è più alto di me, comincio a sentire qualche contrazione al basso ventre, anche se non ho mai tradito Mauro un pensierino ce lo farei, che stronza sono.

Mio marito torna per le 8, al pomeriggio mi metto in costume e mi sdraio in giardino a prendere un po’ di sole, Steve rientra in macchina che sono passate da poco le 5, però, finisce presto in ufficio, mi vede e suona il clacson  e poi mi saluta con la mano, mamma mia le contrazioni.

La sera dico a Mauro di aver conosciuto il vicino, mi dice di invitarlo qualche volta per un aperitivo, poi mi comunica che andrà a Roma per un paio di giorni, problemi con la filiale, vuol dire che approfitterò per sistemare i fiori in giardino.

Al pomeriggio mentre sistemo il giardino arriva Steve, dopo aver parcheggiato si avvicina alla recinzione per salutarmi

-          Un fiore tra i fiori

-          Ahahah grazie

-          È la verità, ed anche il più bello

Che ci stia provando?

-          Vuoi bere qualcosa da me?, un aperitivo?

-          Ok, volentieri, il tempo di lavarmi e arrivo

Vado in casa e mi infilo velocemente sotto la doccia poi prendo dall’armadio un vestitino corto a fiori e dal mio cassetto un paio di mini slip di pizzo bianco, una truccatina leggera ed i miei sandalini intrecciati e suono il suo campanello.

-          Ho visto tuo marito stamattina

-          Si è andato a Roma per un paio di giorni per lavoro

-          E la moglie non segue il marito?

-          Non in questo caso, e poi Roma non mi piace un granchè

-          Ah capito

Dopo il secondo martini mi propone, visto che sono da sola di cenare con lui, sa anche cucinare, mamma mia, accetto a patto che possa dargli una mano, apre un cassetto della cucina e mi dà un grembiule

-          Ti nomino aiuto cuoca

-          Ahahah d’accordo

Cucinare con lui è divertente, più che altro mi fa assaggiare, per il resto fa quasi tutto lui, io preparo il tavolo in giardino

-          Come mai non ti sei sposato?

-          Troppo impegnato con il lavoro

-          Bugiardo

-          Vero, non ho ancora trovato la donna giusta, e tu? Da quanto sei sposata?

-          Da 5 anni

-          E va tutto bene?

-          Abbastanza, tra alti e bassi

-          Bambini?

-          No, quelli no, io non posso

-          Oh mi spiace

-          Ormai mi sono rassegnata e va bene così e tu ne vorresti?

-          Si, sono figlio unico, mi piacerebbe una famiglia numerosa

-          Capito

 A cena beviamo del buon vino rosso e dopo cena mette della musica

-          Vuoi ballare?

-          Wow, è un sacco di tempo che non ballo

-          Beh cercherò di non pestarti i piedi

Iniziamo a ballare sotto il portico, mi tiene stretta e dopo un po’, sarà il vino ma mi lascio andare sulla sua spalla, sento la sua virilità premere contro il mio ventre, mamma mia le contrazioni, non so come ma mi bacia, ha le labbra morbide e calde e rispondo volentieri al bacio, non penso a Mauro, sono tra le nuvole; continuiamo a muoverci ballando baciandoci, in una pausa

-          Non dovremmo

-          Solo se non vuoi

Non gli rispondo, ad un certo punto mi prende in braccio come fossi leggerissima e mi porta in casa, la sua camera è al piano terra, mi adagia sul letto continuando a baciarmi, le sue mani sono sui miei seni, mi piace il suo tocco, mi fa scorrere la zip laterale del vestito sfilandomelo, resto solo con i miei mini slip, mi slaccia anche i sandalini e si toglie la camicia, comincia a baciarmi e succhiarmi i capezzoli, sono già duri, le sue mani abbassano i miei mini slip fino a sfilarmeli e comincia a leccarmi la figa allargando le mie grandi labbra con le dita, inizio a mugolare come una gatta in calore

Poi si toglie i pantaloni, quello che dicono degli uomini di colore forse risponde a verità, quello che vedo è impressionante, almeno per me abituata a Mauro, un uccello lungo , grosso e nero, lo prendo in bocca, già così me la riempie, lo lucido ed insalivo con la lingua, me lo spingo fino in gola, Dio cos’è, quello di Mauro neppure ci arriva in gola, me lo tira fuori dalla bocca e l’appoggia alle mie grandi labbra che si schiudono al contatto e poi mi penetra con un unico movimento fluido, fino in fondo, fino a sfiorarmi l’utero, mi manca il fiato, quando comincia a muoversi poi comincio a fare le fusa e a dirgli di non fermarsi i miei sì sono continui e quasi urlati, quando mi fa girare mettendomi alla pecorina è ancora più bello ho già avuto un orgasmo mentre lui ancora mi scopa con intenzione, esce da me e con la cappella colpisce il mio buco del culetto, poi rientra e dopo un altro paio di affondi lo fa di nuovo, rabbrividisco ad ogni contatto, ad un certo punto non si limita a quello e spinge per entrare, mamma mia che sensazione, con Mauro ci abbiamo provato qualche volta ma non è andata, con Steve, invece sento che riesce ad entrare anche se molto lentamente tenendomi per i fianchi e muovendosi avanti e indietro, quando comincia davvero a scoparmi impazzisco per il piacere e vengo di nuovo, lui sembra non stancarsi mai ed il suo uccello continua a piantarsi nel mio culetto sempre più profondamente, quando poi mi fa girare di nuovo e tenendomi le gambe in alto continua a scoparmi nel culo non resisto di nuovo e godo rumorosamente, ad un certo pnto esce da  me come un tappo di spumante e si infila di nuovo nella mia figa con colpi veloci e profondi e poi mi inonda la vagina con il suo sperma caldo, sono sfinita e soddisfatta.

Rimaniamo abbracciati sul letto baciandoci, non fa come Mauro che si gira dall’altra parte e comincia a russare, continua a coccolarmi  e la stessa cosa faccio io accarezzando soprattutto il suo cazzo facendomelo strisciare sulla pelle.  passiamo la notte insieme nel suo letto e al mattino non va a correre e facciamo colazione insieme, Mauro mi ha chiamato da Roma che rientrerà in serata.

Da allora io e Steve stiamo insieme almeno una volta la settimana e i  miei rapporti con Mauro vanno benissimo, la mia speranza è sempre che lui sia costretto a tante trasferte.

 

-